The haunting in Connecticut 2: Ghosts of Georgia - Film (2013)

The haunting in Connecticut 2: Ghosts of Georgia
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Titolo originale: The Haunting in Connecticut 2: Ghosts of Georgia
Anno: 2013
Genere: horror (colore)
Regia: Tom Elkins
Note: Sequel di "Il Messaggero".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/06/18 DAL BENEMERITO PUMPKH75
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Pumpkh75 12/06/18 14:35 - 1740 commenti

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Avessero dato una bella sfoltita alle apparizioni (tremolanti, da flashback, a colori e in bianco e nero, sopratutto incessanti: c’è un fantasma ogni due minuti, dopo un po' siamo alla canna del gas), avremmo intravisto i riflessi di una gemma grezza. Stupisce che nonostante questo non dispiaccia in toto: la location boschiva e la fotografia soddisfano, i boo di un paio di scene sono notevoli, la storia ha sviluppi interessanti sebbene smarrisca una manciata di tessere del puzzle. Alti e bassi, si perde nel mucchio.

Jena 30/07/19 21:52 - 1550 commenti

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Non malaccio questo nuovo film su fantasmi americani. Il suo principale difetto è di non durare almeno 20 minuti di meno perché a un certo punto la sequela di apparizioni fantasmatiche, salti sulla sedia e booo incomincia veramente a tediare. Per il resto l'ambientazione nei boschi paludosi della Georgia funziona, la storia è abbastanza interessante e gli attori si impegnano (simpatica la bambina e bellissima Abigail Spenser). Impressionante la scena con i fili del tassidermista che escono dalla bocca. Tratto da una storia vera... mah!

Lupus73 18/04/22 13:52 - 1487 commenti

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Famigliola si trasferisce in una tipica baracca di legno coloniale nei boschi degli ex stati confederati, ma la bimba inizia ad avere delle visioni. Pregevole storia di fantasmi (sarebbe stata ancora migliore con qualche taglio) dalla buona confezione, con atmosfere riuscite, buoni SFX in CGI e ambientazione ricca di fascino (si pensi alla stanza nelle miniere); la sceneggiatura può ricordare certe ghost-story con una certa dose di fantastico e buoni sentimenti tipiche degli '80 (ad esempio Scarlatti) nonostante sia tratta da una storia "vera". L'impressione generale è positiva.

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