Escobar - Il fascino del male - Film (2017)

Escobar - Il fascino del male
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Titolo originale: Loving Pablo
Anno: 2017
Genere: biografico (colore)
Note: Il soggetto del film è basato sul bestseller "Amando Pablo, odiando Escobar", pubblicato nel 2007, in cui la giornalista tv colombiana Virginia Vallejo ha raccontato la sua relazione con il narcotrafficante.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/05/18 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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Puppigallo 8/05/18 13:05 - 5271 commenti

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Deludente quadro dell’escalation del più grande narcotrafficante, che la storia ricordi e della sua relazione con una giornalista. Sembra realizzato in quattro e quattr’otto; e persino gli attori non colpiscono più di tanto, anzi. Bardem, in linea di massima, ci mette il grugno e poco altro. Mentre la Cruz è assai poco convincente, quasi sopra le righe. Certo, non mancano gli scontri a fuoco, le esecuzioni. Ma era lecito aspettarsi molto di più, almeno un minimo approfondimento, visto che non è certo la prima pellicola del genere. Nel complesso, mediocre, non lacia particolari tracce.
MEMORABILE: Escobar le mostra i suoi elefanti "Gli elefanti si trovano bene qui". "Sì forse perchè non leggono i giornali"; L'autostrada-pista di atterraggio.

Maxx g 1/06/18 21:58 - 635 commenti

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Film sul re della droga (morto nel 1993), segue il filone dei film del genere senza aggiungere alcunché di particolare. Quindi sparatorie, arresti, amore (presunto più che sentito), sesso, esecuzioni, retate, in una vicenda dall'epilogo scontato. Come nelle storie di gangster e affini, si parla dell'ascesa e della discesa di Escobar ma il tutto è filmato senz'anima, senza scene memorabili, senza troppo nerbo. Bardem è didascalico, la Cruz poco più che statica. Un film che merita di essere visto, ma senza aspettarsi chissà cosa.
MEMORABILE: Il secco, tragico finale.

Ryo 16/06/18 12:39 - 2169 commenti

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E' possibile che questo film sia nato sulla scia del successo di Narcos e che abbia cercato invano di catturare allo stesso modo. Nonostante Javier Bardem sia un grandissimo interprete e la regia sia in fondo accettabile, la storia di Pablo Escobar è troppo complessa e ricca di sfaccettature per essere raccontata in un biopic di due ore; ne risulta una trama affrettata, ricca di eventi che, per chi non conoscesse bene il personaggio, potrebbe risultare povera.
MEMORABILE: Escobar alla figlia: "Questo è il mio castello, io sono il re, ora usciamo dal castello"...

Piero68 25/03/19 09:16 - 2957 commenti

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Ancora una volta un tentativo, sempre maldestro, di cercare di inquadrare la personalità del più famoso narcotrafficante di sempre. Dopo Narcos, Blow e Barry Seal (ma anche altri) che ci avevano già provato in maniera indiretta, arriva questo film di De Aranoa che continua a non riuscire nello scopo, visto che poggia su una sceneggiatura a volte dispersiva a volte troppo romanzata comunque sempre distante dalla realtà, visto che Escobar appare quasi come un eroe, qui. Male la Cruz che ha perso ormai lo smalto e Bardem a volte macchietta.
MEMORABILE: Lo sgraziato nudo integrale (seppur di spalle) di Bardem/Escobar mentre scappa.

Nando 29/03/19 21:07 - 3814 commenti

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Frammenti di vita del noto trafficante con la narrazione di una sua nota amante. Formato da fiction ma nel complesso accettabile con un Bardem appropriato e cialtrone nella sua interpretazione ben coadiuvato da una Cruz che sprizza fascino in ogni posa. Violenze, tradimenti, efferati delitti ma d'altronde la vita di Escobar era questa, miscelata con vagonate di soldi.

Paulaster 10/04/19 11:04 - 4413 commenti

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Cronistoria criminale del narcotrafficante colombiano. Gli eventi raccontati per filo e per segno non producono pathos ma un lento conto alla rovescia fino alla fine. Nessun scavo sociale (solo sullo sfondo le parole di Reagan) o personale (si parla appena, del volere il rispetto) con qualche scena action per variare lo stillicidio di morti ammazzati. Bardem lascia parlare il fisico, la Cruz è meglio all'inizio. Anche la relazione sentimentale interessa poco o nulla.
MEMORABILE: La discarica con anche i cadaveri; Gli elefanti; La tentata uscita dal carcere con la figlia in spalla.

Galbo 1/09/20 17:47 - 12391 commenti

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Già protagonista di film e serie televisive, Pablo Escobar è il personaggio principale di una pellicola diretta dal regista del bellissimo I lunedì al sole. Il suo film sul narcotrafficante ne fornisce un ritratto incompleto e troppo sintetico, dall'impronta stilistica patinata, realizzato con professionalità e alcune scene d'impatto, ma nel complesso deludente anche per un'interpretazione di Bardem e della Cruz più caricaturale che sentita. 

Redeyes 14/09/20 10:45 - 2448 commenti

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Il grande peccato della traduzione italiana del film è tradire il suo titolo: questo Escobar non ha alcun fascino! Purtroppo si ha fin da subito l'impressione di trovarsi innanzi ad un tv movie senza troppe pretese, e la presenza di due fuoriclasse come protagonisti non può che farci rabbia. Entrambi si trascinano, quasi svogliati, per la pellicola senza trasmettere alcunché e annacquando i sentimenti, buoni e malvagi che siano. Certo non è una catastrofe ma sicuramente questo Pablito non ci farà star svegli la notte per l'emozione!

Daniela 15/10/21 09:28 - 12656 commenti

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Buon ultimo di una serie di opere dedicate al più potente e spietato narcotrafficante del mondo, ne racconta la parabola attraverso lo sguardo e le parole di Virginia Vallejo,  una giornalista tv che per alcuni anni fu sua amante. Scelta poco felice in partenza per l'impostazione vittimistica della protagonista, aggravata dalla prova leziosa e sopra le righe di Cruz. Anche Bardem, al di là della notevole somiglianza fisica raggiunta grazie al trucco, fornisce un'interpretazione gigionesca non all'altezza del suo talento per cui il film risulta nel complesso poco riuscito.

Enzus79 13/07/23 22:06 - 2893 commenti

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Tratto dal romanzo autobiografico di Virginia Vallejo, giornalista e amante del narcotrafficante Pablo Escobar. Interessante film più per la bravura di Javier Bardem (convince sempre nel ruolo dei cattivi, soprattutto senza doppiaggio) che per come viene trattata la storia, dato che sembra tutto analizzato velocemente e sottoforma di fiction. Bravissima anche la Cruz.

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