Kodachrome - Film (2017)

Kodachrome
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Titolo originale: Kodachrome
Anno: 2017
Genere: drammatico (colore)
Regia: Mark Raso
Note: Prodotto e distribuito da Netflix.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/04/18 DAL BENEMERITO GALBO
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Xamini 24/04/18 00:53 - 1252 commenti

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Un road movie abbastanza classico, con un triangolo padre bisbetico/figlio fallito/crocerossina che non si risparmia duetti al veleno. Ed Harris si ritaglia una buona interpretazione, mentre gli altri due fanno la propria parte, senza grosse sorprese. Colpa soprattutto di una sceneggiatura che non osa nulla e che si fa predicibile praticamente da subito. Quanto alla fotografia, regala un paio di bei momenti, soprattutto sulle inquadrature finali.

Galbo 22/04/18 10:42 - 12392 commenti

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Un manager discografico e il padre, celebre fotografo in fin di vita, intraprendono un viaggio verso il Kansas per sviluppare dei rullini fotografici. Celebrazione delle famiglie disfunzionali e dell’America remota della provincia attraversata dai personaggi del film, Kodachrome paga una trama e una caratterizzazione dei personaggi prevedibile e stereotipata. Buone la fotografia, la prova del cast (Harris in particolare) e la colonna sonora. Non male, ma non memorabile.

Daniela 2/05/18 11:09 - 12662 commenti

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Fotografo famoso in fin di vita, accompagnato dal riluttante figlio con cui non aveva rapporti da molti anni, in viaggio verso l'ultimo laboratorio in grado di sviluppare le pellicole Kodachrome, in procinto di chiudere i battenti... Trama prevedibile, personaggi e situazioni nel solco della usuale rappresentazione di contrasti familiari solo in apparenza insanabili: anche se affrontato con una certa delicatezza, tutto già visto, eppure la commozione infine si fa strada ugualmente. Merito della prova maiuscola di Harris, il cui sguardo racconta più di quanto il film riesca a fare.

Domino86 15/04/21 08:28 - 607 commenti

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L'ultimo viaggio di un fotografo ancora legato alle ormai vecchie pellicole per poterle sviluppare prima che ciò non sia più possibile. Un viaggio che è la riscoperta di un rapporto padre-figlio mai esistito (almeno da che il secondo ne abbia memoria). A tratti sentimentale e melenso, con scene molto costruite ad hoc e una trama più che banale: facile capire cosa succederà con largo anticipo.

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  • Curiosità Daniela • 2/05/18 11:34
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Il film è ispirato ad un articolo di A.G. Sulzberger pubblicato sul New York Times nel dicembre 2010: "For Kodachrome Fans, Road Ends at Photo Lab in Kansas", in cui si descrive il pellegrinaggio di tanti passionati di fotografia verso l'ultimo laboratorio rimasto in grado di sviluppare le più amate fra le pellicole per diapositive prodotte dalla Eastman Kodak, che richiedevano un metodo di lavorazione (definito "sottrattivo") particolarmente delicato e dispendioso.

    Nel film, il personaggio di finzione interpretato da Harris è l'ultimo fotografo a usufruire del servizio di sviluppo, prima della chiusura definitiva del laboratorio.

    Nella realtà, è stato il fotoreporter Steve McCurry, espressamente citato nel film, al quale si deve forse la più nota fra tutte le fotografie scattate con questa pellicola. Si tratta del ritratto della "Ragazza afgana", ripreso da Steve McCurry nel 1984 in un campo profughi di Peshawar (Pakistan), e successivamente pubblicato sulla copertina della rivista National Geographic Magazine del numero di giugno 1985.

    Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Kodachrome