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Titolo originale: Les soleils de l'Ile de Pâques
Anno: 1972
Genere: fantascienza (colore)
Regia: Pierre Kast
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/04/18 DAL BENEMERITO FAUNO
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Peccato sia solo un'eventualità molto incerta, la funzione espressa in questo film dalle statue giganti della celeberrima isola; quello che sconvolge è come perfino le persone scelte per caso al fine di questo evento (anche se per la vita che fanno non sembra affatto un caso!) siano pure esse pervase e marcate dai mali del mondo moderno. L'epilogo nutre qualche speranza per il meglio ma anche un fermo avvertimento di come tutto dipenda da noi. Il massimo dei voti è soprattutto per le immagini, ma anche per la meravigliosa anarchia dei personaggi.
MEMORABILE: I discorsi sulla morte; La geomanzia; La chiesa barocca di Congonhas de Campo, in Brasile; Il nuovo guardiano; L'evento atteso da mezzo millennio.
L'inizio è assai promettente miscelando geomanzia e fantascienza (l'energia solare) con quel tono pop e anarchico tipico dei Settanta. Poi il film tende a essere ripetitivo e qualche pozza statica si forma anche a causa della voce narrante che imprime un andamento didascalico. Le sequenze sull'Isola di Pasqua, però, sono assai suggestive per l'atmosfera arcana che il regista riesce a evocare. Fra Kumel e Anger, bislacco, pieno di difetti, merita un'occhiata non distratta. Belle musiche di Parmegiani.
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- Per Rufus 68: complimenti per averlo visto, perché comunque merita.
- Fauno ebbe a dire:
Per Rufus 68: complimenti per averlo visto, perché comunque merita.
Sì, l'hai detto. E merita proprio per certa atmosfera arcana, diversa, che spesso si ritrova in alcuni autori dei Settanta più appartati.
Ci si ritrovano, poi, alcune sollecitazioni controculturali molto interessanti.
