Anchorman - La leggenda di Ron Burgundy - Film (2004)

Anchorman - La leggenda di Ron Burgundy
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Commedia tipicamente americana, di quelle che si definiscono "poco esportabili”: l'umorismo di Will Ferrell, sorta di Chevy Chase anch'egli uscito dall'inesauribile fucina del "Saturday. Night Live" e da noi noto soprattutto per aver interpretato ELF (successo natalizio nel quale impersonava l'elfo del titolo), è indubbiamente insolito, a tratti esplosivo (come nella scena in cui ha un'erezione evidentissima di fronte alla sua interlocutrice e porta avanti la gag in modo esilarante), più spesso infantile al punto da lasciare interdetti. Così come la sceneggiatura, che sfrutta...Leggi tutto un soggetto logoro con una storiellina d'amore sullo sfondo per mettere in sequenza una serie di scene che si vorrebbero spiritose ma che il più delle volte fanno solo cadere le braccia. Il Ron Burgundy del titolo (Will Ferrell) è un anchorman di successo che conduce un notiziario alquanto futile in un’emittente di San Diego. Quando lo raggiunge una bella giornalista piena di speranza s'instaurerà tra i due un rapporto di amore/odio che rappresenta il sale del film, vivacizzato dalle sciocchezze di Ferrell il quale, insieme ai colleghi della sua troupe (mezzo scemi come lui), prova fin da subito a conquistare "tette d'oro". Dette di qualche trovata scorretta di un certo effetto (un calcione a un povero cagnolino che finisce giù da un ponte facendo frignare Burgundy), di un paio di personaggi simpatici e di qualche riuscita espressione di Ferrell in puro stile Chevy Chase, il resto è poca cosa. E non bastano certo le comparsate fulmine di Tim Robbins, Ben Stiller o del più presente Vince Vaughn (la concorrenza) a risollevare le sorti di una commedia disomogenea e frammentaria. Qua e là però si ride.

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Supercruel 11/07/08 17:52 - 498 commenti

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Frat Pack a livelli pericolosamente da collasso della mascella (per le risate) e pellicola che offre un ricettacolo di personaggi sopra le righe, con un Will Ferrel calato alla perfezione nel ruolo di anchorman arrivista, donnaiolo, ma dall'inaspettato animo buono (esilarante il rapporto con il cane). La vicenda, lineare, è sapientemente sviluppata attorno alle spiccate doti mimico/comiche dei bravissimi attori (gustosissime, poi, le brevi apparizioni di Robbins, Stiller e Vaughn). Un must per ogni Frat Pack-maniac che si rispetti.
MEMORABILE: Ron Burgundy che, al bar, si esibisce in un numero musicale "acrobatico" al flauto per conquistare la ragazza è FE-NO-ME-NA-LE.

Mascherato 9/10/08 15:32 - 583 commenti

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Il miglior fratpack movie di Ferrell (prodotto da Apatow). Battute imperdibili (San Diego deriva dal tedesco Zantiago che significa "Vagina di balena"!), momenti esilaranti (lo scontro scorsesiano tra "gangs" di anchorman) ed un personaggio indimenticabile (l'idiota Steve Carrell) cui viene riservata la stoccata politica nel finale (Brick è diventato consigliere di punta dell'amministrazione Bush). I soliti cameo di Fratter (Stiller, Black, Vince Vaughn e Luke Wilson) & Friends (Tim Robbins), qui sono meno gratuiti.

Puppigallo 22/06/09 11:25 - 5258 commenti

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Che Ferrell sia estremamente naturale quando fa il deficiente è ormai un dato di fatto; e qui, come anchorman sessista e imbecille, dà una buona prova di sè, grazie anche a una sceneggiatura che gli permette di esprimersi quasi sempre a piacevoli livelli comico-demenziali. I suoi colleghi gli danno comunque una sostanziosa mano (quelli di Studio Aperto potrebbero aver preso da loro), perchè in quanto a demenza, non gli sono secondi (uno si vanta addirittura di avere un QI pari a 40). L'ultima parte con gli orsi è di troppo, ma il resto della baracca comica regge bene, con pochi bassi.
MEMORABILE: Gli scioglilingua del protagonista: "Micio micio bau bau. Uno gnu a New York"; Il pestilenziale profumo afrodisiaco fatto con pezzi veri di pantera.

Harrys 28/10/09 13:10 - 687 commenti

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Adunata Frat Pack alla corte di Judd Apatow con orchestra di Adam McKay. Che siano protagonisti o che effettuino camei, lasciano sempre e comunque il segno. All'appello manca solamente Owen Wilson; per il resto, scovato addirittura sullo sfondo Dave Allen (il fu Jeff Rosso di Freaks & geeks). Che dire, Will Ferrell è una garanzia, ma il personaggio che più fa sbellicare nel corso della pellicola è di certo quello di Steve Carrell, meteorologo ritardato. Folle cameo per Jack Black, Ben Stiller e Luke Wilson. ***1/2

Rullo 12/08/11 21:32 - 388 commenti

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Esilarante commedia dell'accoppiata McKay/Apatow che stavolta è ambientata in una San Diego anni '70 nel pieno boom televisivo. Anchorman è forse uno dei più riusciti del duo, perché riesce ad unire gag demenziali intelligemente costruite ad altre più fini. Ferrel regala una prestazione stupenda, accompagnato da un cast di tutto rispetto che fa di questa pellicola quella più corale di McKay. I personaggi sono caratterizzati in modo strepitoso e questo vale per - quasi - tutti. Purtroppo ritengo che doppiato possa perdere qualcosa.
MEMORABILE: Il combattimento tra giornalisti, il finale, tutte le comparse del personaggio "Brick".

Ishiwara 27/08/11 17:36 - 214 commenti

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Uno di quei film da cui ci si aspetta molto peggio e che invece (sorprendentemente forse) regalano alcuni momenti davvero ben riusciti che da soli valgono la visione. Oltre ad alcuni ottimi ruoli minori ed un paio di cameo riuscitissimi, almeno due degli attori sono perfetti: Ferrell e Carell. Intendiamoci, il film è una commediola leggerissima e non tutto funziona, a tratti è di grana grossa e non sempre diverte, ma ci sono alcuni sprazzi di genialità. Non si scende troppo nel volgare il che visto il genere è già un pregio. Piacevole.
MEMORABILE: Il flauto jazz; "Io sono stato innamorato una volta" "Davvero? Come si chiamava?" "Non me lo ricordo"; Lo scontro con Wilson, Robbins e Stiller.

Didda23 4/01/14 21:40 - 2426 commenti

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Sorprendente commedia in pieno stile apatowiano con punte di comicità notevoli, soprattutto per merito di un Ferrell in forma smagliante che si cuce addosso un personaggio indimenticabile (oltre che recitare co-sceneggia). Non sono da meno le prove di Rudd e di un esilarante Steve Carell; se poi aggiungiamo strepitosi camei (quello di un Jack Black fuori di testa) la fama di cult ci sta tutta. Dialoghi intensi e stralunati e un ritmo notevole mantengono l'opera molto sopra la sufficienza.

Piero68 9/01/14 10:40 - 2955 commenti

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Nonostante sia del 2004 è palese il tributo di McKay al genere demenziale Usa anni 80 dal quale prende innumerevoli spunti. Si primo acchito sembrerebbe un film di terz'ordine e invece funziona alla grande, sia per una sceneggiatura curata al punto giusto e che si lascia margini anche per le improvvisate e i colpi di scena sia per il magnifico cast messo insieme che riunisce davvero quasi tutto il meglio di una certa comicità. Senza contare le genialate delle comparsate fulminanti come quelle di Stiller, Robbins, Jack Black e altri. Da vedere.
MEMORABILE: Farrel e il flauto traverso jazz con tanto di accenno a Acqualung. Lo scontro tra "bande televisive" quasi un omaggio a Gangs of New York.

Daniela 23/05/14 12:38 - 12623 commenti

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Will Ferrell nella vita privata sarà anche una persona colta e gentile, ma certo nulla gli riesce meglio che impersonare tipi come Ron Burgundy, anchorman di una tv di San Diego, la cui presunzione è pari alla colossale ignoranza. Quanto a rozzezza e basso QI gli altri membri del suo team non gli sono da meno, ma la satira di certo giornalismo è meno grossolana di quel che appare e offre spunti godibili, prima di buttarla in caciara con l'arrivo della banda Apatow al completo con qualche guest stars in aggiunta. Divertimento sul filo del demenziale per una serata disimpegnata in compagnia.
MEMORABILE: Gli effetti del profumo afrodisiaco; Il candido Carell, dopo la battaglia sul campo: "Io ho ucciso un uomo"

Galbo 30/05/14 16:52 - 12380 commenti

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Commedia sul mondo dell'informazione con Will Ferrell, vero mito della comicità americana che interpreta un anchorman che lavora a San Diego negli anni '70. Se l'attore è indiscutibilmente bravo e adattissimo a questo genere di ruoli, il film è decisamente più debole. Si sorride qua e là ma la sceneggiatura è annacquata e di poca qualità, con momenti che sono evidentemente puri riempitivi (la rissa tra i telecronisti). Risulta invece assai curata l'ambientazione. Discreto il doppiaggio. Satira all'acqua di rose.

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Ugopiazza 30/07/14 18:10 - 118 commenti

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Adam McKay ci porta nella sua personalissima visione della commedia col suo film d'esordio interpretato e co-sceneggiato da Will Ferrell, composto da trama ultrasurreale all'insegna dell'originalità: personaggi esilaranti e magnificamente caratterizzati, battute di altissima qualità e soprattutto assoluto rispetto dei tempi comici. È un film che potrebbe deludere nella prima mezz'ora chi non è abituato a questo tipo di comicità per l'inusualità che caratterizza il tutto, ma ve l'assicuro, continuate a guardarlo e non potrete più smettere!
MEMORABILE: Tutte le battute del fenomenale Brick Tamland; Il flauto jazz; "Afternoon delight"; L'inverosimile guerra tra emittenti; Il delirante finale allo zoo.

Stelio 1/08/14 11:52 - 384 commenti

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Poco da dire: Will Ferrell è un interprete eccezionale dalla comicità sanguigna. Il film è, come quasi tutti quelli interpretati da lui, a mezza via tra la commedia estrema e l'umorismo demenziale; l'insensatezza delle situazioni in perfetto tempismo comico si sposa benissimo anche con i co-protagonisti, che si rivelano spalle ideali. Lo scialbo e incostante seguito rende meglio l'idea del buonissimo livello raggiunto da questo primo capitolo.

Thedude94 5/10/17 11:22 - 1089 commenti

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E' sufficiente, questa commedia demenziale di McKay, che mette in scena un divertente Ferrell nei panni di un famoso anchorman e la sua squadra di "professionisti", formata da altri tre simpatici attori (Carell su tutti) e dall'amata e ambiziosa Applegate. La regia e la sceneggiatura sono discrete, ma ciò che risulta più simpatico sono le scene in cui i quattro anchorman si trovano assieme, di una naturalezza tale da far sembrare il tutto reale. Nel complesso non è nulla di eccezionale, ma non risulta mai troppo volgare o eccessivo.
MEMORABILE: La scena del combattimento tra gli anchorman.

Redeyes 5/12/17 10:12 - 2443 commenti

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McKay omaggia chiaramente il filone demenziale anni 80 americano e tutto sommato riesce a farcelo ricordare con piacere. Cast ricchissimo con un Ferrell in gran forma che capitana una squadra affiatata di misogini "professionisti". Alcuni momenti sono un po' fiacchi ma altri valgono da soli il prezzo del biglietto: la dolcezza di Bric, lo shopping per tirarsi su il morale... State tranquilli che sorriderete.
MEMORABILE: Stay classy San Diego!

Kinodrop 13/12/18 17:01 - 2921 commenti

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Una blanda satira del mondo televisivo furbescamente retrodatata agli anni '70 in una San Diego presa d'assalto da network concorrenti alla ricerca di audience. L'escamotage del genere demenziale giustifica le facilonerie e le gag più o meno salaci, con punte di sessismo e di misoginia, ma la commedia non riesce mai a decollare se non in poche sequenze. Cast molto brillante e certamente efficace, con un istrionico Ferrell/piacione al top e qua e là il guizzo di simpatici camei. L'ultima mezz'ora coglie nel segno e si ride. Modesto ma simpatico.
MEMORABILE: La performance col flauto jazz; Il cagnolino; Nella tana degli orsi.

Taxius 25/06/19 14:57 - 1656 commenti

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Commedia demenziale ambientata nel mondo del giornalismo anni 70 e più precisamente in un'emittente televisiva dove l'uomo di punta è un giornalista ignorante e sessista, ma simpatico, interpretato magistralmente da Will Farrell che nelle parti dello scemo dà sempre il meglio di sé. A divertire sono anche le varie spalle di Farrell (una su tutte Steve Carrell nella parte del giornalista ritardato). Il divertimento si mantiene sempre su alti livelli fino agli ultimi venti minuti, quando comincia a subentrare un po' di noia.

Tarabas 12/06/22 12:34 - 1878 commenti

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Anni 70, il TG è la prima fonte di informazioni per il pubblico e crea personaggi famosi. Il loro re è Ron Burgundy, vanesio, maschilista e sboccatissimo anchorman. McKay agli esordi gira una commedia parolacciara senza grandi spunti, con un cast che all'epoca era una specie di compagnia di giro del genere. Quasi tutti hanno poi avuto occasioni di fare di più e di meglio, regista incluso. Si ride a tratti, ma se non si ama questo tipo di film la noia subentra rapidamente e le gag sono poco originali (incluso il finale con il futuro dei personaggi, preso di peso da Animal house).

Pesten 3/02/24 08:55 - 786 commenti

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Ferrell è nato per questi ruoli e poco importa se non siamo al cospetto della commedia più innovativa della storia del cinema: è demenziale e stralunata al punto giusto, grazie alla presenza al completo del Frat Pack, tra co-protagonisti e semplici comparsate. Si ride in abbondanza sia per la storia in sé, sia per alcune situazioni forse inserite in maniera quasi forzata (lo scontro tra "gang" di giornalisti), ma non si puntava all'Oscar o a prendersi troppo sul serio: semplice commedia facilona, e il risultato è stato raggiunto.
MEMORABILE: Carell adorabile anche quando non fa nulla; La disinvoltura di Ferrell nel passare da sguardi sornioni a pianti sofferti.
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  • Curiosità Puppigallo • 22/06/09 11:33
    Scrivano - 506 interventi
    Alcune Burgundyche frasi: "Lei ha un culo che è uno spettacolo e io vorrei assistere a questo spettacolo...Vorrei starle addosso".
    Al suo cagnolino: "Tu mi capisci; sei come un piccolo Budda ricoperto di pelo".
    Alla collega: "Tornatene all'isola delle galline!".