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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ambiziosa opera firmata dal quotato Marco Tullio Giordana (quello dei CENTO PASSI), LA MEGLIO GIOVENTU’ (coprodotto dalla Rai) era stato concepito come un film in più parti per la televisione. Dopo i tentennamenti Rai è stato nel frattempo applaudito al Festival di Cannes e portato sul grande schermo, proiettato in due parti di tre ore ciascuna. Il fenomeno ha continuato a crescere ottenendo al botteghino lusinghieri risultati e un immediato status di cult. A questo punto anche la Rai ha deciso di trasmetterlo. Mandato in onda in quattro puntate di un'ora e mezza ciascuna (domenica 7, lunedì 8, domenica 14 e lunedì 15 dicembre 2003, sempre...Leggi tutto alle 20:50 su Rai 1), il film ottiene i passaggi voluti e una visibilità in origine impensabile. In buona parte meritata, va detto. Giordana ha saputo affrancarsi con bravura dalla routine della fiction TV che impera da anni nei palinsesti pubblici e privati. E’ un'opera di grande respiro, un percorso nell'Italia che va dal 1966 al 2003. Raccontando la storia della famiglia Carati (le cui figure centrali sono i due fratelli Nicola e Matteo, studenti di medicina nel 1966 destinati a prendere strade diametralmente opposte), LA MEGLIO GIOVENTU’ affronta con coscienza un pezzo della nostra storia. Sbagliando forse nel contestualizzare troppo poco la vicenda (gli accadimenti storici come la finale mondiale o l’attentato a Falcone vengono solo sfiorati) ma riuscendo comunque a visualizzare una realtà precisa con occhio attento. Luigi Lo Cascio/Nicola e soprattutto Alessio Boni/Matteo (un'autentica rivelazione) sono le facce giuste per ruoli meno semplici di quanto possa apparire: mai sopra le righe, incisivi quanto basta, reggono abilmente il peso del film circondati da un cast di valore diretto sapientemente. La logica un po' da telenovela che deve fungere da struttura portante ha spesso vuoti preoccupanti (le parti con Jasmine Trinca/Giorgia, ad esempio) ma anche momenti toccanti che alzano vertiginosamente il tasso di coinvolgimento. Meglio la prima parte, più travagliata e densa, ma la cosa si deve anche all'inevitabile rilassamento dato dall’invecchiamento dei protagonisti, all'allontanamento ovvio dall'avventura che si riflette poi sull'Italia stessa, che nei Settanta viveva fasi storiche davvero “calde” e una politicizzazione superiore da parte dei giovani. Una delle maggiori qualità risiede poi nell’aver rifuggito i luoghi comuni: Giordana spiazza senza dare quasi mai soddisfazione a chi crede di poter prevedere l'andamento delle situazioni, avvicinandosi in questo modo alla quotidianità vera, dove non è la logica dello spettacolo a determinare gli accadimenti. Senza esaltarlo come in troppi hanno fatto, non possiamo che apprezzare in ogni caso lo sforzo di autori e sceneggiatori.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Red Dragon 22/03/07 10:05 - 125 commenti

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Opera coraggiosa di Giordana che realizza un film lunghissimo (diviso infatti in due parti)tanto da risultare una miniserie TV. Ma questo conta fino ad un certo punto, data la chiara bontà del prodotto e la serietà di chi vi partecipa. Difficile fare un viaggio nella vita dei protagonisti in parallelo alla vita dell'Italia a partire dagli anni 70, e in effetti a volte qualcosa sembra trascurato; ma in fondo la miscela funziona e gli attori, ben diretti, sostengono la loro parte a dovere. Interessante.

Gugly 28/12/07 22:34 - 1184 commenti

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Opera non furba: la famiglia Carati all'inizio appare la classica famiglia perfetta, ma la vita, quella vera, è in agguato, fino a sorprendenti (e dolorose) svolte. Il personaggio della Sansa, solare e pieno di vita, indica le occasioni che la vita ci offre e che sta a noi cogliere. In assoluto poi grande il ruolo di Gifuni, un personaggio vero e non solo verosimile, con la sua famiglia assolutamente normale in un contesto di violenza.

Galbo 27/02/08 19:57 - 12372 commenti

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Uno dei film italiani meglio realizzati degli ultimi anni è questa bella saga familiare diretta da Marco Tullio Giordana. La forza del film sta nel raccontare una bella storia rimanendo saldamente ancorati alla cronaca italiana di un quarantennio descrivendo con assoluto realismo (ma in modo assolutamente non pedante) la realtà socio-politica del nostro paese (la Torino operaia ad esempio). Il film che parte da un'impeccabile sceneggiatura, è interpretato da alcuni tra i migliori attori giovani italiani.

Redeyes 28/02/08 18:05 - 2442 commenti

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Ammetto che amo questa pellicola. Adoro ogni fotogramma, ogni scena, ogni cambio di immagine. Un cast ottimo e ben diretto. Un'epopea familiare che attraversa i decenni, le debacle e le vittorie di questo nostro paese. Mi è piaciuta moltissimo anche la fotografia. Attraversa, percorre, divora sensazioni e stati d'animo. Il senso di libertà del viaggio in Scandinavia. Lo sbigottimento di fronte al vuoto che si cova dentro. L'amore tradito, deluso, trovato, agognato. Un plauso a Giordana ma anche a tutto il cast!
MEMORABILE: Il viaggio in Scandinavia.

Pigro 31/07/08 09:13 - 9623 commenti

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Quarant'anni di storia italiana raccontati attraverso la vita di una famiglia e di alcuni amici: la meglio gioventù, appunto, che credeva in qualcosa e che talvolta è riuscita a costruire e talvolta si è persa, vittima di troppo amore e troppa vita. Con il bel titolo pasoliniano Giordana costruisce un racconto solido e avvincente (nonostante la durata torrenziale), che ci accompagna in alcuni gangli della storia recente, mostrandoceli da un’altra (più umana) angolazione. Buona la performance di Lo Cascio, Boni e Trinca. Un film importantante.

Boia93 28/12/10 15:42 - 9 commenti

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Un'opera non solo cinematografica, ma una vera e propria opera d'arte. Così definisco il capolavoro di Marco Tullio Giordana. Non ci sono protagonisti: il protagonista principale è la famiglia Carati, osservata dai vari punti di vista dei componenti. Fra tutti spicca (per me) la mamma Adriana, dolce e fragile donna di cultura, innamorata della famiglia e dei suoi alunni, capace di trovare sempre la forza per superare gli ostacoli e i dolori.

Homesick 6/03/11 17:47 - 5737 commenti

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Da tempo agonizzante, il cinema tricolore torna a respirare con Giordana che, sotto i numi tutelari di Reitz, Risi e Scola erige una possente opera su gioie, travagli, crudeltà e fatalità vissuti da una famiglia nell’arco di quarant’anni di storia italiana. Gli ultimi minuti indulgono a talune sdolcinature da moderna fiction, ma la sceneggiatura resta sempre di un rigore ferreo, riuscendo in parecchie occasioni a sprigionare calore umano autentico e conquistare l’empatia dello spettatore. Magnificamente diretto l’intero collettivo di interpreti. Complimenti vivissimi, Marco Tullio Giordana.
MEMORABILE: Lo Cascio all’esame; ira e tristezza di Boni; Capodanno in famiglia; la disperazione della Asti dopo il tragico evento; nonna e nipotino in Sicilia.

Nando 24/05/11 21:16 - 3806 commenti

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Epocale cavalcata storico-familiare di Giordana che abbraccia un quarantennio in maniera efficace e veritiera nonostante la lunga ma avvincente narrazione. Inframezzata da brevissime immagine cronachistiche, la saga della famiglia Carati non può non appassionare. Cast molto valido: spiccano un eccellente Boni, un sempre bravo Lo Cascio ed un'intensa Asti.

Mickes2 22/02/12 09:59 - 1670 commenti

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Grande epopea che narra la vita di una famiglia italiana ripercorrendo 40 anni di storia del nostro paese. Opera corale che gode del respiro classico del racconto e di un'indagine dell'anima e dei sentimenti vera che arriva potente a cuore e cervello. La famiglia e all'interno un mondo fatto di amore, felicità, dolcezza, rimpianto, dolore, disillusione, disperazione e altruismo. La gioventù con le sue prospettive, i desideri, la voglia di lottare per i propri ideali. Script solido e avvincente; limpida e di gran mestiere la regia di Giordana.
MEMORABILE: Nonna e nipotino; Lei che comunica indirettamente di essere rimasta incinta.

Fabbiu 15/10/12 23:51 - 2133 commenti

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Sceneggiatura ferrea, solida, ben articolata e senza sbavature, un buon lavoro la messa in scena di questo piacevolissimo racconto soave, che riesce a commuovere bene quando vuole, si avvale di una fotografia in costante respiro, accompagnata da una bella colonna sonora. Avrei preferito vederlo in chiave più cinematografica, visto com'è penalizzato dalle impostazioni televisive, nelle rappresentazioni concettuali che talvolta calcano sui clichè, e da alcune interpretazioni troppo rigide perché troppo teatrali, ma visto il resto si può sorvolare.

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Gabrius79 13/10/14 23:59 - 1420 commenti

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Una lunga cavalcata nella storia italiana diretta con bravura e mestiere da Marco Tullio Giordana e recitata ottimamente da un ottimo cast di attori che fanno a gara in bravura (Asti, Bergamasco, Gifuni, Lo Cascio e Trinca). Ogni periodo viene descritto in modo coinvolgente e con le giuste atmosfere. Buona la sceneggiatura.

Bizzu 16/10/14 00:43 - 217 commenti

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La cosa straordinaria di questa opera è l'essere riusciti a coniugare una lezione di storia versione Bignami con intrecci che farebbero invidia alla migliore soap opera americana; il tutto però senza scadere nel pecoreccio o ancor peggio nel revisionismo da fiction. C'è poco da dire: La meglio gioventù va preso come esempio per sperare in una tv migliore, dove intrattenimento e contenuti di qualità possono convivere.

Pinhead80 26/09/15 12:03 - 4715 commenti

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Marco Tullio Giordana ci racconta un pezzo di storia d'Italia nel vissuto e nei gesti di una famiglia pronta a vivere la vita attivamente, impegnandosi in ciò che fa a costo di sbagliare. La meglio gioventù è quella che si mette in prima fila quando c'è da aiutare il prossimo (l'alluvione di Firenze) ed è quella che non pesa troppo le conseguenze delle proprie azioni amando, rischiando e imparando dai propri errori. Una storia lunga come è lungo il periodo storico che il film abbraccia e che, soprattutto nella prima parte, convince.

Il ferrini 24/02/16 23:40 - 2337 commenti

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L'unica cosa che si può rimproverare a Giordana è di aver diretto pochi film, perché di certo il nostro cinema ne avrebbe guadagnato non poco. Lo Cascio, felicemente scelto dal regista tre anni prima per impersonare Impastato, è al massimo della forma ma anche Boni e la Trinca offrono prove notevoli nonostante i difficili e disturbati personaggi che son chiamati a recitare. Straordinario viaggio nel tempo, scandito da tutti più importanti avvenimenti della storia d'Italia. Un'opera di grande valore.

Magi94 28/01/18 19:30 - 944 commenti

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Un'epopea familiare dolcissima questa diretta da Marco Tullio Giordana, che oltre a firmare con mano sicura la narrazione del film riesce a dirigere in modo più che convincente un cast d'attori prettamente italiano. Sebbene la struttura da fiction nostrana si porti dietro un po' di retrogusto da melodramma (con inevitabile lieto fine), al termine della visione rimane una sensazione di sincerità riguardo alla storia raccontata, in un certo senso piccola e convenzionale ma proprio per questo testimonianza reale e poetica di un periodo storico.

Myvincent 22/08/19 07:56 - 3722 commenti

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Momenti di grande cinema in questo film-fiume che racconta l'Italia attraverso le vicende di una famiglia tipo, così fedele e verosimile alla realtà di ciascuno di noi. Il regista ha il grande pregio di descrivere ciò che si agita dentro e fuori l'animo umano, fra ascese, successi e sconfitte e perdite, come solo la vita può alternare. Il cast nelle sue mani è quanto di meglio ci possa essere nel panorama attoriale, con un Alessio Boni e un Luigi Lo Cascio impareggiabili. Pazienza per alcun "sincronismi" narrativi esagerati: fan parte del romanzo.
MEMORABILE: "Anatomiaaa" al posto di "Amado mio" fa sempre ridere.

Lou 19/05/20 19:00 - 1119 commenti

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La famiglia Carati attraversa la storia recente italiana, dal 1966 al 2003, con drammi e affetti descritti con apprezzabile realismo. Oltre sei ore di visione, proposte prima nei cinema in due tranche e poi in tv in quattro puntate per un progetto ambizioso e riuscito con il quale Giordana lascia un segno nella storia del cinema italiano. La solida sceneggiatura e l'ottimo cast ne fanno un prodotto di qualità, denso e avvincente soprattutto nell'ottima prima parte.

Keyser3 19/03/21 16:46 - 444 commenti

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Mastodontico nella sua durata totale (quasi sei ore), resta tuttavia una tappa fondamentale del cinema civile italiano, fratello minore dei capolavori dell'età dell'oro dei Risi e dei Scola. Vincente ed avvincente la scelta di affiancare la piccola storia, nella fattispecie della famiglia Carati, alla grande storia, dal boom ai giorni nostri, con la regia che evita di cadere nello stile televisivo. Ottimo il cast, con Alessio Boni sopra le righe eppure fondamentale e come sempre, nei film di Giordana, di livello e variegata la colonna sonora.
MEMORABILE: Il discorso del professore universitario sui dinosauri.

Urraghe 15/08/21 01:46 - 78 commenti

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Quasi un libro di storia l'Italia dal 1966 al 2003, vista attraverso gli occhi e le sensazioni di due fratelli solo apparentemente diversi. Un film necessario e straordinario che trova nella trama la sua forza maggiore. Bravissimi tutti gli attori nessuno escluso, ottima la regia, rappresentative le musiche scelte. Il tutto per un film che rispecchia esattamente i malumori e i problemi della media borghesia romana del periodo. Affatto banale nel suo svolgersi, con un eccellente sceneggiatura. Sei ore spese bene. Indispensabile.
MEMORABILE: L'alluvione di Firenze; La scena di epilogo tra Nicola e Giorgia.

Victorvega 11/12/23 17:07 - 501 commenti

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Ottimo. È la storia di una famiglia nell'arco di quarant'anni di vita e quindi non mancano i momenti cupi, le perdite, accanto a quelli più felici. Nelle sei ore del suo sviluppo non mancano piccole imperfezioni, ma occorre rilevare che durante tutta la narrazione sono tanti i punti di svolta, a volte poco prevedibili, che stupiscono e coinvolgono emotivamente e che fanno appassionare alla vicenda. Bravi tutti gli attori. Emozionante: da vedere lasciandosi coinvolgere, perché in fondo, con le naturali differenze, racconta di tanti di noi.
MEMORABILE: Il ritorno a casa di Matteo, a Capodanno.

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