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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ferzan Ozpetek, regista turco rivelatosi al grande pubblico con LE FATE IGNORANTI, questa volta fa sul serio e imbocca decisamente la via del cinema d'autore. LA FINESTRA DI FRONTE è prima di tutto la storia di Giovanna (Mezzogiorno, assai brava), trentenne insoddisfatta sposata ad un fallito (Filippo Nigro) con due figli e una timida passione per un dirimpettaio dall'aria sofisticata e intrigante (Raoul Bova, cui si assestano paio d’occhiali per accrescerne l'espressione intelligente). La sua vita cambia quando incontra per strada un anziano signore che ha perso la memoria (Massimo Girotti, morto poco dopo le riprese)...Leggi tutto e che lei e il marito ospitano in casa in attesa che al commissariato ne verifichino l'identità. Questi dimostra un sincero amore per l'arte pasticcera, l'hobby di Giovanna, e nasconde un segreto legato all'Olocausto. Spunti semplici per una storia tutta tesa a ricamare sul quotidiano, cercando nell'espressività indubbia della Mezzogiorno la prima ragion d'essere. A tratti, grazie anche alla padronanza tecnica del regista, si toccano i tasti giusti, ma nel suo complesso il ritmo assonnato non trova sufficienti giustificazioni, data la profondità solo apparente del materiale a disposizione. Dovrebbe essere un esempio del nuovo neorealismo italiano (più annacquato e superficiale di quello originale) e forse lo è, ma la messe di premi raccolti non solo in Italia appare sproporzionata al valore della pellicola, poco incisiva e nemmeno convincente quando c'è in campo il buon Girotti. Tanto rumore per (poco o) nulla, come si suol dire.

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Gigliato74 7/05/07 17:32 - 12 commenti

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Un'opera intensa e raffinata che trova spazio nei meandri della nostra abusata e lisa quotidianità frettolosa ed a volte inafferrabile. La rivalutazione della dolorosa accettazione del tempo che passa e al quale non riusciamo (o ahimé non sappiam più) a dare il giusto valore. Un acquerello di rara bellezza, un tiepido abbraccio dai protagonisti di vite assolutamente normali e allo stesso tempo potenzialmente ricche... Una menzione speciale a Serra Yilmaz (attrice feticcio del regista turco) che anche in quest'opera ci regala perle di recitazione.

Caesars 2/07/07 14:16 - 3773 commenti

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Ferzan Ozpetek è probabilmente un regista un po' sopravvalutato, anche se bisogna riconoscere che questo "La finestra di fronte" (come del resto il precedente Le fate ignoranti) non è un brutto film, anzi... In alcuni momenti riesce anche a toccare le corde giuste e a trasmettere una certa emozione, ma forse alla pellicola avrebbe giovato un ritmo un po' più vivace e un attore diverso da Raul Bova. Buone invece le caratterizzazioni di Giovanna Mezzogiorno e di Massimo Girotti, qui purtroppo alla sua ultima interpretazione. Non male.

Gugly 14/02/08 19:17 - 1184 commenti

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Ennesimo film di Ozpeteck su una storia omo contrastata (va bene, ma cambiare qualche volta?). Il rimpianto di un bravissimo Massimo Girotti si incrocia con la storia di Giovanna e Filippo, alle prese col quotidiano (la parte più riuscita del film), anche se Giovanna sospira per il dirimpettaio di finestra (Raoul Bova è veramente inespressivo). Il film non è male, ma il tentativo di storia tra la Mezzogiorno e Bova è malriuscito, mentre la Ylmaz è quasi irritante nello spingere al tradimento.
MEMORABILE: La tavola imbandita con tutte le torte...

Redeyes 14/06/08 14:02 - 2442 commenti

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Il limite di Ozpetek è ben racchiuso in questa pellicola: se da una parte, infatti, si deve constatare una certa bravura tecnica ed una delicatezza evidente nelle sue opere, dall'altra è indubbia la unica e monotona, aggiungerei io, tematica dell'emarginazione in quanto omosex. Qui è a margine di una buona storia che, però, è sporcata da un Bova che è tanto bello quanto negato per la recitazione; bravo Nigro, invece. Ultima apparizione per il grande Girotti. Potete evitarvi questa pellicola ad ogni modo (parere personalissimo ovviamente!)
MEMORABILE: La canzone di Giorgia "Gocce di memoria".

Matalo! 19/07/08 10:54 - 1378 commenti

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Ozpetek vive in un mondo tutto suo; niente di male ma lui crede sia la realtà. Anche qui niente di male se non fosse che è sempre convinto di ritrarre la realtà cadendo nei soliti clichè in ogni sua pellicola (omosessuaità compresa). Non sfugge neanche questo film che ha inoltre il difetto di un protagonista ammazzafilm come Bova che ha la stessa espressione spaesata sia che faccia il poliziotto sia che faccia il cactus; la Mezzogiorno è bellina ma come il 99% degli attori italiani di oggi quando recita bisbiglia. Inutile.

Galbo 21/07/08 06:04 - 12372 commenti

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Opera molto intensa e personale, sebbene non sempre equilibrata, rappresenta il frutto di un viaggio nella memoria operato dal regista italo-turco Ferzan Ozpetek insieme agli autori del film. L'incontro tra due sensibilità quella di Giovanna e quella del vecchio smemorato è la chiave che spiega il percorso del film e motiva le azioni della giovane protagonista. Ben scritto (tranne forse che nella parte riguardante la love story tra la donna e il giovane bancario) e ben interpretato e diretto.

Pigro 6/11/08 09:47 - 9624 commenti

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Una donna al crocevia di tre uomini: il marito, un giovane spiato dalla finestra, un vecchio smemorato che nasconde un angosciante segreto. La ricerca della verità biografica nella storia del vecchio corrisponde alla ricerca della verità più intima della protagonista. Il film è piuttosto leccato, ma qui Ozpetek riesce a toccare le corde giuste e convince. Anche grazie alla bella figura interpretata dal sempre magnetico Girotti alla sua ultima apparizione. Bella la colonna sonora.

Jorge 15/03/10 10:14 - 164 commenti

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Il soggetto è toccante, la sceneggiatura credibile (e chi si dimentica la lettera di davide a simone?), le interpretazioni sono convincenti (e solo un bravo regista può far recitare bene attori solitamente televisivi), Girotti ci lascia un ultimo pezzo d'intensità e bravura notevoli, la fotografia è buona (l'amore di ozpetek per roma si nota), idem il montaggio, le musiche di Guerra sono stupende. Dite neorealismo italiano rivisitato? Mah... io ci trovo solo una grande classe.

Lucius 22/05/10 22:34 - 3015 commenti

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Un film con buone potenzialità ma caratterizzato da una regia incerta e che vede Raul Bova in quella che forse è la peggiore interpretazione della sua carriera. La Mezzogiorno eccelle nella recitazione arrivando a commuovere lo spettatorre ma non riuscendo a bilanciare una pellicola con troppe lacune. Girotti bravo ed intenso. Peccato, si poteva fare meglio.

Nando 5/09/10 00:20 - 3806 commenti

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Una storia semplice che nasconde un segreto che rimanda agli anni trenta. Un menage familiare turbato dalla presenza di un vicino ed arricchito da un anziano che sembra non ricordare il passato. Lievemente fiacche le atmosfere con il cast non totalmente eccelso: Girotti è validissimo, la Mezzogiorno brava così come Nigro, poco convincente Bova che non incide nella presunta liasion amorosa che manca d'intensità.

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Pinhead80 8/04/11 00:48 - 4715 commenti

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Tra le opere di Ozpetek, "La finestra di fronte" è la mia preferita. La storia d'amore si consuma tra gli sguardi da vicini di casa di Bova e della Mezzogiorno e nel passato del sempre grande Girotti, che ricorda con estrema malinconia l'amore proibito che fu. Vi è un lirismo particolare che emerge nella buona sceneggiatura e nell'azzeccata colonna sonora (Giorgia, Guadalupe Pineda con Los Tres Ases).

Il Dandi 17/05/11 14:43 - 1917 commenti

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Interessante dramma sentimentale in cui le ambizioni autoriali del regista non restano frustrate, ma sono ben valorizzate da intermezzi hitchcockiani che creano un certo clima di mistero (dal titolo, alle musiche, all'ingresso nel negozio di Simone) benché il mistero sia facilmente intuibile. A far perdere punti alla pellicola è soprattutto Bova: colpa anche del suo personaggio, a cui vengono affidate le battute più inascoltabili, ma lo scavezzacollo Nigro in confronto pare Mastroianni. Immenso Girotti.
MEMORABILE: La telefonata alla finestra, in cui la dichiarazione d'amore raccontata al telefono sembra adattarsi al momento presente.

Giacomovie 17/10/11 13:04 - 1397 commenti

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Bel film intimista, delicato nelle movenze ed intenso nei significati, specie nello scavare nei lati nascosti della personalità e dell'emotività. Opportuna la scelta di una storia calata nel quotidiano per far risaltare meglio la presa di consapevolezza di alcuni personaggi. Interpretazione da ricordare della Mezzogiorno e ultima bella prova di Massimo Girotti (a cui il film è dedicato). Il motivo portante della colonna sonora, la canzone "Gocce di memoria" di Giorgia, è in tema con una trama rivolta alle ombre del passato. ***!

Furetto60 18/12/13 09:07 - 1192 commenti

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Film drammatico dall’impianto robusto con la protagonista, la Mezzogiorno, sugli scudi per intensità di interpretazione. Mi è piaciuto l’intreccio con il mondo della cucina, che stempera la tensione, mentre ho trovato ripetitivo l’inserimento della tematica omosessuale che nei film di Ozpetek spesso viene inserita in modo forzoso, come in questo caso. Di particolare impatto la canzona cantata da Giorgia, un valore aggiunto; commovente l’impegno di Girotti, sufficiente Bova.
MEMORABILE: Giovanna scende le scale di corsa sullo sfondo di Gocce di memoria.

Ryo 23/07/15 03:53 - 2169 commenti

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Poetica pellicola di Ozpetek, che come sempre sa costruire queste storie strane e ammirevoli, in un dolcissimo bilico fra sogno e realtà. Notevoli le prove attoriali (persino quella di Bova non è male). Inquietante la neutralità di Massimo Girotti. Bella sceneggiatura, per nulla banale. Dal finale anche inaspettato, ma onesto.

Lou 12/09/15 00:05 - 1119 commenti

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Una delle migliori prove di Ozpetek, con una sceneggiatura ben congegnata, articolata su due diversi piani temporali. Ottima la scelta di Girotti, alla sua ultima prova di attore: attorno al suo personaggio ruota il tema centrale della narrazione e la parte più riuscita del film, mentre è meno convincente la storia d'amore di Raul Bova con la bella Mezzogiorno, dei cui occhi verdi il regista offre frequenti primi piani (fino a quello a pieno schermo dei titoli di coda). Di successo anche la colonna sonora con "Gocce di memoria" di Giorgia.
MEMORABILE: Girotti e la Mezzogiorno che cucinano dolci al ritmo di "Ma che freddo fa" di Nada.

Ira72 10/10/16 20:58 - 1305 commenti

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Amo Ozpetek, ma trovo che questo sia uno dei suoi film meno riusciti. Certo, la colonna sonora e le ambientazioni sono sempre azzeccate e piacevoli. Ma la trama, in questo caso, l'ho trovata un po' prevedibile e banale. Un polpettone più da soap opera che altro. Nemmeno Bova e la Mezzogiorno convincono granché. Non fosse per la classe e la raffinatezza del regista, probabilmente, la sceneggiatura l'avrei già dimenticata.

Thedude94 14/02/17 23:36 - 1084 commenti

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Non eccezionale dal punto di vista scenico e del coinvolgimento emotivo, ma con una idea di fondo piuttosto buona e salda, il film ci pone dinanzi al tema della memoria e di quanto ci può lasciare una persona che si ama ma che per qualche motivo non si può seguire. Il marchio di Ozpetek c'è tutto, sia nel timbro autoriale sia nei personaggi, ma alcune scelte del cast non sembrano azzeccate: fatta eccezione per il buon vecchio Girotti, sia la Mezzogiorno che Nigro non sembrano a loro agio, mentre Bova è veramente pessimo.

Rambo90 20/10/19 23:25 - 7661 commenti

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Un Ozpetek misterioso, affascinante sin dalla rissa iniziale della quale non si capisce il motivo, scuro ma elegante nella fotografia. Finché regge il mistero regge il film, meno interessante il tormento amoroso della protagonista (un'ottima Mezzogiorno) per il dirimpettaio; anzi, piuttosto stucchevole, nonostante Bova sia ben diretto. Comunque la sceneggiatura è valida e il personaggio di Girotti dà all'attore la possibilità di accomiatarsi in grande stile. Buono.

Enzus79 26/10/23 21:58 - 2864 commenti

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Un uomo anziano che ha perso la memoria "irrompe" nella vita di una donna sposata, facendole riscoprire se stessa. Pellicola abbastanza interessante che, oltre a trattare il tema dell'amore, tratta quello della memoria storica del nostro Paese (il rastrellamento degli ebrei a Roma). Giovanna Mezzogiorno più che convincente. Ultimo film del compianto Massimo Girotti.

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  • Curiosità Lucius • 28/03/10 12:38
    Scrivano - 9063 interventi
    Vincitore di 5 David di Donatello 2003: miglior film, miglior attrice protagonista (Giovanna Mezzogiorno), miglior attore protagonista (Massimo Girotti), miglior musicista e Premio David scuola
    Vincitore del Nastro d'Argento per la miglior canzone Gocce di memoria
    Vincitore del Grand Prix - Crystal Globe al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary del 2003
    Vincitore di 3 Gransito Movie Awards, nel 2003: Miglior film, Miglior film italiano e Miglior canzone per film (Gocce di memoria).
    Vincitore di 2 Ioma 2003: Miglior film italiano, Miglior canzone (Gocce di memoria).
  • Musiche Samuel1979 • 27/07/12 13:29
    Addetto riparazione hardware - 4153 interventi
    La bella sequenza del ballo fra la Mezzogiorno e Girotti avviene col sottofondo musicale di Historia de un Amor, della cantante messicana Guadalupe Pineda

    http://www.youtube.com/watch?v=MdPlGR7DUJs
    Ultima modifica: 27/07/12 16:10 da Zender
  • Discussione Reeves • 11/06/23 08:54
    Segretario - 688 interventi
    Presentando il film a Rimini (10 giugno 2023), Ozpetek ha dichiarato che per il ruolo che sarà poi interpretato da Girotti era stato a lungo in ballo anche Michel Piccoli. Girotti non ha mai visto il film: non voleva vederlo in video, perché voleva guardarlo su grande schermo, ma è morto prima che uscisse.
    Ultima modifica: 11/06/23 12:17 da B. Legnani