"Scare Compaign" è una serie tv basata su candid camera in cui ignari concorrenti devono affrontare situazioni simil-horror. L'audience è messa in pericolo dalle proposte più scioccanti offerte dal web, per cui occorre rinnovare la formula... Multi-slasher australiano a scatole cinesi con molti cine-debiti e qualche gradito risvolto ironico che cerca continuamente di spiazzare lo spettatore, riuscendovi solo in parte perché quasi tutti i colpi di scena sono prevedibili. Confezione discreta ma prove attoriali azzerate dal mediocre doppiaggio. Potabile nel complesso, se si abbassano le pretese.
Non male, nonostante tutto. Si vede che i mezzi non sono tantissimi, soprattutto per via di un parco attori non propriamente stellare, ma l'idea di base di portare il reality in ambito horror funziona e la storia anche. Peccato perché i "mascherati" potevano e dovevano avere più spazio, mentre vengono lasciati inspiegabilmente in secondo piano (a meno che non sia preventivato un sequel). Buoni gli effetti speciali, un po' meno alcune recitazioni. Da premiare comunque l'impegno.
Litri di sangue, crani segati, ispirazioni registiche di rilievo, fronzoli o tempi morti cancellati dal vocabolario e una dozzina di “mostri mascherati” a stuzzicare l’ultrà delle declinazioni splatter con adulante piacere. Sarebbe un trionfo e invece il prank peggiore è l’aver reso prevedibile quella spontaneità del terrore che si vuol sia suscitare che narrare: quel che si sospetta possa accadere, accade sempre. E visto lo (stuzzicante) blocco di partenza, è un peccato originale. Un filmone, ma solo se si considera il gap come lana caprina.
La storia di partenza basata sulle candid camera non è male, anche se fino a metà film si indovina facilmente quasi ogni colpo di scena previsto dalla scrittura. Nel finale, l'immancabile presenza della rete e un'improvvista impennata di omicidi efferati, ributta tutto nel calderone della violenza per violenza, del già visto in molti, troppi horror moderni. Comunque accettabile.
Ha una trama a incastro, possiede l'entusiasmo di chi a voglia di fare del cinema e non manca di sorprendere con scene gore davvero violente. "Scare Campaign" è certamente tutto questo, ma è anche - e soprattutto - una lampante e adrenalinica dichiarazione d'amore al genere horror. Straordinaria la fotografia dai cromatismi bluastri. Uno dei migliori prodotti horror usciti in Italia nel 2017.
Coniugare il mondo dei reality con l’horror è come accostare la Nutella all’aragosta, un abbinamento che difficilmente può avere un senso compiuto. I primi minuti, infatti, non sono incoraggianti e si ha l’impressione di trovarsi di fronte al solito contesto giovanilistico fatto di contenuti stucchevoli. Andando avanti, invece, ci si ricrede perché riesce a confondere le acque non svelando mai dove finisce il reality; il finale aperto è una logica conseguenza. Si legge di sfuggita da un pc che l’episodio 5 della 4° stagione si chiama “Fulci”.
Un programma di candid camera che si diverte a spaventare ignari concorrenti rischia di chiudere a causa della concorrenza di video sempre più violenti provenienti da internet; l'unico modo per sopravvivere è provare ad alzare il tiro. Horror dalla trama molto affascinante che purtroppo pecca per l'eccessiva prevedibilità (tutti i diversi colpi di scena sono telefonatissimi). Purtroppo inoltre la tensione latita, nonostante le numerose scene violente. Il tipico film che si vede e si dimentica velocemente.
Un programma, una sorta di candid camera horror (chiamato Scare Campaign) a cui fa concorrenza un gruppo di maniaci mascherati che pubblicano video online; a questo punto il programma tenta la puntatona ma intervengono i mostri di cui sopra. Buona la sceneggiatura contenente un twist che gli avezzi al genere potrebbero anticipare, azzeccati alcuni colpi di scena e molto gore. Inquietante nel significato poiché emerge tra le righe anche la critica ad un pubblico web (soprattutto giovanile) morboso che trova riscontro in fenomeni sempre più malati. Ben congegnato ma non è il massimo.
MEMORABILE: Lo smascheramento di uno dei mostri ucciso, che ricorda quelli di Preservation; La citazione di Bava: "il fantasma" della bambina bionda con la palla.
Candid camera e snuff movie si danno la mano in un godibile giocattolone da brividi e (macabri) sorrisi, fra twist beffardi à la The game e meta-cineasti dalle parti di Quella casa nel bosco, citazionismo di manica larga (dagli omicidi in diretta di Powell alle web-sette di Kristy, passando per le bambine fantasma di Bava e Fellini) e dosi adeguate di frattaglie e sangue finto. L'unico errore dei fratelli Cairnes è di credersi più furbi dei loro spettatori, cercando di coinvolgerli in uno scherzo in realtà facilmente smontabile sin dalle prime battute. L'ultima risata è del pubblico.
MEMORABILE: Il prologo creepy col guardiano dell'obitorio; I video di sacrifici umani; La testa mozzata ad altezza bocca; La videocamera a motosega; Le maschere.
L'intento di stupire e di spaventare a tutti i costi un pubblico sempre più smanioso e morboso, porta una troupe di candid camera ad alzare il tiro per contrastare una concorrenza più agguerrita e crudele, organizzando un format più cruento dagli esiti imprevedibili (ma non certo per lo spettatore attento). Una trama a matrioska debitrice di tantissimi precedenti che perde smalto via via che l'intento ironico e quello farlocco cedono a una deriva gore che a quel punto non è in grado di suscitare i brividi e il raccapriccio dei presupposti. Non va oltre il semplice intrattenimento.
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Daniela, in vista del futuro acquisto, consigli quindi una visione in lingua originale più sottotitoli italiani piuttosto che la versione doppiata?
DiscussioneDaniela • 11/06/17 19:15 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Avendo visto la versione doppiata, non ho dubbi: l'originale, dato che non può essere certo peggiore.
Il film in se stesso a mio pare non è male, la scopiazzatura da altri film è in certo senso giustificata dal soggetto e, se apprezzi l'humor nero, ci sono alcuni momenti che giustificano ampiamente la visione.
A proposito, pare che queste "candid camera" dell'orrore all'estero le facciano veramente.
In Italia non sono ancora arrivate... e speriamo non arrivino mai. ;o)
Daniela ebbe a dire: Avendo visto la versione doppiata, non ho dubbi: l'originale, dato che non può essere certo peggiore.
Il film in se stesso a mio pare non è male, la scopiazzatura da altri film è in certo senso giustificata dal soggetto e, se apprezzi l'humor nero, ci sono alcuni momenti che giustificano ampiamente la visione.
A proposito, pare che queste "candid camera" dell'orrore all'estero le facciano veramente.
In Italia non sono ancora arrivate... e speriamo non arrivino mai. ;o)
Onestamente non ho ancora visto questa "serie" di candid, ma anche da noi vengono fatte le candid dell'orrore.
Killer clown scare prank(le trovi su youtube) alcune sono state girate in Italia, sicuramente sul Lago Trasimeno.
Si fossero fake candid (ma ne dubito) andrebbero premiati gli attori terrorizzati perché sono assolutamente credibili.