Ex poliziotto in libertà vigilata (aveva ucciso l'amante della moglie), viene assunto come guardiano notturno di un campus universitario e si ritrova coinvolto in una storia di ricatti e omicidi... Produttore, cosceneggiatore, coregista e naturalmente attore principale: Burt Lancaster evidentemente credeva molto in questo giallo caduto nell'oblio tutto sommato immeritatamente, che fa registrare un certo squilibrio tra una prima parte compassata e una seconda ricca di violenza e colpi di scena, ma capace di garantire la tensione fino al termine.
Non c’è da stupirsi se questo prolisso giallo non ha avuto poi molta notorietà. Il motivo di ciò si può facilmente riscontrare nell'andamento claudicante, quasi statico e da una storia poco ficcante, con una tensione prossima allo zero anche laddove era richiesta (gli omicidi sono assolutamente blandi). Se a tutto ciò ci aggiungiamo uno svogliato Lancaster e una confezione miserella da film per la tv, realizziamo di non esserci perso niente di essenziale per la storia del cinema, quando per anni è stato difficilmente reperibile.
Dopo aver scontato una condanna per l'omicidio dell'amante della moglie colta in flagrante adulterio, un ex poliziotto in libertà vigilata viene assunto come guardiano in un college universitario. L'assassinio di una studentessa lo spinge ad indagare per proprio conto, scoprendo molti altarini... Lancaster partecipa alla sceneggiatura e alla regia, ma senza apportarvi il talento dimostrato nella sua lunga carriera d'interprete: l'intrigo giallo è confuso e poco avvincente, il ritmo fiacco, lui stesso appare appannato ed anche il resto del cast non aiuta, a partire dall'ingessata Susan Clark.
Giallo anni 70 poco memorabile (anche se è stato dimenticato troppo in fretta). All'attivo l'interpretazione di Lancaster e Yulin e la scena del primo delitto, in passivo una seconda parte piena di troppi personaggi che confondono e la durata eccessiva (dieci minuti in meno non sarebbero stati male). Una visione gliela si può concedere ma non è niente di che.
Godibile. Una prima parte gialla ben orchestrata, lenta il giusto per comprendere i personaggi e far partire l'intreccio. Una seconda decisamente più veloce, con momenti action di una inaspettata violenza e una serie di colpi di scena imprevedibili. Un po' lungo e prolisso nei dialoghi, ma retto da una regia discreta e dall'interpretazione di Lancaster, immusonito e testardo come il ruolo richiede. Non male anche il cast di contorno per un film tutto sommato riuscito.
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