Your name. - Film d'animazione (2016)

Your name.
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Titolo originale: Kimi no na wa.
Anno: 2016
Genere: animazione (colore)
Cast: (animazione)
Note: Preceduto, nell'edizione cinematografica italiana, da una breve introduzione del regista.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/01/17 DAL BENEMERITO DEEPRED89
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Gabigol 15/11/19 18:09 - 571 commenti

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Indubbiamente un lungometraggio d'animazione di alto livello. Oltre al parallelismo-scambio di due adolescenti, con tutto ciò che ne consegue a livello di esperienze di vita e momenti di riscatto, Shinkai tiene in ostaggio il cuore dello spettatore con una resa visiva che coadiuva egregiamente computer grafica, disegni a mano e momenti onirico-interlocutori da acquerello. Buono lo score musicale, con qualche concessione di troppo a fasi cantate che sanno un po' troppo di sigla. Storia d'amicizia che nei piccoli gesti diventa amore. Emozionante.
MEMORABILE: Il rituale del palpeggio mattutino; L'offerta alla Dea; Il viaggio di Taki a Itomori; I messaggi-promemoria sul telefono; Il finale sulla scalinata.

Deepred89 23/01/17 23:50 - 3704 commenti

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Incredibile successo in patria per un ambiziosissimo film d'animazione che offre un originale e cervellotico teorema sulla nascita delle passioni che tira in ballo trasmigrazioni alla Tutto accadde un venerdì (e derivati), bizzarri rimandi sogno-realtà, arrovellamenti spazio-temporali e, a sorpresa, elementi più cupi che eviteremo di anticipare in questa sede. Spesso sul rischio di rimanere inghiottito dai stessi paradossi, ma con un disegno tanto empatico e suggestivo da far perdonare i difetti. Straripante e appagante.

Xamini 30/07/17 18:37 - 1247 commenti

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Se Il giardino delle parole era più delicato, più silenzioso, questo Kimi no na wa mantiene lo stesso punto di vista adolescenziale (e la stessa sciabordante ricchezza di colori) ma è decisamente più chiacchieroso e movimentato, quasi un action, per certi tratti. Nondimeno l'idea di fondo, per quanto complessa e aggrovigliata è condotta con tocco sufficientemente poetico (a tratti ironico) da cogliere nel segno e lasciare un buon sapore.
MEMORABILE: Il primo gesto di lei, ogni giorno, appena sveglia

Gippal 21/11/17 08:46 - 89 commenti

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Una sensibilità straripante per un film che tocca corde profonde e remote. Il destino esiste e può raggiungerci anche tramite i sogni, tramite realtà parallele che si incontrano o scontrano solo nel subconscio. E se così è, esso può alterare anche la realtà, in qualche modo? Può toccarci o siamo intangibili una volta entrati nel mondo sveglio e sensibile? Una domanda che ci accompagna durante tutto il film e che troverà una risposta mentre sussurriamo: "Qual è il tuo nome? Qual è il tuo nome?". Lo ricorderemo, lo ricorderemo quel nome.

Galbo 3/11/18 06:08 - 12380 commenti

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Makoto Shinkai dirige un film ambizioso che non si limita a rappresentare uno scambio corporeo ma parla della comunione di sentimenti, delle ambizioni degli individui e traccia un identikit mirabile della psicologia dei due adolescenti protagonisti colti in un momento fondamentale della loro crescita. Un opera matura a dispetto di qualche elemento non troppo lineare della trama. Disegni bellissimi come sempre avviene per questo autore.

Pigro 19/02/19 09:31 - 9635 commenti

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Un ragazzo cittadino e una ragazza campagnola entrano reciprocamente nel corpo dell’altro attraverso i sogni. Ennesima storia di amore e distanza spazio-temporale per Shinkai, che trasforma il paradosso fantasy (un po’ alla mare o lago) in struggente elegia sentimental-esistenziale. Talvolta è complicato discernere la reale identità del personaggio e la sua collocazione, e la parte narrativa sulla fuga per l’ecatombe incombente rischia la banalità, ma il film è un torrente di poesia e lirismo, potente e coinvolgente.

Ryo 4/08/19 21:53 - 2169 commenti

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Si salvano le ambientazioni molto dettagliate e la grafica, con le bellissime animazioni. Per il resto rimane piuttosto noiosa la storyline/conflitto fra i due protagonisti (si danno le regole da rispettare quando il corpo è scambiato). Ok, c'è un inaspettato colpo di scena, ma non riesce a catturare a dovere, specialmente perché a quel punto la trama si fa un po' confusa e non si riesce a dargli una coerenza interna. Le canzoni nel film sembrano quasi le sigle di una serie anime: inutili.

Capannelle 22/01/21 18:11 - 4398 commenti

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Shinkai presenta lodevoli intenzioni di comporre una storia decisamente stratificata e una qualità di disegno sopraffina che esalta sia le larghe panoramiche che i dettagli di vita quotidiana. Peccato che tutte le variabili introdotte nel racconto non siano proprio fluide e rendano la narrazione talvolta macchinosa a scapito della chiarezza e dei personaggi, che pagano pegno in fatto di simpatia e immediatezza.

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  • Discussione Capannelle • 25/01/17 10:17
    Scrivano - 3486 interventi
    Singolare il punto (.) dopo il titolo, voluto forse per dare forza al concetto.

    Non mi ricordo casi simili nella filmografia. Anche perché inevitabilmente il punto si perde negli articoli che parlano del tuo film, a meno che tu non sia Spielberg o Scorsese.

    ps. credo vada aggiunto il punto anche dopo il titolo originale
  • Discussione Zender • 25/01/17 15:27
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Come no? I primi due che mi vengono in mente:
    Perez.
    Nero.
  • Discussione B. Legnani • 25/01/17 16:51
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Come no? I primi due che mi vengono in mente:
    Perez.
    Nero.


    Giusto il rimarco di Zender.
    Sciocca, a mio avviso, la trovata.
  • Discussione Capannelle • 25/01/17 17:07
    Scrivano - 3486 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Come no? I primi due che mi vengono in mente:
    Perez.
    Nero.


    Vero, Perez avrei dovuto ricordarlo. Si invecchia ragazzi...