Nosferatu, il vampiro - Film (1922)

Nosferatu, il vampiro
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Nosferatu, eine symphonie des grauens
Anno: 1922
Genere: horror (bianco e nero)
Note: Il primo Dracula "apocrifo".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Risulta più che arduo giudicare imparzialmente un film così celebre e celebrato come NOSFERATU, EINE SYMPHONIE DES GRAUENS (NOSFERATU, UNA SINFONIA DELL'ORRORE, tradotto letteralmente). Considerato come il primo vero film dell'orrore di tutti i tempi nonché la prima riduzione cinematografica del Dracula stokeriano, il classico di Friedrich Wilhelm Murnau risulterà per molti addirittura ridicolo; vuoi per l'esagerata accelerazione di alcune sequenze e quindi dei movimenti dei protagonisti (ovviamente dovuta ai difetti delle prime telecamere), vuoi per la inevitabile impressione di comicità che provoca un film muto in chi è abituato a vedere da anni...Leggi tutto quelli sonori. Se però riusciremo a dimenticare tutto questo allora avremo veramente la misura della qualità di questo Nosferatu (molto più intenso del pur buon remake di Herzog con Klaus Kinski). La figura del conte Dracula, splendidamente resa tetra e lugubre da un superbo make-up (si pensi che siamo nel 1922) è la rappresentazione perfetta del Male Assoluto, di un eroe che non ha in sé nulla di umano o di romantico ma è invece posseduto da un'atavica e insaziabile sete di sangue. Probabilmente la parte che ancora oggi ci permette di considerare questo film un capolavoro è quella che riguarda il viaggio di Nosferatu dai Carpazi a Brema a bordo di un sinistro veliero, in cui tutti i componenti dell'equipaggio cadono vittime della malvagità del Principe delle Tenebre. Forse appare un po' inadeguata la colonna sonora, eccessivamente simile a quelle che costituivano il commento delle vecchie "comiche", ma davanti a una pellicola di tale importanza storica non possiamo che inchinarci e ringraziare il genio di Murnau, che tanto ha dato all'espressionismo tedesco.

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Lattepiù 24/03/07 20:48 - 208 commenti

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Il film ha dei momenti di un fascino decadente fortissimo; per la presenza spettrale di Max Schreck, per la Brema ottocentesca, per come riesce a rendere il senso di una malvagità dilagante, che si insinua nel mondo (i topi, la peste); e alcune sequenze di straordinaria forza visionaria. Ma ha anche dei momenti, visto oggi, estremamente ingenui, che talvolta hanno un effetto comico. Comunque tutta la parte finale è macabra poesia. Però Il vampiro di Dreyer è meglio.

Puppigallo 31/03/07 11:16 - 5275 commenti

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Altro che occhialini a specchio da rock star del Dracula Coppoliano (pur essendo comunque un discreto film). Questo vampiro fa gelare il sangue nelle vene. Ha ben poco di umano; sembra un’orrida mutazione senz’anima. Bisognerebbe segnalare quasi tutto. Certo, l’ombra delle mani unghiate che si allungano sulla fanciulla stringendole il cuore resterà per sempre nella mia memoria. Ma anche quando vede il sangue di lui; la pianta carnivora; cosa si cela dietro la finestra. Qui il bianco e nero diventa vera e propria arte. È un piccolo grande capolavoro in grado di annullare il tempo. 
MEMORABILE: La comparsa del vampiro sul ponte della nave.

Caesars 2/08/07 09:50 - 3790 commenti

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Molto difficile valutare oggi un film girato 85 anni fa (quando ancora, tra l'altro, il cinema era muto) e che quindi sembra appartenere alla preistoria della settima arte. Se si riesce comunque ad immedesimarsi con quanto fatto all'epoca, la pellicola non potrà che risultarvi eccellente, girata con maestria ed altamente inquietante. Vedendolo oggi si resta sempre affascinati da alcune soluzioni visive, anche se indubbiamente l'effetto totale risulta enormemente sminuito. Va comunque assolutamente visto.

Undying 24/01/08 18:01 - 3807 commenti

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Ne sono passati di decenni. Eppure il Nosferatu di Murnau più invecchia, più acquista valore. Come una foto "di famiglia" (forse sbiadita dal tempo, che inclemente è all'opera sulla materia, anche -e soprattutto- quella filmica) passa di generazione in generazione e resta memorabile esempio di un cinema spettrale, fatto di luci e di ombre. Di atmosfere e suggestioni arcaiche e radicate nella psiche dell'essere umano. Una vecchia fiaba nera, insomma, che rimane a testamento d'arte pura, cui nemmeno lo struggente passare del tempo può infierire.

Cotola 8/02/08 19:04 - 9044 commenti

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Grandioso film horror, di marca chiaramente espressionista, che sfrutta appieno il talento visivo non comune di Murnau il quale è bravissimo nel costruire una vera e propria sinfonia del terrore di cui è un perfetto direttore d’orchestra. Ancora oggi straordinario da un punto di vista visivo, grazie alle soluzioni registiche adottate ed alla splendida fotografia. Molto bravi anche gli attori tra cui spicca, ovviamente, il terrificante, sin dall’aspetto ma non solo, Max Schreck.

Ciavazzaro 31/05/08 15:28 - 4770 commenti

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Capolavoro. Max Schrek rimane il Dracula più inquietante di tutta la storia del cinema mondiale (adirittura si vociferava che fosse un vero vampiro, cosa falsissima). Un film muto che può piacere anche ai più giovinetti, con uso magistrale delle luci e delle ombre. Entrato negli annali, il Dracula più fedele.
MEMORABILE: La scena finale

Galbo 4/06/08 15:47 - 12393 commenti

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Capolavoro assoluto del cinema, è probabilmente il miglior film mai realizzato sui vampiri e quello che incarna meglio lo spirito dell'opera letteraria di Bram Stoker. Il film vale per ogni singola inquadratura che rimanda a complessi lavori pittorici, nella sapienza delle immagini, e nell'uso della luce fatto con assoluta maestria ma anche per l'intensa interpretazione di Schreck totalmente immedesimato nel proprio ruolo così da risultare difficilmente concepibile il film senza la sua presenza.

Flazich 14/06/08 19:57 - 669 commenti

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Le tecniche cinematografiche adottate nel girare questa pellicola sono a dir poco fantascientifiche per l'epoca. Le luci, le ombre, gli effetti speciali sono sbalorditivi. Il bianco e nero, scelta obbligata per l'epoca, è magnifico e trasmette ancor più il senso di angoscia e di terrore. Max Schreck è Nosferatu: tutti quelli venuti dopo di lui hanno solo cercato di imitarlo purtroppo senza neppure lontanamente riuscirci. Non posso che inchinarmi davanti a cotanta magnificenza.
MEMORABILE: L'ombra di Nosferatu sulle abitazioni. Assoluto.

Pigro 4/10/08 10:49 - 9666 commenti

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Il vampiro transilvano approda nella città di Brema insieme alla peste. Nosferatu è uno dei personaggi visivamente più sconvolgenti della storia del cinema. Non solo, la sua presenza, inspiegata e inspiegabile, si insinua nella vita quotidiana mostrando un lato oscuro e terrificante che sconvolge. Murnau riesce a trasmettere questa inquietudine e il panico che produce, stilizzando il racconto di Stoker, mondandolo della religiosità originaria e puntando invece alle pulsioni più misteriose e ancestrali dell'umanità. Ineludibile.

Ercardo85 16/12/08 18:34 - 81 commenti

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Uno dei vertici del cinema muto e il più grande film vampiresco della storia. Si presta a diverse letture in chiave sociologica, psicoco-analitica e sessuale (anche se il sottotesto erotico della vicenda e della figura di Nosferatu sarà maggiormente sviluppato in altre pellicole sul personaggio). Da segnalare infine la rinuncia da parte di Murnau al ricorrere alla destrutturalizzazione degli spazi tipica dell'espressionismo tedesco: gli scenari sono tutti naturali.

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Deepred89 9/04/09 20:37 - 3706 commenti

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Tra i primi e più celebri horror della storia del cinema, sicuramente il più seminale. È incredibile vedere come la maggior parte degli horror successivi risultino, per un motivo o per l'altro, in debito con questa pellicola. Ovviamente il film risente dell'età per via di alcuni passaggi oggi piuttosto ingenui, ma la capacità di Murnau nel ricreare atmosfere inquietanti e nel dare risalto a piccoli particolari macabri è magistrale. Ottimo il make-up del vampiro (l'ottimo Max Schreck). Fondamentale.

Rickblaine 21/08/09 09:12 - 635 commenti

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Nosferatu è una leggenda del cinema. Murnau è un ottimo regista nonostante non abbia potuto usufruire della tecnologia di oggi. Quei giochi di luci ed ombre che spesso vagano intorno a quell'inquieto personaggio vampiresco sono memorabili. Bella anche la vena ironica del protagonista che ad ogni avvertimento sorride, come a volerci convincere che i fantasmi non esistono. Originale per molti versi. Onore a chi per primo ha girato un film sui vampiri.
MEMORABILE: L'ombra di Nosferatu che sale le scale.

Enzus79 21/08/09 09:21 - 2896 commenti

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Capolavoro del genere horror. Dato che è un film muto bisogna apprezzarlo per quel che si vede. Nonostante la musica sia angosciante e noiosa, nonostante la durata sembri più lunga di quel che è, Nosferatu non ha nulla da invidiare ai film vapireschi successivi. Bellissima la scena del vampiro che esce dalla tomba nella nave.

Giuliam 21/08/09 09:21 - 178 commenti

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Primo film che porta sullo schermo il capolavoro di Bram Stoker. Murnau ci regala questa pellicola di tutto rispetto che può risultare restrittiva dal punto di vista narrativo, ma che è straordinaria ed esemplare (tanto da essere diventato un "cult") nella caratterizzazione del vampiro (tuttoggi fa ancora impressione), così come pure nel personaggio di Ranfield. Da vedere.

Enricottta 10/01/10 19:12 - 506 commenti

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Nosferatu incarna tutte le nostre paure ancestrali, il timore dell' aldilà, la consapevolezza della caducità della vita e delle nostre azioni. Tradurre l'idea di partenza con mezzi limitati ma con grande ingegno rafforzano l'impressione di trovarsi davanti ad un capolavoro di grande portata. Diventato modello di riferimento di una classe di psicoanalisti del novecento, noi comuni "pazienti" lo ricorderemo per la potenza evocativa dei suoi "frames". Murnau ci immerge nel vampiresco (nella dviaziione mentale) come nessunn altro. Sublime!
MEMORABILE: Nosferatu con la bara sotto il braccio cammina "distrattamente" tra le case illuminate dalla luce della luna: inarrivabile!!!

Belfagor 7/03/10 11:53 - 2690 commenti

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Non si può comprendere il cinema dei vampiri se non si comprende Nosferatu. In un'ora di pellicola. L'emozione più antica e profonda è la paura: Murnau lo sa bene e in un'ora di pellicola sublima l'orrore tramite simboli, sguardi, luci e soprattutto ombre. Ogni attore e ogni elemento scenico partecipano al risultato, creando un'alchimia irripetibile, grazie alla quale basta una semplice allusione per risvegliare in noi quelle paure ataviche di cui il Conte è una delle massime rappresentazioni. Straordinario.
MEMORABILE: Innumerevoli, ma le inquietanti ombre di Nosferatu sono imprescindibili.

Luchi78 11/04/10 23:00 - 1521 commenti

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Commentare un film muto ai giorni nostri è impresa ardua, perché il cinema è cambiato in modo fondamentale: ho visto Nosferatu con la colonna sonora realizzata dai Belladonna. Devo dire un tocco di modernità niente male che aggiunge fascino e inquietudine a le scene più memorabili del film. Schreck interpreta il vampiro per antonomasia, mostruoso e crudele come nessun'altro. La visione del film non può mancare per chi desidera avere una cultura a 360° dell'arte cinematografica.
MEMORABILE: Nosferatu che si alza dalla bara nella stiva della nave: terrificante.

Rosy 19/04/10 19:57 - 73 commenti

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Il trucco di Schreck era incredibile per quei tempi dove il biancore del volto e il nero dei contorni rendevano gli attori simili a maschere di cera; ma non così per lui, Nosferatu, con quell'espressione animalesca ed aliena insieme, persino patetico nella sua disperata sete di sangue. Passionale, inquieto, s'invaghisce della bellezza tragica della moglie di Hutter e da lei viene annientato, come in un amore impossibile. Murnau ha girato un film senza tempo per donarci un vampiro squisitamente umano.
MEMORABILE: La carrozza senza cocchiere, la nave dei cadaveri, Nosferatu che si aggira di notte con la bara sotto al braccio.

Bergelmir 13/05/10 12:51 - 160 commenti

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Capolavoro dell’arte visiva del primo Novecento e opera profondamente innovativa. Un espressionismo non-caligarista, che diviene tale usando riprese in esterni ed esasperando le visuali con prospettive sorprendenti, ma sempre verosimili. Una storia dell’orrore che diviene anche racconto di viaggio e Bildungsroman. Una profonda e inquietante riflessione sulla società moderna, che pochi anni dopo le riprese conoscerà gli orrori delle Guerre Mondiali e del nazismo. Cinema assoluto e travolgente, un classico che non finirà mai di insegnare.

Karim 5/08/10 18:08 - 22 commenti

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Dalle nebbie del tempo emerge questa pellicola e assieme ad essa emerge forse per la prima volta sullo schermo un vampiro che all'alba dei suoi novant'anni ancora sconcerta. Un vampiro preistorico, con una fisicità che incute un terrore primordiale, lontana anni luce dai banalissimi recenti fotomodelli succhia-sangue in stile Twilight. Forse, oltre che nell'abilità del regista, il segreto del film sta proprio nell'orripilanza del protagonista malefico. Capolavoro immortale.

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Von Leppe 14/09/10 19:55 - 1262 commenti

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Credo che i contrasti di luci e ombre, certe scene velocizzate e a scatti creassero all'epoca un senso drammatico e macabro. Il primo grande film sui vampiri ispirato al romanzo di Bram Stoker, uscito nel 1922, era e resta uno dei migliori. Bella, anche se forse solo in parte voluta, la scelta di spostare l'azione in Germania e utilizzare nomi dal sapore teutonico; il film è girato in vere scenografie naturali, un vero castello e vecchie città nordiche; la realtà si fonde con l'incubo in una storia di pestilenza nel passato.
MEMORABILE: Il vampiro di notte nel castello entra nella stanza di Hutter, ma tutte le scene del film sono un classico.

Metuant 24/09/10 17:33 - 456 commenti

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Un classico della cinematografia gotica che, nonostante l'età, riesce ancora a instillare angoscia anche solo attraverso una semplice ombra o un'inquadratura. La figura del conte Orlok è contorta e disumana, ha più dell'insetto che dell'uomo e come vampiro è forse il migliore mai visto sullo schermo, pur senza sminuire alcuni esempi che lo seguiranno. Molte sono le sequenze entrate di diritto nella storia e da appassionato del genere non posso non considerarlo un capolavoro.
MEMORABILE: Il risveglio di Nosferatu sul veliero; l'ombra del vampiro lungo le scale.

B. Legnani 2/03/11 01:30 - 5532 commenti

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Celeberrimo e celebrato. Gli devono qualcosa miriadi di film successivi. La prima ora è indimenticabile. A dirla tutta, perde un pocolino di mordente dopo l'arrivo in porto del vascello fantasma. Restano però le straordinarie magìe del viaggio di Hutter e il suo vivere nell'inimitabile castello, che donano brividi ancora oggi. Imperdibile, ovviamente.
MEMORABILE: "Sua moglie ha un bellissimo collo..."

Pinhead80 10/07/11 23:24 - 4760 commenti

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Il Nosferatu di Murnau è uno di quei film che ti fa innamorare del genere horror. Sfruttando i canoni del cinema espressionista Murnau incanta e fa raggelare il sangue con i suoi giochi d'ombra (l'ombra che si staglia sulle pareti della casa e che si allunga degenerando la forma delle mani e delle braccia del vampiro) e con quell'atmosfera cupa e asfissiante che non ti dà tregua. Rimangono impressi nello spettatore gli sguardi allucinati e la drammatica follia che investe gli interpreti. Unico.
MEMORABILE: Nosferatu che si erge dritto dalla bara; i giochi d'ombra; l'occhio di Nosferatu che si vede tra le fessure della bara.

Rullo 6/11/11 23:04 - 388 commenti

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Una delle trasposizioni del romanzo di Stoker meglio riuscite, che pur avendo delle limitazioni tecniche tipiche dei tempi (l'assenza dell'audio) riesce comunque a restituire le sensazioni e le emozioni che solo i grandi capolavori possono fare. Se Nosferatu è passato alla storia un motivo c'è e non è solo l'altisonante nome di Murnau; ma per comprenderlo a fondo bisogna per forza vedere il film.

Matalo! 15/12/11 17:28 - 1378 commenti

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Imprescindibile icona del cinema, il Nosferatu segaligno di Murnau è un po' il cinema incarnato (si fa per dire); vampiro assetato di vita e d'amore, memore della sua perduta concretezza. Ben diverso da tutti i vampiri di prima e dopo. L'ooripilante makeup di Max Schrek (che significa "gran spavento"), la scelta di filtrare con luce sovresposta la scena del veliero e soprattutto la futura dimore di Nosferatu sono momenti fondativi del cinema dell'orrore. Forse Faust resta il capolavoro di Murnau, ma questa è la sua opera che nessuno dimentica.

Rigoletto 13/01/12 16:42 - 1786 commenti

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A volte ci si imbatte in un film che DEVE essere visto; bisogna mettere da parte il concetto di preferenza dei generi, sedersi a godersi l'arte. Nosferatu è questo: è cinema ma è anche arte di livello assoluto, è specchio di un'epoca ormai tramontata, manifesto di un momento storico di grande importanza. Murnau ci regala un'opera straordinaria per intensità, tensione e recitazione (pur muta). Il commento musicale (bello) avrebbe reso meglio se affidato ad un orchestra (come ne Il Golem). È l'unico "neo" - relativo - di un capolavoro. *****
MEMORABILE: ..."e quando attraversò il ponte, i fantasmi gli andarono incontro"....

Claudius 21/06/15 21:41 - 543 commenti

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Difficile commentare un film di tale portata storica (ho visto sia la versione lunga 60 minuti - e mi baso su questa - sia la versione di 90 minuti). A quasi 100 anni dalla sua prima uscita il film di Murnau resta un caposaldo del cinema espressionista (la città impotente di fronte al male e ripiegata su stessa, l'ombra del non-morto) che non smette di affascinare grazie alla figura di un vampiro senza storia, senza passato e senza futuro. Da vedere e rivedere.
MEMORABILE: Le scene nella cripta.

Giacomovie 15/02/16 16:30 - 1398 commenti

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Come se fosse un kolossal, è suddiviso in ouverture e 5 atti e stranamente dà l’effetto di un film di durata quasi doppia, ma si tratta di una visione indispensabile per avere una concezione dell’arte del cinema nella sua globalità. Grazie alla maestria tecnica, alla grande forza espressionista e al mirabile gioco di ombre, ne è risultata una pellicola dagli effetti irripetibili. Sul ruolo di Nosferatu c'è qualche leggenda (come quella che al posto di Max Schreck ci fosse lo stesso Murnau), ma si tratta di una delle immedesimazioni più riuscite.

Pessoa 7/06/17 00:06 - 2476 commenti

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Archetipo senza tempo del cinema horror, questo capolavoro di Murnau basa gran parte della sua forza sulla potenza di ogni singola immagine, curata nei dettagli dal regista come un'opera d'arte. Fondamentale anche l'interpretazione dello spettrale Max Schreck (nomen-omen), che dona alla immortale immagine di Nosferatu il suo perfetto physique du rôle. Molto belle anche le frequenti riprese in esterno, con suggestivi scorci dei Carpazi e di Brema, che danno al film un corpus cinematografico unitario. Fondamentale per chi si interessa di cinema.
MEMORABILE: L'apparizione al marinaio (che poi si suicida) sulla nave; La strada di Brema piena di bare in fila indiana come una macabra processione.

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Buiomega71 9/06/17 21:03 - 2910 commenti

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La patina di marciume e malessere rimane inalterata e la pellicola nel suo continuo rullare arrugginito ne aumenta il fascino macabro. Difficile però non sghignazzare di fronte alla carrozza ripresa a mo' di comiche alla Ridolini che ne ammazzano un po' il potenziale. Poi, certo, momenti altissimi (il vampiro sul galeone ha ancora una forza visiva impressionate, Max Schrek entra a forza nei peggiori incubi e il finale mantiene alto il suo livello poetico di amour fou). Le riprese a giorno soffrono però di una certa preistoricità. Inferiore, comunque, al capolavoro herzoghiano.
MEMORABILE: Il ragno nella ragnatela; Lo specchietto col ghigno di Harker; Il barcollare innaturale e spettrale di Max Schreck; Tutta la parte sul galeone.

Magi94 15/07/17 14:15 - 952 commenti

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Per quanto possa essere arduo e pericoloso valutare un'opera del genere, mi riservo di dire che è un capolavoro non esente da difetti. La narrazione, che ricalca per altro il romanzo di Stoker, si segue infatti un po' a fatica ed è invecchiata peggio rispetto ad altri classici dell'epoca. La storia, insomma, ha qua e là dei cali di tono e forse certi momenti andavano enfatizzati di più. Indimenticabili invece i giochi di luce con le lunghe ombre delle dita di Nosferatu, il suo volto demoniaco, le inquadrature nel castello e il magnifico finale.
MEMORABILE: L'ombra di Nosferatu che arriva a ghermire Ellen.

Paulaster 6/09/18 12:30 - 4419 commenti

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Il conte Orlok vuole comprare casa a Wisborg. Caposaldo del genere horror (sebbene di morsi non se ne vedano), racconta il male che si insinua nella notte e che verrà sconfitto solo da una giovane vergine. Prima parte eccellente con uso di filtri fotografici per mostrare il clima tetro e con location isolata. Sul galeone rallenta ma il finale in crescendo ha i ritmi giusti. Fattezze vampiresche entrate nell’immaginario, come l’uscita dalla cassa frontale.
MEMORABILE: Il sangue prezioso perso dal dito; Nosferatu che entra nella stanza; L’uscita dalla cassa come se levitasse.

Taxius 19/02/19 12:45 - 1656 commenti

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Nonostante i suoi quasi cento anni di vita, il film di Murnau riesce ancora a inquietare, spaventare e, cosa più unica che rara, non annoia neanche per un secondo; sembra girato ieri per quanto è invecchiato bene. La regia è senza difetti e sbavature e l'interpretazione di Max Schreck spaventosamente perfetta, tanto da dare vita a leggende secondo le quali si diceva fosse realmente un vampiro. Colpisce pensare che, dopo la causa persa con la figlia di Stocker, il film sarebbe potuto diventare uno dei tanti film muti persi per sempre. Capolavoro!

Lupus73 2/11/19 19:51 - 1494 commenti

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Imprescindibile capolavoro dell'espressionismo e del cinema in generale. Qualcosa che trascende il cinema e mira dritto all'opera d'arte. Anche nel filone dei vampiri rimane a oggi insuperato. La versione che maggiormente lo fa apprezzare è quella frutto del più recente restauro, con immagini tinte e virate nei vari colori e con circa 30 minuti in più recuperati (circa 1 ora e 30 totale), che riesce a restituirci la versione più fedele a quella originariamente proiettata e concepita da Murnau.
MEMORABILE: La cena di Hutter al castello del conte Orlok.

Ryo 23/05/20 02:46 - 2169 commenti

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La versione della leggenda di Dracula di FW Murnau rimane ancora la più distintiva e memorabile. La piacevole versione di Bela Lugosi è forse più fruibile, intrattiene con maggior leggerezza e molte versioni successive hanno avuto degne interpretazioni. Ma Nosferatu può contare su un'atmosfera avvolgente e morbosa e sull'insolita interpretazione di Max Schreck. Attore principale e regista creano un'immagine del vampiro che rimane nella mente per molto tempo.

Daniela 23/08/21 01:28 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Il genere horror nasce con l'apparizione sullo schermo del primo vampiro: Nosferatu si vede molto poco ma bastano pochi minuti per renderlo indimenticabile. Murnau ha compiuto un miracolo trasformando un modesto attore tedesco in una delle più impressionanti personificazioni del male, tanto impressionante da giustificare la leggenda delle sue reali attitudini vampiresche, una creatura partorita da un incubo tuttora capace di esercitare un fascino tale da rendere trascurabili i segni del tempo nella rappresentazione di ciò che lo circonda. Personaggio grandioso, film capolavoro.
MEMORABILE: L'apparizione di Nosferatu sulla nave; Nosferatu si aggira per le strade con la bara sottobraccio; All'alba, le mani uncinate tese verso la finestra.

Alex75 28/12/21 13:38 - 880 commenti

I gusti di Alex75

Primo – e per molti versi insuperato – film sui vampiri. Malgrado i limiti tecnici dell’epoca, Murnau ricorre a effetti e a giochi di luce e ombra resi ancora più suggestivi dalle ambientazioni, raggiungendo vertici sublimi di poesia – davvero sinfonici - nel finale. Il muto esalta l’espressività degli attori, in particolare di Schreck, che dà corpo a un incubo deforme e pestilenziale, privo del fascino del Dracula di Stoker, eppure ugualmente magnetico, senza trascurare il viso stravolto della Schröder, l’ironia e l’angoscia di von Wagenheim e la grottesca follia di Granach.
MEMORABILE: “Sua moglie ha un bellissimo collo”; La cena col conte; Il carro carico di bare; “Blut ist Leben!”; L’ombra di Nosferatu; L’alba.

Magerehein 16/01/22 12:20 - 1002 commenti

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Datato e quindi non facile da valutare, ma invecchiato benissimo. Pietra miliare del cinema dell'orrore che lascia in eredità un'importantissima lezione; spesso basta poco, purché ben realizzato, per inquietare tanto. Gli ambienti sono scelti con cura così come le inquadrature e la colonna sonora (disturbante, in positivo, il suono del gong ripetuto), ma è ovviamente il conte Orlok a rubare la scena; con quello sguardo spiritato e quelle movenze a metà fra un automa inesorabile ed un bramoso rapace, è terrifico e realmente minaccioso. Vero capolavoro!
MEMORABILE: Orlok e le sue movenze; Il marinaio che esce dalla stiva terrorizzato; L'ombra sul muro.

Anthonyvm 30/01/22 02:50 - 5689 commenti

I gusti di Anthonyvm

La figura del conte Orlok, il cui raccapricciante look non ha perso con gli anni la forza attrattivo-repulsiva delle origini (anzi, forse grazie all'onirismo intrinseco del muto ci ha guadagnato), rimane l'emblema degli albori del cinema horror e una delle sue icone più nobili. L'opera di Murnau resta un capolavoro del macabro, che sfrutta il mito di Stoker per dipingere scenari di lugubre devastazione (geniale la scelta di accodare all'arrivo del vampiro un'epidemia di peste), gettando sottili ma netti chiaroscuri (anche in senso fotografico) sulla società ottocentesca e successiva.
MEMORABILE: La camminata di Orlok con le braccia attaccate al busto; Il vampiro sorge dalla sua tomba sulla nave; I ratti; La casa diroccata acquistata dal conte.

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Aco 19/02/22 20:20 - 215 commenti

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Il film più famoso di Murnau e uno dei capolavori dell’espressionismo, in cui si apprezzano molto alcune soluzione tecniche e stilistiche attuate dal regista come l’attenzione a costruire uno spazio integrato (architetture, personaggi, oggetti) in un'atmosfera, l’utilizzo di una serie di trucchi (sovrimpressione, passo uno, inversione positivo/negativo) e soluzioni di regia (inquadrature dall’alto e dal basso, movimenti di macchina espressivi) finalizzati a suggerire la presenza del male nella natura stessa.

Kinodrop 17/08/22 21:09 - 2950 commenti

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Nonostante tante reinterpretazioni successive, anche di valore, questo di Murnau resta il modello e l'archetipo non solo del genere vampiresco ma di tutta la categoria horror. A distanza di cento anni rimane intatta soprattutto l'invenzione di un vampiro tragico e spaesato, rinchiuso anche fisicamente in una sorta di bozzolo che lo fa somigliare ad una tragica marionetta; ancora suggestivo il gioco quasi espressionistico di luci e di ombre, mentre l'insieme anche attoriale è più evidentemente legato al suo tempo. Max Schreck, icona indimenticabile.
MEMORABILE: L'interessante e appropriata bella colonna sonora nella versione restaurata; In giro per la città con la bara sottobraccio; Al canto del gallo.

Gugly 17/05/23 19:19 - 1187 commenti

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Ingiudicabile secondo i parametri attuali per l'assenza di sonoro e i movimenti accelerati stile "comiche",  la pellicola va considerata come capostipite del genere, e visto che oramai ha un secolo non è poco; colui che dà il nome al film compare con parsimonia e quando è in scena tra ombre e fotografia espressionista incute genuina paura; confusa la metafora tra vampiro e peste, suona più come condanna della paura dell' ignoto; siamo nel 1922 malgrado l'ambientazione nel passato, si coglie l'eco sinistra di quanto sarebbe accaduto a breve in Germania e nel resto d'Europa. Germinale.
MEMORABILE: Le apparizioni di Nosferatu; Gli accenni scientifici ai "vampiri" della natura come le piante carnivore.

Teddy 28/12/23 14:07 - 825 commenti

I gusti di Teddy

Proiettando sulla figura del vampiro tutto il potere ribelle e struggente del romanzo di Stoker, Murnau conferisce al conte Orlok un’interpretazione senza tempo che però resta estremamente collegata all’iconografia dell’espressionismo tedesco. “Nosferatu” più che un film è ormai una leggenda, capace ancora oggi di esaltare in forma ossessiva il lato più sepolcrale e onirico di tutto il cinema horror. Max Schreck personaggio definitivo.
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  • Discussione B. Legnani • 9/06/17 17:46
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Pessoa ebbe a dire:



    Ad ogni modo ad avvalorare la tesi della derivazione rumena del nome riporto quanto scrive Wikipedia:

    "Vlad nacque a Sighioara, in Transilvania, una provincia romena, nell'inverno del 1431 da Vlad II Dracul, futuro voivoda di Valacchia."


    Ah, beh... allora...
    ---
    In ogni caso io non eccepisco nulla sul fatto che sia lingua rumena. Ho scritto che non è nato in Romania, per ovvia impossibilità storico-geografica. Mi pare cosa diversa.
    Ultima modifica: 9/06/17 17:51 da B. Legnani
  • Discussione Pessoa • 10/06/17 01:09
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Non credo di aver mai detto che fosse nato in Romania. La mia era soltanto una osservazione sull'etimologia del termine Nosferatu.

    Ho semplicemente detto che era rumeno, anche se la Romania non esisteva così come direi che Dante è italiano, anche se quando è nato l'Italia non esisteva...
  • Discussione B. Legnani • 10/06/17 01:16
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Pessoa ebbe a dire:
    Non credo di aver mai detto che fosse nato in Romania. La mia era soltanto una osservazione sull'etimologia del termine Nosferatu.



    Pessoa ebbe a dire: 07 giugno 2017 ore 23:04 (2 giorni, 2 ore fa)

    Ricordo che il principe Vlad, che era servito a Stoker come modello per il suo Dracula, viveva in Transilvania, quindi in Romania.
    ---

    Per me argomento chiuso.
  • Discussione Pessoa • 10/06/17 10:27
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Absit iniuria verbis.
  • Discussione Tarabas • 17/10/17 15:16
    Segretario - 2069 interventi
    Vi segnalo questa iniziativa dell'Orchestra Verdi di Milano.

    "Con l’ Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi dal vivo la proiezione del film con la simultanea esecuzione della colonna sonora composta da Hans Erdmann per Nosferatu".

    http://www.manimagazine.it/a-la-verdi-nosferatu-il-vampiro-dal-vivo-la-proiezione-del-film-e-colonna-sonora/
  • Discussione Caesars • 16/03/18 18:07
    Scrivano - 16811 interventi
    Casualmente ho visto che esiste il DVD americano di questo film in una versione 3D. Il titolo è trasformato in "Orlok the vampire".
    Imdb lo riporta come diretto da tal Keith Carter, ma da quello che ho capito anche vedendo degli spezzoni su youtube, dove si vedono i titoli di testa, si tratta proprio di una versione 3D del film di Murnau (anche se come regista anche lì è riportato Carter).
    A parte che mi sembra un'operazione inutile, non capisco la faccenda del regista. Se il film è quello originale di Murnau, anche se viene elaborato per farne qualcos'altro, il nome del regista non dovrebbe cambiare.
    Qualcuno sa qualcosa di questo strano prodotto?
    Sotto metto 2 fotogrammi presi da youtube (per vederli bene ci vorrebbero gli occhialini 3D) dove nel primo si vede che il cast attoriale è quello originale, e nel secondo il nome del regista (Keith Carter)



    Ultima modifica: 16/03/18 18:28 da Zender
  • Discussione Bergelmir • 17/03/18 15:45
    Galoppino - 211 interventi
    Non ne so nulla, ma mi sembra come un adattamento in 3D del film di Murnau, realizzato nel 2009 da questa Quality Cheese Productions e sotto la direzione di Keith Carter.

    Se ho capito bene, hanno preso il film di Murnau (una versione non integrale) e lo hanno semplicemente convertito in 3D.

    Lo possono fare dal momento che i diritti d'autore e di riproduzione sono decaduti.
  • Discussione Caesars • 17/03/18 19:17
    Scrivano - 16811 interventi
    Si, ma addirittura mettere il nome di Carter come regista, per un'operazione del genere...
  • Musiche Alex75 • 12/07/22 14:09
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Il tema principale, di Hans Erdmann.
    Ultima modifica: 12/07/22 17:06 da Zender
  • Homevideo Etienne • 14/10/23 07:36
    Galoppino - 198 interventi
    Di questo film esiste un'edizione italiana in DVD, distribuita da DNA Srl: LA STRANA AVVENTURA DI DAVID GRAY (Vampyr - Il vampiro, 1932) + NOSFERATU, UNA SINFONIA DELL'ORRORE (1922) - (2 Film su un unico Dvd).
    Lingue: Italiano e/o Tedesco (per “Vampyr”) e Muto con accompagnamento musicale (per “Nosferatu”)
    Sottotitoli: Italiano (Forced) (disponibili per entrambi i film)
    Rapporto schermo: 1.33:1 (Riadattato in formato 16/9 Pillarbox)
    Extra: Trailers DNA.
    Il film è stato rieditato con il contributo dello studioso di storia del cinema Riccardo Cusin. Questa versione è disponibile anche in streaming su alcune piattaforme.

    https://www.dailymotion.com/video/x8otf5r
    https://youtu.be/zjsGDG4UWW0?si=CefKZ0WRqLvtWsvJ
    Ultima modifica: 14/10/23 07:56 da Zender