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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Commedia a carattere fortemente romanesco che pone il comico Maurizio Battista nella situazione tipica di chi si scopre d'improvviso senza un euro o quasi; Maurizio infatti, in seguito alla morte inattesa del padre (Davoli) sessualmente "spremuto" dalla solita badante dell'Est fin troppo esuberante, scopre che la casa in cui vive con tutta la famiglia non è, come credevano, di papà. Il vero proprietario (Mahieux) è anzi in credito di ben dieci mesi e Maurizio, per saldare il debito, è costretto a vendere il bar dove lavorava vendendolo al cinese lì impiegato. Ma la banca, tra spese e provvigione per il notaio, dei 200.000 euro gliene fa vedere molti...Leggi tutto meno, nemmeno il necessario per pagare gli affitti arretrati. Maurizio si trova così senza lavoro e senza soldi, perdipiù con una moglie (Cruciani) alla quale non riesce mai a confessare la verità e che pensa di potersi godere senza problemi i soldi della vendita del bar. Su questo canovaccio si innestano le disavventure conseguenti, raccontate in flashback da un Maurizio ormai deciso a suicidarsi buttandosi da Ponte Milvio; lì lo ascoltano prima una, poi due persone, poi sempre di più. Riviviamo così attraverso le sue parole e le ricostruzioni i problemi con il figlio viziato (Propizio) e la sua fidanzata, quelli con la moglie, quelli con la sorella vamp (Pandolfi) rivista al funerale del padre... Fitto di volti noti, il film di Pavolini comincia molto male (si vedano le parti con Davoli sul letto di morte e le vetuste gag sul Viagra o la badante straripante), faticando a inserire la comicità sottotraccia di Battista in una storia che parrebbe andare in direzione della farsa più becera. Poi invece, col passare dei minuti, il personaggio comincia a interagire molto meglio con la sceneggiatura e la caratterizzazione della coppia con figlio si assesta trasformandosi in una commedia di costume semplice ma a tratti gradevole. Il ragazzetto, che mette incinta la fidanzata, troverà persino il coraggio di chiedere al padre i soldi per un matrimonio in pompa magna mettendo in moto tutta una serie di conseguenze comiche (anche qui non certo nuove) che tuttavia permettono di far entrare in scena i genitori della promessa sposa (lui è Rocco Barbaro, altra conoscenza del cabaret), sistemati in un bilancione a Fiumicino. Molte battute non vanno a segno (in alcune si sfiora l'imbarazzante), ma una certa omogeneità che lega le diverse situazioni maschera il difetto e ci consegna un film nel suo complesso guardabile, con rari sprazzi comicamente efficaci (il battibecco per la polentiera, al ristorante col sommelier...) ma un protagonista piuttosto insolito nell'alternare grigia rassegnazione a scatti d'improvviso orgoglio. Brava la Pandolfi, conciata con un look coloratissimo (capelli compresi), piuttosto antipatico Propizio nella sua ovvia caratterizzazione del giovane perditempo; meglio la Cruciani, moglie tra lo svampito e il risoluto quasi specchio dell'atteggiamento altalenante di Battista.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/01/17 DAL BENEMERITO GALBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 25/02/17
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Galbo 10/01/17 05:49 - 12392 commenti

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Avventure tragicomiche del barista Maurizio dopo la morte del padre che lo ha lascito pieno di debiti. Il debutto cinematografico di Francesco Pavolini è una commedia dalla forte connotazione romana. Piuttosto divertente (anche se con alti e bassi) ha dalla sua la simpatia del protagonista, il comico Maurizio Battista, e (cosa non comune nelle commedie dello stesso genere) l'assenza di volgarità. Bravi caratteristi come Davoli, la Cruciani e la Pandolfi. Curiosa la partecipazione del mago Silvan nella parte di un prete.

Capannelle 9/03/17 23:58 - 4411 commenti

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C'è simpatia e abbastanza ritmo, però è una commedia che nasce limitata come orizzonti (sia come contenuti che come forma espressiva) e che ricicla tanti spunti già visti. Per carità, non è facile inventarsi nuove strade, ma la sensazione è che non ci si provi nemmeno. Battista esprime bene la situazione del personaggio, gli girano attorno tanti caratteristi più o meno indovinati nelle loro parti.

Gabrius79 13/09/17 22:56 - 1427 commenti

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Commediola scacciapensieri che poteva sfoderare al meglio la ruspante comicitá di Maurizio Battista e invece tende a ingabbiarlo in una sceneggiatura a tratti gradevole ma a volte infarcita di dialoghi un po' insulsi. Gradita la presenza di Ninetto Davoli e della sempre brava Cruciani, così come sono gustosi i camei di una stravagante Pandolfi e di un insolito mago Silvan nelle vesti di prete. Vedibile.

Nando 11/10/17 13:52 - 3814 commenti

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Il comico romano Battista si cimenta con questa fiacca pellicola in cui rispolvera alcune delle sue scenette proposte sui palcoscenici della sua città. Indubbiamente ci troviamo di fronte a un prodotto deludente: Battista ha tempi da monologhista e la numerosa presenza di caratteristi gli impedisce di esprimersi al meglio. Tra tutti gli altri interpreti segnalo Davoli e Ambrogi; pollice verso per la Pandolfi.

Pinhead80 21/11/17 13:38 - 4758 commenti

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Se Maurizio Battista funziona alla grande nei suoi monologhi teatrali, la stessa cosa non si può dire al cinema. Complice è una sceneggiatura farcita da troppi personaggi che finiscono per smorzare involontariamente la verve del grande comico, riducendolo a personaggio invece che esaltarlo a protagonista. Il film in sé è proprio poca cosa e difficilmente strappa quella risata che sembrava all'inizio dover essere scontata.

Caveman 7/06/20 02:28 - 523 commenti

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I monologhi di Maurizio Battista funzionano solitamente alla grande, divertenti e simpatici. Si tenta qui la formula del lungometraggio, ma in buona parte non funziona. Non tanto per il protagonista o per gli interpreti secondari quanto per le mancanze a livello di sceneggiatura (scenette slegate tra loro a cui si è cercato di dare un filo conduttore) e fotografia (scarsina. In definitiva molto meglio godersi i numerosi spettacoli del comico romano. Non brutto (la scena al ristorante è godibile) ma evitabile. 
MEMORABILE: Si rivede sempre con piacere Ninetto Davoli. 

Pessoa 13/11/21 08:41 - 2476 commenti

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Battista cerca di portare al cinema la stand-up comedy in cui eccelle con un interessante esperimento di montaggio, reso però un po' dispersivo dalla pochezza dello script. Cast non eccelso in cui si salvano, oltre al protagonista, la Pandolfi perfetta svampita e la Cruciani che lavora il personaggio di mestiere. Il budget non permette grossi salti per cui il tutto procede fra location scontate e vicende già abbondantemente viste, ma il film si segue agevolmente e riesce comunque a strappare alcune risate convinte. Tutto sommato guardabile, se vi piace questo tipo di cinema.

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  • Discussione Ruber • 25/04/19 02:06
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    E morto il volto noto delle notti romane delle tv locali Massimo Marino, ai piu non dirà nulla ma a Roma era una vera e autentica autorità notturna, con il settimanale ViviRoma magazine, e il viviroma notturno sulle emittenti locali. Verdone lo ha ricordato con un lungo e commovente articolo sulla sua pagina fbk, dicendo che è morto, forse l'ultimo rè di quella Roma notturna godona, e ch è fiero di averlo fatto esordire per primo al cinema nella parte dell'impresario di pompe funenebri strampalato, in Grande Grosso e Verdone. Rip.