RASSEGNA ESTIVA: L'ESTATE AVVENTUROSA DEGLI INEDITI DAVINOTTABILI:
San Pedro (Los Angeles), California. Il folle transgender Ragner (Gene Simmons, fantastico!) vuole avvelenare la sorgente idrica della città, per poi richiedere un riscatto che lo farebbe diventare padrone del mondo. Per farlo, però, ha bisogno di un dischetto contenente la formula per poter avvelenare gli acquedotti . A contrastarlo c'è l'agente segreto Stargrove (George Lazenby), ma che viene ucciso dallo stesso Ragner. Il figlio di Stargrove, Lance (John Stamos), con l'aiuto della bella Danja (Vanity) anch'essa un agente segreto e collega del padre di Lance, prenderà in mano la situazione, cercando di fermare il piano diabolico di Ragner e della sua gang di punk/postatomici.
Tipicamente ottantiano (nelle canzoni, nello stile videoclipparo di quegli anni) e abbastanza pagliaccesco, questo miscuglio di action, spionaggio alla 007 (con tutte le chincaglierie del caso), postatomico (i punk comandati da Ragner, le moto, le auto stile MAD MAX, l'arena covo di Ragner, l'incipit con Tara Buckman legata ad una croce di Sant'Andrea, le fabbriche, gli inceneritori, i locali "trasgressivi") e avventure per brufolosi nerd, all'inizio, e anche divertente
Merito, soprattutto della regia scoppiettante e divertita di Bettman (indimenticato regista di quel piccolo cult che e CRYSTAL HEART), che omaggia il primo INTERCEPTOR nella sequenza dell'inseguimento stradale tra i punk madmaxiani , Vanity sulla Corvette e Stamos in moto, con il camion che travolge uno dei punkettoni (mi chiedo quante volte Bettman abbia visto il finale del primo INTERCEPTOR), e il secondo per quanto riguarda il look dei punk, dei loro mezzi e l'arena/covo di Ragner.
Ma forse, il film, vive quasi esclusivamente per l'istrionismo di Gene Simmons. Il suo Ragner e un bizzarro mix tra Renato Zero e il Frank-N-Furter di THE ROCKY HORROR PICTURE SHOW, agghingato come una drag-queen, stivaloni sadomaso col tacco, corpettini sexy, armato di letali unghiacce alla Fred Krueger , linguacciuto libidinoso (ficca un metro di lingua in bocca a Vanity), che volta le pupille all'indietro, sogghigna luciferinamente (si esibisce anche sul palco nel malfamato locale transgender "L'inceneritore"), quintessenza del kitsh e del cattivo gusto. A volte, paradossalmente, nelle smorfie e nei movimenti da "gran porcona", Simmons, e quasi più sexy di Vanity (che mostra poco, se non una seduzione stile Playboy ai "danni" di un ingrifato Stamos)
Ci sono delle idee nemmeno male (la lotta nella stalla, con Vanity alle prese tra due incazzati punk, e a uno ficca la faccia nello sterco del cavallo dicendole "Mangia la merda!") e Bettman sà girare bene le scene action (lo scontro stradale alla INTERCEPTOR, appunto). Peccato che però, poi, la butti tutta in caciara, con un prefinale fracassone e carnevalesco, sfiorando spesso la bambinata, dove , si e sempre più dalle parti di UN AGENTE SEGRETO AL LICEO.
Particina per Robert Englund (è l'occhialuto tecnico agli ordini di Ragner/Simmons) e ridicolo l'agente segreto di un bollito Lazenby con armamento e tuta alla GHOSTBUSTERS!
Buoni i sanguinosi colpi in arrivo (davvero goduriosi), ma nel complesso ha la stessa consistenza di un 007 teenageriale che diverte fino ad un certo punto, per poi sbracare nella baracconata a piè sospinto (ben poco memorabile-e demenziale-lo scontro finale tra Simmons e Stamos alla diga)
Tra gli sceneggiatori (non accreditato) anche Lorenzo Semple jr (da non credere).