Uncanny - Film (2015)

Scienziato geniale, da anni segregato in una torre d'avorio, presenta ad una giornalista venuta ad intervistarlo la sua ultima creazione: l'androide Adam... La trama ricorda molto quella del bel Ex Machina, uscito solo pochi mesi dopo, ma la dimensione produttiva è più modesta. Fantascienza da camera, quasi priva di effetti speciali, che si interroga su cosa significhi essere umani attraverso un confronto a tre in cui la presenza femminile fa da cartina di tornasole. Prevedibile il colpo di scena finale, ma il soggetto intriga e il film si fa seguire con interesse.

Una giornalista scientifica viene invitata in una casa-laboratorio dove David ha messo a punto un umanoide, Adam, al limite dell’indistinguibilità; limite che si farà sempre più sottile, fino a rompere gli equilibri fra i tre. Dramma garbato e (anche troppo) parco di apparato tecnologico, si svolge tutto in un appartament, affidandosi solo alla parola e al linguaggio scientifico/sentimentale. Piuttosto freddo anche quando la situazione dovrebbe “prendere forma” e il finale non sorprende ma sconcerta. Prova del cast asettica, conformemente al resto.