Cient'anne - Film (1999)

Cient'anne

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E adesso tocca a Gigi D'Alessio raccogliere il testimone del precursore Mario Merola, e direttamente da Merola stesso che nel film recita nel ruolo di... Mario Merola,  re della sceneggiata napoletana! E D'Alessio è Gigi, suo figlio adottivo, il quale ha con lui un rapporto magnifico ma non vuole approfittare del suo cognome per farsi strada nel mondo della canzone. Così lavora al piano bar nel lussuoso albergo di George Hilton (che per fortuna non mantiene il suo cognome, anche perché altrimenti se l'albergo dovesse chiamarsi come lui…), padre del giovane fannullone Giorgio Mastrota. D'Alessio ha da poco perso la fidanzata in uno stupidissimo incidente...Leggi tutto d'auto per colpa sua (zigzagava come un cretino sulle strade di montagna e la macchina è finita giù da una scarpata), ma ne ritrova le sembianze proprio nella compagna di Mastrota, di cui si innamora. Papà Merola glielo dice: “Figlio mio, nella vita ci sono femmine e femmine: quelle che si possono toccà e quelle che non si possono toccà”. D'Alessio sceglie quella sbagliata e comincia la telenovela patinata a sfondo partenopeo (con ovvia puntata a Ischia). Nemmeno mal diretta, a dire il vero. E se D'Alessio attore, sempre malinconico e contenuto, non è proprio il massimo (sorprendentemente meglio Mastrota, più in parte), il D'Alessio cantante offre alcuni pezzi notevoli (una decina in tutto, circa) e sa lasciare spazio a chi sa meglio recitare (Hilton, per esempio, ottima scelta). Finale incredibile, con un duetto D'Alessio-Merola (in barella) delirante!

Chiudi
TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Cotola 1/01/09 14:41 - 9044 commenti

I gusti di Cotola

Terribile film di Ninì Grassia che ricicla in parte i moduli della sceneggiata napoletana ed in parte quelli delle pellicole di Nino d'Angelo tentando di bissarne il successo ma senza riuscirci. La cosa non meraviglia più di tanto poiché riproporre a distanza di tantissimi anni schemi ormai logori e vetusti non è un'ottima idea come dimostrato dal botteghino che ha fatto registare un'accoglienza molto tiepida (anche in Campania). Cult (del trah ovviamente) la scena tra Mario Merola morente ed il suo "figlioccio" D'Alessio.

Uomomite 26/07/09 08:03 - 174 commenti

I gusti di Uomomite

I film (si fa per dire) del regista (si fa per dire) Ninì Grassia, specialmente questo, sono la quintessenza della sciatteria, dello squallore, del dilettantismo nel senso più deteriore del termine. Grassia umilia un genere nobilissimo, una città, una tradizione. Non si riesce neppure a ridere delle prove attoriali di Gigi D'Alessio e di Giorgio Mastrota (!). Mostruoso, imbarazzante, indecente.

Disorder 6/01/10 22:16 - 1416 commenti

I gusti di Disorder

Trash. Sorta di film-verità in cui il re della sceneggiata napoletana passa le consegne al suo erede designato, ma c'è un problema: Gigi D'Alessio non sa assolutamente recitare. Terribile la sua performance attorale, ma anche gli altri non sono da meno (compare persino Mastrota!). Pessimi gli intermezzi comici col finto tunisino, sciatte le ambientazioni e la regia. Da annali del trash la scena dell'incidente di D'Alessio. Terribile, punto e basta.
MEMORABILE: La faccia che fa Gigi D'Alessio quando è colto da improvvisa follia mentre guida (da vedere, non la si può descrivere!)

Belfagor 12/03/10 10:49 - 2690 commenti

I gusti di Belfagor

Un film che bisogna vedere per comprendere il significato più profondo del termine "trash". In certi momenti sembra quasi di assistere ad uno dei finti trailer di Maccio Capatonda, ma questa non è una parodia. Inqualificabile sotto qualsiasi punto di vista, specialmente attoriale: D'Alessio sa recitare quanto Grassia sa dirigere. Insomma, una di quelle pellicole allucinanti che si contendono il titolo di film peggiore della storia. Oltremodo zeppo di scene cult (si fa per dire).
MEMORABILE: L'incredibile scena dell'incidente; l'altrettanto incredibile finale con Merola in barella.

Daidae 9/04/12 04:00 - 3180 commenti

I gusti di Daidae

Francamente non l'ho trovato così terribile. Bisogna inanzitutto mettere in chiaro che Merola era parecchio arrugginito visto che non recitava in un film da circa 10 anni, che D'alessio non è un attore e che Mastrota ha calcato il palcoscenico trevolte. Pertanto ha le sue attenuanti, rispetto a certe brutture di questo regista napoletano. Vedibile insomma, ricco di scene scult che gli donano un genuino tocco trash italico.
MEMORABILE: L'incidente; Il falso tunisino; Lo sparo e la polizia che neppure interviene.

Deepred89 8/03/13 19:40 - 3706 commenti

I gusti di Deepred89

Gigi D'Alessio e Giorgio Mastrota rivali in amore. C'è da aggiungere altro? Il film è così amatoriale e tecnicamente invalutabile (le zoomate!) che mette tenerezza, ma il primo tempo, oltre alle incredibili espressioni del buon Gigi, non ha molto da offrire (e le canzoni non finiscono mai!). Poi però il tasso di trash impenna, tra revolverate d'onore, folli colpi di scena e un grandioso finale tra delirium tremens e involontario manifesto omosex. Durate eccessiva, ma vale la pena di resistere.
MEMORABILE: Il finale è una delle vette assolute del trash italiano di tutti i tempi.

Mco 25/03/13 19:29 - 2327 commenti

I gusti di Mco

Sipari classici di mèlo in salsa napoletana, diretti da Grassia e con la coppia Merola senior-D'Alessio a duettare tra vicoli, sfondi paesaggistici suggestivi e canzoni melodiche. Gigi (si chiama così anche nel film) non sfigura se rapportato al mitico "caschetto d'oro" Nino D'Angelo e tiene desta l'attenzione con la semplicità della sua recitazione, verace assai per dirla alla napoletana. Amori sbagliati, macchine con finestrino perennemente abbassato e "vu cumprà" insistenti corredano un impianto narrativo dolce e giammai volgare.
MEMORABILE: Gigi al bar alle prese con un ambulante insistente...

Herrkinski 23/09/14 02:37 - 8113 commenti

I gusti di Herrkinski

Non paghi del pessimo Annarè, Grassia e D'Alessio ci riprovano e alzano il tiro, chiamando in causa addirittura il boss della sceneggiata napoletana per eccellenza, Mario Merola; vi aggiungono le altresì curiose presenze del redivivo Hilton e addirittura Mastrota (meno peggio del previsto a recitare, tra l'altro). Il risultato, anche a causa della solita fotografia sbiadita, sembra veramente anni '70; si sprecano le scene trash, le cartoline da Ischia e i momenti canori culminanti nel duetto finale, ma pure Merola sembra poco convinto.
MEMORABILE: Il ridicolissimo incidente con la Panda; D'Alessio che si aggira su una Fiat Tempra SW; Mastrota che spara; Il duetto finale Merola/D'Alessio.

Homesick 7/06/15 08:02 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Secondo biglietto da visita cinematografico di Gigi d'Alessio, che inserisce le sue canzoni - talora arricchite di fascinose armonie arabeggianti - all'interno di una storia che riassume le tipicità e i sentimenti forti e sinceri del melodramma partenopeo; il vecchio Merola lo assiste saggio, burbero e paterno, passandogli le consegne nel sofferto finale cantato. Distinto Hilton. Nuocciono Mastrota, certo più adatto alle televendite che a ricoprire la parte dell'infame, e una messa in scena artefatta da soap opera.
MEMORABILE: La rivelazione di Merola a D'Alessio; l'abbraccio con Hilton; il duetto "Cient'anne" nel finale da lacrima-movie.

Neapolis 31/08/15 09:24 - 184 commenti

I gusti di Neapolis

Ultimo film di Merola e di D'alessio ma per opposti motivi. Per Merola per motivi legati all'età e alla salute, per Gigi per motivi legati all'evidente incapacità recitativa. Se al tutto aggiungiamo una sceneggiatura che non regge un solo istante e un finale imbarazzante in cui Merola moribondo canta sulla barella la canzone che dà il titolo al film allora possiamo dedurne che si tratta di mera operazione commerciale (tra l'altro fallita). Da salvare le location, almeno quelle.
MEMORABILE: Il finale è da enciclopedia del cattivo gusto.

Ninì Grassia HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Italian gigolòSpazio vuotoLocandina L'ultima volta insiemeSpazio vuotoLocandina Vacanze d'estateSpazio vuotoLocandina Una tenera follia

Markus 30/12/16 19:06 - 3688 commenti

I gusti di Markus

Agghiacciante ma sincero film di Grassia, che tenta di rinnovare il connubio tra canzone partenopea e commedia sentimentale usando nuovamente, dopo Annarè, Gigi D'Alessio all'alba dello sdoganamento nazionale. Nomi altisonanti come Merola (ahimé spento e anziano) e Hilton sono quasi di passaggio. Sul versante trash c'è la messinscena a dir poco amatoriale, un finto vucumprà (che dovrebbe far ridere e invece è micidiale) e la star delle pentole e dei materiassi Mastrota. Si fa il pieno di canzonette di D'Alessio. Siete avvisati.
MEMORABILE: D'Alessio e Merola (infartuato su una barella) che cantano insieme.

Pinhead80 31/12/16 11:53 - 4761 commenti

I gusti di Pinhead80

Cosa aspettarsi da un film con la regia di Ninì Grassia e che ha come protagonisti il trio Merola/D'Alessio/Mastrota? Davvero ben poco. Invece tutto sommato devo dire di essere stato piacevolmente smentito. Non ci troviamo di fronte a un capolavoro, d'accordo, ma c'è una trama e il film scivola via bene senza ovviamente rinunciare a punte di trash difficilmente arrivabili (l'incidente in auto). Fuori dal circuito campano non deve aver avuto una grande distribuzione in sala, ma credo che comunque valga la pena recuperarlo. Simpatico.

Siska80 31/05/20 16:02 - 3797 commenti

I gusti di Siska80

Se gli attori di contorno (Hilton a parte) fossero stati migliori e certi personaggi grotteschi eliminati (il falso tunisino) ne sarebbe venuto fuori un buon prodotto, anche perché il finale non è scontato come sembra (e l'ultima è scena toccante, vista soprattutto col senno di poi). Regia e montaggio quasi amatoriali, siparietti comici pietosi; vale la visione solo per le canzoni del bravo D'Alessio e per la partecipazione dell'insuperabile Mario Merola (quanta nostalgia del tempo che fu!).
MEMORABILE: Gigi si esibisce al piano e parte l'accompagnamento musicale (con tanto di assolo di chitarra!).

Smoker85 11/04/21 20:18 - 487 commenti

I gusti di Smoker85

Merola si avvia a chiudere la propria carriera cinematografica nello stesso modo con cui l'aveva iniziata: con un film mediocre in cui stavolta, al contrario dell'esordio, non ci sono nemmeno comprimari di livello. Recitazione approssimativa, specie da parte di Mastrota, e persino un veterano come Hilton sembra arrancare. Pure Merola, che di solito col suo carisma ha talvolta salvato i propri (spesso modesti) film, fatica a imporsi sebbene debba interpretare, in un certo senso, se stesso. Solo per affezionatissimi.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Enricottta • 10/01/10 20:03
    Magazziniere - 81 interventi
    Nella scena finale girata a Napoli nell'ospedale "Vecchio Pellegrini"la gente partecipò con molto trasporto alle riprese ,al punto che si disse che il re Mario Merola fosse veramente stato colto da malore.
  • Discussione Siska80 • 31/05/20 16:13
    Comunicazione esterna - 673 interventi
    L'ho visto oggi...Beh, credevo fosse ancora peggio. Certo, ci sarebbe da discutere (e ridere) di parecchie cose: i movimenti da alta marea della mdp, il montaggio pessimo, la scelta del "cast" di contorno (Hilton a parte), i siparietti insopportabili col falso tunisino (la scena dello sparo è da annali del grottesco), ecc. Il finale, invece, lo trovo commovente, un triste presagio, e il duetto è meraviglioso (notare la folla di anziani che piange sul serio!)