The sun was setting - Corto (1951)

Uno degli esempi più incisivi della grande originalità di Ed Wood: con una trama esilissima (l'intero corto è ambientato in una sola stanza) si riesce a creare una magniloquente atmosfera drammatica, retta però da una bizzarria intrinseca non ben definita, un qualcosa di estremamente strano nascosto in un involucro classico: la premessa fino al suo finale sembra appartenere più a un sogno appena ricordato alla veglia che al cinema: involontariamente lo spettatore viene colpito e la sua mente si trova a un fine cieco per la propria logica.

Lei sta morendo (ma da come zompetta per casa non si direbbe) e vuole uscire a ballare un’ultima volta, ma il fidanzato (che scopre solo ora la futura dipartita di lei, rimanendo impassibile) si rifiuta, così come la migliore amica. A una storia un po’ claudicante, ma comunque accettabile in un àmbito mélo (e potenzialmente intensa), si applica una regia inverosimile, soprattutto per la salute improbabile della protagonista e per la mancanza di reale pathos. Interessante la compressione dello spazio nel salottino, molto teatrale.

Diciamo che il livello delle due attrici è altissimo, se lo compariamo alle future interpretazioni presenti nei film futuri, e più celebri, di Ed Wood. Le carenze sono nella prestazione di lui, che non fa una piega nell'apprendere una notizia tragica (mal diretto, pertanto), alcuni salti di montaggio decisamente sorprendenti, una trama un po' troppo risaputa. Ma non tutto è da buttare, come altrove càpita con questo regista, a partire dalla capacità di usare un unico ambiente, forse facendo di molta necessità un poco di virtù.