Roma criminale - Film (2013)

Film che narra - in stile anni 70 - le vicende contrapposte di un ex detenuto (Er Torello, un convincente Lionello), un boss colombiano con affari nella Capitale (Colombari), un giovane commissario (Borghi), figlio d'arte e con padre ucciso (dal Torello) molti anni prima, nonché il suo fido "Gargiulo" (Vanni, un gradevole ritorno). Il regista (Petrazzi) viene dal mondo degli stunt e infatti le scene d'azione non mancano; anche la fotografia sembra molto curata. Tuttavia le emozioni non sono quelle dei "vecchi" polizieschi: che nostalgia...

Premetto che sono un fan del "poliziottesco", ma questo tentativo di riportarlo in auge, purtroppo, non è riuscito. All'operazione vediamo partecipare, come attori, vecchie glorie del genere, da Massimo Vanni (Gargiulo) e Corrado Solari (Sergio); forse realizzarlo per la televisione avrebbe avuto maggiore attenzione da parte del pubblico ma, giustamente, se si ama davvero il cinema sarebbe blasfemo parlare di televisione. Lo salva un finale meno scontato del solito.

Amarcord tra il filologico e il velleitario: fa tenerezza ritrovare Vanni e Solari nei loro vecchi ruoli (l'aiutante Gargiulo e il bandito sfigato) ma il resto del cast spazia dal caligariano (Borghi) al manettibrosiano (con tanto di cameo dell'insopportabile prezzemolo GMax). La regìa si salva nelle scene d'azione, che riescono a replicare lo stile di Martino e Castellari, ma la sceneggiatura è una groviera, con troppi personaggi senza scopo e snodi così frettolosi che a volte si ha l'impressione di visionare una copia tagliata (e non è così).

Lo stunt coordinator Petrazzi cerca di riportare nella modernità il poliziesco all'italiana dei tempi d'oro; idea ammirevole nelle intenzioni, meno nella realizzazione. Infatti sia la gestione della mdp che il montaggio risultano confusionari; spiccano positivamente le scene action, ma non bastano a coprire le lacune di una sceneggiatura dal fiato corto. Gradevoli personaggi secondari (anche se troppo stereotipati) con diverse vecchie conoscenze del cinema di genere; inadeguato il protagonista Borghi. Peccato, un'occasione persa.