Knock knock - Film (2015)

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Knock knock
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Knock Knock
Anno: 2015
Genere: thriller (colore)
Regia: Eli Roth
Note: Remake di "Death Game" (1977).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Curioso che per riproporre l'ennesima variante sul tema della violenza domestica (il filone comprende ormai decine e decine di titoli) Roth sia andato a recuperare un vecchio e dimenticato esempio targato 1977. Chi ha dimestichezza col filone intuirà dove andrà a parare il film nel momento stesso in cui alla porta del tenero agnellino Reeves (dopo dieci minuti "familiari" di rara insulsaggine) suonano i due lupi carrozzati da sexy teens dallo sguardo malizioso. Abbattuta quindi ogni parvenza di originalità, tutto sta a capire quanto i personaggi e quanto accade nella lussuosa villona riescano a intrigare chi guarda. Partiamo allora da un Reeves...Leggi tutto architetto che quanto a credibilità non pare esattamente il massimo (né nulla di proprio aggiunge al personaggio) per continuare con le due psicoragazzine tutte moine, sguardi ammiccanti e look arrapante (due caratterizzazioni facili facili): più vivace e spontanea la bionda De Armas, stereotipata nel suo premeditato sadismo la Izzo, entrambe insopportabili come ci si aspetta da una coppia tutta femminile modellata sulle tante che il cinema ha offerto negli anni per presentarci il lato oscuro del sesso; il lato cioè più pericoloso, quello pronto a minare in un attimo le basi di ogni famiglia americana felice, con il padre apparentemente irreprensibile che resiste il giusto per poi concedersi al peccato. Roth si muove discretamente tra le ricche scenografie della villa, regge il gioco seguendo una formula abusata senza mai stupire troppo. Non inventa niente di memorabile, sa essere sinuoso e davvero interessante solo nella fase di studio, quando ancora non si sa bene quale sarà la soglia di resistenza di Reeves (accompagnata da una ridicola ingenuità) e fino a che punto si spingerà la sfacciataggine delle due “intruse”. Con le carte in tavola, dal giorno dopo, lo scontato sadismo e la programmatica imbecillaggine delle ragazze si traduce nella solita sequela di scherzi e minacce, di accelerazioni improvvise e di soffocate grida di ribellione da parte di un Reeves zimbello che - come da copione - non sa organizzare una reazione e ci fa ripensare con nostalgia alla grinta di Michael Douglas mostrandoci quanto fosse più affascinante e maturo, realmente disperato l'agguato quotidiano di Glenn Close nel film che Lyne seppe ricavare da tracce simili senza mai scadere nello sterile gioco del gatto col topo che tocca sorbirsi qui. Certo, l'età di chi attenta alla quiete è in questo caso quella di chi ama bamboleggiare e scherzare per il solo gusto di farlo, ma anche in questo c'è chi ha saputo farlo meglio (HARD CANDY) senza ricorrere necessariamente a gridolini, smorfie e azioni sciocche ai danni di un padrone di casa a tratti davvero patetico nella sua piatta interpretazione del borghese musicofilo (che ascolta solo vinile, of course), innamorato della sua famiglia e quasi "costretto" al sesso. Zero sangue (curioso se si considera il passato del regista) per un thriller asettico, visivamente anche apprezzabile (Roth il mestiere lo conosce) ma vuoto e in definitiva superfluo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/10/15 DAL BENEMERITO HERRKINSKI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 3/03/16
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Herrkinski 12/10/15 17:05 - 8072 commenti

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L'unica critica che si potrebbe muovere al nuovo film di Roth è l'eccessiva somiglianza al modello originale, di cui riprende svolgimento e vari dialoghi; per il resto il regista firma il suo miglior lavoro. Una regia di classe, che gestisce i tempi e la tensione in modo magistrale e muove la mdp con un'eleganza sorprendente; tutto il cast è perfetto, con le due sexy-psycho irresistibili e notevolmente brave e un Reeves eccellente. L'aggiunta di dettagli moderni e le modifiche nella seconda parte lo rendono meglio del prototipo. Da applausi.
MEMORABILE: La seduzione; Il finale beffardo.

Daniela 27/10/15 08:35 - 12625 commenti

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Marito e padre felice, lavoro interessante, casa splendida: cosa può chiedere di più l'imborghesito Keanu? Forse due squinzie che bussano alla porta in una serata piovosa per chiedere ospitalità e conforto... Regia inaspettamente raffinata, con movimenti di macchina che si muovono sinuosi fra le pareti di una villa divenuta prigione per il povero maschio intortato: il risultato è gradevolmente ansiogeno, a patto di lasciar perdere ogni tentativo di interpretazione in chiave di revenge femminista, qui fuori luogo considerata l'impossibilità di empatizzare con tali zoccolette psicotiche.
MEMORABILE: La tortura acustica; il corpo scultorizzato ed impacchettato

Schramm 18/11/15 12:34 - 3490 commenti

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È cresciuto, il ragazzo! Ci voleva un’arseniosa sliding door di Slade elevato De Heer per sottrare Roth alla nerdite che fu. Attorno a una mdp che danza lo sharqui il grosso dei gavettoni di muriatica crema chantilly ce lo fanno le attrici, inestimabili che si tratti di incorporare ingenuotte lollipop o irrefrenabili erinni in odor di funny games. L’inossidabilità di uno script che guadagna in spietatezza quanto dribbla in emo-aspersioni, sterza a un metro dall’ovvio e si permette un ending a tutto cianuro, cospicuo sottraendo a ogni possibilità di catarsi, fa jackpot. Massime congratulazioni.

Capannelle 2/10/16 23:48 - 4399 commenti

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Finché Roth gioca sul duello, tra azioni verbali e di seduzione tra le parti in causa la trama appare ispirata. Una volta scoperto il gioco si entra nel déjà vu e in un voler stare troppo sopra le righe per cui la seconda parte continua a mordere ma non centra il bersaglio. Il ritmo c'è, la cattiveria giustamente è più psicologica che altro (per dire, il cane non fa una brutta fine) ma andrebbe tutto limato e articolato meglio.

Deepred89 23/12/16 01:06 - 3704 commenti

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Reeves buon padre di famiglia che fronteggia imbarazzato le due bellocce alla Spring breakers è un momento di assoluto spasso che da solo merita la visione. Poi le due si trasformano in mine vaganti e si passa a torture più o meno psicologiche alla Hard candy con movente alla Attrazione fatale. Aggiungiamo il fatto che il film è un remake e il basso tasso di originalità (si riprende pure la tortura delle cuffie da un episodio di Lupin - II serie) appare evidente. Soggetto basico, anche troppo, ma la confezione sgargiante mette le giuste pezze.
MEMORABILE: Gli sguardi di Reeves di fronte alle provocazioni delle due ragazze.

Stelio 4/02/16 19:07 - 384 commenti

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Film stentato praticamente dal primo minuto. L'evoluzione della trama, così come la sceneggiatura, ondeggiano dallo scontato al puramente violento senza grosse pretese stilistiche. Il colpo di scena finale non ha praticamente nessun effetto cinematografico ma, anzi, forse indebolisce ancora di più il plot. Si salva solo la regia.

Didda23 29/04/16 11:06 - 2426 commenti

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Sgombrando ogni campo dagli equivoci si può serenamente affermare che è il miglior Roth visto sinora. Nonostante una sceneggiatura abbastanza prevedibile che ricalca modelli del passato (soprattutto Funny games) e con dialoghi piatti, il divertimento è assicurato grazie a una regia che sa destreggiarsi alla perfezione tra le mura domestiche, offrendo inquadrature alquanto intriganti. Se Reeves non offre una prestazione particolarmente memorabile, le due fanciulle offrono un caleidoscopio di erotismo e violenza molto gustoso. Nel complesso, niente male.
MEMORABILE: La prolungata seduzione; La tortura; Il finale.

Piero68 2/03/16 09:02 - 2955 commenti

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Deciso passo indietro per Roth che, abbandonato lo splatter, confeziona un thriller-remake scialbo, prevedibile e con davvero pochissime note degne di plauso. Sceneggiatura stringata (ma c'era davvero?) e un Reeves lontano ricordo dell'attore che fu, incapace di dare corpo alle vere paure e surclassato nella recitazione persino dalle due semisconosciute suffragette, le quali provano almeno a metterci un po' d'anima. Un paio di plot-hole infilati a bella posta che tanto piacciono a Roth ma poco agli spettatori e finale francamente deludente.
MEMORABILE: Reeves pasticcione inciampa, cade e perde il coltello.

Taxius 2/03/16 16:48 - 1656 commenti

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Esteticamente il film non è male e pure le due psicopatiche e il buon Reeves se la cavano bene; il punto debole è però la trama, cassolutamente inverosimile soprattutto nell'era dei social network. Conoscendo il regista ci si aspetta per tutto il film che accada qualcosa di violento e angosciante, ma purtroppo non succede niente. Il film è noioso e l'unica cosa che si prova è un odio profondo per le due ragazze e una compassione per il povero Reeves, che passa quasi per scemo. Piuttosto mediocre...
MEMORABILE: La doccia in tre; La statua umana.

Jena 5/03/16 14:00 - 1550 commenti

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Mai considerato Eli Roth un genio ma un discreto regista e nulla più. Qui il risultato è abbastanza buono. Certo la trama è piuttosto scontata e prosegue su binari prevedibili, senza peraltro scarti di particolare ferocia (se non psicologica) e Reeves, pur impegnandosi molto, non è che convinca granché nel ruolo del bolso architetto benpensante. Di buono si ha una regia molto calibrata e sinuosa che tiene desta l'attenzione. Di certo non è un film femminista, visto come le due sataniche girls annientano la vita al povero babbeo maschio indifeso.

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Kinodrop 5/04/16 23:12 - 2922 commenti

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Regia patinata, qualche momento di tensione, un finale interlocutorio ma questo remake di Roth non convince appieno. Si assiste a un crescendo di violenza prevedibile (che dire dei quiz?) dall'aria fin troppo giovanilistica. Disturba la gratuità dell'intento punitivo e la messa in scena è fin troppo pop anni '80. Sceneggiatura tragicomica, Reeves perennemente impacciato (e quasi sempre imbavagliato); si salva ben poco, se non alcuni movimenti di macchina che spaziano negli interni della villa sconvolta dalla furia delle due malaugurate ospiti.
MEMORABILE: La dabbenaggine di Reeves; L'erotismo diffuso; Le opere d'arte della villa; L'accanimento distruttivo.

Pumpkh75 17/06/16 12:36 - 1740 commenti

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Bravo Eli: oltre a una regia sorprendente, stavolta i Funny fames sono davvero funny e senza per questo rinunciare né alla necessarie atrocità psicologiche di fondo né a satiriche declinazioni della morale. Azzecatissime le due “porcelline” malandrine, meno un Reeves ottimo quando fa la parte del salame ma che si sfalda sul registro drammatico. Una chicca personale (i vinili e i Kiss per soundtrack) lo issano ulteriormente verso quel compiuto gradimento che, a parte il quiz e qualche minuto in più, si merita senza affanni.

Von Leppe 17/06/16 23:27 - 1259 commenti

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Uomo sprovveduto davanti alla violenza femminile viene preso di mira da due ragazzine malefiche, abbastanza ben interpretate (soprattutto nella prima parte, quando si divertono a prenderlo in giro tra risatine e prepotenze sessuali). Non tutto però è risolto per il meglio e alcune situazioni sono un po' forzate. La violenza non eccede nello splatter. Il finale è beffardo, sempre nei riguardi del cavalleresco protagonista. L'ambientazione è funzionale alla storia.

Giùan 24/06/16 07:34 - 4539 commenti

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Bah! Se, pur non avendolo visto, è immaginabile la matrice anni '70 avesse una contestualizzazione sexploitation congruente, qui siamo di fronte a una sorta di vulgata di Funny games (del cui restyling USA esaspera perfin la vena sadico-ironica). Il difetto prioritario sta nella urticante saccenza di Roth a tener la regia costantemente sopra le righe, quasi temesse che i suoi ammiccamenti sociologico-cinematografici non fossero già palesemente comprensibili. Ridicolo Reeves, mentre le ragazze hanno un carisma erotico da ninfette di youporn. Eppur diverte!
MEMORABILE: Il personaggio del collaboratore della moglie di Evan, interpretato ala grande da Aaron Burns.

Galbo 16/08/16 06:39 - 12380 commenti

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Sorta di Attrazione fatale 2.0 che ha per vittima un incauto architetto, padre e marito amorevole, che apre la porta alle persone sbagliate. Un discreto thriller diretto con eleganza da Roth che ha il merito di scegliere bene la parte femminile del cast, meno quella maschile con Keanu Reeves volenteroso ma spaesato. Il ritmo si mantiene alto, con qualche colpo di scena ben assestato. Peccato per il tono inutilmente moraleggiante del finale in piena coerenza con cattive abitudini di certo cinema americano. Non male ma poteva essere meglio.

Decimamusa 17/02/17 12:02 - 102 commenti

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Film di onesto e, tutto sommato, intrigante intrattenimento, basato su un'idea che, sfruttata meglio, avrebbe dato altri risultati. La patina perbenista e le tranquille vicissitudini dell' "happy family" lacerate dall'irruzione del demone sadico e tentatore rappresentato da due esplosive ragazze, forti di un irresistibile sex appeal. Bisognava pescare con coraggio nei recessi dell'inconscio, dare maggiore spessore e ambiguità ai protagonisti. Scolastica la recitazione di Keanu Reeves, più ricca di sfumature quella della de Armas e della Izzo.

Redeyes 10/07/17 14:45 - 2443 commenti

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Roth ha fatto un gran passo avanti rispetto ai primi lavori sotto il profilo puramente registico, ma ha perso quella sporcizia che ci aveva fatto ben sperare. Questo thriller parte con due bagnate giovincelle che lasciano ben sperare, ma soccombono dinanzi al più noto, ma fuori luogo, Reeves, risucchiate da uno svolgimento che va appiattendosi, più attento ad ammiccamenti "mainstream" che cercano di turbarci che a uno script cattivo veramente. Il tutto non è male, sia chiaro, ma non è così "malato" come lo avrei voluto.
MEMORABILE: La devastazione dell'abitazione; La sexy-studentessa con gli slippini di Hello Kitt; Il quiz.

Buiomega71 24/06/17 01:25 - 2901 commenti

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Roth e la sua opera della maturità registica (movimenti di macchina sinuosi, abilità nel muoversi all'interno della villa) e un inizio familiare quasi spielberghiano che disorienta. Poi si entra nel vivo, con un toc toc, i dialoghi sono scoppiettanti (alcuni quasi da film porno) e certe trovate divertenti (il quiz, le due psicopatiche lolite in cucina, la fossa). Ma mancano la ferocia, la violenza, il sadismo e il tutto si risolve in un funny movie che manco The game. Sembra un Julia X meno virulento e più all'acqua di rose. Finale beffardo che scade nel comico demenziale.
MEMORABILE: Keanu Reeves sepolto come Maurizio Merli in Mannaja; "Papà ha fatto una festa"; I ritratti di famiglia imbrattati di ingiurie e oscenità; La pistola.

Pinhead80 21/09/18 18:57 - 4719 commenti

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Trovare qualcosa di buono in questo carnaio costituito da un mix di dabbenaggine e provocazione a carattere sessuale è un'impresa. Non si capisce proprio perché Eli Roth si sia imbarcato in questo remake che bissa l'insuccesso di The green inferno. La banalità della sceneggiatura è tale da aspettarsi almeno qualcosa di importante sul versante gore (cosa che non avviene). Non è solo mostrando le grazie di due fanciulle che si gira un film. Deludente.

Pesten 12/12/18 10:01 - 786 commenti

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Lavoro che non ti aspetti da Roth, che qui si trasforma in regista raffinato e ricercato almeno nella forma. I contenuti sono abbastanza classici ma vengono dipinti con un certo modernismo che li rende attuali, al tempo stesso senza scadere nel becero a tutti i costi come si vede spesso negli altri film del regista. Le due protagoniste riescono a farsi odiare in maniera incredibile dallo spettatore: ti ritrovi a inveire contro di loro durante la visione. Bene Reeves e l'utilizzo della location. Finale demenziale che stona, peccato.
MEMORABILE: La bellezza della Izzo; Il finale demenziale tipico di Roth, che non riesce a fare a meno di certe cose.

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Anthonyvm 3/06/19 18:01 - 5640 commenti

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Dopo le insinuazioni razzistiche di Hostel, dopo la satira anti-ambientalista di The green inferno, Roth torna a fare il provocatore puntando a quel diffuso sentimento filo-misogino nei confronti delle ragazze "furbette" e adescatrici. Tutto è ovviamente esagerato ed esasperato, una sorta di Funny games al femminile, ma molto meno violento rispetto agli standard del regista. Il problema principale risiede nello script: sbilanciato, fra tempi morti e nodi non sciolti (era necessario che ci scappasse il morto?), un finale deludente. Così cosà.
MEMORABILE: Le ragazze si mettono a fare colazione a modo loro; La rivelazione sull'età delle giovani; Reeves legato e torturato con suoni assordanti.

Enzus79 25/10/19 23:24 - 2874 commenti

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Mediocre remake di Death game del 1977. Le aspettative erano altre, innanzitutto considferato il nome del regista: Eli Roth in passato non si è fatto apprezzare certo per l'originalità, ma per il coinvolgimento delle storie, cosa che manca in questo film. Si assiste inoltre alla peggior interpretazione di Keanu Reeves, che qui risulta goffo. Merita una visione, poi si può cestinare.
MEMORABILE: La tortura con l'audio nelle cuffie.

Lupus73 30/12/19 12:03 - 1487 commenti

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Un architetto, collezionista di vinili (sentiamo i Kiss dal suo piatto), rimane a casa a lavorare per il weekend mentre la famigliola è via. Piove molto e due fanciulle bussano alla porta per chiedere riparo; poi cercano di sedurlo, ma il giorno dopo inizia qualcosa che lui non poteva immaginare. Bel thrillerino kammerspiel con buona suspense e una caratterizzazione che porta lo spettatore a detestare le due tizie dalla psicologia deviata. Buona la prova di Reeves e in alcuni frangenti (come nel finale) troviamo del sarcasmo sui social network.
MEMORABILE: La seduzione fino al sesso; Il finale sarcastico.

Puppigallo 25/09/20 10:09 - 5258 commenti

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Pellicola decisamente singolare, sicuramente anabolizzata in alcune situazioni ma che riesce quasi sempre a non scivolare nel fastidioso. Il protagonista, piuttosto frignone e imbranato, in balia delle due folli vendicatrici, alla lunga può risultare più irritante delle aguzzine ridacchianti. Ma il tutto segue comunque una sua logica, con un epilogo che ne è la giusta conseguenza, visto ciò che le ragazze vogliono dimostrare. Nel complesso non male.
MEMORABILE: Mentre caricano la statua umana: "Da che parte è il Moma?"; Come lasciano la casa.

Alex 64 20/04/21 19:31 - 75 commenti

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90 minuti o poco più di tensione, ma anche di rabbia: chi non ha provato un sentimento di odio nei confronti di due psicopatiche criminali? Un marcantonio di quarant'anni nel pieno della vita come può farsi legare da due ragazzine per ben tre volte? Lontano da ogni credibiltità ma anche dal far capire come e perché si possa ordire una tale trama, il film si lascia comunque guardare per il buon ritmo e l'assenza di cadute. Interessante sarebbe stato sentire la narrazione alla moglie, sulla quale si è preferito calare il sipario.

Cotola 1/07/22 23:34 - 9009 commenti

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La prima parte è a carburazione lenta ma ha lo scopo di preparare alla seconda che invece scorre via bene e veloce. Certo, nulla per cui gridare al miracolo o di particolarmente nuovo, ma fatto bene. C'è un buon livello di cattiveria, più psicologica che fisica, pure abbastanza gustoso e che approda a un finale abbastanza riuscito e non scontato come ci si potrebbe aspettare, mentre il resto lo è abbastanza. Le due protagoniste funzionano alla perfezione mentre Reeves, il cui personaggio è di rara tonteria, appare scialbo e inefficace.
MEMORABILE: "Papà ha organizzato una festa".
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  • Discussione Giùan • 26/06/16 07:39
    Controllo di gestione - 241 interventi
    Ciao grande Schramm: hai perfettamente ragione e son contento una persona della tua intelligenza cinematografica rimarchi la peraltro piuttosto plateale contraddizione della mia equazione commento/voto al film. Sai cosa? L'unica "giustificazione" che riesco a dar a me stesso (e dunque a te e al Davinotti) è quella che non saprei altro come definir se non come "cattiva coscienza" cinefila. Il mio commento si conclude infatti con quel "Eppur diverte...." che non sovverte ma certo vorrebbe aggiustar il tiro della mia "interpretazione" del film (poi lo sai ogni tanto i necessari 500 caratteri faticano a contener tutto quel che di un film si potrebbe, vorrebbe dire ma questo è un problema relativo alla sintesi di cui ognuno di noi è più o meno capace).Non c'è dubbio infatti che il film solletichi i "bassi" istinti dell'appassionato del cinema per il cinema e mi sarei sentito un pò ipocrita a non sottolinearlo. Ciò detto,fermo restando la mia sostanziale conferma della generale puerilità dell'operazione di Roth, colgo al volo il tuo intervento per chieder a Zender di abbassar il voto a due pallini, ringraziandoti sommamente per aver stimolato la mia precisazione (intesa ribadisco in primo luogo come charimento a me stesso)
    Buona domenica Schramm
  • Discussione Zender • 26/06/16 07:54
    Capo scrivano - 4 interventi
    Sì, avevo avuto l'impressione anch'io leggendo, ma poi appunto c'era quel "Eppur diverte" che, avevo pensato, salva un po' tutto. Comunque sì, direi che 2 pallini è più in linea con la recensione.
  • Discussione Giùan • 26/06/16 08:06
    Controllo di gestione - 241 interventi
    Grazie Zender
  • Discussione Schramm • 26/06/16 12:35
    Scrivano - 7694 interventi
    grazie per le delucidazioni, juanito! pensa che avevo inteso quella chiosa finale in via generica, ovvero "eppure -nel senso di ciò nonostante- il grosso del pubblico riesce financo a divertircisi!". insomma lungi dal ritenerlo legato al tuo gusto personale (non era un raccordo facile: considera che il commento si apre con un lapidario "Bah!"...) pensavo fosse il colpo di grazia, la ciliegia sulla torta in faccia, ecco. :D ricondotto in tal senso direi che il bipalla è decisamente più centrato. ;)

    buona domenica anche a te!
    Ultima modifica: 26/06/16 12:44 da Schramm
  • Discussione Giùan • 26/06/16 13:31
    Controllo di gestione - 241 interventi
    Sei davvero un grande Schramm. Alla prossima visione e ad un nuovo commento
  • Discussione Raremirko • 26/04/17 23:37
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Mi è senz'altro piaciuto anche se qualcuno comunque lo sopravvaluta (ma Roth, imho, ci ha saputo fare sin dall'inizio, con Cabin fever).

    Certe scene mi han infastidito (l'eventuale possibile risposta al cellulare sul letto, con le due tipe, chi ha visto il film capirà) e col passare dei minuti tira davvero una brutta aria, abilmente messa in scena dal trio (anche se, è vero, le ragazze recitan meglio di Reeves, comunque sufficiente).

    Il personaggio di Reeves pecca di ingenuità, a volte, ma c'è comunque da capirlo e ad ogni modo si tifa per lui.

    Davvero un film crudele e cattivo (ma non sino in fondo, il cagnetto, per fortuna, viene lasciato stare ad esempio), ed un buon home invasion.

    Non sapevo si trattasse di un remake.

    Anche qui, qualche dialogo/situazione porta a riflessioni.

    Tiepido riscontro di critica/pubblico.
  • Discussione Raremirko • 26/04/17 23:41
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Dico un'altra cosa coraggiosa: credo che tutti noi maschietti, senza ipocrisie, avremmo aperto la porta alle due Lolite, comportandoci proprio come Reeves...
  • Discussione Raremirko • 26/04/17 23:52
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Proprio come per Fight club, si finisce sulel note dei Pixies...
  • Discussione Buiomega71 • 24/06/17 10:03
    Consigliere - 25934 interventi
    Un sonora delusione per quello che credevo un film viscerale e feroce

    Mi ritrovo un compitino indolore, all'acqua di rose, che inizia benissimo ma finisce peggio

    Dove è finito il Roth che ho adorato in Cabin Fever?

    Immaginavo faville, mentre mi ritrovo un "funny movie" dalla moraletta vecchia quanto il cucco (l'occasione fà l'uomo ladro, il perbenismo di facciata, i "pericoli" dei social, quando non ci sono i gatti i topi ballano, al pelo di F è difficile resistere, mogliettina mia ti amo ma appena mi si parano davanti due mignottelle che sembrano uscite da un porno di Anthony Spinelli mi ci fiondo a capofitto) che sembra la versione da barzelletta del The Game fincheriano.

    Insomma, Roth dimostra una maturità registica inconfutabile (bellissimo l'incipit che sorvola le colline di Hollywood come nemmeno lo Spielberg degli anni '80, i sinuosi movimenti della MDP, il muoversi tra le mura della villa), ma manca il bersaglio in quello che racconta, non affonda mai i denti, non diventa mai veramente cattivo, non sbrocca nella violenza o nella pazzia femminea tout-court, non picchia duro, e tutto resta in superficie.

    Se di "cazzatielle" simili si parla, allora ancor meglio lo sciocchino Julia X, che almeno qualche colpo crudele lo affondava (e un Pettiette qualsiasi non avevo certo il talento di un Roth)

    Alcuni buoni momenti sono pervenuti (la Izzo che mentre si mette chili di mascara intona una nenia infantile mentre Reeves si dimena legato nel lettone, la fossa, le due sgallettate sciroccate in cucina a far danni, il Telemike pedofilo-anche se andava un pò accorciato-Reeves sepolto come Maurizio Merli in Mannaja, la pistola nell'ovetto) ma manca il coraggio di andare fino in fondo

    SPOILERONE


    Ok, abbiamo scherzato, che ti serva di lezione a tenere l'uccello nei pantaloni se ami davvero la tua famiglia. Toc toc, nock nock (knock knock) che ha il doppio significato (nello slang americano credo suoni No No, che ha due contenuti che si palesa nel finale). Nessun uomo ci ha detto mai di no e continuiamo (da brave puttanelle moralizzatrici) la nostra crociata di nulla, perchè, alla fine, e del nulla che parla il film.

    FINE SPOILERONE


    Reeves si dimostra eccellente a reggere per tutto il film la parte del salame umiliato e angariato dalle due zoccolette moralizzatrici, dove non riesce a controbattere alla loro invasione di campo, patendo "stupri", torture acustiche, distruzione della casa e , soprattutto, della sua collezione di vinili (scena dolorosa per ogni collezionista che si rispetti). Da antologia il suo imbarazzo iniziale, quando continua a cambiar posto perchà preso dalle mire seduttive delle due mignottelle.

    Anche le due ragazze se la cavano (anche se la Izzo e spanne sopra alla biondina, invero, piuttosto odiosa) che però vincono in insopportabilità, fastidiose, sopra le righe, stupidine e simpatiche come le unghie sulla lavagna (ad un certo punto speri che Reeves si liberi dalla sua condizione di impotenza in balia delle due e le massacri nei peggio modi, ma questa soddisfazione primaria viene negata) che , a lungo andare, diventano pure noiose come le mosche in una sera d'estate

    E la noia, dopo un pò, fa pure capolino, perchè Roth, a ora della fine, gira su se stesso e il giochetto le si rompe, fino ad una chiusa finale sì beffarda (il video sul profilo di facebook e le indignazioni dei suoi amici virtuali, il like pigiato per sbaglio) ma che sfocia nel comico demenziale (non male, però, i ritratti di famiglia impiastrati di oscenità e dalle peggiori ingiurie) e vien fuori il Roth più "cazzone"

    Non ho visto il film originale (in italia mai uscito, ahimè) , ma da Roth mi aspettavo scintille e mi ritrovo un filmettino annacquato e ben poco "carnale"

    Ottimi, al contrario, alcuni dialoghi (alcuni quasi da film porno, come le inibizioni sessuali delle due smutandate o quando la de Armas cavalca Reeves a letto, con sproloqui alla Gerard Damiano, tra l'incesto e gli abusi minorili) e divertente la questio sul nome Genesis ("E fù l'inizio...si, scusa, ne avrai fin sopra i capelli" dice Reeves alla ragazza.

    Tra i produttori esecutivi figura Sondra Locke (che nel film originale era una delle due sexy aguzzine) e ruolo cameo per Coleen Camp (che nel film originale era l'altra sexy puttanella aguzzina) in uno dei momenti più "terrificanti" del film, ovvero "ma come si è trasformata completamente la fidanzata di Bruce Lee (o meglio, del suo sosia) nell'Ultimo combattimento di Chen?, e invecchiata malissimo, che colpo al corason!

    Quello che sembrava fosse un cult "buiesco" a tutti gli effetti, in realtà si e palesato un filmettino superficiale e indolore, dove Roth trova una vena registica della "maturità", ma dimentica tutto il resto, ahimè. Insomma, credendo che Roth ci dasse giù in un thriller/home invasion/femmineo psicotico, mi son ritrovato in una commedia nera dalla moraletta che lascia il tempo che trova

    Totalmente inutile la dipartita dell'amico, appassionato d'arte, della moglie di Reeves, con un escamotage di occultamento di cadavere che omaggia il Fuori Orario scorsesiano

    Ottimo, al contrario del film, il doppiaggio italiano

    Dai papino scopami, scopami come fai con la mamma. Perchè mi hai fatto quelle cose? Perchè?
    Ultima modifica: 25/06/17 19:21 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 24/06/17 10:19
    Consigliere - 25934 interventi
    Ottimo il dvd della Midnight Factory

    Formato: 2.40:1

    Audio: italiano (5.1 DTS e Dolby Digital), inglese (5.1 Dolby Digital)

    Sottotitoli: italiano

    Come extra: finale alternativo in lingua originale commentato da Eli Roth (che non ho visto), backstage, intervista a Keanu Reeves, Lorenza Izzo, Ana de Armas, trailer italiano, fotogallery.

    Booklet di 12 paginette a cura di Manlio Gomarasca e Davide Pulici.

    Durata effettiva: 1h, 35m e 32s
    Ultima modifica: 24/06/17 10:20 da Buiomega71