La maschera di ferro - Film (1998)

La maschera di ferro
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Randall Wallace, già responsabile della sceneggiatura di BRAVEHEART, esordisce alla regia scrivendosi e producendosi la terza riduzione cinematografica del romanzo di Alexandre Dumas padre incentrato sull'inquietante figura di Maschera di ferro, personaggio realmente esistito nella Francia di fine Seicento condannato alla prigione (prima a Pinerolo, poi alla Bastiglia) per non si è mai capito bene quali motivi. Oggi, che si sono decifrati i messaggi reali in codice, si tende a identificare la Maschera con Vivien De Bulonde, generale francese responsabile di numerosi crimini di guerra, ma all'epoca si pensava che il prigioniero...Leggi tutto fosse un parente del re, forse addirittura il gemello tenuto nascosto per evitare lotte dinastiche. Tra i molti che si ispirarono alla vicenda il più celebre fu Dumas, che inserì la storia nella Francia dei quattro moschettieri, ormai stagionati. Wallace, introducendo anche elementi di altri lavori di Dumas, ne realizza una versione spettacolarmente hollywoodiana, con attori dall'espressione troppo americana (a parte Depardieu e la Parillaud, ovviamente) per risultare credibile. In particolar modo Leonardo Di Caprio (allora all'apice del successo dopo il boom di TITANIC) è il meno plausibile Luigi XIV della storia. Non recita male, a dire il vero, come del resto sempre impeccabili sono Depardieu/Porthos, Jeremy Irons/Aramis, Malkovich/Athos (un po’ meno Byrne/D’Artagnan), ma non ha proprio le physique du rôle: i suoi tratti somatici non riescono proprio a sposarsi col personaggio del re francese. La sceneggiatura è scadente, la regia anonima e nonostante la confezione di lusso il film non convince. Verso la fine c'è un'impennata, si respira un po' di pathos, ma è troppo tardi. Dispiace vedere un cast simile sprecato, ma l'operazione remake in chiave dicapriana fallisce. In ogni caso le due ore e più di proiezione non sono affatto pesanti.

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Stubby 20/03/07 23:31 - 1147 commenti

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Non male questo film d'avventura semi-storico (pare sia una storia vera) con DiCaprio che si sdoppia in due per interpretare i due gemelli (il Re Sole e quello segregato); ottima la sua prova, odioso per l'uno e gentile e garbato per l'altro. Il cast è veramente notevole, con uno stuolo di nomi impressionante, ma il meglio viene dall'attore con il nome meno altisonante ovvero Depardieu, che interpreta Porthos: veramente irresistibile. Sicuramente merita di essere visto.

Galbo 15/12/07 16:08 - 12399 commenti

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Adattamento di alcune delle vicende di cappa e spada riguardanti i tre moschettieri di Dumas, "La maschera di ferro" è stato realizzato con la larghezza di mezzi delle produzioni hollywoodiane: basti pensare ai nomi degli attori coinvolti nel cast, da Di Caprio a Depardieu (uno dei migliori) per rendersene conto. Il problema del film è la sceneggiatura così densa di avvenimenti e personaggi da risultare pasticciata; Wallace si limita ad una regia di maniera (a volte un po' piatta) per assecondare l'altisonante cast artistico.

Lovejoy 26/12/07 14:57 - 1823 commenti

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Dall'omonimo romanzo di Alexandre Dumas, il regista e sceneggiatore Randall Wallace trae un divertente film d'avventure impreziosito da uno splendido cast e da bellissime scene d'azione. Del cast (tutti in ottima forma) spiccano su tutti un intenso Di Caprio nel non facile doppio ruolo dell'uomo con la maschera e del re malvagio, Gerard Depardieu in quello di un divertente Porthos e Gabriel Byrne in quelli di D'Artagnan. Bellissima la Parillaud. Da riscoprire.
MEMORABILE: L'incontro tra il re malvagio e il suo gemello; lo scontro finale tra buoni e cattivi.

Ciavazzaro 18/12/08 14:47 - 4770 commenti

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Se il romanzo di Alexandre Dumas è notevole, questa trasposizione no. Leonardo Di Caprio come protagonista è davvero sconcertante, se non osceno e nel suo doppio ruolo (meglio quello con la maschera...), non offre nulla di buono. Cito Jeremy Irons, ma regia piatta.

Capannelle 8/10/09 14:21 - 4412 commenti

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Bella vaccata... Per fortuna ci sono Depardieu e il suo smisurato orgoglio maschile che lo porta a tentare il suicidio quando si rende conto che non ha più l'età per rapporti multipli. A parte questo, la storia scorre in maniera tremendamente didascalica, assembla americanate di ogni genere (le mele in punta di spada, gli spari al ralenti con la nuvola di fumo) e offre poco quanto a tensione, approfondimenti e scenografie. Sprecato il cast stellare dove solo Depardieu e Irons rendono bene.
MEMORABILE: Depardieu (all'epoca ancora in forma fisica) tenta di impiccarsi nudo deluso da un calo delle sue performance sessuali.

Daidae 26/10/09 13:12 - 3183 commenti

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Girato quando Di Caprio allora giovanissimo era l'idolo delle ragazzine. Nonostante il cast altisonante, comprendente alcuni grossi nomi, si tratta di un filmetto insipido, tipicamente hoolywoodiano. A me non è piaciuto per niente: un pallino e mezzo.

Scarlett 27/10/09 16:11 - 307 commenti

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Buona prova di Jeremy Irons e Depardieu, ma per il resto l'andamento del film risulta tedioso, decisamente di scopo commerciale, un prodotto Hollywoodiano tranquillamente evitabile che spreca molto materiale umano. Di Caprio per nulla convincente ed insipido nella sua interpretazione.

Piero68 18/11/11 09:34 - 2958 commenti

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Tra tutte le rivisitazioni recenti dei romanzi di Dumas questa è senz'altro quella riuscita meglio. Perchè ha dalla sua un cast davvero altisonante, una sceneggiatura discreta ed una buona ricostruzione del periodo (costumi compresi). C'è spazio anche per qualche gag divertente (Depardieu) che non dispiace affatto. Certo, ci sono variazioni sul tema davvero esagerate come il finale (nel romanzo muoiono tutti meno Aramis) o D'Artagnan amante segreto di Anna d'Austria, ma alla fine per passare un po' di tempo spensierati va più che bene.

Pigro 15/09/11 09:31 - 9672 commenti

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Un tributo allo start system piuttosto che al romanzo di Dumas: una schiera di primedonne hollywoodiane che con la loro presenza tendono a oscurare i personaggi, a cominciare da DiCaprio. Ma la trama è ben congegnata e risulta perfino godibile, anche se appesantita da uno sfarzo cinematografico e da una chiassosa spettacolarità che anestetizzano (e di fatto esorcizzano) i due bei temi portanti: l’angosciante storia del gemello del re alla Bastiglia e la triste decadenza fisica dei moschettieri. Rimane la pura sontuosità da filmone in costume.

124c 15/09/11 17:04 - 2920 commenti

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Scordiamoci la fedeltà a "Il visconte di Bragelonne" (dove Alexandre Dumas inserisce l'uomo dalla maschera di ferro), ormai è la prassi deviare sulla trama originale, specie se si tratta dei moschettieri. Trama un po' fantasiosa (sopratutto l'idea di traformare d'Artagnan nell'amante della regina Anna, manco fosse il conte Fersen di Lady Oscar), però un discreto Leonardo di Caprio in un doppio ruolo. John Malcovich, col suo Athos arrabbiato, surclassa il resto del cast. Per me l'ultimo bel film sui moschettieri che abbia visto al cinema.
MEMORABILE: Anne Parillaud, la Nikita di Luc Besson, che se la intende con Gabriel Byrne, il Micheal di Nome in codice Nina (la Nikita di John Badham).

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Rigoletto 10/08/12 14:51 - 1787 commenti

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Se c'è una parola che detesto quando applicata a un film, questa è "commerciale"; parola che indica in partenza lo scopo della pellicola e anche quali saranno i suoi difetti. Questo è un esempio di film commerciale, dove tutto è perfetto, bello ma fondamentalmente vuoto. Il cast è forse l'unico motivo di interesse ed effettivamente i 4 moschettieri si comportano bene (su tutti Malkovich e Depardieu), ma questo non toglie che il tutto sia un po' noioso e privo di anima. Di Caprio meglio nella versione cattiva (ma niente di speciale). **1/2
MEMORABILE: Il "suicidio" di Porthos.

Rambo90 29/03/14 00:57 - 7701 commenti

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Affatto male e sicuramente più fedele e avvincente della tiepida trasposizione di Newell. Inizia lento ma continua in crescendo, con una buona dose di duelli e di colpi di scena, come si conviene a un film d'avventura. Gli attori scelti per impersonare D'Artagnan e compari sono di grande bravura e spessore, in particolare Irons e il divertente Depardieu, mentre DiCaprio è ancora abbastanza insignificante e acerbo. Un intrattenimento più che sufficiente.

Pinhead80 28/09/15 19:55 - 4767 commenti

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Mentre il paese è governato da un re tiranno ed egoista che sta rapidamente portando alla fame e alla miseria il suo popolo, uno strano individuo mascherato vive nelle segrete del palazzo reale. Buoni e cattivi sono sempre esistiti quindi non stupisce più di tanto questa rivisitazione cappa e spada ambientata ai tempi dei quattro moschettieri. Il film non si fa dispiacere e presenta, oltre all'intrigo che è alla base della storia, delle buone scene d'azione. DiCaprio si scrolla di dosso la faccia da bravo ragazzo.

Daniela 18/02/16 13:59 - 12670 commenti

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Fresco della Celebrity data dal tinanico ammollo, Di Caprio si cala in un doppio ruolo (odioso senza maschera, tormentato con maschera) contornato da pezzi da novanta del cinema mondiale (Depardieu anche da 100, vista la stazza che non esita ad esibire senza veli). Ma si può ai tempi nostri mettere in scena le avventure moschettifere in modo tanto serioso, non dico senza la burletta ironica di Lester ma neppure quella leggerezza danzante che permeava il vecchio film del '48? Fra i film babbodumasiani, uno dei più pesi e a rischio di ridicolo involontario, anche se lo spettacolo c'è.

Parsifal68 19/04/16 08:35 - 607 commenti

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Ogniqualvolta Hollywood si cimenta con la storia europea ne combina di tutti i colori e si prende gioco degli avvenimenti con un'immaginazione fuori dal comune; basti pensare a D'Artagnan amante della Regina e quindi possibile padre del Re Luigi XIV! Nonostante questo corollario di corbellerie il film si lascia guardare perché ha un certo gusto epico, una discreta ricostruzione scenografica e un cast di tutto rispetto, Depardieu e Irons su tutti. Perciò facciamo finta che sia una storia a sè stante e lasciamoci avvincere. Musiche stupende.

Tarabas 22/11/16 12:05 - 1878 commenti

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Il film è un classico prodotto hollywoodiano di genere cappa & spada. Ci sono poche preoccupazioni di approfondimento dei personaggi, se non "funzionali" a climax emotivi o spettacolari, di norma scene madri o duelli. La storia del prigioniero misterioso della Bastiglia affascinò Voltaire e Dumas ne usò con libertà per impastare il "Visconte di Bragelonne", terzo e ultimo romanzo della saga dei Moschettieri. Questo è un passatempo avventuroso abbastanza divertente e con un notevole cast. Tanto basta per una serata piovosa.

Nicola81 30/01/17 11:07 - 2862 commenti

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Classico prodotto commerciale tipico di Hollywood, che in quanto tale non ha nessuna pretesa di aderire alla realtà storica e neppure al romanzo di Dumas (molto più pessimista). Non potendo pretendere nulla che vada oltre il mero intrattenimento, bisogna accontentarsi di uno spettacolo messo in piedi professionalmente e senza badare a spese, come dimostra il cast stellare. Alle prese con un doppio ruolo, DiCaprio mi ha convinto più che altrove, ma i più credibili (forse perché francesi...) mi sono parsi Depardieu e la Parillaud.
MEMORABILE: "La spada di uno sciocco può essere più affilata del suo cervello".

Taxius 26/07/18 11:33 - 1656 commenti

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Quando gli americani si occupano di storia e letteratura europea c'è sempre il rischio di ritrovarsi davanti a un film più fantascientifico che storico, da quanto rimaneggiano la storia originale. E difatti questo è il tipico film hollywoodiano/americano patinato zeppo di star in cui tutti sono belli e puliti per non dire perfetti. Nonostante i molti difetti l'opera di Wallace funziona egregiamente grazie al grande cast e a una trama spumeggiante e avventurosa che non può certo annoiare.

Il Dandi 4/06/19 00:28 - 1917 commenti

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Lussuosa versione delle speculazioni dumasiane sul fantomatico prigioniero, qui pure ulteriormente romanzate (D'Artagnan ha fatto tanta carriera che oltre che capo dei moschiettieri diventa anche amante della regina). Interpretazioni di pregio, ma anche piuttosto ovvie: Malkovich è un Athos sciagurato e furioso, Irons un Aramis enigmatico e tagliente, Depardieu un Porthos lercio e godereccio, Di Caprio (nel doppio ruolo) un angelo dietro la maschera e un demonio sul trono. Non malaccio, ma un film senz'anima.
MEMORABILE: La sostituzione del gemello buono.

Siska80 31/03/20 08:43 - 3805 commenti

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L'idea dello scambio fra gemelli, per quanto usata e abusata, avrebbe potuto funzionare, se il protagonista nel doppio ruolo non fosse stato un DiCaprio inespressivo e un po' spaesato. Una vera pena vedere quattro grandi attori (i Moschettieri) cercare di ovviare agli evidenti buchi della sceneggiatura con tutte le armi del loro mestiere. Il finale si salva in calcio d'angolo; buoni i costumi e le location e il mix sobrio di dramma e humor. Plauso speciale a Gabriel Byrne.
MEMORABILE: Il faccia a faccia tra i due fratelli con triste epilogo.

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Camibella 21/08/20 11:39 - 277 commenti

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Se Hollywood mette mano alla storia europea fa spesso pasticci inenarrabili partorendo ridicoli stravolgimenti dei fatti accaduti. Accade perciò che tale Randall Wallace sceneggia e dirige una rivisitazione tutta sua del romanzo di Dumas appioppando al povero D'Artagnan l'onere della paternità nientemeno che del regnante Luigi XIV e del suo fratello gemello, avendo trattenuto rapporti di letto con la regina Anna.. Roba da pazzi! Per fortuna la ricostruzione della Francia dell'epoca e il mestiere dei bravissimi attori (ma DiCaprio è acerbo) addolcisce un po' la pillola.

Smoker85 11/10/20 16:23 - 487 commenti

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Una delle tante versioni cinematografiche dei personaggi di Dumas, può contare su un cast stellare. Sicuramente buona l'interpretazione di Di Caprio nel doppio ruolo del Re e del suo gemello reietto, bene anche Depardieu, Malkovic e la Parillaud, poco spazio per Irons, sofferente il personaggio di Byrne. Nel complesso la storia intrattiene, alternando azione, romanticismo e umorismo. Riuscito.
MEMORABILE: Lo sboccato Porthos di Depardieu.

Silvestro 23/02/21 23:13 - 362 commenti

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Una carrellata di stelle per un film dalle grandi ambizioni ma privo del necessario spessore e mordente. Tante le potenzialità inespresse, pochi i momenti davvero memorabili. Complessivamente però la pellicola si lascia guardare soprattutto per merito di un intreccio che, pur con qualche smanceria di troppo, mantiene il livello di interesse relativamente alto.
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  • Homevideo Gestarsh99 • 27/08/11 12:28
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per 20th Century Fox:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Spagnolo Ungherese Portoghese
    5.1 DTS: Italiano Francese Tedesco Giapponese Russo
    5.1 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese Spagnolo Danese Finlandese Olandese Norvegese Svedese Estone Greco Ebraico Arabo Coreano Portoghese Sloveno Cinese Tailandese Turco
    * Extra Commento audio regista
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