Paura oltre la porta - Film (1992)

Paura oltre la porta
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Titolo originale: The fear inside
Anno: 1992
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "Paura d'interno", "Paura dietro la porta".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/08/15 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 31/08/15 21:04 - 2901 commenti

I gusti di Buiomega71

Impreziosito dai cromatismi quasi argentiani di Bojan Bazelli, dalla regia estetizzante e sanguigna di Ichaso, dalla claustrofobia (con il personaggio della Lahti che ricorda la Sigourney Weaver di Copycat), dalle situazioni febbrili di follia e violenza (non può non rammentare Un giorno di terrore), da schegge pulp (il criminale "fumettoso" di McDermott), di pazzia omicida femminea (la psicopatica della Rubin), da innesti baviani nello scannarsi della coppia diabolica. Thriller notturno e ruvido, gioco al massacro di rara tensione. Indubbio il talento del regista cubano.
MEMORABILE: Il dito mozzato; Le crisi di agorafobia di Meredith; La follia e la sete omicida di Jane; Gli inquietanti dipinti che adornano la casa; Poliziotto freddato.

Daidae 6/10/19 23:08 - 3169 commenti

I gusti di Daidae

Thriller televisivo che ha i suoi punti di forza (per dirne uno l'azzeccato cast, con un'ottima Christine Lahti e un discreto Dylan McDermott, anche se la parte migliore è di Jennifer Rubin). La trama non è il massimo dell'originalità ed è almeno in parte debitrice dei thriller anni 70 italiani e spagnoli (La volpe dalla coda di velluto, Orgasmo). Nel complesso passabile.
MEMORABILE: La Rubin che imita gli animali.

Ira72 18/11/19 15:09 - 1309 commenti

I gusti di Ira72

Produzione televisiva bistrattata - peggio - ignorata e poco conosciuta che invece merita una visione. Coppia di amanti psicopatici (belli ma completamente fuori di testa) si insedia nella casa di una Lahti agorafobica, spacciandosi per fratello e sorella. Non ne può che scaturire una convivenza a dir poco inusuale tra omicidi, colpi di scena e lussuria. Le interpretazioni sono dignitose, l'atmosfera azzeccata (soprattutto nella prima parte del film) e, se sforbiciato di più, questo thriller avrebbe potuto anche raggiungere i tre pallini.

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  • Discussione Buiomega71 • 31/08/15 21:06
    Consigliere - 25943 interventi

    Buiomega71 presenta: La lunga estate del brivido dell'imprevisto- 23 Inediti non davinottabili-


    Sorprendente e claustrofobico gioco al massacro, con schegge di febbrile violenza e situazioni isteriche di pura follia, abbagliato dalla fotografia dai cromatismi argentiani di Bojan Bazelli e dalla regia sanguigna e estetizzante del cubano Leon Ichaso, che ci infila schegge pulp (il criminale "fumettoso" di McDermott), furori baviani (la coppia diabolica che finisce con lo scannarsi reciprocamente), flash di belluina violenza (il poliziotto freddato al posto di blocco, il massacro a badilate dell'amico della protagonista), momenti di angoscia claustrofobica (i lunghi corridoi della casa immersi nei cromatismi blu con le porte sghembe), il delirio nel finale tra coltellate, lotte corpo a corpo e fughe disperate nei tunnel stradali.

    Meredith Cole (Christine Lahti) vive in una grande casa isolata tra i boschi con il figlioletto Sean. La donna non può uscire di casa perchè soffre di una grave forma di agorafobia, e passa il tempo a dipingere inquietanti quadri. Sentendosi sola, causa anche la sua fobia degli spazi aperti, mette un annuncio su un giornale cercando degli affittuari. All'annuncio risponde Jane Caswell (Jennifer Rubin), che dice di essere una laureanda in veterinaria. La ragazza si dimostra subito affabile e simpatica.Nel mentre la raggiunge anche il fratello Peter (Dylan McDermott) che dice di essere un poliziotto. Meredith e attratta subito da Peter e sembra andare d'accordo con Jane. In realtà, i due, non sono fratello e sorella, ma una coppia di psicopatici assassini (hanno massacrato una cantante lirica, dove prestavano servizio come governanti,portandole via un anello di diamanti-amputandole un dito-, e freddato un poliziotto ad un posto di blocco). Meredith si rende conto troppo tardi di chi ha in casa, e viene subito presa in ostaggio, dentro casa sua, dai due. Jane si rivela subito instabile mentalmente con esplosioni di delirante follia e incontenibili istinti omicidi. Meredith dovrà contare solo sulle sue forze, vincere la sua agorafobia e cercare di mettere la coppia omicida uno contro l'altra...

    In primis la regia di Leon Ichaso, che non molla la presa della suspence, immergendo il racconto in una claustrofobia angosciosa (il film e girato praticamente tutto all'interno della casa), con la Lahti stretta nella morsa della coppia di psicopatici assassini, sofferente della stessa fobia che attanagliava Sigourney Weaver in COPYCAT, e che deve contare solo su se stessa per aver salva la vita. Reminiscenze da UN GIORNO DI TERRORE (la donna chiusa nel suo appartamento, i balordi che la tormentano, lo scannarsi a vicenda, la situazione che degenera in follia)

    Ichaso regala anche momenti pulp (la coppia che fà sesso in piscina, l'occultamento del corpo del poliziotto, il tamarro psicotico di McDermott, alcuni dialoghi della coppia) e immerge il tutto in un atmosfera incubotica spezzata da attimi di belluina violenza (le coltellate, le badilate, i colpi a bruciapelo) e risalta le inquietudini della Lahti (i suoi inquietanti ritratti di volti femminili, un pò come la Sondra Locke di CORAGGIO...FATTI AMMAZZARE, il tentare di convincere Peter a sbarazzarsi dell'instabile e amata Jane)

    Nel comparto attoriale (oltre alle angosce ben delineate delle Lahti) si segnala Jennifer Rubin, matta come un cavallo, isterica, psicolabile, incontrollabile e assetata di sangue (da antologia quando aggredisce McDermott a coltellate mentre si appresta a fare l'amore con la Lahti) e che non disdegna nemmeno slanci pedofili, che chiude il film con un gesto estremo

    Danno valore aggiunto le musiche del grande Michel Rubini (alcune sonorità ricordano quelle che ha composto per MIRIAM SI SVEGLIA A MEZZANOTTE) e la fotografia del ferrariano Bojan Bazelli

    Un noir pulp ruvido, notturno, cupo, feroce, angoscioso, tra follie femminee e discese nel'abisso del delirio

    Indiscutibile il talento di Leon Ichaso. Per me e già un piccolo cult.

    Momento cult: Jane e Peter tirano fuori dal baule della macchina il cadavere del poliziotto ucciso, e Jane, ridendo sguaiatamente, se ne esce con perle di rara raffinatezza femminile:" Oddio, e morto con il cazzo in tiro!"
    Ultima modifica: 17/09/15 20:43 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 31/08/15 21:09
    Consigliere - 25943 interventi
    Manca ancora all'appello un edizione italica in dvd. Uscì in vhs per la Penta Video con il titolo PAURA D'INTERNO. Io ho una registrazione tv da Canale 5 (con il titolo PAURA OLTRE LA PORTA), in seconda serata per il ciclo "Brividi d'estate", datata luglio 1999.

    Durata effettiva (con troncatura dei titoli di coda) 1h, 34m e 58s
  • Discussione Digital • 31/08/15 22:10
    Portaborse - 3990 interventi
    Addirittura tre palle e mezzo! Anche questo, segnato!
  • Discussione Buiomega71 • 31/08/15 22:53
    Consigliere - 25943 interventi
    Digital ebbe a dire:
    Addirittura tre palle e mezzo! Anche questo, segnato!

    Questo mi ha intrippato sul serio. Non e solo un gran thriller, ma e anche un gran film!