Il film si chiude sull'immagine di Belmondo e su una
frase di Oscar Wilde in sovraimpressione:
"Aucun homme n'est assez riche pour racheter son propre passé", ovvero
"Nessun uomo è abbastanza ricco da redimere il proprio passato".
Tali parole non formano un aforisma, ma sono tratte dalla commedia
An ideal husband (Un marito ideale, 1895) e precisamente da un dialogo fra Sir Robert Chiltern (un gentiluomo arricchitosi con una truffa di borsa) e la ricattatrice Mrs. Cheveley:
SIR ROBERT CHILTERN. [In a low voice] I will give you any sum of money you want.
MRS. CHEVELEY. Even you are not rich enough, Sir Robert, to buy back your past. No man is.
Il dialogo è così tradotto da Aldo Camerino (Oscar Wilde, Tutte le opere, II, 1952):
SIR ROBERT CHILTERN.(a bassa voce) VI darò qualsiasi somma desideriate.
MRS. CHEVELEY. Neppure voi, Sir Robert, siete abbastanza ricco per cancellare il vostro passato. Nessun uomo può farlo.
Lo spettatore del film, anche a conoscenza di tale retroscena letterario, rimane indeciso sul personaggio a cui riferire le parole: è la Iena/Cremer, ricco in virtù dei suoi delitti o lo Sparviero/Belmondo, uomo dei servizi segreti dal passato misterioso e di cui non si conosce la vera identità?
L'ambiguità è ravvivata involontariamente anche dai traduttori italiani della pellicola che decisero d'invertire i soprannomi dei protagonisti principali (in francese Cremer è L'Epervier; Belmondo L'Alpagueur)