Sexual aberration (Sesso perverso) - Documentario (1979)

Sexual aberration (Sesso perverso)
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Anno: 1979
Genere: documentario (colore)
Note: Aka "Libidomania". Trattandosi in ampia parte di un finto documentario, quasi tutti gli attori indicati nel cast non sono accreditati.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/06/15 DAL BENEMERITO MARKUS
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Markus 1/06/15 16:43 - 3687 commenti

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Inutile dire che la valenza scientifica di questo pseudo-documentario (in realtà un mondo-movie) sulle mille sfaccettature della sessualità e dei vari feticci che stimolano in noi la libido è totalmente inutile e genera solo fragorosa ilarità. Un'accozzaglia di scenette pruriginose e volgari, ricostruite e presentate da una sorta di giornalista che intervista alcuni “sessuologi”, che daranno soddisfazioni agli amanti del trash. Conviene quindi lasciarsi trasportare da questo delirio e sorridere a un cinema che genera una bonaria nostalgia.

Deepred89 4/11/17 01:34 - 3706 commenti

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Tra gli pseudo (ma molto pseudo) documentari del periodo uno dei più estremi e (per questo) divertenti, con decine di sconnessissimi sketch spesso di repertorio che non arretrano di fronte a castrazioni, scat, mutilazioni e perversioni di ogni tipo (individui che si eccitano con disabili, cadaveri e donne divorate da pustole e acne). Cinematograficamente incommentabile, ma ritmatissimo e in grado di risvegliare una divertita e infantile curiosità verso le molteplici tappe di questo tunnel dell'orrore. Il commento delirante incrementa lo spasso.
MEMORABILE: Una scena tra le tante: gli indigeni che si distruggono le narici per potenziare le proprie prestazioni sessuali.

Panza 29/01/19 21:59 - 1842 commenti

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Ennesimo mondo che senza un vero e proprio filo conduttore accosta racconti delle più disparate perversioni ai riti degli indigeni, si presume provenienti da filmati di repertorio, che spesso poco hanno a che vedere con il sesso con la voce off a loro commento qua meno cinica e cattiva rispetto agli standard del genere. A parte qualche momento assurdo (la messa nera, l'uccisione del pipistrello, sesso con le statue, i bastoni nelle narici), per il resto è la solita accozzaglia di scenette scabrose che si seguono con fatica.

Schramm 13/08/19 17:20 - 3495 commenti

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Col rigore scientifico a far da garante che canticchia "tu chiamale, se vuoi, erezioni", la cine-finanziaria passa il lubricone e batte cassa. Da morto, per i fruitori ai funerali del sesso (e del cinema, e della cultura) al solito ridotto a insetto esotico in seno al più scellerato cut-up antropoillogico visivo-testuale, tra usi costumi riti tribali (sempre gli indigeni i veri strambi e i peggio pervertiti, chiaro) quasi sempre diluitivi fuori tema d'un exposé che s'affanna a scomodare come peggio crede i luminari della sessuologia. S'alza un moto di cordoglio per chi se lo spipettò in sala.

Herrkinski 4/01/20 21:45 - 8112 commenti

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In sostanza un mondo-movie che alterna scene riciclate da prodotti similari (Nuova Guinea: L'isola dei cannibali) ad altre create ex-novo; tutto dovrebbe girare attorno all'universo della sessualità ma ci sono anche digressioni che poco c'azzeccano. Perennemente alla ricerca del dettaglio truculento ai danni di animali e persone, il sensazionalismo la fa da padrone; pietose anche le scenette ricostruite delle varie deviazioni sessuali, il tutto innaffiato da citazioni finto-colte e considerazioni sarcastiche della voce fuori campo. Delirante.

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  • Discussione Panza • 30/01/19 12:53
    Contratto a progetto - 5199 interventi
    Stando ai titoli di testa, per la creazione del documentario sono utilizzati queste opere: Psychopathia sexualis di Richard von Krafft-Ebing, Onanisme et homosexualite di Wilhelm Stekel, Eros et religion di Walter Schubart,Tre saggi sulla teoria sessuale e altre opere di Sigmund Freud [citato come Three essays on the sexual theory and other writings], Primitive sex - Sexual relationships di Vance Packard, The treatment of sexual malfunctions di William E. Hartman e Marilyn Fithian, The sexual act of man and woman di William H. Masters e Virginia E. Johnson, Childhood and adult sex di Gilbert Tordjman, Sexual psychopathology di Havelock Ellis e una selezione delle opere del marchese De Sade.
  • Discussione B. Legnani • 30/01/19 14:34
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Panza ebbe a dire:
    Stando ai titoli di testa, per la creazione del documentario sono utilizzati queste opere: Psychopathia sexualis di Richard von Krafft-Ebing, Onanisme et homosexualite di Wilhelm Stekel, Eros et religion di Walter Schubart,Tre saggi sulla teoria sessuale e altre opere di Sigmund Freud [citato come Three essays on the sexual theory and other writings], Primitive sex - Sexual relationships di Vance Packard, The treatment of sexual malfunctions di William E. Hartman e Marilyn Fithian, The sexual act of man and woman di William H. Masters e Virginia E. Johnson, Childhood and adult sex di Gilbert Tordjman, Sexual psychopathology di Havelock Ellis e una selezione delle opere del marchese De Sade.

    Le avranno scuramente lette e rilette, prima di sceneggiare… ;-)
  • Discussione Schramm • 30/01/19 14:59
    Scrivano - 7694 interventi
    assì, come l'ave maria, proprio. sottilette kraft-ebing. lo avranno sceneggiato aprendoli a caso e puntando il dito a rampazzo a occhi chiusi, sicuro. comunque molto interessante l'alternative vs del dvd, vero panzerotto? ;)
  • Discussione Panza • 30/01/19 22:01
    Contratto a progetto - 5199 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    comunque molto interessante l'alternative vs del dvd, vero panzerotto? ;)

    Per gustarsi i momenti più succulenti è doverosa.
  • Discussione Schramm • 13/05/19 18:53
    Scrivano - 7694 interventi
    il film è in parte costituito da scene espropriate a nuova guinea - l'isola dei cannibali.

    mattei doveva esserne particolarmente ossessionato, dato che lo riciclerà anche in virus
  • Discussione Schramm • 13/08/19 16:03
    Scrivano - 7694 interventi
    ...ed ecco che sul carro tarlato delle rivelazioni psichiatriche, degli italo pigiama party, del glossario variante secondo san d'agostino, delle tomboyate racca racca hey!, abbiamo a far fronte il caso mattei (rima rima), o mattel considerato come il giocattolo cinema viene devastato: ma se in polselli la perversione ha quell'incerto non so che di stupendamente lisergico e visionario che scardina e sopravanza il sessuosociologismo di riporto, e in racca si privilegia il weirdorror con bastonate negli occhi di primissima, e in d'agostino trova veicolazione nel gaudente fotoromanzo XXX, e in guerrasio gli usi e costumi del nuovo (intendimento) del sesso sono un trampolino di lancio per il cinema più anarchicamente scapocciato di sempre, per bruno cantare "quante deviazioni hai" significa fare della libido un'incrostazione calcarea dello spirito, un lutto da elaborare, il male del mondo (ah, la cacciata dall'eden!), qualcosa di sempre e comunque laido, strambo, bislacco, truce, mortuario, cadavericamente adeso ai peggiori malvezzi di tutti gli epigoni di un jacopetti che battono cinque con quelli di blasetti: quindi chissene se si parte per saturno introducendo cannibali della nuova guinea, riti funebri, scarificazioni, sacrifici animali senza omettere dettagli, senza neanche provare a trovare un minimo raccordo o pretesto di ricongiungimento allo specifico sessuale. e chissene pure se more solito le tribù indigene rifanno la figura dei sottosviluppati più crudeli e pervertiti e strambi di tutti. non se ne esce, il primato resta il loro, è il genere a esigerlo; e poi posso sempre citarti il citabile aprendo pagine a caso di krafft-ebing, de sade, freud (strano già che eran di passaggio non ci abbiano buttato dentro i ben più verminosi weininger e reich) per tirare il fallo laterale che mi permette di mandare in rete le peggio sconcezze e mostrandole peggio che male, che tanto paga pantalone e ho dalla mia il paravento culturale, vuoi mettere, e in nome dell'informazione è risaputo che posso tutto ciò che voglio.

    però però.
    nell'iodavverostraboh di fondo, un po' per questa dicotomia di falsa recherche psicosocioantropostorica e apertura delle gabbie del peggio che dà luogo a un excursus visivo-testuale che non sarebbe spiaciuto per certi aspetti a un burroughs, un po' per gli strappi a go-go di una pellicola usuratissima (o chissà, per le censure), un po' il sapere che questa roba ha una differente versione con un servizio che parla di chi gode sessualmente del pus dei brufoli (roba grossa, e per allora almeno perversione davvero inedita), quel milionesimo di millimetro di fascino, se si accetta il giogo e si hanno in simpatia le dinamiche produttive di allora e annessa guerra dichiarata alla sintassi filmica, può scattare.

    certo è che già al minuto 10 scatta un forte e compassionevole moto di solidarietà verso quella spettatoriale minoranza che dovette soffrirlo in sala.

    gest, mco, chevelodicaffà: se non siete ancora passati da queste parti, questo vi suonerà come una double dose di carbonara dopo tre giorni di pane e acqua!
    Ultima modifica: 13/08/19 19:55 da Schramm
  • Discussione Mco • 13/08/19 16:35
    Risorse umane - 9970 interventi
    Oh Yeah Schramm! Mi ha messo l'acquolina in bocca la tua disse(rta)zione. ;-))
    Ps controllando ho notato che è già stato acquisito in collezione, ma in attesa di visione. Spero presto di supplire a tale mancanza!
    Ultima modifica: 13/08/19 21:44 da Mco
  • Homevideo Xtron • 16/02/24 20:49
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Uscì in DVD per la label tedesca Camera Obscura con anche l'audio italiano.