Mockingbird - In diretta dall'inferno - Film (2014)

Mockingbird - In diretta dall'inferno
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/04/15 DAL BENEMERITO DIGITAL
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Digital 10/04/15 14:15 - 1257 commenti

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Tre persone ricevono una telecamera da utilizzare per compiere azioni prestabilite sgarrando le quali moriranno. L’ennesimo mockumentary è, differentemente dalla maggior parte dei suoi omologhi, un buon esempio di horror a basso costo. La storia elargisce una discreta dose di mistero e suspense, sebbene rinunci – eccezion fatta per il finale – a scene particolarmente “forti”, piazzando oltretutto un colpo di scena che, per quanto subodorabile, è di una crudeltà e perfidia notevole. Bertino, dopo un buon esordio, si conferma regista sopraffino.

Pumpkh75 5/07/15 23:09 - 1749 commenti

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E bravo Bertino: al suo secondo film in pratica rifà una copia del primo, infila il found footage e qualche isolata novità nel deserto della trama e scopiazzando qua e là chiude con l’unico twist possibile. Al limite andrebbe anche bene, ma il problema maggiore è l’assoluta mancanza di paura, di ansia, di una qualsiasi inquadratura che possa causare un mezzo brivido. Si salvano il personaggio di Leonard il clown e le sue peripezie, ma anche qui della tensione non c’è neanche l’odore. Poca gloria e molta noia.
MEMORABILE: A livello visivo, la stanza con i palloncini.

Mco 9/11/15 15:23 - 2327 commenti

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Bertino e il terrore fra le proprie mura, seconda tranche. Dopo le atmosfere oppressive e deprimenti di The strangers, qui sono più soggetti distinti a essere collegati fra loro da un regalo: una telecamera che non può essere spenta. L'elemento disturbante, tolta la scena d'impatto iniziale, sta nella comunicazione, con quella voce metallica che ripete e scandisce le parole e che rimane in memoria anche a ore dalla visione. Tolto ciò, il resto è ordinaria amministrazione (dell'orrore moderno).
MEMORABILE: "Prendi la scatola... prendila, prendi la scatola... prendila".

Buiomega71 25/01/20 00:41 - 2910 commenti

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Bertino amplifica l'angoscia e il disagio invasivo di The strangers (e non solo perché la Lydon gira a piedi nudi come Liv Tyler). Ci infila il mockumentary per destabilizzare (l'incipit con il ragazzino è semplicemente un pugno nello stomaco), scherzi ed enigmi che odorano di Jigsaw, bambolette impiccate, inquietanti manichini, macabri gingilli clowneschi, pioggia battente e video all'acre sapore di snuff, sino a un twist spiazzante che fa gelare il sangue (non dissimile da quello di un altro film). Stonano un po' le derive pagliaccesche del nerd Leonard.
MEMORABILE: Con le pistole puntate nella stanza dei palloncini rossi; Il "Dies Irae" che sottolinea la visione scioccante della vhs; La foto delle bambine.

Lupus73 26/06/22 16:34 - 1494 commenti

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Il comportamento delle prede che raccolgono con entusiasmo regali lasciati alla porta da sconosciuti che suonano è tanto credibile quanto Babbo Natale, e questo è il presupposto su cui si basa tutto il mockumentary. Per il resto si ha un buon equilibrio di intrattenimento dovuto a curiosità e suspense generata dalle riprese, nonostante i comportamenti assurdi; purtroppo la resa dei conti nel finale lascia però alquanto perplessi, e sono molte le incongruenze e gli interrogativi aperti; la volontà della regia sembra mirare più all'effetto che ai contenuti (che lasciano a  desiderare).

Puppigallo 13/01/23 23:24 - 5275 commenti

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I presupposti non erano male, anche se giochi e videocamera a mano non sono certo una novità. Poi però la struttura inizia a scricchiolare, mano a mano che il gioco procede e la credibilità scema, fino all'epilogo, che vorrebbe colpire ma sinceramente non ci riesce molto. Comunque, qua e là, tra regali e cose da fare l'interesse viene ridestato; e l'idiota vestito da clown intrattiene con la sua tale voglia di vincere e uscire dalla routine da fare e farsi fare qualunque cosa. Il tutto però resta poco convincente, risultando vedibile soprattutto grazie alla giusta durata.
MEMORABILE: Il gatto usato come un mattone; In negativo, nell'epilogo, i tempi fantascientificamente perfetti come la mira. In positivo, l'idea di fondo.

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  • Discussione Buiomega71 • 25/01/20 10:04
    Consigliere - 25998 interventi
    Riconfermo che Bertino è un mezzo geniaccio e un autore di una personalità e di un'impronta autoriale marcatissima (già a inizio film, si vede subito che è lo stesso regista di The Strangers, tra villette e quartieri residenziali in notturna, più una scena schock che arriva improvvisa e come una fucilata: "Ho fatto quello che mi hai detto" e BANG!), dove tre film in 13 anni lo hanno già "inchiodato" come un piccolo reuccio del (de)genere.

    Bertino amplifica a dismisura l'angoscia invasiva di The Strangers (e non solo perchè la Lydon gira a piedini nudi per tutto il film come Liv Tyler), con lo stesso meccanismo da "home invasion" di "loro" che vogliono entrare in casa, con i classici rumori di colpi alla porta e il terrore (sconosciuto) che attanaglia le vittime.

    Questa volta il regista texano, dalla "semplicità" dell'uccidere del suo esordio, mette giù qualcosa di più complesso, che va a lambire i meccanismi di Jigsaw, ma con un'originalità e un identità tipica dell'autore di The Strangers.

    Suddiviso in capitoli, con montaggio alternato (la coppia marito e moglie con figlie, la studentessa single, il nerd Leonard che vive con la madre), il gioco bertiniano ha inizio, sotto una pioggia battente e incessante sullo stile dei finali dei Venerdì 13, dove la tensione e la defribillazione continua la fanno da padroni.

    Strani pacchi regalo lasciati fuori dall'uscio di casa, istruzioni scritte su dei bigliettini da festa di compleanno, misteriose vhs, bambolette impiccate, inquietanti manichini, gingilli clowneschi, voci metalliche che ripetono frasi bambinesche, telefonate registrate e riprodotte all'infinito da far saltare i nervi, palloncini rossi che invadono stanze, Mockingbird, zona residenziale dove i nodi vengono al pettine, fino ad una risoluzione finale inaspettata che ghiaccia il sangue (non molto dissimile da quella di un'altro film, diventato un piccolo cult, che sarebbe spoiler dannatismo e rovinoso rivelarne il titolo).

    Momenti di altissima angoscia, con le costanti riprese found footage (i protagonisti devono filmare continuamente, fà parte del gioco, e la telecamera non ha il pulsante di spegnimento) che destabilizzano e rendono ancor più asfissiante la terribile situazione e l'incubo che invade il quotidiano (come in un racconto di Ray Bradbury o Richard Matheson, sulla stregua di The Box).

    Il gatto ucciso, la foto delle bambine, lo smile dipinto sulla finestra, il contenuto delle vhs (sottolineato dalle note inquiete del Dies Irae) dall'acre sapore di snuff, il ragazzino chiuso in bagno che, disperato, continua a filmare, sino alla straordinaria sequenza nella casa dei palloncini rossi , tra pistole spianate, macabre feste di compleanno, torte e raggelanti colpi di scena.

    Bertino tocca picchi davvero feroci (uccidere per gioco) e non la manda a dire sul consumismo compulsivo dell'americano medio (credendo che la telecamera sia un regalo dei tanti coupon che si compilano nei supermercati).

    Unica nota stonata (che comunque si riallaccia al piano del gioco) è il nerd Leonard, che se ne và in giro , vestito da clown, a fare l'idiota, scoreggiando nei bagni delle signore o a prendersi calci nelle palle fuori dai supermarket, con una logorroicità , spesso, piuttosto fastidiosa. Scelta narrativa parecchio discutibile, che và a spezzare un pò l'ansia di quello che succede, nel mentre, a casa della coppia e della studentessa. Una specie di Gacy ridicolo e imbranato, che servirà, volente o dolente, come pedina per il piano di morte messo in atto, bersaglio di umiliazioni pubbliche architettate ad hoc dal "gran burattinaio".

    SPOILER

    Bertino utilizza il meccanismo dello specchio tra i quadri di Profondo Rosso, mostra il vero copevole a metà film, ma non ci si fa caso e non ce se ne rende conto, almeno finchè le carte non vengono svelate, allora si fà un rewind mentale e si rimane di stucco, oltre che raggelati.

    FINE SPOILER

    La breve durata è valore aggiunto e i pezzi di musica classica nella colonna sonora, rendono il tutto ancor più straniante e disturbante.

    Forse qualcosina in più di The Strangers, per uno dei thriller più geniali e spaventosi degli ultimi anni, passato, ingiustamente, quasi sotto silenzio.

    C'era una volta nel 1995...
    Ultima modifica: 25/01/20 14:12 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 25/01/20 10:22
    Consigliere - 25998 interventi
    Ottimo il dvd targato Universal

    Formato: 1.78:1

    Audio: italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco.

    Sottotitoli: faccio prima a scrivere tutte le lingue del mondo.

    Nessun extra, solo i trailer iniziali di Ouija, Mercy e di Stretch - Guida o muori.

    Durata effettiva: 1h, 18m e 43s

    Immagine al minuto 00.25.36. Leonard (Barak Hardley) indossa il costume da clown, filmandosi davanti allo specchio, pronto per essere la pedina del gioco mortale.

    Ultima modifica: 25/01/20 10:51 da Buiomega71