Ci sono troppe componenti da valutare: tematiche, sensibilità registica, gestione dei tempi e degli spazi.
Non credo che sia giusto dire:
ritmo lento = film palloso
Stalker ha un ritmo dilatatissimo eppure ti ipnotizza dal primo all'ultimo fotogrammma.
Il film di Andersson oltre ad essere tremendamente lento e ripetitivo (fosse solo quello il problema) non mi ha detto nulla a livello di tematiche, non ha creato quel pensiero costante nella testa che si crea solo davanti alle opere che danno un qualcosa.
Amour di Haneke, per esempio, l'ho detestato soprattutto per l'ideologia, ma mi ha lasciato un qualcosa che mi ha fatto riflettere per giorni interi. Quindi anche se non mi è piaciuto, gli riconosco un valore autoriale non indifferente.
In questo non ho mai sorriso, nemmeno a scene di un trash disarmante ( il re a cavallo e la zoppa canterina).
Poi per carità a qualcuno è piaciuto e non mi sognerei mai di mettere in dubbio la credibilità di Daniele e Xamini che lo hanno apprezzato.
Metto in dubbio la credibilità della critica che a unanimità non ha fatto altro che celebrarlo.