Basandosi su un fatto realmente accaduto (il terremoto del 2010 in Cile), Aftershock parte come una commedia demenziale per poi virare, una volta successo il "fattaccio", in un catastrofico ammantato da thriller urbano con tanto di teppisti che approfittano della situazione per diffondere il terrore. López dirige con stile pulp una pellicola volutamente eccessiva: il ritmo è frenetico, i colori oltremodo accesi e i dialoghi sopra le righe. Tutto ciò concorre a renderlo un piacevole passatempo, da vedere con le sinapsi rigorosamente spente.
Una volta notata la presenza di Eli Roth a mo’ di prezzemolo, l’antipasto in salsa Hostel trova una sua sopportabile logica. Il bello viene però dopo: è madre natura a cadenzare l’orrore, una notte da leoni si trasforma nella notte del giudizio, il bodycount si arrende alle aberrazioni dell’essere umano. Il tutto con ritmo e coinvolgimento, fino a un finale beffardo ma azzeccato. Lungi dal proporre mirabilie, almeno non fa maledire la serata.
Eli Roth, sorta di Tarantino di serie C, si reca in trasferta in Cile e produce con i Weinstein un filmetto neanche male (in cui recita nel ruolo di un idiota). All'inizio sembra un Hostel in salsa sudamericana e ci sorbiamo un terzo di film di turismo cileno, poi c'è il terremoto e si scatena il body count. Qui il film, un po' noioso fino ad ora, prende quota visto che cadono a uno a uno, in maniera piuttosto truce, gli odiosi protagonisti e si ha qualche sorpresa. Niente di che (anche perché i soldi sono pochi), ma si lascia guardare.
Le conseguenze del terremoto in Cile: caos totale e anarchia sempre più crescente nella società, che porterà a violenze inaudite. L'idea di partenza è buona, ma purtroppo si cade nel già visto (Hostel, Turistas...). Scarsa la prima parte, mentre la seconda è decisamente più coinvolgente (con molte scene splatter). Alla fine rimane più fumo che arrosto...
Film che parte dalla storia vera del disastroso terremoto avvenuto in Cile nel 2010 e che poi prende la strada dello slasher in puro stile Eli Roth (qui presente non come regista ma come attore e produttore). A metà tra disaster movie e splatter, questo Aftershock ha una prima parte troppo lunga e noiosa, seguita da una seconda più divertente e movimentata dove i nostri cominceranno a morire uno dopo l'altro. Il film di Lòpez non va oltre il mediocre ma almeno si fa vedere.
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