Il canale - Film (2014)

Il canale
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Canal
Anno: 2014
Genere: horror (colore)
Note: Presentato al 32° Torino Film Festival nella sezione After Hours
Lo trovi su

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Di fronte a un saccheggio tanto spudorato dell'immaginario horror degli ultimi anni (e non solo) è difficile che lo spettatore possa restare a bocca aperta, una volta arrivato alla fine. E infatti all'interno de IL CANALE è impossibile, per chi bazzica il genere, non riconoscere tonnellate di film che a solo citarne uno si farebbe torto a troppi altri. La storia dell'archivista che incappa, riordinando, in antiche pellicole d'inizio secolo scorso nelle quali rivede incredibilmente la casa che ha appena acquistato con la moglie, non sarebbe in realtà nemmeno così male. Anche perché il trattamento operato per raggiungere l'effetto "Lumière"...Leggi tutto testimonia di un lavoro accurato, mai tirato via e quindi di una produzione che i mezzi per sostenere le (relative) ambizioni del suo regista (e sceneggiatore) le avrebbe.

Più guarda i nastri, più David (Evans) si convince che possa esistere un incredibile parallelismo tra di essi e la realtà attuale. Quel che però lo angoscia è che quella casa, la sua casa, fu teatro di una cupa vicenda di omicidi, e quando segue sua moglie (Hoekstra) scoprendo che se la fa con un collega, qualcosa nel cervello sembra andargli definitivamente in tilt: comincia a vedere strane ombre in strada, nella notte, un martello... e il giorno dopo proprio lei, sua moglie, viene ritrovata cadavere in un canale (ovviamente lo stesso dove identica cosa si verificava nel filmato d'inizio Novecento). Esiste un indubbio parallelismo tra le due vicende e David, sconvolto dalla morte della donna, non può che riferirlo all'amica (Campbell-Hughes) con cui lavora. Nel frattempo deve anche stare accanto al figlio senza pensare di poter lasciare tutto nelle mani della giovane baby-sitter...

L'amosfera di opprimente mistero, accompagnata da cromatismi fotografici che puntano al contrasto e alla saturazione, comincia a montare, pure se nello stesso tempo si comincia a capire fin troppo scopertamente dove si voglia andare a parare. L'interpretazione di Evans nel frattempo fatica a convincere e manca un po' quel tocco sapiente che un'opera del genere richiederebbe, confinandola in definitiva a una collocazione marginale rispetto ai tanti modelli cui s'ispira. Non che le manchino il fascino, la capacità di intrigare in più momenti, ma subito dopo ricade in soluzioni facili ed effetti triti che ci portano inevitabilmente a riflettere sul suo effettivo valore. Procede piuttosto lentamente, si sviluppa senza grandi idee a dispetto di quanto poteva sembrare nelle prime fasi, e più si procede più ci si rende conto di quanto poco possa offrire in termini di coinvolgimento.

Ogni frase, ogni scena pare un ricalco e non si può pensare che sia sufficiente qualche stacco anomalo nel montaggio a rendere il risultato personale. A questo si aggiunga che di paura il film non ne fa proprio, quasi assumendo movenze da thriller. Giusto rinunciare ai facili jumpscares, ma un uso meno elementare delle musiche e delle scene che dovrebbero incutere terrore avrebbe aiutato. Peccato, perché certe riprese e alcuni effetti (il ricalco di THE RING però è davvero troppo smaccato) suggerirebbero il posizionamento a un piano superiore, nell'ampio spazio riservato al genere.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/11/14 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 9/11/22
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Cotola 27/11/14 16:54 - 8998 commenti

I gusti di Cotola

Film horror d'altri tempi, dai sapori antichi e gustosi. Parte bene e prosegue meglio, grazie alla tensione che si mantiene alta ed alla curiosità crescente che coinvolge lo spettatore. Non mancano sane dosi di splatter, così come una buona atmosfera che provoca qualche spavento (alcuni meccanici, altri no) e pure pizzichi di inquietudine. Peccato per un finale abbastanza telefonato ed anche un po' (per certi versi) "truffaldino". Ma resta un bell'esempio di film di genere come ormai, purtroppo, se ne vedono sempre più di rado.

Herrkinski 16/02/15 04:50 - 8052 commenti

I gusti di Herrkinski

L'equilibrio tra suggestione, follia e ghost-story a sfondo familiare mi ha ricordato a tratti il contemporaneo Babadook, così come alcune cose di Sinister (i super8, l'uso intelligente di inquietanti musiche ambient); in generale questo horror irlandese ricalca schemi già visti. Ma Kavanagh ha stile da vendere, la confezione è di ottimo livello, la costruzione della tensione è eccellente e tiene incollati allo schermo; il tutto è suggellato da un quarto d'ora finale raggelante e da ottime prove attoriali. Gran film e regista da tener d'occhio!
MEMORABILE: Tutto il finale; Il protagonista che spia la moglie fedifraga e ha le visioni nel bagno pubblico.

Ducaspezzi 20/03/15 18:11 - 222 commenti

I gusti di Ducaspezzi

Tutti i sudori freddi e caldi del protagonista - divorato da terribili ansie d'infedeltà, mostri della mente, terribili visioni - sembrano alimentare le acque del canale, riversandovisi come il fiume fa nel mare. Ed è un corso d'acqua di inquietudini quello che collega idealmente una dimensione di angosce reali con un piano di metafisico delirio, fino alla loro tragica e disperante compenetrazione. Un film che si lascia seguire con un certo stuzzicante coinvolgimento, che riesce ad ammaliare situazionalmente grazie a regia e attori. Bel finale.

Daniela 23/03/15 08:53 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Una casa teatro nel passato di delitti atroci ed ora infestata da presenze, una famigliola in pericolo, la mente sconvolta del protagonista incapace di distinguere i confini fra realtà ed allucinazione: non è certo l'originalità il pregio di questo horror irlandese ma, se non pretende di rinnovare il genere, lo declina però in modo piuttosto convincente, senza ricorrere a troppi trucchetti meccanici ma riuscendo in alcune sequenze ad instillare inquietudine, suscitare ribrezzo, far scorrere brividi lungo la schiena. Il che è quello che ci si aspetta da un horror classico degno di questo nome.
MEMORABILE: I bagni pubblici, terrificanti soprattutto dal punto di vista igienico; La fuoriuscita dal buco nel muro durante la proiezione; Il "parto".

Kinodrop 12/05/15 17:12 - 2908 commenti

I gusti di Kinodrop

Non si tratta di uno dei tanti horror stracarichi di trucchi e di effetti standard, ma di un serio e coerente racconto di presenze oscure nella realtà di una famiglia apparentemente normale. E' un continuo oscillare tra psicosi e fobie alimentate dal riaffacciarsi di un passato drammatico e cruento. Sceneggiatura, montaggio e fotografia eccellenti al servizio di attori (cosa rara in questo genere) più che credibili. Ottimo anche il sonoro, concausa efficace nei sussulti e nella tensione. Una bella scoperta.
MEMORABILE: I deliri del protagonista; I macabri fotogrammi.

Schramm 12/08/15 13:09 - 3490 commenti

I gusti di Schramm

Wow, un'altra ghost-story che sembra paranormale ma babadook babadook babadook... è normale! O no? Gli è che nell'ultima casa a sinister, all'angolo tra Poughkeepsie e un certo reparto, il protagonista si ritrova per le mani reels di arcaici crime-scenes avvenuti, guardanpo'!, a casa sua. E con lui non discerniamo più il vero dal falso, se i fantasmi sono quelli della mente o del video. Ring any bells? Magari a Kavanagh si può dare una bella tirata d'orecchi per l'abuso spudorato dei più frusti cliché e per l'impersonalità di fondo, non fosse che sa riscattarsi con una lussuosa mise en scene.

Lattepiù 16/08/15 13:28 - 208 commenti

I gusti di Lattepiù

Il protagonista ha una faccia da cane bastonato perenne. Si può capirlo: prima scopre di essere cornificato allegramente dalla moglie; poi che il canale presso casa sarebbe sede di inquietanti presenze e teatro di agghiaccianti fatti di sangue passati. Ormai i film che si muovono al confine tra i fantasmi effettivi e i fantasmi della psiche fanno genere a sé. Questo assomiglia a un mucchio di altri film, spesso migliori e non sfrutta a dovere lo spunto dei filmati d’epoca. Ma almeno non annoia e la parte finale è bella marcia e visionaria.
MEMORABILE: L’allucinazione (?) del protagonista collassato nel lurido cesso pubblico; Il parto putrescente.

Deepred89 23/10/15 12:35 - 3701 commenti

I gusti di Deepred89

Idee tutte più o meno già viste altrove (Sinister e Eyes Wide Shut senza uscire dal primo quarto d'ora) e un colpo di scena finale che risulterà tale solo per chi è totalmente a digiuno del genere. Tolti tali sassolini dalla scarpa, non si può non osservare come il thriller di Kavanagh funzioni a meraviglia, senza un solo attimo di tregua, cupo e misterioso senza scadere nella gratuità, ben interpretato e girato con grande professionalità, abile nel valorizzare gli ambienti e mai stucchevole nei suoi tocchi horror.

Rebis 10/03/16 11:19 - 2331 commenti

I gusti di Rebis

Insomma, l'aveva fatto De Palma con Alfred Hitchcock, ora lo fa Kavanagh con l'intero corpo dell'haunted movie (Suspense, Amityville, The Ring, Sinister, i riferimenti più espliciti): campionare stilemi, scene madri, topoi fondativi per generare nuove emozioni attorno a forme riconoscibili. Neoclassicismo postmoderno? All'incirca. Stile? Non molto. Rimane, fuori dai momenti indiscutibilmente terrifici, un cinema che giustifica la sua ragion d'essere attraverso istanze teoriche e metafilmiche; ma la narrazione non sostiene il primo piano, e il film si dissolve come affiora il nulla del racconto.

Pesten 22/07/17 11:59 - 784 commenti

I gusti di Pesten

C'è molto dei suoi coetanei in questo film, con storia classica e abusata (di recente), che riesce a conservare un minimo di personalità per via della provenienza (Irlanda). Gli attori non sono proprio il massimo, tra espressioni simili dal primo all'ultimo minuto o da caratterizzazioni che ti fanno capire le cose prima che accadano, ma probabilmente soffrono una scenografia e un soggetto che fa acqua in parecchi punti. Riuscito, ma tenere l'attenzione fissa sullo schermo non è sempre facile.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Never grow oldSpazio vuotoLocandina SonSpazio vuotoLocandina Strane frequenzeSpazio vuotoLocandina L'occhio della spirale

Galbo 6/09/17 07:42 - 12372 commenti

I gusti di Galbo

Horror di genere che si muove tra case infestate, visioni di morte e deliri persecutori. Il protagonista sprofonda sempre di più nella paranoia, ben resa dall'ottimo protagonista Rupert Evans e il regista fa crescere abilmente e progressivamente la tensione, con un bel contrasto tra le immagini di quiete domestica e quelle efferate derivanti dai deliri del personaggio principale, con buoni effetti visivi. Nulla di nuovo ma un film che ben realizzato che centra il bersaglio.

Hackett 18/02/18 17:12 - 1865 commenti

I gusti di Hackett

Buon horror irlandese che, se da un lato sfrutta immagini e situazioni derivative di parecchi capolavori del genere (da Shining a The ring, passando in maniera più leggera per Session 9) per il resto ci regala una vicenda di paura, gelosia e pazzia molto terrena, ancorata al paesaggio desolato di una provincia irlandese appena visibile, ma che appare squallida e lontana dalle immagini da cartolina. Ben orchestrato.

Il ferrini 29/12/18 23:59 - 2337 commenti

I gusti di Il ferrini

Funziona decisamente bene questo irish horror, creando una crescente tensione che procede di pari passo con la discesa agli inferi del protagonista, sempre più risucchiato dalle sue proiezioni (anche letterali, trattandosi d'un archivista) e ossessioni. Visivamente pesca da Amityville a The ring passando per Dark water, senza aggiungere granché di nuovo ma mescolando con perizia gli ingredienti. Evans è genuinamente paranoico e anche il bambino è davvero perfetto. Ottimo film di genere.

Mco 16/03/19 22:33 - 2323 commenti

I gusti di Mco

Si cammina tra i parafernali del genere in questi novanta minuti diretti da Kavanagh. Talvolta si sconfina in terreno ghosthouse, talaltra si finisce nei meandri del thriller piscologico, creando un effetto straniante nei confronti dello spettatore, inghiottito da una diegesi perlomeno bislacca. Non mancano il disgusto, come nel caso del tour notturno nei bagni pubblici e più di un salto sulla poltrona. Ma l'impressione è che l'idea di base avrebbe potuto essere sfruttata meglio. Discreta la prova di Evans, bellissima la Hoekstra.
MEMORABILE: L'incubo nel bagno sudicio.

Minitina80 29/11/19 12:25 - 2976 commenti

I gusti di Minitina80

Quando un horror riesce a far scorrere un brivido lungo la schiena, allora lo si può definire riuscito. Tutto il resto assume un valore secondario, anche se in questo caso c'è veramente poco da rimproverare. Forse la storia non è granché originale, ma il modo scelto da Kavanagh per raccontarla è tremendamente efficace, per niente banale e facile da mettere in scena. Alcune sequenze sono magnetiche e tengono il fiato sospeso, soprattutto nell'ultima parte. La dimostrazione che si possono affrontare i soliti argomenti senza apparire ripetitivi.
MEMORABILE: Le visioni; La fuoriuscita dal muro; Le allucinazioni; Il parto.

Taxius 20/12/19 10:58 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Un'enorme villa in cui a inizio 900 è avvenuto un efferato femminicidio, inquietanti visioni di morte, un bambino piccolo, una moglie adultera sparita nel nulla e la persecuzione della polizia; questa è la pesante situazione in cui si trova David, un modesto archivista. Bell'horror vecchio stile a metà tra ghost story e thriller, in cui non si capisce se ciò che si vede è allucinazione o realtà. La trama è molto originale e coinvolgente e è un crescendo di follia e violenza in cui lo splatter abbonda. Finale che gela il sangue nelle vene...

Lupus73 17/02/20 20:24 - 1483 commenti

I gusti di Lupus73

Film apparentemente non originale riconducibile a influenze Amityville, The ring, Sinister, Shining... opere che però non vengono scimmiottate ma usate in maniera strumentale dal soggetto. Nonostante la prevedibilità del meccanismo principale, la pellicola riesce a essere piuttosto inquietante sia per l'uso del paranormale come influenza mentale, manifestata nelle azioni dell'individuo vivente (come nel film di Kubrick), sia per un sapiente montaggio (e fotografia) che usa in maniera spesso brutale bombardamenti di immagini. Riuscito.
MEMORABILE: Le varie scoperte sul passato sanguinario della casa; Il finale (veramente azzeccato).

Myvincent 31/07/20 07:39 - 3721 commenti

I gusti di Myvincent

In un canale come tanti si ritrova il cadavere di una donna, morta a quanto pare accidentalmente, ma si sospetta del marito geloso. Col solito consumato registro continuamente in bilico fra deliri e allucinazioni di natura psichiatrica e "realtà" tutta fantasmagorica a cui sembra credere solo il protagonista, si consuma l'ennesimo horror contemporaneo, il quale, non arriva a concludere nulla di definitivo o a sciogliere i dubbi. Nulla di nuovo sotto questo cielo (nero). Un mondo di sbadigli in più.

Bubobubo 9/12/20 16:09 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Giovane archivista della cineteca, geloso della bellissima moglie di cui sospetta (fondatamente) un tradimento, viene sconvolto dalla visione di un vecchio filmato della polizia in cui si documenta l'orrendo omicidio di un'intera famiglia nella sua attuale residenza...Come vada a finire la vicenda è chiarissimo entro il primo quarto d'ora, grazie a una curiosa citazione allo Strade perdute lynchiano (il party); e non confonde poi granché le acque il gioco delle tre carte che il regista applica alacremente per i 70' successivi. Discreta la costruzione della tensione psicologica.
MEMORABILE: Apparizione al bagno pubblico; C'è qualcosa nella stanza d'albergo?

Voloerrand 9/05/21 23:03 - 43 commenti

I gusti di Voloerrand

Praticamente è stato detto tutto nel genere horror, e forse è lo stesso per ogni espressione umana (dopo circa 200.000 anni...), difficile vederci grosse similitudini con film citati e noti più che in altri film (magari Fractured & Dream house si) e anzi, il veloce precipizio nel delirio e nelle atmosfere da casa posseduta, rivisitazione moderna di una Hill house più cittadina ma altrettanto stagnante, rendono quest'opera abbastanza godibile e di buon livello. E' vero c'è un pozzo e c'è una figura femminile molto in stile The ring, ma c'è anche uno tocco di thriller niente male.

Steve Oram HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Killer in viaggioSpazio vuotoLocandina Captain WebbSpazio vuotoLocandina A dark songSpazio vuotoLocandina The end of the F***ing world

Anthonyvm 6/06/21 15:50 - 5612 commenti

I gusti di Anthonyvm

Senza raccontare niente di innovativo (case dal passato oscuro in stile Amityville horror, filmini di famiglie uccise tipo Sinister con spettri à la The ring annessi, signore vestite di scuro fra The woman in black e Suspense), l'irlandese Kavanagh confeziona un dignitoso thriller psicologico, giocato (un po' convenzionalmente ma con intelligenza) sull'ambiguità che circonda l'elemento sovrannaturale. Il terzo atto rivela forse troppo, quasi a voler dare un'interpretazione univoca degli eventi, ma si riprende nel cupo finale. Notevole la performance da protagonista di Rupert Evans.
MEMORABILE: Il filmato dagli archivi della polizia; I flashback sanguinari; Il corpo nel canale; Lo spettro esce dalla proiezione del film; Il parto del fantasma.

Nicola81 5/07/21 18:30 - 2827 commenti

I gusti di Nicola81

Difficile trovare spunti originali in questo horror/thriller irlandese che in compenso assolve però pienamente il compito che ci si aspetta da una pellicola del genere: crea fin da subito una certa inquietudine che poi sfocia in vera e propria tensione, regalando anche qualche genuino spavento. Il dubbio se quanto vissuto dal protagonista sia reale o frutto di allucinazioni funziona, e il finale non concede sconti, mentre le sequenze più propriamente splatter non aggiungono nulla. Bravo Rupert Evans in un ruolo non facile, la Hoekstra è una bella statuina che ispira scarsa simpatia.

Pumpkh75 8/09/21 14:21 - 1735 commenti

I gusti di Pumpkh75

Intreccio risaputo, è chiaro da subito, eppure non mancano quelle componenti che aiutano a trascurare i tanti déjà vu: l’ottimo Rupert Evans tribolato, l’abiura quasi totale degli jumpscares, la scaltrezza visiva del regista, la bravura nel generare mistero anche laddove tutto sembra chiaro e definito. Si chiude con dieci minuti ancor più tesi ed efficaci ma anche con un educato quesito da porre a Kavanagh: trovata una location inquietante e frondosa e donatole l’onore del titolo, perché non sfruttarla di più? Sagace.

Giùan 18/09/21 10:21 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Piuttosto convenzionale, per quanto non disprezzabile. Girato da Kavanagh con esplicitate intenzioni cinefile (la curiosa ambientazione nella cineteca caratterizzata come un grigio ufficio routinario), il film si configura da subito come l'apnea nell'incubo personale di un piccolo travet (il davvero depressivo Evans, nel quale non si capisce cosa possa aver trovato la lunghissima Hoekstra), il cui delirio fantasmatico capiamo bene fin dall'inizio celare meno immateriali motivazioni. Comunque ben tenuto nel suo mood ossianico e con un bambino da horror che si esprime con naturalezza.

Capannelle 11/01/22 22:54 - 4394 commenti

I gusti di Capannelle

Realizzato con un certo gusto ma alla resa dei conti si finisce sempre negli stessi meandri. Per circa un'ora è indeciso sulla strada da intraprendere, se parare sul thriller familiare con tanto di ispettore irritante o privilegiare la dimensione horror/onirica. Ci sarebbe un personaggio con potenziale magnetico, la Hoekstra, ma visto che bisogna creare angoscia la ragazza viene relegata in secondo piano. Il seguito propone qualche passaggio niente male e qualche forzatura che in teoria dovrebbe far balzare sulla sedia. Bene la direzione degli attori ma non vengono sfruttati a fondo.

Puppigallo 1/11/22 11:55 - 5250 commenti

I gusti di Puppigallo

Tanto tuonò... che piovigginò. È infatti al di sotto delle iniziali aspettative questo horror che fa troppo equilibrismo tra reale e non per giustificare gli avvenimenti. Sarebbe stato meglio, in questo caso, eliminare coraggiosamente la parte horror, sottolineando quanto la mente umana possa essere un pozzo nero senza fondo capace di nascondere qualunque cosa (un pozzo alla The ring, dal quale questa pellicola attinge in alcune impostazioni visive). Il tutto è sì realizzato in maniera professionale, ma la sensazione che potesse essere intrapresa un'altra strada è troppo forte.
MEMORABILE: "Io lì ci vivo"; Alla faccia del reflusso gastrico; In negativo: alcuni dialoghi, come quello della suocera che parla del trauma dell'amante...

Valcanna 17/01/23 16:52 - 32 commenti

I gusti di Valcanna

Quanto profondamente possono penetrare nella psiche dell'uomo i fantasmi della follia? Pellicola che prende spunto da molte altre già viste in passato ma che riesce a stare in piedi con propria dignità. L'illusione dell'illusione trasporta in un loop introspettivo che lascia lo spettatore solo davanti al dubbio: sono i fantasmi della follia oppure è la follia di fantasmi a dirigere la trama? Consigliato.

Diamond 30/11/23 10:20 - 134 commenti

I gusti di Diamond

Parte con un piglio lynchiano per poi prendere strade già battute in diversi film di quegli anni e non solo. Ma, malgrado la scarsa originalità, il film si fa seguire grazie a una regia accorta, una ottima fotografia e a una eccellente prova di Evans. Probabilmente qualche passaggio poteva essere gestito meglio, ma si va dritti fino a un finale abbastanza forte e (in parte) inaspettato.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.