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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ed eccone un altro, a cavalcare la moda delle trasgressioni giovanili. Tarantino (e di riflesso Oliver Stone col suo NATURAL BORN KILLERS) sta sempre di più segnando un’epoca, che dopo questo DOOM GENERATION vedrà nascere e crescere i vari TRAINSPOTTING, KIDS eccetera. In realtà però l'opera franco-americana di Gregg Araki non sembra possedere la genialità di PULP FICTION né la simpatica spontaneità di...Leggi tutto TRAINSPOTTING, e anzi fa sorgere il dubbio di aver a che fare con una scaltra operazione commerciale, tendenziosa al punto giusto e condita dall'immancabile turpiloquio che già da tempo è parte integrante dei film di matrice giovanilistica (basti pensare al seminale I RAGAZZI DELLA PORTA ACCANTO, 1985). Così eccoci di fronte alle scontate riflessioni sul senso della vita, all'ennesima riproposizione del concetto filosofico del “carpe diem”, all'involuzione semantica dettata dalla necessità di inserire ogni genere di volgarità in frasi creativamente originali. L'autocompiacimento di Araki nelle descrizioni splatter, nelle esplicite e continue parentesi sessuali, nell'apparizione (sicuramente una delle primissime volte) del liquido seminale tra i fotogrammi di un film non catalogabile come erotico o porno, sembra soprattutto figlia della volontà di creare uno scandalo programmato sostanzialmente fallendo nell'intento (anche se il VM18 se l'è beccato). Araki cerca forzatamente il film d'autore ma, fatta eccezione per alcune interessanti scenografie e qualche suggestiva inquadratura sghemba, fallisce l'obiettivo finendo con lo stremare lo spettatore a causa del lento incedere di ogni dialogo. L'interesse per una storia in fin dei conti vuota e povera di spunti originali scema presto, lasciandoci la solo curiosità di vedere fino a che punto potranno spingersi la follia di Xavier (detto “X” per una più facile identificazione con la sua generazione) e la passiva accondiscendenza di Jordan. I due, assieme alla bella e candida Amy Blue (Rose McGowan) sono gli unici protagonisti della vicenda, costantemente persi in dialoghi spesso privi di vera logica. La struttura tipica del road-movie è ancora quella di NATURAL BORN KILLERS e dei RAGAZZI DELLA PORTA ACCANTO e anche la fotografia ricorda quella già cromaticamente vivace del film con Charlie Sheen. Le musiche incidono meno del previsto. Tra i vari esempi di opere dedicate alla nuova gioventù dannata (esemplificativo il costante ricorso al numero della bestia, il 666, a ogni comparsa di una cifra) DOOM GENERATION è forse tra i meno sinceri: programmaticamente volgare, quasi mai divertente ma comunque confezionato con buona professionalità.

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Homesick 3/02/08 17:44 - 5737 commenti

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Araki segue la scia lasciata da alcuni successi cinematografici del periodo: i giovani maledetti e assassini di Natural born killers, il pulp tarantiniano, il fascino della fotografia onirica lynchiana e un encomiabile interesse per la buona musica underground (Jesus & Mary Chain, Nine Inch Nails, This Mortal Coil e cameo degli Skinny Puppy in veste di teppisti). Il plot si ricollega invece a 'La donna del bandito' di Nicholas Ray. Un film derivativo, figlio del suo tempo, più incisivo sul piano esteriore che per i suoi contenuti.

Pigro 23/02/09 10:19 - 9666 commenti

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Due ragazzi e una ragazza in viaggio, tra sesso, omicidi e strani incontri. Incredibile road movie adolescenziale intinto di splatter per raccontare, con spunti surreali fra l'esoterico e il grottesco, le forme di una 'generazione dell'Apocalisse' (come dice il titolo), segnata dal ricorrente numero del demonio e da mille altri presagi biblici e funebri. Non è un film sui giovani d'oggi o sul maledettismo, ma sull'adolescenza in sé, i suoi riti di passaggio e il suo senso della morte, giocato sui primissimi piani di un'umanità smarrita.

Rebis 16/06/11 13:35 - 2337 commenti

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Xavier Red, altrimenti detto "X", è un mutante. Probabilmente il diavolo. Spinge l'acceleratore nella vita esausta di Jordan White ed Amy Blu fino all'autoconbustione. Un road movie allucinato e grottesco lanciato senza inibizioni verso l'ultimo girone infernale: più derivativo e risonante che profondo, è, nondimeno, una spudorata esibizione di stile, pervasa da inquietudini generazionali, incursioni splatter e un sincero amore per il cinema (Lynch, rielaborato e metabolizzato). Che sia "un film eterosessuale di Gregg Araki" è solo una considerazione provocatoria, tutta da verificare. Acido.

Herrkinski 20/12/11 02:46 - 8109 commenti

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Visto in VHS ai tempi della sua uscita, dove i prodotti coevi fiorivano, tra cinema indipendente (SFW e Killing Zoe, per dirne un paio) e blockbuster d'autore (Pulp Fiction, Natural Born Killers). Se all'epoca, dal basso dei miei 15 anni, mi sembrò un film trasgressivo, visto oggi perde di certo buona parte del suo fascino; rimane un discreto esercizio di stile, con momenti riusciti ed altri meno, una buona colonna sonora alternativa e degli interpreti dalla faccia giusta. Tremendo il doppiaggio italiano. Molto '90s, con pro e contro del caso.

Luchi78 2/02/12 16:11 - 1521 commenti

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C'è effettivamente qualcosa che non torna in questo film di Araki, troppo spesso illogico e sconclusionato, dove scene di sesso e violenza si alternano senza un perché. Insomma, è vero che nella doom generation ci sono dei picchi di trasgressione, che a volte può spuntare la "X" che, come nel caso del personaggio del film, ti trascina in mondi torbidi ed inesplorati, ma la follia è tutt'altra cosa... Comunque la regia è ottima, la fotografia ben sfruttata e la McGowan conturbante quanto basta per meritare la visione.

Lucius 9/06/13 11:12 - 3015 commenti

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L'opera omnia di Araki affronta il tema della gioventù bruciata, ma anche quello dell'amicizia vera, dei sentimenti e della sessualità. I dialoghi sono argutamente espliciti, i personaggi tratteggiati con mano ferma. La pellicola trasuda sex-appeal e non evita il gore quando questo è necessario alla storia. La soundtrack è potente e trasmette la forza dei personaggi, vite allo sbando nel sottobosco dell'umanità. Una generazione dannata fatta di divi mancati. Autentico, estremo, sincero. Cult imprescindibile.
MEMORABILE: La testa mozzata che parla; il sex appeal dei personaggi; La tensione erotica sempre presente.

Pinhead80 16/04/16 18:53 - 4758 commenti

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E' un film che sicuramente fa discutere ed è già molto, perché è evidente come lasci qualcosa in chi lo guarda. Tante possono essere le conclusioni da trarre, ma Araki riesce a confondere bene le idee. Se nel film compaiono costantemente i segni di una presenza diabolica, è altrettanto vero che i protagonisti sono tre, numero che richiama la Trinità cristiana. E poi ci sono le nuove generazioni, che vivono sbeffeggiando le vecchie senza riuscire però a vincere gli stereotipi e le intolleranze. Tante cose, forse troppe, ma comunque da vedere.

Paulaster 13/03/19 09:52 - 4417 commenti

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Coppia di ragazzi si unisce a un terzo per vagare tra omicidi e sesso assortito. Araki punta alla provocazione esplicita nei dialoghi e nello splatter per dare la sua interpretazione della Generazione X. Colorato e a suo modo affascinante dal lato visivo, il film ha dei difetti in un ritmo scostante e nella scarsa espressività dei protagonisti. Buone le musiche d’accompagnamento e gli ambienti a scacchi o plastificati dell’epoca. Contenuti a volte eccessivamente sboccati hanno dato problemi di censura. Il doppiaggio non sembra all’altezza.
MEMORABILE: Il criceto nelle mutande di Richard Gere; Il topo di carne; “Down with dope, up with hope”; Il cameo di Heidi Fleiss; Il sesso a tre.

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  • Homevideo Lucius • 22/06/11 18:14
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, la cover della vhs targata Deltavideo (versione integrale):

    Ultima modifica: 23/06/11 08:18 da Zender
  • Discussione Lucius • 22/06/11 18:15
    Scrivano - 9051 interventi
    Buio questo è un filmone.
  • Discussione Buiomega71 • 22/06/11 18:37
    Consigliere - 25998 interventi
    Sì, lo sò. Ho la vhs(uncut) della Deltavideo. L'ho visto secoli fà, ricordo ben poco, ma Araki "spacca" mica di brutto.
    Ultima modifica: 9/06/13 20:51 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 22/06/11 18:40
    Consigliere - 25998 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, la cover della vhs targata Deltavideo (versione integrale):

    Uguale alla mia, grande Lucius!
    Ultima modifica: 23/06/11 08:15 da Zender
  • Discussione Zender • 23/06/11 08:19
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Ehm, scusa Lucius, come mai è venuta così tagliata al bordo la copertina? Col titolo che a sinistra non si legge? Sono troppo grandi per lo scanner? Cioè più grande di un A4? Non le facevo così grandi.
  • Discussione Lucius • 23/06/11 14:37
    Scrivano - 9051 interventi
    No, in realtà molte le ho tagliate per adattarle alla cover del dvd, se non va bene cancellala pure.
  • Discussione Zender • 23/06/11 14:59
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Ah ecco, mi pareva. No, queste le lascio. Però se il taglio è tanto evidente magari non scannerizzarle.
  • Curiosità Lucius • 9/06/13 11:22
    Scrivano - 9051 interventi
    * Il film è costellato di numerosi e celebri cameo: Parker Posey, Heidi Fleiss, Christopher Knight, Margaret Cho, Perry Farrell, Amanda Bearse, Nicky Katt, i pornodivi gay Zak Spears, Rex Chandler e la band industrial canadese Skinny Puppy.

    * Ogni volta che un personaggio compra qualcosa nel corso del film, la somma è sempre di $6.66. Inoltre il numero civico dei luoghi visitati è sempre 666 e nel rapporto della polizia si dice che Amy aveva una media del 6,66 a scuola.
    Fonte: Wikipedia

    * Le frasi cult sono diverse. Tra queste:
    Jordan: "Mi sento come un criceto incastrato nel culo di Richard Gere!" e ancora:
    "La vita ogni tanto sa di merda. Stacci."

    * Ogni volta che i protagonisti usano l'accendino a teschio, la fiamma è di colori differenti: quando lo usa Jordan la fiamma è blu, quando lo usa Xavier è rossa e quando lo usa Amy è arancione.
    Fonte: Exxagon.it

    * Seconda parte della trilogia "Teenage Apocalypse", iniziata con Totally Fucked Up (1993) e proseguita con Nowhere (1997).
  • Homevideo Lucius • 9/06/13 11:24
    Scrivano - 9051 interventi
    La versione televisiva italiana è pesantemente censurata e di conseguenza assai più corta in durata.La vhs Deltavideo risulta integrale.
  • Discussione Raremirko • 9/06/13 18:21
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    veramente magnifico, ne possiedo un bellissimo ricordo, così come per molti film di Araki (tipo anche l'ultimo Kaboom).

    Come etetica/stile/contenuti da la biada a moltissimi altri film sulla stessa linea d'onda.