Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Non ha mai brillato troppo, la coppia Montesano/Noschese (salvo forse nel geniale remake di CRIMEN, dove Noschese lombardo è travolgente) e qui forse si capisce perché. Diversamente da altri comici del periodo i due, senza un copione valido, faticano a improvvisare (qui, ad esempio, meglio ci riesce l'ottimo Lino Banfi assistente del commissario): tutto il primo quarto d'ora, con i tre protagonisti (Noschese, Montesano e Biagini) al party d'un produttore cinematografico dove si fingono qualcun altro pur di non apparire quel che sono (cioè tre morti di fame che vivono d'espedienti), rende bene l'idea. Noschese che da...Leggi tutto camaleonte qual è s'inventa un credibile accento sardo non sa bene dove andare, Montesano si tien su con la simpatia e il mestiere, la Biagini col fisico perché l'insistito accento americano è piuttosto irritante. Poi comincia finalmente la storia, coi tre che fanno comunella e decidono, per finire sui giornali e diventare celebri, di organizzare un finto assassinio: dovranno entrare nella casa di Mirella (Biagini), mettere tutto a soqquadro, sporcare di sangue le pareti e fingere di averla uccisa in un quadro delittuoso a matrice satanista. L'idea è di farsi incolpare nonché incarcerare per poi riacquistare la libertà una volta che la complice che si deve credere morta risalterà fuori. Bella trovata, ma non si accorgono che nella casa dove distruggono tutto un cadavere c'è davvero, ed è quello dell'amica di Mirella, fatta fuori da una misteriosa “organizzazione” di cui la poveretta aveva scoperto troppo. Qui dovrebbe forse cominciare la parte più “thriller”, con l'entrata in scena della polizia che trova il vero cadavere facendo cambiare del tutto atteggiamento alla coppia di falsi killer, ora davvero a rischio di esser considerati autori di un delitto; in realtà – al di là di qualche soggettiva con guanti neri e qualche primo piano sui famigerati occhi storti (vedremo nel finale a chi appartengono) – si resta sul comico catastrofista e la battuta slapstick, ignorando del tutto ogni riferimento al genere "argentiano" tanto in voga all'epoca. I ripetuti inseguimenti farseschi del commissario e del suo aiutante ai tre in fuga (con Mirella spesso nascosta) si risolvono davvero banalmente e le cose non migliorano con l'entrata in scena dei tanti caratteristi del nostro cinema d'azione: si vedono Gildo Di Marco in versione sicario e Nello Pazzafini macellaio con coltellaccio, che divide coi due una lunga scena tutta girata all'interno di una camera con interminabile inseguimento dentro e fuori da un armadio (le cui ante si aprono e chiudono in continuazione facendo entrare uno e uscire un altro) per poi beccarsi in testa un lampadario. Gran parte di ciò a cui assistiamo sono gag visive di dubbio gusto, che recuperano un po' nell'ultima parte ma che evidenziano grosse carenze nello script di Scarnicci, Vianello e Steno, il quale dirige col pilota automatico rendendosi forse conto dello scarso risultato a cui sta andando incontro e nel provare a movimentare la scena eccede creando solo una gran confusione. Forse la cosa migliore resta il titolo, se non altro curioso e intrigante.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/10/13 DAL BENEMERITO ALBSTEF90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 25/01/17
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Albstef90 7/10/13 11:18 - 78 commenti

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Buona carrellata di siparietti con protagonisti la coppia Noschese-Montesano. Film che ricalca un po' i clichè del cinema giallo argentiano ma con occhio diretto principalmente verso la commedia. Tanti caratteristi di contorno e buone trovate di sceneggiatura (firmata anche da Vianello) rendono divertente la visione. Non un capolavoro... ma ci si diverte molto! Parte di rilievo per Lino Banfi (aiuto ispettore) e Umberto Raho (killer pazzo). Simpatico Pescucci nel ruolo di tassista. Per i fan di Noschese-Montesano. Buone le musiche dei De Angelis.
MEMORABILE: La scena iniziale dal meccanico con canzone di Montesano; Noschese cacciato dal set del film western; I primi piani degli occhi prima di un delitto.

Dusso 2/04/14 00:27 - 1566 commenti

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Noschese (generico cinematografico sardo), Montesano e la Biagini tentano il successo architettando un falso delitto; peccato che ci scappi il morto sul serio... Divertente (ma non certamente il più divertente della coppia) presa in giro dei thriller dell'epoca (fantastico Nello Pazzafini come cuoco macellaio!) con una moltitudine di piccoli/grandi attori del tempo.

Geppo 9/06/14 12:41 - 316 commenti

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Thriller-comico diretto da Steno e interpretato dalla coppia Montesano-Noschese, inventata dallo stesso produttore Dino De Laurentiis. Alcuni momenti sono davvero divertenti e godibili, tipo il progetto del falso delitto. Non è tra i migliori della coppia, ma neanche tra i peggiori. C'è sopratutto Isabella Biagini che ci offre una comicità eccezionale, in una delle sue più divertenti performance. La regia è stata affidata a Steno, ma... chissà perché mi ricorda più le regie di Bruno Corbucci (forse perché quest'ultimo era l'esperto del thriller-comico).
MEMORABILE: La canzone "Fortuna sì, fortuna no" cantata da Enrico Montesano.

Caesars 17/10/14 09:34 - 3790 commenti

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La coppia Montesano-Noschese, all'epoca molto attiva e redditizia ai botteghini, si cimenta questa volta con una parodia dei gialli argentiani (che si concretizza soprattutto con primi primi sugli occhi, storti per l'appunto, dell'assassino). Il risultato è piuttosto scialbo, con situazioni tirate via per moltissimi minuti ("l'inseguimento" nell'armadio) per arrivare a superare la canonica ora e mezza di spettacolo. Anche la regia di Steno non riesce a dare nessun contributo significativo all'innalzamento della qualità della pellicola.

Fauno 31/10/14 01:34 - 2212 commenti

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Era dai tempi di Animal house che non ridevo come nella scena della preparazione del finto massacro e in quella verso la fine sullo stato d'animo del commissario, col morale talmente sotto i tacchi da rasentare il crepacuore... La coppia Noschese-Montesano è ben affiatata e la Biagini è così magistralmente truccata da assurgere quasi a megadiva, ma quelli che mi sono piaciuti di più son stati Pazzafini e Rossi, veri mostri sacri dei b-movies. Un film gradevole, che ho visto volentieri, anche se i miei generi sono altri.
MEMORABILE: "Sono il figlio di Satana". Secchiata d'acqua. "No, sei er fijo d'una mignotta!"

Trivex 25/11/14 10:03 - 1744 commenti

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Divertente (meglio Montesano che Noschese, a mio avviso); piacevole pure il Banfi assistente. Scorrevole con momenti nei quali, seppur in modo contenuto, si ride davvero. Film "macchietta" che alla fine conduce pure nel mondo della mitica "RAI" anni 70, nel pieno del delirio dei tre compagnoni in cerca di gloria (ma troveranno solo guai). Il "verso" non è soltanto al cinema thriller di quel tempo, perché alla fine l'elemento "politologico" in versione "ultralight" fa capo e i fotografi cercheranno le persone famose... in una squallida galera!

Homesick 20/10/15 08:23 - 5737 commenti

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Come idea di base, Steno anticipa di un anno il Lattuada di Sono stato io!, e la coppia Montesano-Noschese garantisce il divertimento di alcune gag; il film incontra tuttavia un grosso limite nel copione fiacco, che inizia a farsi ripetitivo e prevedibile dopo aver esaurito il valido spunto iniziale. Buono il supporto dei vari caratteristi di contorno. Montesano canta la canzone "Fortuna sì, fortuna no", con testo dell'attore Fausto Tozzi e musiche dei fratelli De Angelis.
MEMORABILE: «Permette? Giacinto Puddu, in arte Brent Harriston, attore primario»; Montesano e Noschese al party.

Graf 9/01/17 15:41 - 708 commenti

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Più che ai thriller argentiani, con questo film Steno decide di autoparodiare il suo film precedente La polizia ringrazia, caposaldo del fortunato filone dei poliziotteschi. Tre aspiranti attori a caccia di notorietà decidono di simulare un delitto ma... Farsa superficiale e ripetitiva ma agile e spedita che mette alla berlina l’ipocrisia di un certo ambiente dello spettacolo, prende in giro il meccanismo di tante trame del genere poliziesco a che, alla fine, intuisce, con sorprendente perspicacia, la decomposizione della Prima Repubblica. Attori al top.
MEMORABILE: Il macellaio interpretato dal mitico Nello Pazzafini non ha niente da invidiare a certi inquietanti personaggi dei thriller di Dario Argento.

B. Legnani 23/06/19 21:28 - 5532 commenti

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Dopo un inizio discreto (da notare Luca Sportelli, regista di film western, truccato in modo da ricordare Sergio Leone...), che diverte per la trovata di partenza e del suo simpatico sviluppo, il film si incarta nel secondo tempo, quando non ci sono più le idee e si ricorre a lunghi inseguimenti e a una ripetuta gag con la sequenza continua dei cadaveri. Apparizione della callipigia Marchall, qui in motocicletta. Non il migliore con la coppia Montesano-Noschese. Quest'ultimo non fa neppure un'imitazione.
MEMORABILE: Citazione da Psyco: Noschese con un coltellone lacera il telo della doccia.

Markus 24/06/19 12:57 - 3687 commenti

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Un finto delitto inscenato va storto e diventa vero, così un gruppo di strampalati amici si ritrovano invischiati in un folle giro d'equivoci e con la polizia alle calcagna. La coppia primi Anni Settanta Montesano-Noschese si riunisce (stavolta con Isabella Biagini, nel suo eterno ruolo di "oca giuliva") per una dilettevole "pochade" d'altri tempi. I primi quaranta minuti del film scorrono come il vento e strappano più di un sorriso; la seconda parte, invece, si avvita per penuria d'idee e si assiste a un eterno riempitivo. Peccato.

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Cotola 2/07/19 15:40 - 9044 commenti

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Film che spreca l'interessante idea di partenza: un falso delitto per assurgere alla celebrità. Ed all'inizio le cose funzionano abbastanza bene e ci si diverte a sufficienza. Poi col passare dei minuti il film cala vistosamente per poi crollare nella parte finale dove si ride poco ed ogni tanto ci annoia pure un po'. Peccato perché con una sceneggiatura migliore ne sarebbe potuto venire fuori un piccolo gioiellino. Interessante, soprattutto nelle parti di contorno, il cast.

Claudius 9/09/23 20:00 - 543 commenti

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Commistione non del tutto riuscita di commedia e giallo (i delitti non mancano, ben tre). La coppia Montesano-Noschese funziona discretamente (soprattutto Montesano), Banfi garantisce la giusta dose di comicità ma anche la trama gialla funziona (anche se poteva essere sviluppata meglio). Gli occhi dell'assassino (soprattutto nel terzo delitto) giungono inaspettati e qualche brivido lo danno. Non bellissimo ma più che sufficiente.
MEMORABILE: Montesano annaffiato: "No, sei un fijo de na mignotta"; Gli occhi dell'assassino (che un po' di soggezione la mettono).
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  • Discussione Caesars • 3/04/14 14:16
    Scrivano - 16811 interventi
    Grazie della risposta.
    Speravo fosse spuntata qualche fonte più facile da reperire.
  • Discussione Graf • 3/04/14 23:58
    Fotocopista - 908 interventi
    Purtroppo sono anni che non riesco trovare il DVD di questo film (ma pare che non ci sia proprio...) e nemmeno di quello, simile nella parodia del thrilling, intitolato PSYCOSISSIMO (1961) ambedue diretti dal grande Steno.
    In quanto tifoso contemporaneamente di Steno, Hitchcock, Dario Argento, Raimondo Vianello, Enrico Montesano e della farsa italiana di serie B (che trovo irresistibile e spassosissima), vedere questi due film sarebbe per me come assistere ad un doppio derby e parteggiare ogni volta per ambedue le squadre in campo....Uno zucchero!
    Ma porto pazienza...
    Ultima modifica: 4/04/14 02:05 da Graf
  • Discussione Zender • 4/04/14 08:00
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Beh ma Psycosissimo l'han dato più di una volta in tv, anche ultimamente mi sembra.
  • Discussione Graf • 4/04/14 18:34
    Fotocopista - 908 interventi
    Un film in televisione non riesco quasi mai a seguirlo tutto...Orari impossibili, rumori, pubblicità, tagli...Un mezzo freddo. E poi non posso fermare il film e rivedere una scena per analizzarla meglio.
    Preferisco di gran lunga il DVD ( una volta, lapalissianamente, preferivo il VHS).
    Ultima modifica: 4/04/14 20:05 da Graf
  • Discussione Zender • 4/04/14 18:43
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Davo per scontato che avessi qualche mezzo per registrare i film da tv. Come non detto.
  • Discussione Graf • 4/04/14 20:20
    Fotocopista - 908 interventi
    Una volta avrei potuto registrare i film teletrasmessi sul videoregistratore... Mai fatto.
    Il film teletrasmesso non mi ha mai entusiasmato anche se ne ho visto molti, ma lo percepisco lontano quasi estraneo e adesso, con gli spot, è persino manipolato e spesso accorciato arbitrariamente.
    Il film va visto nella sala cinematografica,sul grande schermo, sua destinazione naturale, per apprezzarlo pienamente.Da piccolo e da adolescente entravo al cinema al primo spettacolo e uscivo dopo cinque, sei ore...
    Ora che ho superato da tempo gli anta, al cinema ci vado molto di meno ( e poi il cinema ha già raggiunto il suo acme tra gli anni '60 e '70 e ora è in generale declino sul piano della creatività, in depotenziamento nell'incidenza sociale e in ritirata dall'immaginario collettivo, soppiantato da altri media tra i quali internet...) quindi il film in DVD, da guardare e riguardare a piacimento, mi sembra un buon compromesso tra la sala e la TV.
    Ultima modifica: 4/04/14 23:06 da Graf
  • Discussione Zender • 5/04/14 09:02
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Sì certo, hai ragione Graf, son con te. Il problema è che non tutti i film escono in dvd, quindi la scelta ahinoi in molti casi non c'è.
  • Discussione Graf • 6/04/14 02:31
    Fotocopista - 908 interventi
    Aspetterò l'edizione dei due film in dvd.
    Ok, Zeder. Passo e chiudo.
  • Discussione Caesars • 14/10/14 16:08
    Scrivano - 16811 interventi
    Per chi fosse interessato, il film completo è visibile su youtube.
  • Discussione Caesars • 17/10/14 09:46
    Scrivano - 16811 interventi
    Nel mio vago ricordo, di un'unica visione cinematografica di più di 40 anni fa, mi sembrava un po' meglio di quanto in effetti sia. La regia di Steno è piuttosto anonima e non ci sono particolari trovate divertenti. Anche le citazioni del giallo argentiano si riducono praticamente ad un paio d'inquadrature sugli occhi (storti) dell'assassino e alla realizzazione del primo omicidio, poi più nulla.