Se si ha un po’ di pazienza, visto che la prima parte risulta poco interessante (anche qui c’è la videocamera finto-amatoriale), mostrandoci più che altro i soldati russi che vivacchiano saccheggiando, la seconda metà di questa pellicola potrà dare una certa soddisfazione, grazie soprattutto agli esseri biomeccanici, assemblati (fanno anche da sè) con quel che c'è. E bisogna dire che lo scienziato è proprio pazzo (una lucida follia che ricade sulle vittime, viste come pezzi da migliorare, da rendere funzionali). Non male, dopotutto. Nota di merito per Misha con "qualche" problema di interiora.
MEMORABILE: Gli esseri, assurdi quanto sfiziosi (il mietitore, l'uomo elica, il trampolato, la donna orsetto, lo scafandrato e altri); Il cervello in comune.
Iperdinamico mocku-reportage ambientato nella II guerra mondiale e incentrato sulle gesta di un gruppo di soldati russi in missione in Germania; scopriranno cose terrificanti... Poco budget, tanto mestiere e cura del dettaglio in questo horror-sci-fi/adventure claustrofobico e febbrile che sa scaraventare nella follia più opprimente: sono tutti pazzi! dice il Dottore; i nazisti, i comunisti, i capitalisti! e quindi nella pazzia si cerca di ricostruire, con ogni pezzo di gamba braccio cervello, l’esercito tedesco per sfuggire alla sconfitta. Bello!
MEMORABILE: Mezzo cervello comunista, mezzo nazista, chissà cosa ne sarebbe venuto fuori...
Appoggiandosi anche per motivi di budget allo stile mockumentary, Raaphorst parte da un suo corto e realizza un visionario incubo che parte come il reportage di una compagine di soldati di russi durante la guerra e si trasforma in una sarabanda di follia senza freni. Orride creature dallo stile steampunk create da un pazzoide miscelando pezzi di cadaveri a oggetti e armi di tutti i tipi si scatenano in un delirio che non dimentica una velata e follemente lucida critica verso ogni tipo di assolutismo e fanatismo politico. Ottimi gli artigianali SFX.
MEMORABILE: Il monologo del folle dottore su nazismo, comunismo e capitalismo; Il torso meccanico con gambe umane.
Tralasciando ogni discussione sullo stra-abuso del foundfootage negli ultimi anni e tutti i grossi limiti che si porta apresso, Frankenstein's Army si salva solo ed esclusivamente per i magnifici soldati riassemblati e sanguinari infilati nei corridoi di un dungeon da videogioco. Più mostri strani escono e più ne desideri. È lo spirito benigno di Roger Corman. Purtroppo, come ogni cosa bella, dura poco e alla fine la pochezza di tutto il resto pesa più dei nazi biomeccanici. A tratti divertente.
MEMORABILE: Il nazi con la testa d'aeroplano, la pentola con le gambe.
Artigianale ma con un suo preciso perché raffigurato da quelle creature assemblate con lucida e creativa follia. Anche la ripresa stile vintage non è male e alcuni passaggi sono gustosi, da teatro dell'assurdo, anche se va detto che spesso diventano troppo plateali. Il tutto è probabilmente motivato da quello che è il fattore debole del film, quell'eccesso di camera a mano, di footage che pur reso obbligatorio dallo script diventa presto irritante. Attori nella media e, credo, penalizzati dal doppiaggio.
MEMORABILE: La galleria di robot: voglio comprarli!
Non essendo riuscito a condurre in porto il ciclopico progetto nazi-apocalittico legato a "Worst case scenario", l'olandese Raaphorst ricalibra in scala minore la vecchia trama preesistente, alleggerendo ambizioni e complessità realizzative in favore di un prodotto maggiormente funzionale ed eseguibile. Un found-footage horror/bellico di pattuglia fra terre di nessuno, bunker-opifici, paurosi tecno-golem e folli creazioni di un Leonardo del bricolage "tetsuologico". Una gestione più "balagueresca" di spaventi e sporcizia grafica avrebbe di certo incrementato l'efficacia orrorifica dell'insieme.
MEMORABILE: I mostruosi paleo-cyborg assemblati in officina dal deviato mad doctor tedesco (driller-zombies, palombari corazzati e vergini di ferro ambulanti...)
I notevoli punti di forza, sviluppati con amore per il genere e reale bravura, risiedono nella curiosa varietà degli sconquassanti ibridi biomeccanici, nello scoprire quale fantasiosa protesi metallica mostreranno e nel gore, copioso, che ne consegue. Convince meno, se non per nulla, la matrice found footage, necessaria causa il budget ma quasi urticante, specie nei primi venti minuti. L’idea originale lasciava presagire un cult, così rimarrà solo un piacevole sollazzo.
Non male. il pauperismo c'è e si sente eppure con pochi mezzi il buon Raaphorst crea un mondo allucinato che rimane negli occhi. Gli ibridi umani/macchine sarebbero piaciuti a un Cronenberg o a un Tsukamoto stile Tetsuo (ma anche al Browning di Freaks). Bello il nazista dalle mani rotanti e l'uomo tronco con la mina puntata al posto della testa. Gore abbondante ma non fastidioso. Aspettiamo conferme dal regista olandese!
Sorprendente mockumentary horror sui nazisti che fa dell'artigianalità degli effetti speciali la sua forza, tanto che potrebbe benissimo essere un film anni 80. La trama è molto semplice (un gruppo di soldati russi imprigionati in un bunker sotterraneo fugge da creature mostruose), ma l'ottima regia e la bellezza delle creature fanno passare in secondo piano il fattore trama. Lo splatter abbonda ma senza essere eccessivo o stomachevole. Nel complesso un buon B-movie, che appassiona al punto giusto.
L'olandese Raaphorst ci propina questa chicca "nazi-mad doctor-industrial-mockumentary-horror" veramente interessante. Tutto si snoda intorno a un lugubre e agghiacciante laboratorio capitanato da un mad doctor nazista (il dottor Frankestein) che si diverte ad assemblare resti umani a parti di macchina per creare soldati dedicati a tritare carne umana. Bella l'idea del finto mockumentary girato dai soldati russi, notevoli e inquietanti i mostri creati, oggetto poi di un merchandising on line sfrenato e... pazzo come il dott. Frankestein!
Non capita spesso di imbattersi in horror found-footage ambientati negli anni '40. Nonostante la prima parte fatichi a prendere quota, la seconda decolla fra buoni effetti splatter e un esercito di mostri grottescamente inquietanti dal sapore steampunk che paiono usciti da Silent Hill. Più il film avanza, più l'inventiva divampa, culminando in un finale frenetico e gustosamente weird (il soldato con mezzo cervello nazista e mezzo comunista!). Se non si hanno pretese "serie" c'è di che divertirsi. Chi ha apprezzato Overlord dovrebbe gradire.
MEMORABILE: L'infermiera toglie il casco al soldato e porta via anche la calotta cranica; Il mostro chiamato "mosquito"; L'orsacchiotto con la testa di donna (!).
Film gustoso che intrattiene, nonostante i difetti (una telecamera di quella foggia e che registra così bene nel 1945? Soldati russi e civili tedeschi che si capiscono quasi al volo?). Avrebbe guadagnato molti punti se non fosse stato girato in found footage (comunque meno ballerino che in altre produzioni simili). I suoi pregi però, dalla buona ambientazione alla durata giusta e soprattutto alle riuscitissime creature attorno a cui la trama si incentra, superano le citate debolezze rendendolo una piacevole sorpresa.
MEMORABILE: Tutte le creature del dottore, visivamente gustose (e, successivamente, spudoratamente copiate da un celebre videogioco).
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Avviso ai naviganti: la locandina farebbe pensare che si tratti di una invasione dallo spazio o quantomeno che l'azione si svolga a cielo aperto. In realtà avviene tutto in interni, anche per questioni di budget.
La locandina cita velatamente la scena più inquietante e spaventosa presente nel teaser trailer del precedente progetto del regista, Worst case scenario, abortito a suo tempo per questioni di budget:
Alcuni dei godibili mostri di questo film (l'uomo/aereo su tutti) nel 2021 sono stati scopiazzati nel videogioco "Resident Evil Village"; il regista Raaphorst citò Capcom per plagio dopo che alcuni fan gli segnalarono le somiglianze esistenti.