Last action hero - L'ultimo grande eroe - Film (1993)

Last action hero - L'ultimo grande eroe
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Non è la prima volta che Hollywood si diverte a mescolare realtà e fiction in simpatici esperimenti cinematografici, ma questa volta lo fa coinvolgendo star di prima grandezza e parodiando velatamente gli action movies tutti spari, inseguimenti e niente trama. Il bambino che grazie a un biglietto magico sfonda la barriera dimensionale “entrando” in un film del suo supersbirro preferito (Schwarzenegger) per poi tornare indietro portandosi con sé buoni e cattivi, è figlio di un’idea interessante, supportata da un soggetto ben congegnato (e non così “complicato” come ci vuol far credere chi pensa che il flop di LAST ACTION HERO sia dovuto...Leggi tutto all'eccessivo machiavellismo della trama). In pratica Jack Slater (il classico eroe imbattibile schwarzeneggeriano) si accorge pian piano di vivere in un film, dove tutto gli è concesso senza rischiare mai di morire. Naturalmente, poi, l'intera sovrastruttura metacinematografica è al servizio del prevedibile accumulo di botti, sparatorie, voli impossibili e dialoghi mediocri come da tradizione, e quindi non è che si possa parlare di bel film. Anche perché l'aver voluto inserire la figura del bimbetto odioso che tutto sa e tutto spiega (Austin O’Brien) non giova alla simpatia del progetto, recuperata in parte solo grazie alla sorprendente autoironia di Schwarzenegger (che per la prima volta prende dichiaratamente in giro se stesso anticipando il successo dell'imminente TRUE LIES). Parata di divi nel finale (Van Damme, Chevy Chase, James Belushi…) alla prima del film “virtuale” JACK SLATER IV, in attesa della resa dei conti conclusiva. Se non si hanno grosse pretese in fondo ci si può anche divertire.

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Magnetti 2/03/07 17:26 - 1103 commenti

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Quel che si dice un buon film! Divertente, autoironico, spettacolare e fumettistico: queste sono le principali caratteristiche di questo film, in cui Schwarzenegger mette in mostra tutto il suo istrionismo autoironico da uomo d'acciaio. Anche l'idea base del film (un biglietto magico che permette di entrare nei film e uscirne con i personaggi) è riuscita. Valido esempio di come Schwarzy sia alla fine un personaggio molto meno banale di quanto non dicano i suoi muscoli.

Puppigallo 20/10/07 16:58 - 5273 commenti

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E' talmente una boiata voluta), che alla fine si riesce a ridacchiare e a divertirsi anche con qualche esplosione, con lanci di asce schivate per un pelo, con auto in volo e con personaggi (vedi Arnold), che sanno prendersi molto bene in giro (sintomo d'intelligenza). Purtroppo, il ragazzino non è il massimo della simpatia (ma la cosa può essere soggettiva). Da piegarsi quando parla il capo di Arnold (urla sempre, si capisce una parola su tre e dice anche frasi senza senso). Non completamente riuscito (qualche scemenza di troppo), ma comunque non male, dopotutto.
MEMORABILE: Il cattivo con l'occhio finto (in un'occasione, ne mette uno con lo smile al posto della pupilla).

Plauto 1/01/08 20:10 - 126 commenti

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Praticamente l'unico film di Schwarzy che sono riuscito ad apprezzare dall'inizio alla fine. La storia è così piena di colpi di scena (con quell'avanti-indietro tra il mondo reale e quello fantastico) che alla fine riesce a prenderti. Il ragazzino mi sembra tutt'altro che antipatico (in fondo è un fan e i fan vanno compresi e tollerati) e inoltre è ben doppiato. È anche un po' il canto del cigno, per questo attore... Peccato, perché di film così ne avremmo voluti tanti tanti altri.

Galbo 20/01/08 10:29 - 12392 commenti

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Eccessivamente bistrattato dalla critica e clamoroso flop commerciale, Last action hero va preso per quello che è: un gigantesco giocattolo volutamente lontano da qualsiasi pretesa realistica ed esagerato in tutto e per tutto. La storia del ragazzino catapultato nel mondo della fantasia è tuttavia una parodia meno stupida di quello che può sembrare: il film è ricco di riferimenti e citazioni dove una non banale ironia (ed autoironia) fa capolino più volte rendendolo un gradevole divertimento.

Lovejoy 29/06/08 14:18 - 1823 commenti

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Divertente commedia fantasy ben scritta e ben diretta dall'esperto McTiernan. Costata uno sproposito, in America fu un flop clamoroso, che quasi causò l'affondamento della casa produttrice. In realtà, non è così male. Certo, qua e là la vicenda è tirata per i capelli e a tratti confusa, ma regge. E l'ironia che pervade la pellicola dall'inizio alla fine è l'arma vincente. Schwarzy è in forma strepitosa e regala tre/quattro scene da mandare a memoria. Buono anche il resto del cast. Da riscoprire.

MAOraNza 5/12/08 09:28 - 244 commenti

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Geniale, forse uno dei migliori film di Schwarzenegger del periodo post muscoli e pallottole reaganiano. Arnold trova in questa favolona strampalata una interpretazione fantastica in cui scimmiotta se stesso con risultati decisamente esilaranti; il tutto è condito da una serie di cameo pressoché infiniti, da una colonna sonora potentissima e da una sceneggiatura scorrevole. I primi minuti di film nel film sono a dir poco leggendari: Arnold in versione Amleto armato di mitra, bombe a mano e sigaro è clamoroso! Da vedere o rivedere!

Ciavazzaro 21/02/09 17:42 - 4770 commenti

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Quasi un videogame. Fantascienza e action si mischiano, con il ragazzino che finisce nel film del suo idolo, col problema che poi il muscoloso protagonista entra nella realtà combinando guai a tutto spiano. Schwarzenegger gioca con la sua fisicità. Le scene d'azione sono evitabili.

Siregon 6/04/10 20:50 - 352 commenti

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Parte dignitosamente (anche se il bambino protagonista è odioso), ma si consuma presto nella solita baracconata all'americana per un pubblico di bocca buona. Schwarzy ce la mette tutta per risultare ironico ma verso il finale scade nel ridicolo quando incontra se stesso, la regia di McTiernan è grossolana, priva di spunti memorabili (Amleto escluso) e le musiche si dimenticano subito. Meritato flop al botteghino anche se l'attore austriaco ha fatto molto di peggio. Bravo Charles Dance.

Herrkinski 6/04/10 19:29 - 8107 commenti

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Il film nel complesso non si può dire un granchè: il "made-in-USA" è qui alla sua apoteosi, con un dispendio pazzesco di SPFX, scene d'azione esagerate, musica hard rock a manetta (con brani di Megadeth e AC/DC, tra gli altri) e battutacce semi-demenziali. Il tutto strizza l'occhio agli anni '80, ma in realtà ci si rende ben presto conto che siamo nei primi '90 e che la trama metacinematografica è una parodia delle suddette caratteristiche, con uno Schwarzy in gran forma e molto autoironico. Un fumettone che può divertire, se si sta al gioco.

Enricottta 5/04/10 19:04 - 506 commenti

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Diretto da John McTiernan, il film è girato bene, con trovate molto divertenti, autoironia, indispensabile, per un Eroe che non fa della mimica facciale il suo punto di forza. La trama a metà tra un cartone animato e I Goonies e mi sembra meno peggio di tanto cinema "serio". Restano i limiti di un protagonista che a recitare proprio non ci pensa. L'azione ha frammenti che mi ricordano Ritorno al futuro o alcune pellicole di genere, anni 80. Forse è la mancanza di personalità (voluta?), a condizionare il film. Onesto.

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124c 26/04/11 14:11 - 2918 commenti

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Sospeso fra realtà e finzione, i diretti interassati (gli spettatori americani) l'hanno boicottato, forse perché ci sono cose che non possono essere alterate, secondo loro. D'accordo, Austin O'Brien è un ragazzino odioso, ma Arnold fa sempre la sua bella figura. Simpatici i camei di Anthony Quinn e Art Carney, mostri sacri della Hollywood di un tempo, mentre Charles Dance col suo killer Benedict risulta abbastanza fumettoso con le sue lenti a contatto particolari. Film interessante, ma anche difettoso, che comunque un bel due se lo guadagna.
MEMORABILE: La morte de Il settimo sigillo (interpretata da Ian Mc Kellen) si anima, grazie al biglietto magico del bambino, ed esce fuori dallo schermo.

Rigoletto 28/07/12 17:48 - 1786 commenti

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Pantagruelica rivisitazione autoironica del genere poliziesco-avventuroso con uno Schwarzenegger capacissimo di sparare proiettili a raffica come anche di non prendersi troppo sul serio. Fu un flop ma non è un film sciocco; anzi, è costruito ad arte e centra il bersaglio voluto, indipendentemente dall'esito al botteghino. Molte le comparsate e camei per tanti grandi attori, ma il migliore in campo è Charles Dance, già degnissimo cattivo ne Il bambino d'oro. Non aspettatevi troppo ma guardatelo senza pregiudizi. **1/2

Daniela 2/02/13 14:53 - 12660 commenti

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Un biglietto magico consente ad un ragazzino fan di Schwarzenegger di entrare in uno dei suoi film ed interagire con il personaggio della saga action da lui interpretato. Via-vai fra finzione cinematografica, dove i buoni vengono feriti solo di striscio, e realtà dove i cattivi possono anche cavarsela, o almeno sperare di farcela, dato che di realtà sempre cinematografica si tratta. Parodia strapiena di strizzate d'occhio, citazioni e facce illustri, casinista fin che si vuole, superficiale forse, ma anche imbevuta di salutare ironia ed autoironia. Flop immeritato per un film piacevole.
MEMORABILE: La versione action di Amleto, con il teschio usato come arma

Rambo90 26/03/14 16:54 - 7696 commenti

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Film particolare, in cui Schwarzenegger mescola al tipico eroe action da lui incarnato i toni da commedia visti spesso nello stesso periodo. Il risultato è simpatico, anche se discontinuo, soprattutto a causa di una lunghezza eccessiva. Il gioco del film nel film diverte, mentre è un po' tirata per le lunghe la seconda parte nel mondo reale. Il protagonista se la cava bene, il cattivo di turno e gli altri comprimari non demeritano, mentre il ragazzino alla lunga è un po' antipatico. Nel complesso ci si diverte, buono.

Stelio 8/08/14 20:54 - 384 commenti

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Bella parodia del cinema d'azione americano, Last Action Hero meritava sicuramente miglior sorte commerciale. Il misto tra realismo e fantasia, in particolare, è un elemento portante della, seppur bonaria, critica. La storia è sempliciotta e una parte del cast decisamente evitabile, però resta un lavoro molto originale, uno di quelli in cui Schwarzenegger inizia ad avere un rapporto un po' più confidenziale con il concetto di recitazione. Consigliato.

Almicione 21/06/15 23:24 - 764 commenti

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Chi non ha mai sognato di entrare in uno dei propri film preferiti? McTiernan sfrutta una buona idea, la "story within a story" come in Amleto – forse recuperata, al contrario, da La rosa purpurea del Cairo – anche per non girare l'ennesimo film d'azione ricco di cliché e anzi parodiandoli quasi, quegli elementi banali che rendono le pellicole di genere tutte troppo simili. Il ritmo è abbastanza sostenuto durante la visione sebbene il gioco, dopo lo stupore iniziale, non avvinca quasi più. Il finale è scontato, ma è giusto così.
MEMORABILE: I cani addestrati.

Taxius 28/01/17 22:56 - 1656 commenti

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Chi non ha mai desiderato entrare nel proprio film preferito a fianco del proprio eroe? Questo è quello che accade al piccolo protagonista che, grazie a un biglietto magico, si ritroverà a combattere il crimine accanto al suo mito Jack Slater all'interno del film. Il film è una divertente parodia del genere action in cui lo stesso Schwarzy si prende in giro. Funziona perché eleva all'ennesima potenza tutti gli stereotipi dell'action e perché è zeppo di scene senza senso divertentissime (come quella dell'assassino di Mozart).
MEMORABILE: I cani addestrati; L'assassino di Mozart.

Capannelle 27/11/17 00:29 - 4411 commenti

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Voleva essere una parodia dei film d'azione interpretati da Schwarzy, ricca di citazioni e camei, ma sono più i passaggi noiosi che quelli riusciti. Gli attori se la cavano, bambino compreso, ma stare due ore a insistere sulla coppia eroe-fan e con battute sulla finzione cinematografica alla fine non paga. Un limite di fondo dell'opera, quindi, che anche come dialoghi e sceneggiatura non trova soluzioni particolarmente ispirate.

Schramm 25/11/17 16:15 - 3495 commenti

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L'eresia per piccina che lei sia tutto quanto porta via. Con un senso purpureo dell'infinito, McTiernan scoperchia i vasi di Pandora del metacinema e ne fa reagente chimico e costellazione di un plot che si fa buco nero dell'action e ritorno: ogni canone è inverso, chi fa cliché disfa per tre. Sciami di injokes, cameos, mirroring, cablaggi, calembour, anamorfosi, rifrazioni, si abbattono incontenibili e polimorfi su uno schermo-squarcio-specchio-pozzo alicesco, fuori dal rischio e dal sospetto di una sclerotizzante ombelicalità, a cavallo di un poema omerico d'amore per il cinema tutto.
MEMORABILE: Schwarzy vs Scwharzy; Gli scatoloni Acme disseminati lungo i chasing; La Morte bergmaniana: "Spiacente, la fiction non è il mio ramo"; Charles Dance.

Minitina80 24/05/19 07:55 - 2984 commenti

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Un film dalla natura particolare, a metà tra l’avventura e il fumetto. Di positivo possiede una buona dose di autoironia con cui si prende volutamente gioco di sé. Lo confermano i molti personaggi volutamente caricaturali e le altrettante situazioni esasperate di proposito che garantiscono un discreto intrattenimento. L’elemento metacinematografico cela al suo interno una piccola riflessione tra la finzione e la vita reale, pendendo a sfavore di quest’ultima; aspetto che lo rende meno banale di quanto possa apparire.

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Pinhead80 27/11/19 17:34 - 4758 commenti

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Un ragazzo è letteralmente ossessionato dal cinema e in particolar modo dal personaggio di Jack Slater, un famoso poliziotto con la fama dell'invincibile. Grazie a una magia si ritroverà a fianco del suo eroe. Con il passare del tempo il film, che si presenta come un grande classico della commedia d'azione degli anni '90, ha perso un po' di smalto ma la simpatia dell'operazione rimane la stessa. Tanti sono gli omaggi al mondo del cinema e a quello di Schwarzy. Il regista poi si diverte un sacco a giocare con gli stereotipi del genere.

Jena 3/05/20 14:55 - 1555 commenti

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Chiedere alla coppia Schwarzy/McTiernam, profeti dell'action ottantiano, di fare del metacinema ironico era veramente troppo. McTiernam (quello di Die Hard e Predator per capirsi) gira bene le esagerate scene d'azione ma toppa totalmente negli spunti parodistici, troppo rozzi e grossolani. Schwarzy nel lato comedy ha scarsi esiti. Il risultato è un filmone multimilionario, fracassone, un po' irritante, con una marea di camei, unica cosa divertente. Dialoghi allucinanti, mai a segno. Primo grosso flop di Arnie.
MEMORABILE: L'iniziale parodistico ingresso di Jack Slater; La versione dell'Amleto secondo Schwarzy: massacro a suon di mitragliate.

Hackett 14/12/20 13:51 - 1867 commenti

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Rocambolesca e divertente avventura tra poliziesco e commedia girata con mano sicura dal bravo McTiernan che dirige un sornione Schwarzenegger molto abile nel rimanere in bilico tra serio e faceto. Sceneggiatura spumeggiante che omaggia (scherzandoci sopra) decenni di action hollywoodiano divertendosi a mischiare le carte del metacinema e confezionando un pregevole intreccio, prevedibile ma divertente.
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  • Discussione Noncha17 • 25/11/17 15:00
    Magazziniere - 1068 interventi
    A me è sempre piaciuto e mi ha sempre "emozionato" 'sto film..ogni tanto me lo ri-sparo per tirarmi sù il morale! :)
  • Discussione Schramm • 25/11/17 15:08
    Scrivano - 7694 interventi
    Noncha17 ebbe a dire:
    A me è sempre piaciuto e mi ha sempre "emozionato" 'sto film..ogni tanto me lo ri-sparo per tirarmi sù il morale! :)

    è cosa buonissima e giustissima, l'umore lo riporta davvero ad altissima quota
  • Discussione Noncha17 • 25/11/17 15:37
    Magazziniere - 1068 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Noncha17 ebbe a dire:
    A me è sempre piaciuto e mi ha sempre "emozionato" 'sto film..ogni tanto me lo ri-sparo per tirarmi sù il morale! :)

    è cosa buonissima e giustissima, l'umore lo riporta davvero ad altissima quota


    Ho anche il CD della colonna sonora..figurati!


    Il fatto è che, già da allora mi ci identificavo nel bambino appassionato di film d'azione e, trovo che sia tutt'altro che stupido il "concetto" espresso nel film. Poi, con gli anni ho imparato anche a fare i collegamenti che accennavi tu..
  • Discussione Schramm • 25/11/17 15:51
    Scrivano - 7694 interventi
    Noncha17 ebbe a dire:
    trovo che sia tutt'altro che stupido il "concetto" espresso nel film.

    è trattato con invidiabile acume. il gioco di leve tra realtà e fantasia, tra schermo e quotidianità non è cosa nuova al cinema, e lo precede se pensiamo a carroll, e il bambino-alice con cui ci si identifica non è che un reboot del Bastian de la storia infinita, cui somiglia anche fisicamente. dove mctiernan alza di molti piani l'asticella è nel creare tra i due una sintesi superiore, e poi uno scontro frontale con essa, addivenendo a quei paradossi che hanno reso ritorno al futuro (citato nei font della locandina) epocale: quanto accade nell'ultima mezzoretta è il ballo excelsior del meta-cinema e chiedere di più sarebbe davvero pretendere la luna nel pozzo.

    dopo questo film il regista si è progressivamente perso, ma ci sta. qua aveva dato tutto quanto era in suo potere e volere dare, arrivando a buttare all'aria canoni e cliché di tutto quanto precedentemente fatto. dopo deve essere per lui stato problematico rientrare nei ranghi...
    Ultima modifica: 19/05/18 13:34 da Schramm
  • Discussione Herrkinski • 26/11/17 06:35
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Wow Schramm, meravigliato di vederti entusiasta di un film di questo genere, detto senza malizia di sorta, ma solo perchè sono abituato a vederti interessato ad altre cose :-) . A me non ha mai preso anche se l'ho trovato curioso. Grande OST con brani inediti (quasi sempre ottimi) di band di massimo spessore, seppur quasi tutte in un periodo non favorevole all'Hard Rock/Metal classico (eccezion fatta per gli Alice In Chains, in pieno fermento).
  • Discussione Schramm • 26/11/17 16:48
    Scrivano - 7694 interventi
    herr caro, il cuore di schramm è una coccinella polarizzata: nero ma costellato di fosforescenti punteggiature vermiglie. tanto più che, portando l'outing fino in fondo, tra i miei film prediletti di sempre si possono trovare ai piani più alti insospettabili exploit quali 500 giorni assieme, flipped, serendipity, l'ammiratore segreto, PS I love you, miracle mile, breakfast club...e a proposito di miracle mile, che tuffo al cuore rivederlo citato qui!!

    ciò rivelato, come fai a non innamorarti di un film dove tutti i numerosi errori di continuità sono non solo voluti e meditati ma anche narrativamente perfetti? o che costella di scatoloni della Acme gli esplosivi car chasing? scharzy che sbeffeggia se stesso in quanto superstar, culturista e futuro governatore, poi, è quanto meno d e l i z i o s o. e che dire di tutti i nod, gli injokes, le citazioni che diventano organici nella trama? solo su questo scapperebbe fuori uno speciale con centinaia di riferimenti! e tutto senza che mai il film resti schiacciato da una pedante portata teorica, in un perfetto equilibrio di riflessione sul cinema e intrattenimento tramite l'eretica e divertita sovversione dei codici action..!!
  • Discussione Kanon • 26/11/17 23:01
    Fotocopista - 835 interventi
    Non che sia una ciofeca, ma - per me - è la "professionalità" delle maestranze che salva molto di questa pellicola. A parte la storia travagliatissima del copione (tra l'altro, qui c'è l'originale come era stato concepito http://www.awesomefilm.com/script/Last_Action_Hero_(1st%20Draft).pdf) a me è sempre parso gradevole senza troppo trasporto da parte mia : a tratti sembra "palle in canna", in altri momenti "palle in canna" riuscito male e tutto il baraccone meta-kino o l'orgia citazionistica non mi hanno mai portato oltre al "simpatico" (così come avviene nell'altro intermezzo meta-cine in "gremlins 2"). Dirò una minchiata ma - sempre per me - mi pare paradossalmente più un film da europeo medio piuttosto che per l'americano medio (soprattutto in ottica 1993). C'è una stupidità più ragionata rispetto ad una parodia vera & propria : può essere un limite o un pregio. A seconda del mercato.

    L'ultima notevole cartuccia McTiernan la sparò 2 anni dopo col terzo capitolo di "die hard".

    È comunque da rimarcare tutta l'assurda genesi che sta alla base di questo film :

    Schwarzenegger (realtà) influenza i Simpson (Rainier Wolfcastle, finzione) che a suo volta influenzano Penn & Leff (realtà) i quali gettano su carta la loro fiabesca idea (analizzando anche movies di Schwarzy) la quale verrà approvato proprio dal deus ex machina di partenza. Standing ovation.
    Ultima modifica: 26/11/17 23:20 da Kanon
  • Discussione Raremirko • 27/11/17 23:23
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Non che sia una ciofeca, ma - per me - è la "professionalità" delle maestranze che salva molto di questa pellicola. A parte la storia travagliatissima del copione (tra l'altro, qui c'è l'originale come era stato concepito http://www.awesomefilm.com/script/Last_Action_Hero_(1st%20Draft).pdf) a me è sempre parso gradevole senza troppo trasporto da parte mia : a tratti sembra "palle in canna", in altri momenti "palle in canna" riuscito male e tutto il baraccone meta-kino o l'orgia citazionistica non mi hanno mai portato oltre al "simpatico" (così come avviene nell'altro intermezzo meta-cine in "gremlins 2"). Dirò una minchiata ma - sempre per me - mi pare paradossalmente più un film da europeo medio piuttosto che per l'americano medio (soprattutto in ottica 1993). C'è una stupidità più ragionata rispetto ad una parodia vera & propria : può essere un limite o un pregio. A seconda del mercato.

    L'ultima notevole cartuccia McTiernan la sparò 2 anni dopo col terzo capitolo di "die hard".

    È comunque da rimarcare tutta l'assurda genesi che sta alla base di questo film :

    Schwarzenegger (realtà) influenza i Simpson (Rainier Wolfcastle, finzione) che a suo volta influenzano Penn & Leff (realtà) i quali gettano su carta la loro fiabesca idea (analizzando anche movies di Schwarzy) la quale verrà approvato proprio dal deus ex machina di partenza. Standing ovation.



    Quoto ogni singola parola, grandissimo Kanon.
  • Curiosità Schramm • 19/05/18 14:46
    Scrivano - 7694 interventi
    * Dopo aver rimpiazzato Alan Rickman, che rifiutò la parte per il salario troppo basso, Charles Dance indossò una t-shirt sul set con la dicitura "Costo molto meno di Alan Rickman!". Charles Dance ha rimpiazzato Timothy Dalton: se non fosse accaduto, sarebbe stato il secondo film con Dalton e Frank McRae dopo 007 - Vendetta privata. Il ruolo del villain era originariamente stato ideato per William Atherton.

    * Il villain interpretato da Charles Dance si chiama Benedict. È un injoke al personaggio omonimo da Schwarzenegger interpretato nella commedia I gemelli.

    * Dopo l’esplosione della casa di Frank, il poliziotto di colore esclama "Due giorni alla pensione" occhieggiando al personaggio di Danny Glover in Arma letale. A quel punto ne udiamo un brandello della Colonna Sonora in sottofondo.

    * Il cameo di Sharon Stone che rimanda a Basic Instinct fu inatteso, considerato che lei e Arnold Schwarzenegger si scontrarono duramente sul set di Atto di forza. La Stone fu reticente nel fare il cameo: accettò per fare un favore a Schwarzenegger, che le fece presente che Atto di forza la aiutò nella carriera.

    * A Steven Spielberg venne proposto di girare il film ma rifiutò per dedicarsi alla realizzazione di Schindler's List. (è forse per questo che nel film c'è anche un injoke a E.T, n.d.S)

    * Quando Jack e Danny sono nel video store, vediamo il box di Trappola di cristallo, Caccia a Ottobre Rosso, e Mato Grosso, tutti precedentemente diretti da John McTiernan.

    * "A Franco Columbu film" appare nello schermo come presentazione di Jack Slater IV. Columbu è un bodybuilder amico di Arnold Schwarzenegger apparso con lui in Uomo d'acciaio, Conan il barbaro, Terminator, L'implacabile e Un poliziotto sull'isola.

    * L’esplosione della casa dell’ex moglie di Slater viene dritta da L'ultimo boy scout - Missione: sopravvivere sempre scritto da Shane Black.

    * È l’ultima apparizione di Art Carney prima di morire, le cui ultime battute "Io ne sono fuori" furono profetiche.

    * La prima stesura della sceneggiatura si chiamava "Extremely Violent"

    * Il nome di Jack Slater nel mondo reale è Arnold Braunschweiger. La prima parte del vero nome di Arnold, "Schwarz," significa "nero" in tedesco, mentre quella del nome storpiato,"Braun", vuol dire “marrone". Inoltre il "Braunschweiger" è una tipologia di wurstel fatta a Braunschweig. Nel doppiaggio tedesco, Schwartzy si ribattezza "Arnold Beckenbauer" ("Pulitore di piscine"), creando un addizionale effetto comico, dato che è anche il nome di uno dei più famosi calciatori tedeschi.

    * La stazione di polizia è lo stesso set usato per la stazione televisiva de L'implacabile.

    * Pur essendo un PG-13, totalizza un bodycount quota 83.

    * L’insegnante che presenta l’Amleto con Laurence Olivier è Joan Plowright, la terza moglie e vedova di Olivier.

    * Quando Danny e Jack stanno cercando un action nel videostore, Danny è sorpreso e confuso nell’apprendere che il protagonista di Terminator 2 - Il giorno del giudizio è Sylvester Stallone e che i film di Schwarzenegger non esistano. Ma mentre Jack e Danny parlano del lavoro di Stallone, possiamo chiaramente notare tra gli altri un sagomato di Codice Magnum, uno dei primi action di Schwarzy.

    * Nel film, la possibilità di passare dalla realtà quotidiana a quella filmica e viceversa con un biglietto magico è accreditata a Harry Houdini. Nella realtà questi era fermamente contrario all’idea e all’ipotesi di poteri e forze sovrannaturali, e spese parte della propria esistenza a sbugiardare falsi medium e sedicenti possessori di doti paranormali.

    * In una scena, in riferimento alla propria ex moglie Jack dice a Danny “Pensi che sposerei qualcuno così stupido da non riconoscere una voce reale da una registrata?”. Nel suo film successivo, True lies, Schwarzy usa una voce registrata per ingannare la moglie.

    * Tori Spelling ebbe un cameo nella parte di se stessa, verosimilmente tagliato al montaggio dato che non la si intravede mai nel film.

    * Il civico newyorchese dell’appartamento di Danny è 3D, a indicare che vive nella realtà tridimensionale nostrana, in opposizione al mondo in 2-D dei film di Jack.

    * Tony Curtis venne ingaggiato come partecipazione straordinaria per poi essere accantonato.

    * Jean-Claude Van Damme appare alla scena della premiere. 20 anni dopo sarà l’antagonista di Arnold Schwarzenegger in I mercenari 2.

    * Le scene della tv nel Blockbuster sono di Cuore di tuono.

    * Little Richard ha un cameo in cui recita se stesso. In Predator sempre di John McTiernan con Arnold Schwarzenegger protagonista, la sua Long Tall Sally è udibile a più riprese, sia alla radio che cantata da uno degli interpreti.

    * Nel film troviamo due attori che hanno interpretato Antonio Salieri: F. Murray Abraham, che lo incarnò in Amadeus, e Ian McKellen, che lo interpretò in una piece teatrale di Peter Shaffer.

    * Poco prima di passare di mano a McTiernan, il film stava per essere diretto da Robert Zemeckis (la locandina riecheggia i font de Ritorno al futuro, in onore anche ai paradossi narrativi e al cinema quale macchina del tempo e dello spazio, n.d.S.)

    * Il film annovera 4 premi oscar (F. Murray Abraham, Art Carney, Mercedes Ruehl, e Anthony Quinn) e 6 nominati all’Oscar (Ian McKellen, Sharon Stone, Sylvester Stallone, Joan Plowright, Michael V. Gazzo, e Danny DeVito).

    * Nick dice a Jack Slater che “i politici sono due volte più cattivi di qualsiasi altra cosa”. Arnold Schwarzenegger si stava candidando a Governore della California. Un altro injoke a riguardo lo si ha quando Slater picchia il tenente dicendogli “Quando arriva il Governatore, fammi un fischio

    * Nel video store, la mano di Jack Slater è accanto al DVD di Interceptor - Il guerriero della strada, che fu la principale musa ispiratrice di Terminator

    * Questa è la seconda delle tre volte in cui Schwarzenegger recita assieme a Danny DeVito. Avevano precedentemente lavorato assieme in I gemelli, e si ritroveranno assieme ne Junior.

    * Arnold Schwarzenegger e Ian McKellen hanno continuato a incarnare super-villains. Schwarzenegger in veste di Mr. Freeze in Batman & Robin, e McKellen come Magneto nel franchise di X-Men.

    * Anthony Quinn e Charles Dance hanno recitato con Madeleine Stowe, rispettivamente in Revenge - Vendetta e China Moon - Luna di sangue

    * Il nome di Arnold Schwarzenegger è menzionato nella canzone Jump Around degli House of Pain che c’è Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre dove vi recitava anche Robert Prosky; Donald McAlpine fu anche direttore della fotografia di Predator, sempre diretto da John McTiernan, con Schwarzenegger protagonista. Questo film li raduna tutti.

    * Le cadute dal palazzo e dall’ascensore sono rimandi a quelle di Hans Gruber in Trappola di cristallo. Arnold Schwarzenegger era stato contemplato per il ruolo di John McClane, prima che Bruce Willis ottenesse la parte. I due lavoreranno assieme nei primi due Expendables.

    * Il villain di Toru Tanaka viene eliminato da Arnold Schwarzenegger allo stesso modo in cui fa fuori il villain ne L'implacabile

    * Il personaggio di Robert Prosky, Old Nick, avrebbe dovuto originariamente essere il Diavolo, ma l'idea venne poi depennata dai produttori. Ciò non di meno, Old Nick è un idioma gergale britannico per rappresentare Satana.

    (Fonte: Imdb)

    * Il pozzo di catrame in cui precipita Schwarzy con l’elicottero è lo stesso in cui ATTENZIONE SPOILER SUL FINALE Julie e Harry si conosceranno e moriranno (sempre precipitando con l’elicottero) in Miracle mile

    * La moglie alla premiere dice ad Arnold:/jack “Mi raccomando, evita di nominare I ristoranti”. Nella realtà Schwarzy aprirono e gestirono per 6 anni un ristorante chiamato Tesoruccio
  • Homevideo Digital • 17/01/23 20:51
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