Non è mai troppo tardi - Film (1953)

Non è mai troppo tardi

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/04/13 DAL BENEMERITO PIGRO
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Pigro 24/04/13 08:22 - 9635 commenti

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Il dickensiano Canto di Natale approda nel cinema italiano generando un’opera di suggestivo realismo poetico incline (a tratti) al pietismo. Interpretazione solida del sempre bravo Stoppa, che gioca di sottigliezze, mentre gli altri si mantengono in un routinario contorno. Belle le atmosfere, soprattutto nei momenti onirici, in cui il bozzettismo pauperistico-popolare si ammanta di mistero. Ma la sceneggiatura frastaglia l’assolutezza dell’originale, quasi abbassandolo a una incongrua naturalezza. Comunque interessante.

Rambo90 23/02/20 17:53 - 7679 commenti

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Al momento unica trasposizione italiana del Canto di Natale, soffre di una certa povertà di mezzi e di una sceneggiatura non sempre puntuale nel descrivere le svolte caratteriali del protagonista. Per fortuna c'è un Paolo Stoppa in gran forma che offre una bella performance, che crea sfumature là dove lo script ne è carente. Anche la regia non è male, con alcuni momenti onirici riusciti (soprattutto quelli dei Natali futuri). Del cast di contorno molto sottotono Mastroianni, adeguata la Barzizza.

Pinhead80 15/04/20 15:44 - 4719 commenti

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La versione italiana del "Canto di Natale" di Dickens vede come protagonista un magnifico Paolo Stoppa nei panni dell'usuraio Antonio Trabbi che ha rovinato la propria esistenza pensando solo al denaro e che ha reso la vita impossibile a tutti coloro che gli sono stati vicino. I ricordi del passato e le visioni del futuro umanizzano un uomo cresciuto nel culto del risparmio e dell'aridità sentimentale. Estremamente suggestivo il momento in cui il protagonista passeggia in città nella notte avvolto dalla nebbia. Una bella lezione di vita.

Pessoa 11/03/22 20:20 - 2476 commenti

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Dickens secondo Regnoli. Lo sceneggiatore romano sfrutta le ispirate corde di Stoppa per intonare un Canto di Natale intenso e sommesso, in cui naturalmente più che lo scontato punto d'arrivo vale il percorso per raggiungerlo. Evidentemente con un tema del genere il Neorealismo d'appendice era dietro l'angolo, con tutte le derive patetiche del caso che la robusta regia di Ratti riesce parzialmente ad evitare. Un po' sottotono la prova del resto del cast, Mastroianni compreso, mentre il budget non proprio generoso ed un ritmo dilatato abbassano il livello della pellicola. Guardabile.

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