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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La semplicità, la quintessenzialità dei grandi classici. A distanza di dieci anni da SCARFACE De Palma e Al Pacino tornano a far coppia in un noir ancor più riuscito. Una sceneggiatura di David Koepp (ispirata all'omonimo romanzo di Edwin Torres) strepitosa, ma una regia e un'interpretazione memorabili. Senza dimenticare l'apporto fondamentale di Sean Penn, nel film avvocato cocainomane che dà una marcia in più inserendosi con un personaggio la cui importanza cresce col passare dei minuti. Uno di quei noir che sembra non sbaglino un’inquadratura e che nel finale esplode progressivamente celebrando il trionfo dell'azione più raffinata, con...Leggi tutto carrelli entusiasmanti e una tensione spasmodica che non si allenta per almeno venti minuti. Una prova di forza di De Palma che, dopo GLI INTOCCABILI (citato nella lunga sequenza alla stazione), consegna alla storia un altro capolavoro, apparentemente in tono minore rispetto alla grandiosità degli affreschi firmati Coppola e Scorsese (il protagonista è più dimesso, molto meno “eroico”), alla resa dei conti altrettanto affascinante. Rielaborando tematiche viste e straviste, CARLITO’S WAY trova una via a suo modo personale (soprattutto nella caratterizzazione di Sean Penn) facendo di questo Carlito Brigante, portoricano cui Al Pacino regala una tridimensionalità straordinaria (ribattuta in Italia dall'eccellente doppiaggio di Giancarlo Giannini), un'altra grande figura da inserire nella galleria dei migliori gangster apparsi al cinema. La cura maniacale e non sempre rilevabile a prima vista con cui De Palma studia ogni fotogramma, ogni movimento di macchina, è la conferma di un talento troppo spesso sottovalutato. Adeguata la colonna sonora, forse è solo Penelope Ann Miller ad apparire non del tutto convincente. Cult!

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Caesars 13/03/07 09:56 - 3773 commenti

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De Palma è un grande e con questo "Carlito's way" conferma tutto il suo talento, anche se personalmente non lo reputo il suo miglior film. Pacino fornisce un'interpretazione indimenticabile affiancato da un Sean Penn (quasi irriconoscibile) altrettanto valido. I movimenti di macchina e le inquadrature che il maestro ci regala sono una vera gioia per gli occhi. Non troppo amato dalla critica, De Palma rimane uno dei più grandi registi in attività.

B. Legnani 17/03/07 01:51 - 5519 commenti

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Pacinocentrico e auto-citante. Paragonabile ad una cena ineccepibile per qualità del cibo, del servizio e del locale, terminata la quale, però, si ha ancora fame (e non poca). Al Pacino è mostruosamente bravo (anche per via del celebrato doppiaggio di Giancarlo Giannini), ma la storia ha qualcosa che non convince del tutto, che non riesce a trascinare pienamente con l’emozione. Un De Palma è sempre un De Palma, ma questo mi pare assai meno notevole rispetto a molti altri.

Red Dragon 17/03/07 12:03 - 125 commenti

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Sinfonia di cinema senza una stonatura, esempio di come De Palma padroneggi il linguaggio cinematografico e di come Pacino sia uno dei più grandi attori di sempre. Dopo Scarface altro capoavoro del dinamic duo. Penn strepitoso. La trama sembra quella dei classici di Scorsese, tra l'inferno terreno del personaggio e la sua corsa (letteralmente) alla redenzione. L'altra faccia della medaglia di Tony Montana: lui sprofonda prosaicamente nel buio, Carlito ricerca poeticamente la luce. Capolavoro.

Puppigallo 9/05/07 20:07 - 5250 commenti

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E’ la storia di un uomo che fa di tutto per sottrarsi al destino di uno come lui, col suo passato. Ma sarà proprio quel passato che lo perseguita a costringerlo a cambiare i suoi piani. A parte l’indiscussa bravura di Pacino sono da sottolineare le interpretazioni di Penn (avvocato cocainomane che farà il patatrac), del braccio destro di Carlito (Pachanga, dal quale è lecito aspettarsi di tutto) e della fidanzata (anche lei aveva dei sogni). Finale amaro che più amaro non si può. Grande cinema!
MEMORABILE: L'epilogo, ovvero quanto il destino può essere ingiusto e decisamente beffardo.

Il Gobbo 13/10/07 16:24 - 3015 commenti

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L'ultimo grande film di De Palma prima del riflusso verso l'autoparodia involontaria e patinata, quando non la propaganda al-qaidista. Una parabola (prevedibie nell'esito, a dire il vero) di grande potenza e intensità, servita con un eccezionale senso dello spettacolo e una rara fede nella potenza del mezzo cinematografico. Certo Pacino è lievemente debordante, ma d'altronde la coralità mal si addice a questo tipo di storie. Purtroppo in quella stazione non finisce solo l'epopea di Carlito Brigante.

Galbo 15/10/07 07:21 - 12372 commenti

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Grande esempio di cinema di "racconto", è la storia di un tentativo di redenzione di un ex gangster della malavita portoricana che tenta di uscire dal giro mantenendo tuttavia le regole d'onore tipiche della malavita, lealtà e senso dell'amicizia. L'accenno nostalgico alla mafia del tempo che fu può infastidire ma Carlito's way si avvale di una bella sceneggiatura, di una regia spettacolare e di uno splendido duetto di attori tra Al Pacino (che pare nato per questo tipo di ruoli ed è ben doppiato da Giannini) e Sean Penn.

Gugly 27/12/07 20:51 - 1184 commenti

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Un ultimo favore al mio amico e sono fuori... Sappiamo come andrà, ma intanto ci siamo goduti un film intenso, anche musicalmente emozionante, dove un immigrato portoricano ex reuccio dello spaccio non riesce a raggiungere il proprio Paradiso. Attenzione a Viggo Mortensen, in una parte piccola ma che lascia il segno.

Herrkinski 27/05/08 17:25 - 8052 commenti

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L'ineluttabilità del destino e le scelte sbagliate in favore dell'amicizia e dell'onore sono il tema di questo capolavoro di De Palma. Il film rapisce lo spettatore per tutta la sua durata, con il suo perfetto equilibrio tra azione, dramma e gangsta-movie. Per certi versi meno "estetico" di Scarface, ma pur sempre visivamente eccellente, con inquadrature spesso di gran classe, una recitazione superba (Sean Penn su tutti, assolutamente eccezionale), una dose di crudezza e violenza necessaria e un grandissimo pathos. Imperdibile.
MEMORABILE: Gli ultimi 20 minuti sono una dimostrazione di grande cinema.

Cangaceiro 28/05/08 20:52 - 982 commenti

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Senza più né meno un'autentica lezione di cinema. De Palma sembra attraversare una "pentecoste registica" per la quale tutto risulta perfetto, anche nei particolari. La sceneggiatura è veramente avvincente, come il convulso finale alla stazione. Al Pacino si dimostra ancora una volta un autentico fuoriclasse e diventa impossibile non stare dalla parte di Carlito. Da incorniciare anche la prova di Sean Penn alle prese con il suo "travestimento" più riuscito. Splen-di-do!

Redeyes 29/05/08 18:29 - 2442 commenti

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Che dire di fronte a certi capolavori, a certe interpretazioni che, a giusto titolo, assurgono alla perfezione recitativa? Tanto di cappello! Difficile trovare punti di debolezza in questo film, difficile non commuoversi per il finale, pur comprendendone ed amandone l'essenza e la necessità, difficile un Pacino migliore di così! Assolutamente imperdibile!
MEMORABILE: La scena finale!

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Lovejoy 22/10/08 18:22 - 1823 commenti

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Tra i capolavori del grande regista americano. Scritto benissimo e diretto con la consueta perizia, regalando diverse sequenze alla storia del cinema, affidato in toto alla strepitosa vena recitativa di un Pacino in uno dei suoi ruoli più belli (ottimo il doppiaggio di Giannini). Strepitoso anche il resto del cast, con Sean Penn su tutti. Capolavoro.

Renato 22/12/08 14:40 - 1648 commenti

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Per me è il miglior film di De Palma; grandiosa storia dell'inutile tentativo di redenzione di un piccolo gangster, sorta di elegia della fuga descritta con mano felice e personaggi a tutto tondo. Inoltre ci sono sequenze che da sole valgono la visione, tipo quella -celeberrima- del biliardo. Violento e romantico insieme, ha al suo attivo anche due prove attoriali di livello assoluto, il misurato Al Pacino e lo strabordante Sean Penn.

Daniela 24/12/08 09:28 - 12606 commenti

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Struggente parabola sull'impossibilità di invertire la rotta tracciata dal destino. De Palma ci mostra in questo film un altro dei grandi ritratti criminali portati sullo schermo da Al Pacino, qui malinconico e romantico quanto era furioso e possessivo Scarface. Se quest'ultimo vuole scalare la vetta, Carlito cerca solo la possibilità di ricominciare da capo. Accanto a lui, Penn tratteggia in modo indimenticabile un avvocato cocainomane invischiato in traffici più grossi di lui. Scene d'azione girate in modo superbo. Capolavoro destinato a durare.
MEMORABILE: L'ultimo colloquio all'ospedale fra Pacino e Penn, la scena della stazione.

Patrick78 22/01/09 17:04 - 357 commenti

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Si riunisce la coppia regista/attore di Scarface e sono scintille. Non ci troviamo di fronte ad un capolavoro e questo è dovuto al solito "eccessivo" De Palma che comunque dirige un film dal valore più che buono, aiutato dal grande Al, nella parte del disilluso Carlito Brigante, un gangster appena uscito di galera che vorrebbe rigare dritto, ma viene invischiato in affari troppo sporchi dal suo viscido avvocato, reso magistralmente bene da uno strisciante Sean Penn. Molte scene di forte impatto come la fuga e la sparatoria alla stazione. Un successo.

Onion1973 24/01/09 17:42 - 163 commenti

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Capolavoro di De Palma. Vita e redenzione di un gangster di città che rimane però intrappolato dalle proprie origini. Film sul peso asfissiante delle condizioni sociali malgrado la volontà individuale, ma anche stupendo esempio di cinema narrativo. Il film inizia con l'epilogo tradendo la regola cronologica, ma non inficia in nessun modo il racconto degli eventi, che rimane appassionante. La descrizione del contesto è perfetta, Al Pacino forse rende la sua interpretazione migliore (Carlito Brigante è un'icona) e Penn non gli è da meno. Perfetto.

Saldipuma 25/02/09 21:23 - 5 commenti

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A mio modesto avviso uno dei migliori film degli Anni Novanta. Racconta dello smarrimento di un gangster spacciatore, che torna a farsi vivo dopo alcuni anni di galera e si sente a disagio in un mondo cambiato e, nonostante il suo forte e sincero desiderio di redimersi, si ritroverà dirottato verso un destino inevitabile. Geniale nel suo contesto l'uso della voce fuori campo del protagonista morente e l'introduzione del flashback con l'inquadratura del volto in un vertiginoso movimento rotatorio della macchina da presa. Il sogno: "Escape to paradise".
MEMORABILE: Non puoi andare sempre con il piede a tavoletta... prima o poi la benzina finirà.

Giacomovie 29/06/09 16:35 - 1397 commenti

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Dieci anni dopo il discusso Scarface la coppia De Palma-Pacino torna con un gangster-movie di spessore, il cui soggetto è ben sviluppato ed ottimamente messo in scena da una regia abile e duttile. Per lunghi tratti la tensione è solo narrativa, ma non mancano i momenti concitati (come il bel finale nel quale De Palma cita il se stesso de Gli intoccabili). Con le sue acute riflessioni Pacino trasforma un film sulla malavita in un'analisi su alcuni aspetti della vita. Si tratta di un genere che stranamente fa emergere sentimenti sinceri. ***1/2
MEMORABILE: "Io sono come sono, nel bene e nel male. Non posso farci niente".

Matalo! 30/06/09 16:04 - 1378 commenti

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Ma sarà meglio questo di Scarface!!! La miglior riuscita sta nella differenza dei personaggi; Carlito Brigante è sfaccettato e fragile, Scarface delirante ed eccessivo, giustamente preso a modello dai minorati psichici della camorra di Secondigliano. Ma il film è un monumento a Pacino, in forma incredibile, ben doppiato da Giannini. Accanto a lui un Penn con riccioli, quasi altrettanto bravo. De Palma, comunque, sfoggia un mestiere di prima qualità.

Enricottta 19/08/09 20:12 - 506 commenti

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Il genere, gli interpreti, la trama, la regia, ne fanno un classico del cinema. Pensare che non è da tutti bissare successi, ma Brian De Palma ci riesce egregiamente. L' escamotage della voce narrante, che poi è quella del protagonista, che poi comincia da dove finisce, che poi... sembra facile. Al Pacino mi fa sognare quel bar con le palme, come se non ci fosse altra via di uscita. "Al Pacino c'est moi", direbbe Flaubert. Quando poi cammina per il suo quartiere, al suo fianco ci sono anche io. Magia del cinema, grande mestiere.

Cotola 15/01/10 00:24 - 8998 commenti

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Dopo alcune prove abbastanza incolore, questo film segna il ritorno in pompa magna di De Palma dietro la macchina da presa. Il film è bello sia dal punto di vista tecnico (tante le scene davvero ben realizzate) sia dal punto di vista narrativo. Emozionante ed avvolgente mantiene alti i ritmi per tutta la sua durata fino a giungere allo straordinario e palpitante finale (che omaggia “Gli intoccabili”) che mozza il fiato nonostante l’epilogo sia noto sin dall’inizio. Ottimi Pacino e soprattutto un “diabolico” Penn cocainomane.

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Piero68 4/06/10 12:48 - 2955 commenti

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Ancora una volta un De Palma in stato di grazia dirige Pacino in un gangster-movie memorabile. Dal cinico e ambizioso Montana, boss in ascesa nella Miami degli anni '80, si passa al riflessivo e maturo Carlito, in cerca di una redenzione dal suo passato di "Re del narcotraffico". La sceneggiatura di Koepp è molto valida e, a differenza di quella di Stone, assegna una valida spalla all'interprete principale. Un Penn irriconoscibile (10 al trucco) e ispiratissimo ruba più di una volta la scena a Pacino. Dialoghi ben articolati e finale con morale.

Paruzzo 14/08/10 23:20 - 140 commenti

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La storia del tentativo di redenzione del gangster Carlito Brigante magistralmente diretta da De Palma, al suo secondo gangster-movie con protagonista Al Pacino, anche se gli ruba parzialmente la scena un grandissimo Sean Penn. Superiore a Scarface: qui la vicenda è molto più articolata fino al bellissimo e spiazzante finale.
MEMORABILE: Il sogno non diventerà realtà da solo: dobbiamo corrergli dietro adesso.

Nando 1/10/10 17:21 - 3806 commenti

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L'epopea di Carlito Brigante (magistralmente interpretato da Pacino) cavalca ineluttabile durante la narrazione. Un malavitoso che cerca la redenzione a modo suo, senza infrangere le regole di un codice non scritto. Un film che genera emozioni e si avvale anche di un valido Penn.

Trivex 1/11/10 12:02 - 1738 commenti

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Alla fine spiace, la via era stata intrapresa, peccato. Inizio e fine, piacevolmente riunite, con nel mezzo la saga del Brigante. Si può dire che il film non è solo il grande ex spacciatore che rielabora le priorità, in fedeltà d'amore e d'amicizia. E l'avvocato che sniffa a manetta per dimenticare quello che è diventato? Figura essenziale, con un Penn capellone magistrale, concludendo praticamente un pazzo. Poi ci sono i locali e la musica dance, i buttafuori traditori e le donne del contorno, i siciliani truffati e tanta criminale violenza. Un film vero!

Ilcassiere 28/11/10 10:51 - 284 commenti

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Un ex spacciatore, dopo 5 anni di galera, tenta di scrollarsi di dosso il suo passato imboccando "la retta via", ma è un tentativo vano perché il destino ha tracciato per lui una linea impossibile da abbandonare. Non è solo l'interpretazione di Al Pacino e di Sean Penn (davvero magnifico nell'interpretare l'avvocato cocainomane) a rendere grande questo film, ma tutto quello che c'è intorno alla storia: personaggi, vicoli, locali, fumo di sigarette, soldi, feste, pistole...

Tarabas 24/02/11 11:36 - 1878 commenti

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Bastano 5 anni per cambiare una persona, un quartiere, un'amicizia, un amore. Dopo 5 anni Carlos Brigante esce di galera sicuro di non essere più lo stesso. Niente è più come prima. Perchè allora la sua vecchia vita lo raggiunge, lo riprende e lo riporta in basso, al fondo che pensava di aver toccato per poter solo risalire? De Palma mette la sua tecnica al servizio di una storia e gira un perfetto noir moderno, con la voce off che ci porta alla conclusione, che conosciamo sin dai titoli di testa. Inesorabilmente straordinario.

Tyus23 2/03/11 11:04 - 220 commenti

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De Palma e Pacino di nuovo in tandem dopo quel capolavoro di Scarface e le aspettative si fanno ovviamente altissime. Carlito's Way è puro cinema; ci mette un po' ad arrivare nel vivo dell'azione ed appassionare davvero lo spettatore, ma senza che ce ne accorgiamo l'empatia con Carlito Brigante è completa e il finale arriva come una mazzata inesorabile. La magia del cinema. Prove attoriali, nemmeno a dirlo, straordinarie. Manca forse un po' l'effetto sorpresa.

Il Dandi 2/03/11 15:25 - 1917 commenti

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Un Al Pacino che affronta la migliore interpretazione della sua carriera già basterebbe a collocare il film in zona capolavoro; ma c'è di più: De Palma realizza un paradigma del noir (tradimenti e fuga impossibile) risaputo, perfino prevedibile (la struttura a cornice non lascia scampo), scegliendo (ben prima che il revival anni '70 diventasse un genere redditizio) di dare alla vicenda un'estetica retrò che nel 1993 non aveva nessun appeal. Non c'è una sola inquadratura che non sia fondamentale. Menzione d'onore anche per la prova di Sean Penn.
MEMORABILE: I proiettili buttati nel cestino della spazzatura; Carlito sdraiato sulla scala mobile.

Jandileida 16/03/11 10:02 - 1558 commenti

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Capolavoro di De Palma che non sbaglia un'inquadratura e fa muovere la camera con classe eccelsa, questa volta peró al servizio non di se stesso ma di noi spettatori, che veniamo trascinati con vigore nella vita di Carlito Brigante. Pacino é mostruoso, impeccabile e piú reale del reale e la storia non solo regge ma riesce anche ad evitare facili manicheismi (esercizio in cui, a volte, De Palma eccelle) impegnandosi a scandagliare il grigio di una vita al limite e riuscendo ad emozionare. Se si potesse opterei per un pallinaggio mediceo ma mi accontento.

Homesick 20/07/11 18:22 - 5737 commenti

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Nell’odissea di Carlito, resa tragica dalla rassegnazione con cui il gangster, seppur pugnace, accetta il proprio destino e le conseguenze per aver cercato di piegare ai palpiti del cuore le ferree, implacabili leggi della malavita, si rilegge l’intero percorso del noir, di cui De Palma scandisce allo stesso modo i tòpoi più feroci, romantici e melodrammatici, culminando nel magistrale spettacolo della lunga caccia all’uomo in stazione che precede il già noto excipit. Straordinari Pacino, perdente antieroe, e Penn, marcito avvocato; glamour la fotografia, i costumi e le musiche.
MEMORABILE: La sbruffonata di Pacino davanti al giudice; nella sala da biliardo; gli autocitazionisti inseguimento in métro e sparatoria in stazione.

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Coyote 22/08/11 22:33 - 185 commenti

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Il personaggio di Carlito Brigante è, per certi aspetti, speculare rispetto all'Antonio Montana di Scarface: combatte in tutti i modi per allontanarsi dalla strada, dal crimine, dalla perdità degli affetti, laddove Scarface si gettava a capofitto in una spirale autodistruttiva. L'ambientazione newyorkese viene sfruttata a pieno nel suo fascino sporco, gli attori sono convincenti (in particolare Sean Penn, ottimo e irriconoscibile).

Ariel 7/08/11 08:15 - 40 commenti

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Carlitos Brigante, pentito della strada ed ex re dello spaccio di droga, vuole cambiar vita. Nessuno gli crede, però, e, d'altronde, nelle prime scene lo stesso spettatore ne dubita fortemente. Il tentativo di "ripulirsi", dunque, sembra costantemente ostacolato da un passato che lo insegue e che lo trascina inevitabilmente verso il baratro del tradizionale epilogo di una vita criminale. Esiste ancora una speranza di emancipazione e il ritmo del film non lascia riprendere fiato. Un altro personaggio paciniano scolpito nella memoria in maniera indelebile.

Markvale 27/08/11 12:00 - 143 commenti

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Uno dei migliori gangster movie anni Novanta, ancora piacevolemnte "retrò" e imperniato sulla figura sofferta, romantica e affascinante del malavitoso "perduto" interpretato da un Al Pacino in stato di grazia. L'approccio "anacronistico" consente a De Palma di sfogare la propensione al virtuosismo: cura del dettaglio, senso dell'inquadratura, montaggio serrato, dosaggio sapiente del suspense. Vagamente debitore anche del Serpico di Lumet con lo stesso attore. Probabile canto del cigno di un genere molto amato e frequentato.

Saintgifts 15/12/11 23:31 - 4098 commenti

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De Palma's way. Un concentrato delle migliori qualità del regista al servizio di una storia ricca di risvolti e di personaggi. Si sta sempre in ansia per Carlito, che, pur avendo in programma un importante cambio di vita non riesce a star fuori dai guai e a soffocare se stesso, a soffocare i suoi istinti e i suoi riflessi, così bene allenati a salvargli la vita. Come nei quadri di autore, si riconoscono stile e particolari.

Disorder 28/08/12 16:15 - 1416 commenti

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Grande, buonissimo film che tuttavia non riesco a mettere fra i capolavori di De Palma (lo trovo un po' inferiore anche a Scarface). Quella di Carlito è una disperata storia di fuga, naturalmente senza speranza poiché nessuno può scappare da se stesso ("nemmeno se sei Eddy Merckx", disse qualcuno). L'idea originale è quella di mettere tutto in chiaro fin dall'inizio, ma ciò toglie inevitabilmente molta suspance al film. Un film intenso ed emozionante, ma forse troppo prevedibile...

Rambo90 30/03/13 18:11 - 7661 commenti

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Dieci anni dopo Scarface De Palma racconta un personaggio quasi all'opposto: interpretato magistralmente dal grande Pacino, Carlito Brigante è un ex gangster che fa di tutto per uscire dal giro, per nulla assetato di potere e desideroso di tranquillità. Gli fanno da contrappunto il bravo Penn e una schiera di bravi comprimari in cui spicca un giovane Viggo Mortensen. Bellissima ed estrosa dal punto di vista delle inquadratura la lunga sequenza finale nella stazione. Da non perdere.

Rigoletto 30/10/13 20:53 - 1785 commenti

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Capolavoro di De Palma che sembra trovarsi proprio a suo agio nei rivoli criminali della società imbastendo un film che, assieme a Scarface e Gli intoccabili costituisce un filotto di inestimabile valore. Pacino, sanguigno come al suo solito, offre l'ennesima prova da gigante che lo conferma nell'Olimpo degli eroi (e degli anti-eroi) ed è affiancato qui da un Sean Penn prezioso come un Dom Perignon del'21: una performance che tiene testa a quella di Al senza sfigurare; un avvocato pazzo, fatto e criminale, odioso come pochi. ****!

Furetto60 2/01/14 10:10 - 1192 commenti

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Opera semplice e complessa nello stesso tempo: semplice nella trama, con un pregiudicato alla ricerca di un sogno di redenzione e d’amore, di difficile attuazione; complessa e affascinante nei dialoghi e nel testo, in particolare nella voce narrante. Lo studio psicologico del personaggio principale rende il film diverso dagli altri del genere anche grazie all’interpretazione di Al Pacino; senza scordare quella di Penn che riesce ad arginarne, anzi a compensarne, la straripante personalità. Imperdibile.
MEMORABILE: La circolarità della narrazione rappresentata dalla pubblicità del Paradiso tropicale.

Nicola81 17/07/14 15:30 - 2831 commenti

I gusti di Nicola81

L'altra faccia di Scarface. Mentre Tony Montana, spinto dal suo delirio di onnipotenza, imboccava il tunnel dell'autodistruzione, Carlito Brigante col suo passato vorrebbe chiudere, ma il destino è un gran brutto avversario... Splendido noir, forse leggermente appesantito da qualche lungaggine iniziale, ma sorretto da una sceneggiatura perfetta e dalla grande prova di Al Pacino. Ottimi anche i comprimari: di Sean Penn si è già detto tutto, ma anche la Miller è stata una bella sorpresa (in tutti i sensi). Per me, il miglior film di De Palma.
MEMORABILE: La smargiassata di Pacino in tribunale; Il colloquio in procura; Il finale alla stazione, semplicemente da antologia.

Parsifal68 14/03/16 15:33 - 607 commenti

I gusti di Parsifal68

La coppia De Palma-Pacino ritorna insieme dopo lo splendido Scarface, questa volta per rappresentare le vicende di un ex spacciatore di origine portoricana e del suo tentativo di redenzione. La maniacale recitazione ai limiti della perfezione di Pacino si sposa alla grande con la mano matura di un regista, qui molto abile a fotografare le debolezze di un uomo che per amore tenta l'intentabile. Da segnalare anche la straordinaria interpretazione di Sean Penn nei panni di un viscido avvocato. Cult da vedere.
MEMORABILE: Carlito toglie i proiettili dalla pistola dell'avvocato; La scena finale alla stazione.

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Minitina80 27/05/16 18:28 - 2976 commenti

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Il noir che non ti aspetti, capace di sconfinare nel drammatico e dove il protagonista è un uomo che cerca di spendere l’ultima parola su quanto il destino gli ha riservato. Impressionante lo spessore e la profondità che Al Pacino riesce a dare al personaggio di Carlito Brigante, forse una delle sue migliori interpretazioni. De Palma, poi, suggella il tutto con una classe sopraffina non lasciando nulla al caso e firmando un altro importante tassello di una carriera eccezionale. Bravo anche Penn.
MEMORABILE: Le pallottole buttate nel cestino.

Il ferrini 8/01/17 01:05 - 2337 commenti

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Regia impeccabile, costumi e location di gran classe (basti pensare alla villa dell'accordo fra Brigante e l'avvocato) e le musiche di Doyle non fanno rimpiangere il Donaggio degli omicidi "trans" e quelli "a luci rosse". Pacino è monumentale ma Penn non è da meno, interpretando un personaggio di rara odiosità e c'è spazio anche per un giovane Mortensen su sedia a rotelle. Tutto è perfetto, in un continuo crescendo di tensione che raggiungerà il suo climax nel finale alla stazione. Un film imprescindibile, per chi ama i noir.

Pessoa 19/01/17 13:48 - 2476 commenti

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Per quanto mi riguarda resta uno dei migliori noir del dopoguerra, che spegne con la forza debordante delle immagini qualsiasi tentativo di commento morale. De Palma, qui forse nel suo momento più alto, dirige come un pittore, Pacino fa del personaggio una questione personale, una fotografia da brividi e Sean Penn si dimostra attore ideale per i gangster movies. Siamo nell'empireo, ancora una volta portati da De Palma che ci scruta con gli occhi di Carlito, per capire cosa ci facciamo da quelle parti... Fondamentale!
MEMORABILE: La recitazione di Al Pacino, una delle migliori mai viste al cinema.

Paulaster 16/03/18 09:53 - 4375 commenti

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Criminale tornato libero cerca di cambiare vita invano. Sceneggiatura che mostra da subito la conclusione ma che riesce a interessare per la vena crepuscolare del protagonista. Pacino recita con le espressioni del viso quando la voce fuori campo (l'ottimo Giannini) racconta il suo tentativo di fuggire la malavita. Menzione per Penn che dà vita a un personaggio pieno di sfaccettature. De Palma evita riprese mirabolanti e rimane su lunghe inquadrature per tutta la durata.
MEMORABILE: Pacino che sfonda la porta della ex fidanzata; I proiettili buttati nel cestino; Penn accoltellato fuori dall'ascensore.

Thedude94 13/11/18 00:45 - 1084 commenti

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Piano piano e a mano a mano che passa il tempo, questo film si mostra per ciò che: un esempio di come si può realizzare un'opera che è un mix tra gangster-noir-giallo-dramma e chi più ne ha più ne metta. Il merito qui è nettamente di De Palma e dei protagonisti Pacino e Penn, capaci di interpretare lodevolmente i caratteri indistinguibili dei loro personaggi; la mano del regista è lucida, ferma, accompagnata da un'ottima fotografia e una colonna sonora calzante. Il resto è tutto da ammirare, con un finale da storia del cinema anni '90.

Rocchiola 11/06/18 10:05 - 952 commenti

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Forse il miglior De Palma di sempre, che ritorna al gangster-movie con un tono intimista e malinconico diametralmente opposto a quello di Scarface. Un film fuori dal tempo e dalle mode dominato da una regia calma e misurata, ricca di fluidi piani sequenza. E anche Pacino è più misurato del solito, nei panni di un romantico perdente. Grandioso Penn nella parte dell’avvocato del diavolo. Poche citazioni rispetto allo standard medio di De Palma, che si concede comunque due omaggi personali nelle scene della metropolitana e della stazione ferroviaria.
MEMORABILE: L’iniziale prologo con il protagonista morente in stile viale del tramonto; L’evasione del boss mafioso dalla prigione acquatica; La fuga finale.

Myvincent 2/08/18 07:49 - 3722 commenti

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Difficile dimenticare la performance e la bravura di Al Pacino che da solo vale metà di questo gangster-movie ambientato negli anni '70, come capiterà successivamente in altri. Il tema è la difficoltà di un ex-galeotto, ex-boss nello spaccio di eroina, di restare pulito, senza perdere la faccia, in un mondo che sembra profondamente cambiato. I noti virtuosismi del regista si scatenano nella lunga e spericolata scena nella stazione di NY. La ricostruzione "materiale" di quel periodo a volte lascia a desiderare.
MEMORABILE: La caleidoscopica colonna sonora '70s: Silver Convention, Cheryl Lynn, KC & The Sunshine Band e tanti indimenticabili altri.

Samdalmas 10/03/20 18:06 - 302 commenti

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De Palma e Al Pacino tornano a lavorare insieme dopo il trionfo di Scarface e realizzano un altro capolavoro. Stavolta i toni sono più malinconici e riflessivi. Carlito è un criminale sul viale del tramonto in cerca di riscatto. Ottimo il crescendo che culmina in un finale da antologia. Nel cast spicca su tutti Sean Penn nel ruolo dell'avvocato cocainomane.
MEMORABILE: I titoli di coda con la canzone di Joe Cocker.

Michelino 5/09/21 17:19 - 103 commenti

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Un film completo e realistico. Chi vuol cercare di dare un taglio con il passato e mettere la testa a posto non riesce mai a farlo in pieno, perché in un ambiente come la malavita non ci si può davvero fidare dei ''vecchi amici'',  tra chi tradisce, chi usa, chi chiede favori da ricambiare e chi crede di essere in cima, anche soltanto comandando le gang di strada, scippando le vecchiette. Non troppo truce, con qualche momento di ironia. Le scene sentimentali non diventano un riempitivo e, quando occorre, quelle di azione mantengono le promesse.
MEMORABILE: La sparatoria contro la gang nel locale; Benny gettato per le scale e poi davanti ai bidoni; Il ''cocaparty'' nella villa; La sequenza finale.

Keyser3 6/09/21 18:45 - 444 commenti

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Sembrava difficile fare meglio di Scarface, ma Pacino e De Palma si superano. In Carlito c'è una dimensione personale, un'introspezione psicologica che emozionano e coinvolgono lo spettatore. Non una semplice storia da gangster movie, in Carlito c'è tutto: amore, morte, solitudine, droga, riscatto e sprofondo nell'abisso. Confezione eccellente, con un'atmosfera anni '80 perfettamente resa e interpretazioni staordinarie del fuoriclasse Pacino e di Sean Penn. E alla fine quasi ci scappa la lacrima...
MEMORABILE: Penn strafatto che uccide il boss Taglialucci.

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Noodles 24/10/23 16:32 - 2196 commenti

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Uno dei migliori film di Brian De Palma, che ha dalla sua l'originalità del non mostrarci il momento topico della carriera di un gangster ma di focalizzarsi su quando costui decide di uscire dal giro dopo essere appena stato carcerato. Ma si sa, come spesso accade in questi film il passato torna a bussare con prepotenza alla porta. Al Pacino offre una delle sue migliori prove in un film che non butta a caso sul tavolo violenza e tensione ma la mostra nei momenti giusti. In mezzo, un ritmo velocissimo e tanti grandi momenti. Tra le pietre miliari degli anni '900. Imperdibile.
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  • Homevideo Rocchiola • 4/06/18 12:21
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Acquistato direttamente dal sito CG e visionato ieri sera, certo rappresenta un notevole passo avanti rispetto al DVD sempre edito dal nostro beneamato Cecchi Gori.
    Il video è buono ma presenta comunque alcune spuntinature che dimostrano come si tratti di un master non adeguatamente restaurato e su di un film del 1993 mi pare si potesse fare di più. Ed anche la definizione è migliorabile soprattutto in certe scene in esterno come quella delle prigione galleggiante e relativa evasione.
    Sugli aspetti audio-video rimando alla recensione di AF Digitale, che trovo essere quella più vicina alle mie personali impressioni:
    https://afdigitale.it/carlitos-way-blu-ray/

    In ogni caso se è vero che il CG ha utilizzato il master Universal, allora è ovvio che non ci si può aspettare di meglio dalle edizioni estere, ma né abbiamo la certezza?
    Guardando la recensione del BD Universal su bluray.com, noto che ha un video da 4.6 su 5 e con le puntinature suddette non credo che gli avrebbero assegnato un tale punteggio. Sarebbe pertanto interessante avere il parere di qualcuno che possiede entrambe le versioni:
    http://www.blu-ray.com/movies/Carlitos-Way-Blu-ray/9963/#Screenshots

    Comunque tutto 'sto casino dello start-up per avere un prodotto nella media, piuttosto povero anche nella confezione "panciuta" ma priva di qualsiasi annotazione interna (non c'è nemmeno riportata all'interno la suddivisione in capitoli)!!!
  • Homevideo Noncha17 • 4/06/18 19:40
    Magazziniere - 1068 interventi
    Rocchiola ebbe a dire:

    Guardando la recensione del BD Universal su bluray.com, noto che ha un video da 4.6 su 5 e con le puntinature suddette non credo che gli avrebbero assegnato un tale punteggio.


    Quel voto è stato dato quando il supporto era agli albori. Ovviamente, oggi non prenderebbe lo stesso punteggio..


    Più che altro, io ho trovato troppo "squillante" il nostro doppiaggio!
  • Homevideo Rocchiola • 5/06/18 08:48
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Pur considerando l'epoca della votazione, non credo che un BD non restaurato e con problemi di puntinatura potesse essere valutato così bene, soprattutto su bluray.com dove sono generalmente abbastanza severi nei giudizi.
    In ogni caso qualsiasi dubbio potrebbe essere fugato solo dal confronto tra le due edizioni in questione. Sarei veramente curioso di sapere se CG ha usato il master Universal, oppure se ci ha rifilato un'altra mezza fregatura.
    Sul doppiaggio, quello è e quello rimane, possa piacere o meno!!!
  • Homevideo Noncha17 • 5/06/18 15:46
    Magazziniere - 1068 interventi
    Rocchiola ebbe a dire:

    In ogni caso qualsiasi dubbio potrebbe essere fugato solo dal confronto tra le due edizioni in questione. Sarei veramente curioso di sapere se CG ha usato il master Universal, oppure se ci ha rifilato un'altra mezza fregatura.
    Sul doppiaggio, quello è e quello rimane, possa piacere o meno!!!


    Altrimenti quale avrebbe usato? E poi, perché parli di mezza fregatura..?!

    No, il doppiaggio è ottimo..ma, non so se hai notato (qualcun'altro, come me, sì), risulta fin troppo "pulito"! Non saprei descriverlo meglio il suono, ecco.



    P.S.: La CG non "produce" master. L'unica cosa che può fare è sbagliare a riversarlo.. Come puoi vedere qui, ovunque è Universal: Blu-ray.com

    P.P.S.: Qua puoi fare il confronto tra Blu-ray e HD-DVD o DVD > caps-a-holic

    L'unico confronto con CG che ho trovato è questo..nel caso qualcuno ne posti degli altri, avviso! ;)
    Ultima modifica: 5/06/18 16:09 da Noncha17
  • Homevideo Zender • 5/06/18 17:52
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Rocchiola, se mi dai il minuto e la scena esatta in cui si vede molto spuntinamento provo a dare un occhio, il master universal gira.
  • Homevideo Rocchiola • 6/06/18 08:52
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Io lo notato soprattutto nella scena iniziale in bianco-nero. Non si tratta di difetti particolarmente disturbanti, ma visionando l'intera sequenza con una certa attenzione si notano. Ovvio che non si tratta di difetti tali da pregiudicare la visione che resta di buon livello, però volevo capire se anche sull'edizione Universal erano presenti.
    Sono comunque difetti minimi non rilevabili dal confronto tra screenshots, ma solo dalla visione diretta del prodotto

    Sono consapevole che CG non produce nessun master, ma visto che in passato ha pubblicato bluray pessimi riversando le precedenti versioni in SD di cui deteneva i diritti in HD (vedi Seven su tutti), mi sento di dubitare della qualità dei suoi prodotti. E poi perché non fare come altre etichette che indicano chiaramente sulla confezione che si tratta di film pubblicati su licenza esclusiva di un certo marchio che viene anch'esso riportato sulla copertina.
    Ultima modifica: 6/06/18 09:02 da Rocchiola
  • Homevideo Zender • 6/06/18 12:35
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ecco il master Universal: A me pare che si vedano pochissimo i difetti (anche se ce ne sono), nelle scene in bianco e nero. Se vuoi vedere se è lo stesso ti metto un'immagine di un fotogramma preciso dei titoli. Se nella versione CG compare un difetto nello stesso punto preciso possiamo esser certi che il master è lo stesso:

  • Homevideo Rocchiola • 7/06/18 10:48
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Effettivamente controllando bene, procedendo fotogramma per fotogramma, si notano anche nell'edizione CG i puntini sul camice del medico nel momento in cui compare il nome dell'attore James Rebhorn. Quindi penso di poter confermare con una certa sicurezza che è stato usato il master dell'Universal. Comunque rivedendo l'intera sequenza iniziale in bianco-nero ho notato che in diversi passaggi anche sullo sfondo nero si notano dei piccoli puntini bianchi. Ribadisco nulla di così disturbante ma credevo che una major come l'Universal fosse più attenta e pignola sul versante della qualità dei master proposti.
  • Homevideo Zender • 7/06/18 13:48
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Non è sempre così purtroppo. I puntini vengon tolti col restauro, ma se il film non è stato restaurato quello resta solo un gran bel master e basta.
  • Discussione Rocchiola • 11/06/18 10:12
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Tra i tanti volti presenti nel film segnalo con piacere quello di Jaime Sánchez il mitico Angel del Mucchio Selvaggio, qui impegnato nella parte del cameriere Rudy che lavora nel locale di Carlito.
    https://s22.postimg.cc/iyd0jzfzl/Jaimesanchez.jpg
    Ultima modifica: 13/06/18 10:14 da Rocchiola