Le iene - Cani da rapina - Film (1992)

Le iene - Cani da rapina
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Xamini 28/12/06 17:39 - 1252 commenti

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La prima volta è stato dopo Pulp Fiction. L'ultima un'ora fa. I dialoghi conditi di riferimenti sono geniali, quelli di solo turpiloquio non hanno l'ironia di PF. Hanno speso due lire per imprimersi nella storia del cinema e non è un male. È il montaggio, come al solito, che fa la differenza. Ma mi ha sempre dato l'impressione che mancasse qualcosa. L'ultima visione mi è stata fatale. Me ne pentirò.

Caesars 16/03/07 13:39 - 3790 commenti

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Bellissimo esordio cinematografice di Tarantino; il film, dopo un'introduzione dei protagonisti che preparano la rapina, parte subito a 1000 all'ora, saltando completamente la parte dedicata alla rapina vera e propria che si è rilevata un fallimento. Qualcuno all'interno del gruppo ha tradito, ma chi è stato? Ambientato nel capannone dove si ritrovano i sopravvissuti, è cinema puro, che ha alle spalle una vera passione per la settima arte: e si vede. Davvero da non perdere.

Red Dragon 17/03/07 14:40 - 125 commenti

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Tarantino preferisce Pulp fiction (e se lo dice lui ha un perché) ma, pur essendo film diversi, la forza e il dinamismo del "Le Iene" è superiore. Esordio col botto, attori capaci e in splendida forma, dialoghi serrati, volgari e geniali, densi di citazioni come piace al buon Quentin. Che già qui dimostra di avere un naso incredibile per recuperare canzoni che compongono una colonna sonora da urlo. Violenza, anche gratuita, niente sconti su niente. Grande film di quello che diverrà un grande autore.

Magnetti 1/04/07 23:26 - 1103 commenti

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Davvero notevole! Film che punta tutto sulla caratterizzazione dei personaggi e sui dialoghi, dalla trama molto semplice, ma che riesce a divertire. Perché la nota ironica che percorre ogni fotogramma del film permette di prendere con leggerezza la notevole violenza delle varie immagini. Insomma, come anche in altri film di Tarantino, si esorcizza la violenza raccontandola senza compiacimenti. Tarantino e gli attori straordinari hanno permesso il tutto. Riguardandolo, perde un po' rispetto a Pulp Fiction.

G.Godardi 5/05/07 16:42 - 950 commenti

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Qui inizia l'"ipertesto Tarantino", lo splendido lavoro del regista sul gioco dei generi cinematografici e dei rimandi citazionistici, non solo cinematografici, ma anche letterari e musicali. Prima tappa: il gangster movie. Riferimenti più ovvi: Rapina a mano armata, Scorsese, Leone, Carpenter. E tanti altri disseminati. Duro, crudo, sanguinario, ma anche intriso di splendido umorismo nero. Comincia anche il gioco metacinematografico: tutti i suoi film sono ambientati nello stesso universo narrativo (Vic Vega, per esempio, è il fratello di Vincent di Pulp Fiction).
MEMORABILE: "Ci hanno ficcato una mazza da baseball nel culo: vediamo di scoprire chi è stato!" I maligni dicono che è un remake di City on fire.

Puppigallo 10/05/07 18:10 - 5275 commenti

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Titolo perfetto, soprattutto per l’epilogo. Trattasi infatti di cani sciolti che per necessità si ritrovano a dover avere a che fare l’uno con l’altro, a causa di un colpo finito male (aleggia l’ombra del tradimento). Gli unici veri amici sono Keitel e il ferito. La scena alla tavola calda, con polverone sulle mance, è fenomenale, ma quella della tortura con musica le batte tutte. Ogni tanto rallenta un po' troppo, ma in un film come questo, con ottimi interpreti e dialoghi notevoli, è come cercare il classico pelo nell’uovo. Finale pazzesco per un grande esempio di cinema.

Il Gobbo 13/06/07 09:51 - 3015 commenti

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Boom! Esordio col super-botto per un genio. Film incredibile, a tratti polanskiano, a tratti dramma elisabettiano, per certi versi insuperato persino nella lussureggiante filmografia di Tarantino, per compattezza e rigore (effetti non calcolati del low-budget), e per lampi di genio, come la riesumazione di Lawrence Tierney, uno dei duri dei b-movies anni '40. Tutto da mandare a memoria, ma in particolare l'aneddoto-rompighiaccio di Mr. Orange, che da litania imparata a memoria si fa film nel film, è un grandissimo pezzo di cinema. Capolavoro.

Undying 14/06/07 17:22 - 3807 commenti

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Debutto di Tarantino in grande stile (e scopiazzatura), ma nobilitato da un ottimo cast e da una vena di cattiveria che percorre la pellicola dall'inizio alla fine. Forse, a ben vedere, può essere lampante un senso di razzismo (la parola "negro", "sporco negro" o "negra" verrà ripetuta dalle 10 alle 30 volte nel corso del film), ma il divertimento (e l'incazzatura: quando un killer tortura senza motivo un poliziotto) è sparso in dosi massicce. Parecchie similitudini con Cani Arrabbiati di Bava (anche se quest'ultimo è stato sdoganato solo nel 1995).

Renato 17/10/07 21:14 - 1648 commenti

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Forse l'esordio più fulminante dell'ultimo ventennio. Tarantino mostra da subito uno stile unico, particolare e difficilmente imitabile (anche se in molti proveranno a farlo)... Violento, esasperato e ultra-dialogato, il film non concede pause, anche grazie ad un sapiente gioco di incastri effettuato in fase di montaggio che ogni 20 minuti ridesta l'attenzione dello spettatore più distratto. Un ottimo film, che si rivede sempre volentieri.

B. Legnani 19/10/07 21:40 - 5532 commenti

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Apologo sull’uomo, mediante una rapina che… non si vede. Straordinaria capacità nel non sbagliare un’inquadratura, con naturalezza sorprendente. E se alla fine, per quanto concerne la logica, un paio di cose non funzionano (la fiducia data, per quanto non al 100%, e la rivelazione che causa l’ultimo sparo), a farle tornare c'è la constatazione che l’assunto, così ben perseguito, della dimostrazione che "homo homini lupus", in questo modo ne esce rinvigorito. Attori in stato di grazia, con Keitel e Roth su tutti. Capolavoro no, più che buono sì.
MEMORABILE: Nello studio di Tierney arriva il torturatore Madsen. Che quadro ci mostra Tarantino, alle spalle dell’ospite? Il Martirio di San Sebastiano. Geniale.

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Stubby 22/12/07 14:00 - 1147 commenti

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Non poteva partire in maniera migliore l'avventura di Quentin Tarantino nel mondo del cinema. "Le iene" mostra subito il suo sapiente uso della macchina da presa e l'uso del flashback diverrà successivamente il suo marchio di fabbrica. Ma tralasciando il suo talento che ben tutti conosciamo, spendiamo due parole su quest'ottimo film, con un cast memorabile e soprattutto con un Madsen in grande spolvero. Bel ritmo, ottimi dialoghi e situazioni ad alto tasso adrenalinico; qualche imprecisione, ma ininfluente. Pietra miliare.

Homesick 20/01/08 09:09 - 5737 commenti

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Shakespeariano, colto, iperrealista. Un’intelligente operazione di svecchiamento del noir e del cinema in generale ad opera di un regista brillante, appassionato e profondo conoscitore della Settima Arte e della musica. Ritmo e tensione costanti, dialoghi impeccabili conditi di cinefilia e simpatico e necessario turpiloquio, montaggio a flashback, violenza parossistica frenata dall’ironia e interpreti eccellenti: prudente e umano Keitel, controllato e bifronte Roth, teso e nervoso Buscemi, folle e sadico Madsen, burbero e paterno Bunker.
MEMORABILE: Tarantino che spiega il senso di “Like A Virgin”. L’imposizione dei nomi. Madsen che parla all’orecchio mozzato di Baltz.

Galbo 23/01/08 14:42 - 12393 commenti

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Folgorante esordio di Tarantino, questo film rappresenta l'espressione più compiuta (forse anche più del più celebrato Pulp Fiction) del cinema del regista e sceneggiatore italo-americano. Film benissimo sceneggiato (con intrecci complessi egregiamente governati) e girato con grande senso del ritmo, e un esplosione di violenza totale mai fine a sè stessa, ma sempre funzionale al racconto (il titolo è emblematico, da questo punto di vista). Grande il gruppo di attori, specie Keitel.

Lovejoy 18/02/08 16:08 - 1823 commenti

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Memorabile esordio del giovane sceneggiatore Tarantino. Scritto in maniera mirabile, con scene di vigorosa energia e battute al fulmicotone, montato egregiamente, con personaggi esemplari e una regia sprizzante energia da ogni dove. Cast da urlo, capitanato da un Keitel e da un Madsen indimenticabili istrioni. Splendida colonna sonora. Molte le scene da ricordare.
MEMORABILE: Il dialogo alla tavola calda; la resa dei conti finale.

Hackett 6/04/08 18:16 - 1867 commenti

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Al suo debutto Tarantino dà probabilmente il meglio. Ottimo film che contiene già tutti gli elementi che diventeranno tipici del suo stile registico: dialoghi taglienti, ritmo serrato, narrazione ad incastro, sangue e citazioni. Il tutto impreziosito da un cast eccellente ed un impianto scenico di stile teatrale che esalta le doti del bravo sceneggiatore. Quello che rende questa pellicola la sua migliore opera è forse da ricercare nel fatto che all'epoca, prima del successo, il buon Quentin era un tantino meno autoreferenziale.

Tromeo 22/04/08 14:37 - 52 commenti

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Grande esordio di Quentin Tarantino. Un film entusiasmante, violento, tesissimo, interpretato da un gruppo di attori in stato di grazia e diretto con virtuosismo. Il miglior esordio dai tempi di La rabbia giovane di Terrence Malick. Superato solo dai due Kill Bill.

Cotola 23/04/08 23:53 - 9044 commenti

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Bell'esordio di Tarantino che firma un film su una rapina (e soprattutto sulle sue dirompenti conseguenze) senza farla mai vedere. Lo stile è già piuttosto maturo e gli stilemi che diventeranno tipici di questo regista ci sono già tutti: lunghi dialoghi piuttosto inutili, scene che si ripetono riprese da più punti di vista, violenza ripresa con grande naturalezza e con uno sguardo compiaciuto e divertito. Ottima anche la prova degli attori. Parzialmente sottovalutato e migliore di molte altre creature tarantiniane ben più osannate.

Pol 14/05/08 20:21 - 589 commenti

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L'equivoco che spesso emerge parlando del film è che "Tarantino non ha inventato niente", ergo il film è sopravvalutato. Il mio punto di vista è un altro: se è vero che Quentin scopiazza di qua e di là, è altrettanto vero che lo fa con una maestria tale che, di fronte al risultato finale, risulta difficile non parlarne in toni entusiastici. Solo un grande film risulta ancora fresco e coinvolgente dopo essere stato visto e stravisto. Imperdibile.

Redeyes 3/06/08 17:09 - 2449 commenti

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Il film varrebbe la pena di esser visto anche solo per la discussione pre pagamento mancia... ma si dà il caso che ci sia molto di più; su tutto un geniale Keitel, un Madsen da brivido ed un'oggettiva difficoltà a fare un nome anziché un altro. La sceneggiatura, per quanto non originalissima, è salda e si avvale di un lettering strepitoso e di interpreti diretti in modo eccelso. Se poi si cerca la pagliuzza si può obiettare sull'assurdità dell'insieme, ma è un prezzo che si paga volentieri. Geniale.

Ciavazzaro 10/06/08 15:07 - 4770 commenti

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Ottima opera prima di Tarantino. Un gioco di scatole cinesi nel quale nessuno è quel che è (le sorprese nel finale si sprecano, infatti). Gli attori poi si prodigano con un certo impegno (nonostante non sia certo una produzione hollywodiana). Da vedere.

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Matalo! 17/07/08 09:55 - 1378 commenti

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Lasciamo perdere le incongruenze (ma quanto sangue ha Tim Roth...); questa è un'opera indimenticabile dove Tarantino ruba da 1000 film e ne fa uno solo e soltanto suo. Gli attori sono immensi, i dialoghi i migliori degli ultimi 20 anni, i personaggi sono raffigurati stupendamente (vedi il petulante Buscemi), le scene madri sono così tante e così belle che non si sa cosa scegliere. Chi accusa Tarantino di copiare non ha capito niente del regista né di come funziona il genio nell'arte.
MEMORABILE: "Toby wan, Toby la cinesina". "Hai presente i Fantastici 4? La Cosa" la dissertazione iniziale; il cameo di E. Bunker; il finto ricordo di Roth etc. etc

Pigro 1/08/08 09:16 - 9666 commenti

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Sei criminali che non si conoscono tra loro e una rapina finita male. Eccezionale opera prima di Tarantino, che mette assieme un cast ad alti livelli per una storia incredibile e inquietante. Gli uomini con nomi di colori agiscono in uno spazio sospeso, quasi teatrale (emblematico il capannone), per districarsi fra volute di dialoghi senza scopo e scatti di violenza atavica. La grandezza del film sta nel far finta di raccontare un fatto di cronaca, per trascendere la realtà e creare una tragedia sul baratro del vuoto esistenziale contemporaneo.

Ammiraglio 15/09/08 09:44 - 150 commenti

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Mi piace pensarlo come primo film che ha cambiato definitivamente il modo di girare i film. Anche se in realtà è solo in Pulp Fiction che viene introdotto un linguaggio totalmente nuovo (divisione in capitoli non sequenziali), già qui vediamo un tipo di narrazione simile, con continui salti temporali, scene dedicate a personaggi. Insomma, un capostipite, un capolavoro, un'opera magistrale. Imperdibile.

MAOraNza 16/09/08 18:36 - 244 commenti

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Esordio col botto di Tarantino, che confeziona un capolavoro ancora prima di Pulp Fiction. Il ritmo è incalzante, i tempi serrati, la narrazione nervosa anche quando il clima è "rilassato". Attori fantastici e tutti nella parte, al punto che è difficile eleggere il migliore tra Madsen, Buscemi e Keitel. I dialoghi diventeranno un marchio di fabbrica tarantiniano: memorabile lo scambio di battute iniziale tra i protagonisti seduti in un locale e l'assegnazione dei nomi agli aspiranti rapinatori. Una visione necessaria.

Ercardo85 31/12/08 18:53 - 81 commenti

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Prima di divenire la caricatura di sé stesso e riempire i suoi film con personaggi che sembrano la copia squallida dei cattivi delle pubblicità del Mulino Bianco... Prima che l'ego prendesse il sopravvento sul talento, Quentin ha realizzato tre ottimi film; questo, probabilmente il migliore, è un concentrato di "situazioni del noir" (come usava chiamarle Melville), mutuate da cinquant'anni di cinema gangster, da Kubrick a Melville, passando per John Woo. Dispiace che Tarantino non abbia mantenuto le promesse.

Rickblaine 3/01/09 11:22 - 635 commenti

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Tarantino sforna il suo primo capolavoro. Una storia ricca di suspanse e meraviglia che illustra dapprima la natura di alcuni dei protagonisti e poi li ingabbia all'interno di un cantiere, ove il carceriere è un senso di paranoia reciproca. Tra minacce e parolacce emergono personalità originali e figlie di una mente straordinaria, quella del maestro del pulp. Grandi Roth, Keitel, Madsen e poi anche gli altri, fra cui lo stesso Tarantino.
MEMORABILE: "Finirai di abbaiare, cagnolino, o comincerai a mordere?"

Tarabas 3/01/09 18:37 - 1878 commenti

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Una rapina finita male, narrata da una sceneggiatura a incastro in cui storie diverse convergono verso il finale "elisabettiano". Straordinario esordio di Tarantino, che con questo primo film si consacra autore personalissimo. La struttura è debitrice di "Rapina a mano armata", ma l'iperrealismo e lo humour nero moderno e spietato sono farina del suo sacco. Mitico il casting dei rapinatori, tutti bravissimi e coinvolti nel progetto. Cinema vero con un punto di vista morale. Tarantino non si ripeterà: d'ora in poi solo apparenza senza sostanza.
MEMORABILE: L'addestramento di T. Roth come infiltrato. Il finale straordinario, girato con lucidità e onestà come mai più si vedrà nel cinema di Tarantino.

Onion1973 3/01/09 18:09 - 163 commenti

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Un film assolutamente sopravvalutato, una storiella noir, carina, ma tirata troppo per le lunghe, condita con violenza gratuita, stancante e sproloquio, certo divertente, ma anch'esso stancante dopo un po'. Se non fosse stato seguito da Pulp fiction, vero terno al lotto di Tarantino, ce lo saremmo forse già dimenticato. Tolta la novità, nei lavori successivi di Tarantino verrano pian piano a galla tutti i limiti di questo film. Comunque il cast è ottimo e la recitazione pure, i testi spumeggianti, fatte salve le critiche già espresse. Violento.
MEMORABILE: Tarantino viene etichettato Mr. Brown e lui protesta.

Enzus79 3/01/09 18:10 - 2896 commenti

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Primo film e primo capolavoro di Quentin Tarantino. Storia basata sulle vicende di un gruppo (ogni componente viene chiamato con un colore) killer per svaligiare una gioielleria. La sceneggiatura colpisce subito per la sua schiettezza ed originalità, ed anche se ha dei contorni volgari è ben accetta. Un film che è entrato nella storia del cinema. Bravissimi tutti gli interpreti. La scena iniziale è da ricordare.

Brainiac 5/01/09 15:06 - 1083 commenti

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Se Pulp fiction è stato il Nevermind di Tarantino, cioè il best seller buono per ogni palato ed occasione, il capolavoro per eccellenza, così questo film si può paraganare all'album Bleach (sempre dei Nirvana): esordio rozzo, violento, ma con le doti di grandezza del gruppo di Seattle già visibili. Il film sarebbe fondamentalmente una tragedia ad atto unico (stesso luogo, unità temporale), se non fosse infarcito di flashback, tra l'altro riuscitissimi. Dialoghi al fulmicotone, divertenti e realistici. Capolavoro preparatorio.

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Patrick78 14/01/09 16:17 - 357 commenti

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Esordio da applausi e da spellarsi le mani per il genio della lampada! Scusate del cinema! Sfido chiunque a fare un film del genere senza nemmeno aver mai seguito un'ora di lezione di cinema. Sfido chiunque a poter disporre per il suo lungometraggio d'esordio di un cast formato da attori come Keitel, Roth, Buscemi, Madsen, Penn e Bunker. Sfido chiunque a scrivere un solo dialogo allucinato e renderlo così naturale. Basti vedere il prologo del film, un fantastico piano sequenza, per capire la bellezza della pellicola. Inimitabile capolavoro tarantiniano.
MEMORABILE: Chi non ha messo la mancia? Mr. Pink!!!

Enricottta 8/06/09 16:37 - 506 commenti

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Si comincia! E si comincia bene! Il cinema!. L'entusiasmo che accompagna questo film è assolutamente giustificato. E' nata una stella che aspettavamo da tempo: Tarantino è per noi cinefili l'incarnazione dell'arte. Non importa di quante imperfezioni, lungaggini, incongruenze, i suoi film siano costellati; è un personaggio unico. "Reservoir dogs" è un film mai manierato, come consigliato da chi vuole creare un proprio stile. Inoltre è perfetto in quanto non imita imitando, cose veramente difficile. Colonna sonora da orgasmo! Ascoltatevi "i gotcha di Joe Tex".

Capannelle 15/06/09 10:16 - 4411 commenti

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Tarantino rivela il suo talento in un'opera prima che farà tendenza pur soffrendo di un eccessivo "bla bla". Diciamo che manca ancora il ritmo e la vena surreale di Pulp fiction, che si vedono in toto nello strepitoso consesso iniziale su hit parade e mance alle cameriere ma poi vanno ad intermittenza specie nella seconda parte, più farraginosa e ripetitiva (es. Mr. Pink-Buscemi alla lunga si sgonfia). Notevole il cast allestito, tutti degni di nota. Tripalla.

Disorder 2/07/09 12:16 - 1416 commenti

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Un film secco, duro e geniale: il vero capolavoro di Quentin Tarantino. Dialoghi brillanti (la discussione al bar sul tema 'Like a Virgin' di Madonna è da antologia...), personaggi dalla caratterizzazione un po' fumettistica, a volte, ma che non si dimenticano e poi un bel po' di scene di psicosi disturbante, tanto per gradire. Da vedere, sicuramente...
MEMORABILE: La scelta dei nomi; la tortura del poliziotto

Harrys 20/09/09 12:38 - 687 commenti

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Quentin Tarantino è la rivoluzione. Sbuca dal nulla questo prodotto che decostruisce totalmente la "logica" narrativa cinematografica dimostrando una consapevolezza del mezzo spaventosa. Quando la passione si tramuta in efficace brillantezza. Tarantino assimila dalla storia del cinema tutta e rielabora divinamente. Lavoro incredibile in questo caso sui personaggi, nessun attore fuori posto: i vari Madsen, Keitel, Roth, Penn, Buscemi ecc. semplicemente perfetti nei loro rispettivi ruoli. Altro intendimento di Quentin: la musica (e ce lo dimostra).

Greymouser 29/03/10 11:38 - 1458 commenti

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L'esordio fulminante di Tarantino non mostra nessuna ruggine, anche a distanza ormai di quasi un ventennio. In questo film si trova "in nuce" tutto l'insieme di elementi che caratterizzerà la successiva carriera cinematografica del nostro regista: dal montaggio non lineare all'estremismo delle situazioni. Resta anche, comunque, uno dei lavori meglio riusciti e più maturi del nostro, nonostante sia il primo. Buoni gli attori, serratissimo il ritmo che non lascia respiro allo spettatore.

Ford 8/11/09 01:16 - 582 commenti

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C'è già tutto il noto repertorio tarantiniano, qui: sangue, dialoghi volgari ma infallibili, la costruzione temporale schizofrenica, grandi attori, la musica, la tecnica sopraffina; e scoprire che questo stile non è stato costruito negli anni, ma presentato maturo, all'esordio, rende sùbito l'idea di quale incredibile autore sia Quentin: un genio, con un suo mondo che sa rendere penetrabile a chiunque voglia seguirlo.

Saintgifts 10/12/09 23:02 - 4098 commenti

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Di sicuro Tarantino mostra in questa sua prima regia compiuta (prima c'era stato solo My Best Friend's Birthday), uno stile nuovo che lo porterà lontano, ma a "Reservoir Dogs" manca ancora quel qualcosa che ti prende e ti entusiasma durante la visione e che ti dice che sei di fronte a qualcosa di speciale. Si capisce che il regista sta mettendo a punto meccanismi che perfezionerà già nel successivo Pulp Fiction e che ne Le Iene funzionano ancora poco fino ad avere veri e propri momenti di stanchezza e lungaggini fastidiose. Non è di certo un capolavoro.

Losciamano 12/12/09 16:03 - 112 commenti

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"Le iene" è un miscuglio di film serie-b antecedenti a questo. Fra lo più, film italiani e americani Tarantino fa riferimento e lo fa molto bene, senza alcuna sbavatura. Da una piccola base riesce a sfornare un cult indiscusso, con un accumulo di risvolti che non fanno venire il mal di testa, anzi trascinano ancor di più lo spettatore. Peccato per la "fretta"....

Markus 14/12/09 13:47 - 3687 commenti

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Pellicola uscita nelle sale nel '92 e io la vedo all'alba del 2010! Sarebbe da gridare allo scandalo, ma ce ne sono altri di scandali, meglio dunque star zitti! Che dire… s’è già detto tutto sul film… Beh, a me la cosa che ha colpito è la freschezza, che risulta essere completamente fuori dalle mode di quel del tempo, tanto da farmi chiedere (ironicamente) se fosse davvero un film del ’92! L’economicità del manufatto è assolutamente un dato marginale: quando si dice che bastano le idee giuste... Il genio di Tarantino s’è visto sin da subito!

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Cangaceiro 7/01/10 14:12 - 982 commenti

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Pesantissimo e celeberrimo biglietto da visita di Tarantino ormai cult consolidato. L'intera prima sequenza, titoli di testa compresi, è da annali del cinema. Della rapina non vediamo nulla ma è come se lo facessimo e grazie all'intelligente struttura cronologicamente frammentata e ai dialoghi debordanti e disperatamente ironici ci si incolla allo schermo sperando che il film duri almeno tre ore. Pellicola girata benissimo senza arzigogoli stilistici da primo della classe e recitata alla grande da un cast d'eccezione: svettano Keitel, Madsen e Chris Penn.
MEMORABILE: Ci hanno infilato una mazza da baseball nel culo e vorrei scoprire chi è stato! [Mr. Pink]

Mtine 28/02/10 17:39 - 224 commenti

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Non brutto esordio ai lungometraggi di Tarantino che, per quanto ricco di elementi positivi, ha anche molte pecche. La sceneggiatura su tutti, che è inutilmente infarcità di parolacce (si contano 252 "fuck") e la storia, che non è molto lineare e costringe lo spettatore a "inventare" alcune scene che vengono omesse. Ottimi gli attori, soprattutto Tim Roth, ovviamente eccellente la regia di Tarantino che si perfezionerà in Pulp fiction e stupende le musiche. Ma il tutto non convince.
MEMORABILE: L'assegnazione dei nomi con la relativa protesta di Mr. Pink e la scena finale iper-splatter.

Paruzzo 10/08/10 18:59 - 140 commenti

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Esordio fulminante di Tarantino che con un cast senza nomi troppo altisonanti e con una grande sceneggiatura riesce a girare un film dal ritmo frenetico nonostante l'utilizzo di ben poche location. Dialoghi come al solito memorabili e colonna sonora perfetta.
MEMORABILE: Ragazzi, non fate giochi pesanti. Poi qualcuno si fa male e si mette a piangere!

Rambo90 27/09/10 00:42 - 7697 commenti

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Ottimo esordio di Tarantino con un film carico di tensione e di coinvolgimento, pieno di dialoghi volgari ma al tempo stesso brillanti, scene violente ma indubbiamente essenziali e, soprattutto, un crescendo di ritmo e un'alternarsi di flashback e tempo presente davvero stupefacente. La rapina non si vede mai e questo è un gran bene, dà modo al film di concentrarsi sui personaggi e non sull'azione. Grandi tutti gli attori del cast, a partire da Madsen e Keitel.

Belfagor 27/10/10 09:53 - 2690 commenti

I gusti di Belfagor

C'è Rapina a mano armata di Kubrick, c'è uno stallo alla messicana in stile Leone, c'è un'atmosfera da exploitation di serie B. Ma c'è anche e soprattutto Tarantino, che con questo esordio fulminante mette già in chiaro la aua cifra stilistica. Dialoghi iperbolici, estetica della violenza, esasperazione narrativa, cromatica musicale che si libera dal barocco gratuito per diventare un bruciante iperrealismo: questa è la base su cui Tarantino eseguirà molteplici variazioni in futuro. Cast in stato di grazia.
MEMORABILE: L'imposizione dei nomi in codice.

Daniela 28/10/10 14:09 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Il primo Tarantino non si scorda mai... ed il fatto che sia un imperfetto, un capolavoro grezzo, non ne diminuisce il valore. Sinfonia da camera inframezzata da flashback, in cui ogni orchestrale è un solista cui viene lasciato spazio per il proprio pezzo di bravura (il sincopato con rasoio di Madsen, il basso sanguinante di Roth, il nevrotico con brio di Buscemi). La musica non è certo nuova (superfluo sottolineare i debiti d'autore), ma il direttore la rende unica, ed ogni film di rapina girato "dopo" ne dovrà tener conto
MEMORABILE: Roth si esercita a raccontare la storiella dei cani-poliziotto

Il Dandi 7/02/11 00:43 - 1917 commenti

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Ormai un classico che non ha solo rigenerato il gangster-movie, ma tutta la cinematografia degli anni '90. Tarantino (qui già perfettamente maturo come sceneggiatore, quasi anche come regista) sciorina i suoi ingredienti: dissertazioni interminabili su argomenti vacui, un peso specifico enorme della cultura pop anni '60/'70, accellerazioni brusche che squarciano il velo di futilità. Ma diversamente da Pulp Fiction, dove la violenza decontestualizzata acquisirà una valenza anche comica, qui il sangue scorre lento e puzzolente.
MEMORABILE: Tu la senti mai radio super sound anni '70?

Nando 7/02/11 10:13 - 3814 commenti

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L'esordio Tarantiniano nel cinema regala una pellicola in cui gli intrecci narrativi e la ricercatezza dei dialoghi la fanno da padroni. Interpreti di grande livello e riprese virtuosistiche di effetto inquietante. Claustrofobici gli interni con la presenza della sana ed inconfodibile violenza.

Piero68 14/03/11 12:46 - 2957 commenti

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Partenza col botto per Tarantino che mette in piedi quello che considero uno dei migliori film di sempre. Neppure con Pulp fiction, inneggiato dalla critica e che al botteghino avrà molto più successo, riuscirà ad eguagliare lo splendore delle Iene. La regia è perfetta, i dialoghi insuperabili e il montaggio notevole. Ciliegina sulla torta: l'OST con i suoi brani anni 70. Tarantino si affida ad un cast che conosce a menadito e che spesso tornerà ad utilizzare: Keitel, Roth, Buscemi. E loro lo ripagano con grandi interpretazioni. Una simbiosi perfetta.

Didda23 19/03/11 13:47 - 2426 commenti

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Che debutto folgorante quello di Tarantino! Nel film si vede assolutamente un nuovo modo di fare cinema che nel corso degli anni verrà copiato con modesti risultati. Il film appassiona sin dall'inizio e cresce costantemente fino allo splendido finale. Superba la sceneggiatura, dialoghi funzionali, originali e a tratti molto divertenti; ottimo tutto il cast con leggera preferenza per Roth e Madsen. Film imprescindibile che ha segnato l'inizio di una nuova era cinematografica!
MEMORABILE: Il discorso sul significato della canzone "Like a virgin" di Madonna.

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124c 2/12/11 16:17 - 2918 commenti

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Primo film di Quentin Tarantino: un thriller incentrato su alcuni criminali che hanno come nome in codice un colore diverso. Nasce non solo un regista di culto, ma anche un modo di fare cinema diverso, dove i dialoghi si susseguono a ritmo serrato. All'interno di questa posse di criminali ci sono filosofi, sadici e poliziotti infiltrati. Per alcuni è il miglior film di Quentin Tarantino, ancor più riuscito di Pulp fiction. Per me è un buon thriller violento, con tanto di finale al cardiopalma. Da ricordare Michael Madsen e Tim Roth.
MEMORABILE: Tarantino, attore oltre che regista, che filosofeggia sulla canzone "Like a Virgin" di Madonna prima dei titoli di testa.

Nancy 10/01/12 21:49 - 774 commenti

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Un notevole film che per la sottoscritta, è comunque inferiore rispetto al capolavoro Pulp fiction, anche se qui Quentin fa un po' le prove generali per il film del '94: ci sono già i dialoghi serrati, citazionistici, che riscriveranno il modo di fare cinema; c'è il montaggio a rimandi temporali, c'è questa rapina sempre immaginata e mai vista. Bellissima e coinvolgente la colonna sonora, il cast è al massimo (da segnalare: Tim Roth e lo stesso Tarantino). Buono, non ottimo.

Mcfly87 27/02/12 17:48 - 75 commenti

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Sin dal primo dialogo si capisce di trovarsi difronte a qualcosa di maledettamente originale, politicamente scorretto, sadico a tratti, scurrile, comico e drammatico allo stesso tempo. Solito calderone tarantiniano, furbo nello sfruttare la sua cinefilia maniacale dalla quale attinge a piene mani parodiando i B movie. Lo stallo alla messicana, i diaologhi originali e barocchi, il bagno come confessionale, la violenza gratuita, il montaggio essenziale ma funzionalissimo... tutto Tarantino in una compressa di semplicità geniale. Cult!

Ryo 15/09/12 18:22 - 2169 commenti

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L'esordio di Tarantino nel lungometraggio. Lo stile spartano (un budget di poco più di 1 milione di dollari) non crea assolutamente disturbo, graziea alla storia, che cattura lo spettatore; con i dialoghi studiati e un ottimo montaggio dislocato temporalmente che il regista manterrà nella maggior parte dei suoi film. Il coinvolgimento è tale che la visione scorre velocissima.
MEMORABILE: Il finale; Il mexican standhoff.

Jandileida 14/01/13 22:34 - 1565 commenti

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Non siamo ancora alle sublimi vette toccate due anni dopo ma il buongiorno si vedeva chiaramente da questo splendido mattino. Rapina andata male, talpa all'interno della gang, un capannone: questi gli ingredienti usati, topoi del noir americano classico mescolati poi con sapienza dal geniale Quentin con un po' di sano B-movie e di inventività dietro la mdp. C'è da aggiungere che con un cast del genere, ideale per una storia nera come quella qui narrata, le probabilità di mettere a segno un colpo vincente erano molto alte. Derivativamente seminale.

Fauno 11/02/13 09:58 - 2212 commenti

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Il titolo prende spunto da Cani arrabbiati e il film ha qualche elemento anche di Bava, ma l'assieme vira verso un frasario gratuitamente volgare e odioso (tipico di chi si impasticca ogni ora) e verso una truculenza senza sorpresa, che personalmente mi ha solo annoiato. Ho apprezzato Quentin per altri lavori successivi... beato chi lo valutava già bravo allora, perchè per me questo film è di una pochezza e di una piccolezza che non si confanno davvero a un'opera prima. Caso più unico che raro partire così male.

Almicione 26/06/13 01:21 - 764 commenti

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Che Quentin fosse un maestro lo si poteva vedere già dal suo esordio! Tutto il cinema tarantiniano viene snocciolato in questo thriller nella sua essenzialità: dalla completa eliminazione dell'ordine cronologico, rimpiazziato da flashback su flashback, alla trunk shot, dalla scena di ballo al mexican standoff. Ma forse sotto qualche aspetto Tarantino eccede e, per esempio, la descrizione della rapina risulta farraginosa a causa dello stravolgimento narrativo, sebbene lo spettatore riceva numerose informazioni pur non vedendole. Bravo Buscemi!
MEMORABILE: L'intera scena iniziale al ristorante; Dialogo tra Mr. White e Mr. Pink nei bagni; L'assegnazione dei soprannomi da parte di Joe.

Paulaster 5/07/13 10:08 - 4419 commenti

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Opera prima che traccia fin da subito lo stile originale di Tarantino. Dialoghi diretti, conditi di volgarità anche razziali, fuori dai soliti schemi. Film su una rapina che visivamente non viene girata e tutto si frammenta su parte delle personalità dei malviventi. Truculento senza esagerare, riprese sui volti che richiamano i western e uso di musiche con brani anni 70. Finale che termina lo sporco lavoro.
MEMORABILE: Il dialogo su “Like a virgin”.

Ultimo 6/09/14 22:51 - 1655 commenti

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Il film che ha fatto conoscere al mondo le incredibili qualità di Tarantino nel realizzare pellicole ove fabula e intreccio non coincidono; la trama, scaglionata, viene ricostruita man mano in maniera frammentata e la forza è proprio questa. Regia da 10 e lode, attori bravissimi e in parte, livello di violenza inaudito (non a caso la traduzione letterale del titolo è "cani da rapina"). Una pellicola straordinaria, ai limiti del perfetto, inferiore solo al capolavoro Pulp fiction.
MEMORABILE: Madsen taglia l'orecchio al poliziotto sulle note di "Stuck in the middle with you".

Jdelarge 13/01/15 19:21 - 1000 commenti

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Prima regia per Tarantino e primo gran pezzo di cinema. La potenza dei dialoghi è sublime e tiene incollati allo schermo nonostante gli argomenti di cui i proitagonisti parlano siano di una futilità allarmante. Futilità adatta a descrivere la situazione di completa ignoranza in cui si trovano: non sanno assolutamente nulla di loro, seppur debbano compiere insieme una rapina. Azione, umorismo nero e follia si fondono alla perfezione e la musica contribuisce a rendere il tutto estremamente potente e grezzo.
MEMORABILE: La rimozione dell'orecchio.

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Pinhead80 5/04/15 12:01 - 4760 commenti

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Tarantino si fa conoscere al pubblico internazionale con questo film cattivissimo. Un manipolo di delinquenti viene assoldato per compiere una rapina (che non vedremo mai) che si risolverà in un gioco al massacro. Non c'è spazio nemmeno per i nomi; non conosciamo nulla, di queste persone. Ci resta solo di rimanere in balia delle loro nevrosi che sfociano in picchi di violenza gratuita e inaudita.
MEMORABILE: La scena in cui Mr. Blonde viene lasciato di guardia nel magazzino.

Il ferrini 9/11/15 16:49 - 2358 commenti

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Un film senza tempo e che per questo non può invecchiare, basato sulla storia di una rapina che però non viene mostrata. Tarantino qui è ai massimi livelli (forse perfino insuperati) e racconta in modo così vivido e reale tutto ciò che non c'è al punto di convincere lo spettatore d'averlo visto; ne è un esempio la scena dell'orecchio tagliato dallo psicopatico Michael Madsen. A riprendere Tarantino, nella prima leggendaria scena del bar, l'inseparabile Robert Rodriguez. Semplicemente monumentale.
MEMORABILE: La discussione su Like a Virgin e le mance; L'assegnazione del nome Mr Pink.

Lucius 26/11/16 16:56 - 3015 commenti

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Tra i Tarantino movies più acclamati può interessare chi apprezza il gore nei film e considera l'aspetto ematico come una plusvalenza cinematografica. Eh sì, perché a parte le interpretazioni attoriali, degne di nota, la sceneggiatura è ben poca cosa. Un esordio immaturo (in cui il regista si permette anche di sbeffeggiare l'ultima diva del ventunesimo secolo), che inizia a giochi fatti, dopo la rapina che tutti si aspetterebbero di vedere. Una crudeltà gratuita impregna l'opera, al pari di spunti presi altrove.

Victorvega 23/02/16 15:44 - 502 commenti

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Tarantino parte subito con un capolavoro che beneficia del brio degli esordi. Debitore verso un certo cinema di genere, Quentin dimostra di aver ben appreso la lezione e confeziona un magistrale gioco a incastri tra i personaggi e un film su di una rapina che non viene mostrata. L'azione si svolge quasi interamente in un'unica location in un sottile gioco claustrofobico. L'uso della violenza anticipa Pulp fiction mentre il turpiloquio rende addirittura il film simpaticamente realistico. Sceneggiatura fantastica e dialoghi superlativi.
MEMORABILE: La colazione pre-rapina con la disquisizione su "Like a Virgin" e le mance.

Nicola81 7/03/16 17:04 - 2857 commenti

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Dato a Tarantino quel che è di Tarantino, ovvero l'invenzione di uno stile che può anche non piacere ma comunque inconfondibile, questo suo film d'esordio l'ho trovato piuttosto deludente. A una violenza fin troppo insistita e a dialoghi fin troppo brillanti (ma quanto volgari!) fanno da contrappunto una trama minimale e una messa in scena che definire spartana è un eufemismo. I rapinatori identificati ciascuno con un colore provengono da Il colpo della metropolitana, ma quel film è due spanne sopra.

Buiomega71 27/05/16 20:43 - 2910 commenti

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Claustrofobico, sanguigno (e sanguinario: la tortura al rasoio al poliziotto, nel finalone mexican standoff, che ha ben pochi rivali nel genere), denso di dialoghi da tramandare ai posteri, senza sbavature, stilizzato gioco al massacro con una chiusa finale che arriva come un pugno in faccia. A oggi (insieme a Jackie Brown) è forse il vero capolavoro tarantiniano, che mescola il noir, il teatro, l'horror, il cinema di Hong Kong e lividi rimandi al poliziesco americano settantiano. Già dal pezzo di George Baker che presenta i personaggi sarebbe da custodire gelosamente. Indispensabile.
MEMORABILE: "Non puntare quel cazzo di pistola contro mio padre!"; "E il culo di quella lì?", "Dritto dritto su questo uccello"; I folli sbrocchi di Madsen.

Taxius 30/10/16 20:32 - 1656 commenti

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Fantastico esordio cinematografico per il grande Quentin che con Le iene mette subito in chiaro quale sarà il suo cinema e cioè una moltitudine di dialoghi, suddivisione del film in capitoli non in ordine cronologico e tanta violenza. Molto interessante la trama ma soprattutto ottimo il ritmo. Inutile dire che il cast è qualcosa di straordinario. Sicuramente non è il capolavoro del regista ma è storia del cinema.
MEMORABILE: L'assegnazione dei colori.

Gippal 26/03/17 14:38 - 89 commenti

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Cani da rapina, iene, sadici bastardi interessati ai propri tornaconti personali. Cosa mai accadrà mettendo insieme un tale gruppo di lestofanti? Un inferno. Un bel film che scorre senza troppi problemi, tra intrecci e brevi spezzoni per conoscere meglio i protagonisti, tra ottimi dialoghi e scene (per l'epoca) troppo cruente.

Jep21 30/03/17 18:17 - 31 commenti

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Vero e proprio "prologo" al capolavoro che seguirà: si intuisce il genio del regista già dal dialogo iniziale soprattutto per gli argomenti trattati. Più che un genere di film direi che Tarantino qui presenta quello che sarà il "suo" genere: unico, geniale raccontato in modo originale, con perfetto dosaggio di "splatter", cattiveria, cinismo, grazie anche a un cast (lo impareremo in seguito) stellare. Scelte musicali perfette; Tarantino ci abituerà piacevolmente a questa enorme qualità.

Magi94 8/07/17 16:21 - 952 commenti

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Non sono un grande amante della regia iperbrillante di Tarantino e dei suoi dialoghi creati a puntino per essere cool. Eppure nel suo primo lavoro questi elementi si condensano in un'opera coinvolgente, che tiene il ritmo per tutti i 100 minuti grazie a una trama ben congegnata e a un uso magistrale dei flashback. I dialoghi prolissi e ultravolgari che spesso mi annoiano sono forse più sopportabili in lingua inglese. Convincente tutto quanto il cast, tra cui spicca Tim Roth nella sua agonia sanguinolenta.

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Lou 14/01/18 23:30 - 1121 commenti

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L'esordio di Tarantino mostra subito i tratti della sua genialità. Rivisto ora, "Le iene" sembra infatti una prova generale dei capolavori che seguiranno. Violento e brutale, ma anche lento con lunghi dialoghi triviali e sconclusionati, segna un modo nuovo e coraggioso di proporre il genere, descrivendo i criminali con una vena ironica e surreale. Montaggio innovativo e grande direzione di un cast superlativo.

Vito 20/11/18 23:19 - 695 commenti

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Ormai un vero e proprio cult, che sta là, nell'Olimpo dei noir/heist movie. Ai tempi della sua uscita colpirono l'unica location, il minimalismo, i dialoghi fotonici e naturalmente la violenza. Massiccia dose di citazionismo al solito con Tarantino: da Kubrick a Walter Hill, passando per gli orientali Woo e Ringo Lam. Grande cast con in testa Keitel, Roth e Buscemi.
MEMORABILE: Il mexican standoff.

Trivex 6/12/18 11:33 - 1744 commenti

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La regia coordina in modo eccelso un pugno di attori in gran forma e Tarantino assurge al mito. Tale riconoscimento, dopo aver rivisto il film, non è però completamente giustificato. C'è invero già gran parte del cinema del regista: una personalissima e concentrata interpretazione della violenza difficilmente descrivibile, almeno in poche parole. La sceneggiatura non convince, ma questo appare (quasi) ininfluente, perché quello che conta è altrove, forse. Il "pulp" totale però arriverà solo in seguito; qui ci stiamo solo notevolmente "scaldando".

Anthonyvm 29/01/19 23:10 - 5689 commenti

I gusti di Anthonyvm

Difficile descrivere il peso che questo fulminante esordio ha avuto sul cinema, sul modo di intenderlo e di scriverlo. Certo, rivisto al giorno d'oggi, dopo la sfilza di lavori che Tarantino ha sfornato, osando ed esagerando di volta in volta, questo thriller di appena 95 minuti non ha forse l'impatto che nel '92 gli costò il divieto ai minori, ma fra i film di rapine resta probabilmente il migliore. Colonna sonora fenomenale, tour de force attoriale da applausi: era difficile migliorare dopo un inizio così, ma Quentin ce l'ha fatta. Un must!
MEMORABILE: La conversazione al bar all'inizio, da scuola di cinema; La scioccante corsa in auto con Roth ferito; Le torture di Mr. Blonde; Il finalone.

Samdalmas 20/02/19 12:51 - 302 commenti

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Violento, iperrealista e claustrofobico. Il primo film di Quentin Tarantino è un pugno allo stomaco. Lo stile pulp c'è già tutto, anche se non ancora perfetto. Ricco di citazioni come sempre sarà in futuro. L'idea dei colori viene da Il colpo della metropolitana. Cast memorabile e affiatato, con Tim Roth e Keitel in testa. La soundtrack è un altro punto a favore.
MEMORABILE: La tortura del poliziotto con il sottofondo di "Stuck In The Middle With You".

Berto88fi 24/01/20 10:20 - 216 commenti

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Heist movie che strizza l'occhio alla vecchia exploitation di serie B pescando a piene mani da altri film, specialmente nel teso finale alla City on fire. Un Tarantino ancora acerbo ma con innegabile inventiva in regia e montaggio; Pulp fiction per il resto sarà superiore, in dialoghi, ritmo e situazioni paradossali. Noioso il flashback con Tim Roth, notevole invece il testa a testa fra Keitel e Buscemi. Complessivamente buono ma sopravvalutato.
MEMORABILE: Buscemi e la teoria sulla mancia; La radio SuperSound anni Settanta.

Rocchiola 20/02/20 10:09 - 968 commenti

I gusti di Rocchiola

Dopo una rapina fallita un gruppo di gangster si ritrova in un magazzino abbandonato per il regolamento di conti finale. L’esordio di Tarantino resta una dei suoi insuperati capolavori grazie all’essenzialità della messa in scena e a un realismo del tutto scomparso nelle sue opere più recenti. La frammentazione del racconto secondo diverse prospettive ne fa la moderna versione di Rapina a mano armata. Grande cast e dialoghi da antologia. E malgrado la fama di film violento c’è da dire che i particolari più sanguinari restano sempre fuori campo.
MEMORABILE: Il prologo alla tavola calda; La tortura del poliziotto al suono degli Stealers Wheel; Roth che fa le prove da infiltrato; I flashback sulla rapina.

Fabbiu 3/04/20 18:14 - 2145 commenti

I gusti di Fabbiu

Una perla del cinema indipendente a segnare l'esordio di un maestro di Hollywood. Un film adorabile ancora oggi a distanza di così tanti anni, pur nella semplicità del soggetto, nella staticità della maggior parte delle scene perché, come dice anche uno dei personaggi, "Sono i dettagli a rendere una storia credibile"; e questi dettagli saranno quelli che faranno per sempre parte del cinema del buon Quentin, con l'unica eccezione che è il suo unico film senza alcuna presenza femminile. Viscerale ma pionieristico, decisamente avanti con i tempi.

Bruce 30/04/20 19:02 - 1007 commenti

I gusti di Bruce

Opera prima come regista e sceneggiatore di Tarantino, presente anche come attore in un ruolo minore. Emergono subito le sue doti: nelle riprese mai banali, nella scrittura dei dialoghi, sempre diretti e incisivi, nella capacità di far rendere al massimo dell'intensità gli interpreti. Il film è di quelli crudi e realistici, per la quasi totalità girato all'interno di un capannone, con pochissime scene d'azione, eppure il ritmo e la tensione non mancano mai, dal primo al novantanovesimo minuto. Film ormai divenuto a ragione un cult.
MEMORABILE: La scena immaginaria di Mr. Orange nel bagno con i poliziotti e il cane lupo.

Zio bacco 27/07/20 18:37 - 240 commenti

I gusti di Zio bacco

Capolavoro di Tarantino, che all'esordio firma quello che, forse, è il miglior film indipendente di sempre. Alcune scene sono entrate nella storia del cinema, come la diatriba sulle mance iniziale e la situazione di stallo finale. Gli stacchi temporali nella narrazione incollano lo spettatore e creano una situazione di continua tensione. Fantastica l'intuizione dei nomi fittizi dei personaggi, che caratterizzano una sceneggiatura all'apparenza schizofrenica ma che funge essa stessa da collante fra situazioni apparentemente prive di senso o, peggio, di violenza gratuita. Immortale.

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Beza 20/08/20 02:44 - 1 commenti

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Un film che cambia le regole del gioco a partire dai dialoghi della colazione corale, in cui l'esegesi delle canzoni di Madonna diventa credibile elemento di discussione sulla cultura pop, per poi snodarsi in una serie di episodi in cui lo spettatore viene catturato e dimentica lo sfondo della storia per poi essere catapultato nell'episodio successivo e solo per un momento ricorda la trama. Tarantino usa il cinema e il suo linguaggio con padronanza inaspettata. I personaggi vivono oltre la pellicola le loro frasi e i loro gesti diventano uno strumento per interpretare il mondo.
MEMORABILE: La metafora della fava grossa; Le sevizie a ritmo di "Stuck in the Middle with You".

Minitina80 13/09/20 16:43 - 2984 commenti

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Si intuisce fin dai primi istanti come rappresenti un elemento di rottura con il macro genere di appartenenza. Non c’è azione, non c’è traccia dell’eroe in grado di rimettere le cose a posto prima dei titoli di coda, ma soprattutto manca quella patina edulcorata che lascia il posto a uno stile stradaiolo, rozzo e diretto che raramente ha calcato lo schermo. I dialoghi la fanno da padrone fin dai primi secondi e il linguaggio non filtrato rende le cose ancora più dirette. È possibile cogliere mille sfumature che plasmano uno stile personale già ben definito.

Schramm 4/04/21 18:05 - 3495 commenti

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Per morire e rinascere di gioia spettatoriale, l'esordio di Quantic Tarantino (già indiziario dei passi successivi), fa non trascurabile manuale istruttivo a parte. Cinema che intima di venire avanti con le mani alzate senza garantire clemenza, di un autore già sicurissimo d'esserlo, che sa bene che la platea esige il colpo d'ogni Grazia. Ergo: hardcore boiled, heisteria, la violenza come danza, la rapina come scriptogramma e propellente d'organicità narrativa, macchine retoriche attoriali che sono ordigni di commozione a prova d'artificiere. A ogni revisione, rinnovata stupefazione.

Giufox 4/06/21 16:16 - 324 commenti

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Dietro le argute citazioni cinefile, ben si nascondono le irruenti idee personali che tengono insieme questo "puzzle" benedetto da critica e pubblico. Se ai primi colpisce la ricchezza di linguaggio e controllo del mezzo filmico, inaspettati per un autodidatta, per i secondi ci sono sprazzi di violenza ed ettolitri di sangue. Ed è forse quest'ultima inclinazione che a posteriori sembra essere l'unica concreta eredità del giovane prodigio per il cinema ovvero quella di aver reso qui la violenza "funky". Nella sua teatralità resta ad oggi un gran film, se lo si isola dai successivi.
MEMORABILE: La scena iniziale che elabora un passaggio di "Shadows" di Cassavetes; La sequenza in cui Roth/Freddy recita il suo aneddoto tra terrazzo e bagni.

Pesten 11/12/21 14:31 - 790 commenti

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Fare un film di gran livello senza far vedere nulla dell'evento, della storia principale. Tarantino esordisce col botto, con un lavoro grezzo ma magistralmente eseguito, dal ritmo sinuoso grazie agli alti e (volutamente) bassi dettati dalla recitazione degli attori coinvolti, tutti in palla e perfetti nelle caratterizzazioni. Violenza, gratuita e devastante, linguaggio diretto, sporco e aggressivo: il regista non pone freni alla voglia di mettere subito in chiaro le idee che gli girano in testa, e il risultato è un film che è già storia del genere. Bellissimo.

Slowcritic 14/12/21 08:49 - 7 commenti

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Un heist-movie in cui non si vede la rapina. Un film violento in cui la violenza avviene in realtà più spesso fuori scena. Discussioni riguardanti il significato di canzoni pop alternate a momenti di totale caos e imprevisti. Questi elementi sono solo la punta dell’iceberg che rappresenta "Le iene", con un gruppo di rapinatori che dipingono con i colori dei loro nomi in codice una tela sorprendente, ricca di tensione e dialoghi spiazzanti. Un esordio alla regia per Tarantino che dimostra la sua originalità e il suo vero amore: il cinema.

Noodles 5/06/22 11:53 - 2228 commenti

I gusti di Noodles

Tra gli esordi più folgoranti della storia del cinema. Quentin Tarantino mette nel suo primo film tutto quello che sarà poi il suo linguaggio: piani temporali alternati, iperviolenza, dialoghi di grande realismo, sproloquio e via dicendo. Chi non ama il regista potrebbe trovarlo eccessivo, ma per chi lo apprezza sarà un'ora e mezza indimenticabile. Ritmo come sempre trascinante per una vicenda che mantiene vivo l'interesse sino all'ultimo secondo. Manca ancora qualcosa del successivo Tarantino, ma lo stile che lo farà amare (e odiare) già esplode al suo esordio. Mozzafiato.

Giùan 2/10/22 10:43 - 4559 commenti

I gusti di Giùan

A colpire alla revisione (alla luce accecante che ancora si riverbera nella vivida reminiscenza della prima volta), al di là del mito che per forza di cose un po' si sfronda (la "cattività" causa budget del capannone), è ancora la "freddezza" con la quale Tarantino instilla una tensione pervasivamente febbrile grazie a un'opera di scrittura che rimastica cinema (gangsteristico) e letteratura (hard boiled), coniugandoli a un linguaggio di sconcertante realismo e sardonica contemporaneità. Tra gli splendidi molossi del cast da ricordare il ringhio di Tierney e il latrato di Roth.
MEMORABILE: Il dialogo nella tavola calda: impossibile non innamorarsene.

Keyser3 15/11/22 23:00 - 444 commenti

I gusti di Keyser3

Uno degli esordi più folgoranti nella storia del cinema. I sette minuti iniziali sono già la summa di quella che sarà la cifra di Tarantino: i dialoghi serrati, la volgarità, i paradossi, l'ironia e le esagerazioni, il tutto con quattro dei volti più noti e iconici del suo cinema, Buscemi Keitel Madsen Roth, in rigoroso ordine alfabetico per non fare un torto a nessuno. Il resto è storia, con la narrazione intrecciata, l'uso sapiente della colonna sonora e il mare di citazioni che sono il cuore del cinema del regista. Imprescindibile e perfetto, nel senso etimologico della parola.
MEMORABILE: Mr. Blonde che balla sulle note degli Stealers Wheel.

Mattatore 15/07/23 22:21 - 81 commenti

I gusti di Mattatore

Brillante e prorompente esordio di un ventinovenne Tarantino, già solidamente capace di dettare legge nel mondo cinematografico rimescolando i pezzi di un puzzle narrativo mediante avvincenti prolessi, dialoghi incalzanti e pregni di realismo, movimenti di mdp ben calibrati e funzionali, interpretazioni eccellenti. Attraverso continui e gustosi rimandi, la pellicola fruga e rispolvera classici episodi noir e poliziotteschi, ironizzando sui caratteri fondamentali dell'hard boiled e del giallo nobilitandoli a regola d'arte. Splendidi Keitel, Buscemi e Madsen. Imprescindibile.
MEMORABILE: Le iperrealistiche disquisizioni iniziali su Madonna e mance; Mr. Orange nel capannone; La rapina; La feroce tortura; Il copione; Lo splendido finale.

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Silvestro 16/10/23 08:38 - 361 commenti

I gusti di Silvestro

Già in questo primo film vi sono gli elementi che renderanno celebre i lavori di Tarantino: una sceneggiatura impeccabile, una grande capacità di saper giocare con le linee temporali e, soprattutto, dialoghi ricchi di brillantezza e ironia. Manca ancora quel virtuosismo stilistico dei futuri capolavori del regista, ma siamo comunque di fronte a un film da applausi.
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MUSICHE:
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  • Musiche Gestarsh99 • 8/02/11 01:06
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Anch'io avevo il dubbio che si trattasse solo di una mia impressione/fissazione ma poi ho constatato che il parallelismo tra le due scene veniva citato da una miriade di fonti internettiane.
    Sarebbe interessante riuscire a trovare una qualche dichiarazione dello stesso Tarantino in merito alla questione.
  • Musiche Il Dandi • 9/02/11 02:29
    Segretario - 1488 interventi
    Magari invece lui pensava a un elicottero che distrugge un villaggio vietnamita al suono della Cavalcata delle valchirie... :) perché no?
  • Homevideo Xtron • 17/02/12 18:57
    Servizio caffè - 2149 interventi
    C'è il dvd Eagle "Extra edition" che contiene 2DVD:
    Nel primo è presente il film, nel secondo numerose interviste e uno speciale sul film

    Durata 1h35m02s

    immagine a 10:32
    Ultima modifica: 16/04/16 15:44 da Xtron
  • Discussione Cotola • 14/06/12 07:59
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    A vent'anni dalla loro uscita, "torneranno" nei
    cinema italiani(quelli del circuito Space) nei soli giorni 26 e 28 giugno. Un occasione per visionare o rivedere un gran bel film.
  • Homevideo Tarabas • 14/11/12 16:47
    Segretario - 2069 interventi
    A breve in uscita la nuova versione bluray (in confezione steel book) di più o meno tutti i film di Tarantino, con una qualità che pare essere ottima.Metto il link a bluray.com, anche se non c'è ancora la recensione.

    http://www.blu-ray.com/movies/Reservoir-Dogs-Blu-ray/57084/
  • Homevideo Zender • 14/11/12 18:38
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ah era ora, avevo letto male delle precedenti.
  • Homevideo Tarabas • 15/11/12 10:56
    Segretario - 2069 interventi
    In effetti, la vecchia uscita era stata molto criticata per aver usato un master mediocre. Vedremo questa, non appena usciranno recensioni (stranamente, dvdbeaver non ne parla, ma in USA è già uscita).
  • Curiosità Raremirko • 11/11/14 23:30
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    * Kirk Baltz, l'attore che interpreta il poliziotto al quale Madsen taglia un orecchio, ottenne la parte dopo ben 4 provini.

    * Uno dei tre inseguitori di Buscemi, verso l'inizio del film, è il produttore Lawrence Bender.


    Fonte: contenuti speciali della Extra edition 2 DVD
  • Homevideo Rocchiola • 20/02/20 10:16
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Sinceramente non credo che la Eagle abbia usato master diversi per le varie edizioni di questo classico di Tarantino. Che sia la prima versione nella confezione normale, o l'edizione steelbook o ancora quella della serie Indimenticabili e forse c'è anche quella con il ricettario, penso carichino sempre lo stesso master della Studio Canal. Io ho l'edizione primaria del 2008 che mi è sempre parsa ottima sia come immagine (pulita e dal buon dettaglio), che come audio (di cui preferisco la versione 2.0 rispetto al 5.1).
    Ultima modifica: 20/02/20 15:29 da Zender
  • Discussione Schramm • 4/04/21 18:13
    Scrivano - 7694 interventi
    chissà quanto consapevolmente e programmaticamente, tarantino già prefigura situazioni elementi personaggi dei film diretti o prodotti a venire, quando non attori che li avrebbero occupati: qui abbiamo Marcellus, che diverrà cardinale in pulp fiction, Scagnetti, tratteggiato come quel bastardo che conosceremo in assassini nati; viene tirata in ballo pam grier, che diverrà protagonista di jackie brown (anticipando a sua volta il finale di kill bill 2, e "ospitando" quell'helmut berger che ritroveremo in bastardi senza gloria); viene criptocitata bang bang, che costituirà l'incipit di kill bill 1.
    e abbiamo la vittima nel bagagliaio, un refrain ricorrente di film suoi o di chi per lui (dal tramonto all'alba, kill bill, jakie brown)