Frankenweenie - Film d'animazione (2012)

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Frankenweenie
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Frankenweenie
Anno: 2012
Genere: animazione (bianco e nero)
Regia: Tim Burton
Cast: (animazione)
Note: Remake del vecchio mediometraggio omonimo (29') sempre di Burton del 1984.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Curiosa operazione di Tim Burton, che riprende in mano il suo corto del 1984 per trasformarlo in lungometraggio d'animazione, mantenendo il bianco e nero ma abbandonando le riprese tradizionali con attori reali. Il passaggio all'animazione porta in scena le magnificenze che ormai tutti riconoscono come patrimonio artistico del regista, con personaggi stilizzati dagli occhi enormi, ridisegni di una perfezione tale da essere a volte davvero indistinguibili dalla realtà fotografica. Ombre ed effetti notevolissimi, un mondo grottesco di raro fascino che rimanda a capolavori come NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS...Leggi tutto ma anche ai primi esperimenti burtoniani (il corto VINCENT, del 1982). Si riprende quindi la storia del piccolo Victor Frankenstein, proprietario di Sparky, un cagnolino che ha la sventura, durante una partita di baseball, di finire sotto un'auto. Portato nel pet cemetery locale, viene da lì riesumato dopo che Victor ha visto il suo professore ridare movimento alle rane morte con esperimento galvanico. Si trasformerà in un novello Frankenstein riuscendo a rivitalizzare uno Sparky incerottatissimo a colpi di fulmine. In questo modo si rimette mano al corto originale, al quale però Burton aggiunge personaggi e situazioni per dare corpo a un film che deve reggere la canonica ora e mezza o quasi. Ed è proprio qui che fallisce: l'impressione è quella di avere a che fare con troppi riempitivi poco interessanti, fasi superflue e una seconda parte che fatica decisamente a ingranare. La vicenda del compagno di classe gobbo e ai limiti del freak che ruba l'idea a Vincent per rivitalizzare un pesce rosso (ottenendo però solo di farlo nuotare invisibile nell'acqua della sua boccetta) e poi le scimmie di mare è tirata decisamente per le lunghe; non resta quindi che godersi lo splendore della messa in scena e l'apparizione di ogni sorta di mostri, compreso un sotto-Gamera che si aggira per un luna park ergendosi sulle due zampe posteriori. Un'operazione che a lungo andare stucca, mette in evidenza la mancanza di una trama che sovrintenda a tanto sfoggio di tecnica organizzandola al meglio senza rischiare di farla precipitare in un semplice susseguirsi di apparizioni a sorpresa che vanno a occupare la scena senza costrutto, aggiungendo un infantilismo di fondo che nel corto era ben dissimulato da un approccio quasi spielberghiano. Ciò che di meglio resta è insomma quanto già c'era nel 1984, anche se qui – va detto – la resa superba dell'animazione offre una rilettura affascinante.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/01/13 DAL BENEMERITO PAULASTER POI DAVINOTTATO IL GIORNO 23/12/16
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Puppigallo 14/01/13 10:33 - 5251 commenti

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Burton trasforma in prodotto animato un suo precedente cortometraggio; e lo fa nel modo giusto, aggiungendo, ma senza annacquare troppo l'idea di base, qui rafforzata dalla presenza di un professore identico a Price (versione caricatura), che riesce a dare peso al concetto di sperimentazione, di scienza che può battere sia la morte, che una cosa ancora più difficile da eliminare, lo scetticismo della gente chiusa nel suo mondo, con le proprie inossidabili certezze. Riuscite le Burtoniane caratterizzazioni dei compagni di scuola; una sorta di Igor, un senza scrupoli, un'allucinata e un ingenuo.
MEMORABILE: Il gatto spettrale con gli stessi occhi pallati della padrona, altrettanto spettrale; Il cane ricaricato come una pila; SimilGamera vs "Colossus".

Paulaster 12/01/13 16:59 - 4375 commenti

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Burton torna alla grande e regala un intrattenimento senza sbavature. Divertente, romantico, horrorifico (nel pet cemetery), commovente, mostruoso nelle caratterizzazioni, sfruttando l’altalenarsi delle emozioni per rivalersi sulla morte. Il protagonista lotta nel suo piccolo mondo e il problema (se ve n’è) è degli altri. Un piccolo eroe positivo. Burton si autocita senza compiacersi e omaggia il vecchio cinema (tra cui Hitchcock).
MEMORABILE: L'esperimento sul tetto con le bottiglie; Quando cade la coda al cane; Il prologo con il filmino fatto in casa.

Xamini 21/01/13 12:33 - 1244 commenti

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Tim Burton torna allo stop motion ed è ancora un piacere. Bianco e nero si sposano benissimo con pupazzetti e lo humour nero è la melassa che ci vuole. La vicenda, in sé, risulta piuttosto prevedibile, a dispetto di tutte le citazioni di genere, ma il gusto vero sta nell'assaporare ogni singolo fotogramma, la cui fattura enuncia fatica, meticolosità e spasso (deve essere una meraviglia lavorare su una pellicola del genere).

Corinne 23/01/13 23:34 - 420 commenti

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Delizioso. Ci sono tutti gli ingredienti tanto cari a chi ama il cinema di Burton, dalle atmosfere tra horror e fiaba nera alle musiche di Elfman, al black humour e un'animazione curatissima in ogni dettaglio, con personaggi ben caratterizzati (anche dal doppiaggio italiano) e una storia che, per quanto scontata, avvince, commuove e non annoia mai. E il piccolo Sparky, cagnolino redivivo ed eroico, è davvero adorabile.

Didda23 11/02/13 21:26 - 2424 commenti

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Lecito pensare che un'operazione del genere sia stata concepita per una mancanza di idee nuove rispetto al passato e, se in aggiunta la sceneggiatura ripercorre le tematiche tipiche del regista (la solitudine e personaggi borderline in primis), il risultato finale non può che essere deludente. Rimane una ottima fotografia che alterna con rara bellezza la scala di grigi e un certo sapore da fantascienza anni sessanta. Però alla fine, gira e rigira, Burton fa sempre lo stesso film. Che noia.

Ryo 26/02/13 18:50 - 2169 commenti

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Dal cortometraggio del 1984 a un nuovo lungometraggio in stop-motion e in 3D. La tecnica di realizzazione è impeccabile e stupenda. Il film, dalla trama per nulla originale (ma già si intuiva) è anche un pretesto per omaggiare varie pellicole horror e fantascientifiche e diventa quasi un gioco riuscire a individuare tutti gli elementi citazionisti. La trama, seppur banale e scontata, riesce ad intrattenere e il cane è di una tenerezza irresistibile!
MEMORABILE: La pupù del gatto a forma di lettere; Il professore identico a Vincent Price; Il finale con le macchine in cerchio.

Belfagor 1/03/13 10:00 - 2689 commenti

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Non è il film più originale di Burton (e il regista non lo nasconde, imbastendo una parata di citazioni e autocitazioni), ma è semplicemente delizioso. Le atmosfere da horror classico ben si combinano con la storia di un ragazzino che riporta in vita il proprio cane con un esperimento in stile Frankenstein. Molti i messaggi positivi, come l'importanza della scienza, la bellezza del cinema e, ovviamente, l'amore per i nostri amici a quattro zampe. Adorabile il redivivo cane Sparky.

Rebis 10/03/13 20:49 - 2331 commenti

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Un paese maledetto dal cielo e dalla terra; bimbi mostruosi che sfidano le barriere della morte; fulmini e provette: bentornato Tim Burton! Rimettendo mano ad un vecchio progetto poi ridimensionato nella forma, Burton ritrova il genuino senso del macabro e quello spirito melanconico che lo hanno reso (in)imitabile. L'orgia citazionista è funzionale ad ampliare il racconto, ma tocca vertici di puro genio (La moglie di Frankenstein, Gamera, Gli uccelli, I gremlins). La stop-motion - arcaica e legnosa, immersa un cinereo bianco e nero d'annata - trova matericità in un 3D intelligente.
MEMORABILE: L'omaggio a Vincent Price, Lon Chaney e Mary Shelley. Gli oracoli di Mr. Whisker.

Capannelle 11/03/13 10:26 - 4394 commenti

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La classica storia burtoniana raccontata col tatto e l'ironia che gli sono proprie, più prevedibile del solito ma ben orchestrata. I plus sono la rappresentazione grafica (ottimo mix tra il look reale "sporco" e le movenze da cartoon) e quel volgere catastrofico-sarcastico degli eventi, scatenato dalla gara di scienza, dove Burton si diverte a citare e, per così dire, a terrorizzare. Classiche anche le musiche di Elfman, a volte troppo invasive ma comunque toccanti.
MEMORABILE: La graduale trasformazione di Mr. Whisker, il gatto della bambina catatonica.

Galbo 9/05/13 21:47 - 12372 commenti

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Rimettendo mano ad un suo vecchio cortometraggio, Tim Burton realizza una delle sue prove migliori. Il regista torna felicemente ad occuparsi delle sue creature preferite, gli emarginati perché diversi, i mostri apparenti tanto più umani dei cosiddetti normali. Pur con personaggi "cartonati" un'umanissima storia di amore e solidarietà, realizzata in modo tecnicamente impeccabile e graficamente molto felice. Da vedere.

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Viccrowley 22/05/13 07:57 - 814 commenti

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Da un suo delizioso corto del 1984 Burton prende il soggetto e lo sviluppa attraverso un film d'animazione in bianco e nero. Citazioni e rimandi ai classici del gotico e dell'horror, in primis il Frankenstein di Whale, per una parabola costruita e vissuta sui freak, ode e omaggio al diverso in ogni sua declinazione. Il piccolo Victor perde il suo adorato cucciolo in un incidente e decide di riportalo in vita come fece il famoso barone con la sua creatura. Il film è una gemma inestimabile che trasuda amore per il cinema da ogni poro. Prezioso.
MEMORABILE: Tutti i meravigliosi, poetici personaggi, vera summa della poetica burtoniana.

Caesars 11/07/13 09:44 - 3773 commenti

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Se si esclude l'ottimo Ed Wood, il resto della filmografia di Burton da me visionata non ha mai riscosso il mio entusiasmo; non fa eccezione questo Frankenweenie, che pur possiede qualche momento molto riuscito. Più che la tematica di fondo di quest'autore (gli emarginati) è il suo modo di rappresentarla che fa fatica a coinvolgermi. In questo caso parte da una storia banale, già vista molte volte e la riempe di citazioni e autocitazioni cinefile; il risultato non si può definire certo brutto, ma lascia un po' il tempo che trova. **!
MEMORABILE: La comparsa del "Colosso" resuscitato.

Nando 1/11/13 15:25 - 3806 commenti

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La storia di un cane e del suo padroncino con preponderanti riferimenti a Frankenstein (titolo docet). Gli emarginati sono i protagonisti della vicenda, realizzata con intriganti toni di grigio e popolata da personaggi discretamente delineati nonostante non ci sia grande originalità. Simpatico il gatto profetico.

Piero68 11/11/13 10:21 - 2955 commenti

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Non mi ha particolarmente colpito questa ennesima rivisitazione del mito di Frankenstein messa però in animazione. La sceneggiatura scorre abbastanza piatta e l'emancipazione dei diversi è ormai un cliché cui Burton ci ha abituato da tempo. Nemmeno il B/N, in omaggio ai film horror anni 50-60, riesce a dare quel tocco in più. Anzi, in alcuni casi è pure penalizzante. Si salva solo la bellissima storia di amore e amicizia tra il cane e il suo padrone. Il resto è solo un riempitivo. A tratti anche dozzinale.

Luchi78 16/01/14 14:52 - 1521 commenti

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È un Tim Burton che prova a rivisitare se stesso strizzando però l'occhio alla Disney. Nonostante le note horror-ironiche il film si mantiene leggero e spensierato, senza tentare seriamente strade non convenzionali. Certo, l'animazione e i personaggi aggiungono un tocco d'inquietudine raro da trovare nel mondo dei cartoon, ma nei lavori di Burton questo si era già visto. Innegabile che ci sia un certo coinvolgimento nella storia, ma mi aspettavo qualcosa di più.

Mickes2 9/06/14 09:55 - 1670 commenti

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Divertente omaggio all’horror che fu (e non solo) per una bella fiaba avvolta in un affascinante b/n “espressionista” nella quale un Burton (invero un po’ a corto di idee ma sempre efficace) imbastisce un’altra visione sul diverso e sul ruolo e i possibili utilizzi della scienza sugli esseri viventi. Il risultato è un più che apprezzabile mescolone di macabro e commedia, horror e avventura, in cui il nostro piccolo eroe si batte per il legame affettivo in onore del suo amato cane Sparky. Il finale ruffianissimo stona, ma va bene anche così.

Redeyes 5/05/15 14:55 - 2442 commenti

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Dopo le ombre nere e noiose Tim fa risplendere il sole grazie a questo cupo remake del corto che fu. Sparky riesce fin dal primo attimo a conquistare lo spettatore con la sua goffa simpatia e il suo bel nasino nero, e anche frankensteinizzato mantiene dolcezza. La storia è un racconto di emarginazione controbilanciato da una una cupa appartanenza alla società. Eccezionali i giovani compagni di scuola, su tutti mr. Baffino e la padrona, notevole il professore di scienza. Tim quando fa il Burton regala ancora delle perle.

Von Leppe 16/06/17 11:57 - 1256 commenti

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Storiella d'amicizia tra un cane e il suo geniale padroncino che Tim Burton presenta nel suo stile macabro e weird in un lungometraggio animato pieno di citazioni, tra cui l'ottimo personaggio del professore che ricorda Vincent Price, Gamera e altro, che in parte tolgono originalità. Coraggiosa l'idea di farlo in bianco e nero nel 2012, anche se l'ambientazione realistica nel villaggio americano è meno affascinate e gotica delle deformazioni espressioniste dei suoi precedenti lavori in stop motion.

Anthonyvm 21/02/20 15:36 - 5615 commenti

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Nel remake del suo pregevole corto omonimo, Burton si serve dell'animazione a passo uno con risultati sbalorditivi. Ottima anche la scelta di girare in bianco e nero. La storia viene ovviamente ampliata, ma, sebbene la tranche finale, che cita Gremlins, Godzilla e Jurassic park, sia dinamica e spassosa, l'insieme è meno convincente. Sarà che l'originale funzionava proprio in virtù della sua semplicità, o che il design dei comprimari è così burtoniano da far apparire il protagonista Victor piuttosto anonimo e noioso. Comunque assai gradevole.
MEMORABILE: L'inquietante bimba col gatto; L'ombra di Sparky proiettata sui panni stesi come quella di Spot in Cimitero vivente; La mega-tartaruga à la Gamera.

Fedeerra 6/01/21 06:33 - 770 commenti

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Si piazza senza dubbio fra le opere più riuscite di Tim Burton; tra l’altro arriva proprio in un momento in cui il cineasta sembrava essere in pieno “annaspamento creativo”. Da un suo bellissimo mediometraggio un film creepy, pieno di brutte facce, nostalgiche citazioni e una visionarietà abbacinante. E così ci troviamo di fronte a una cittadina dove ogni notte arriva un temporale, ragazzini dalla mente sulfurea e macabri esperimenti fantascientifici. Elfman accompagna maniacalmente ogni singola scena e Peter Sorg sommerge il tutto con una fotografia tombale. Splendido.

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Xabaras 23/06/23 20:02 - 210 commenti

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Favola macabra quasi completamente interpretata da bambini ma da sconsigliare agli stessi. Burton sa sorprendere con emozioni istintive che possono essere provate da adolescenti (come la perdita del fido animale domestico), ma il film è quasi interamente popolato da infanti terrificanti che si oppongono all'affetto del protagonista per il cane domestico e vogliono rubare i segreti di un genio per poi non creare che mostri derivanti tutti dal nero delle loro anime. Basilarmente costruito su citazioni di film horror anni 50/60, non potrà dispiacere agli amanti del suddetto genere.

Teddy 23/12/23 06:14 - 808 commenti

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Amplificando e diluendo uno dei suoi lavori d’esordio, Burton dà vita a un film d’animazione incredibilmente gotico, che fa risaltare con effetto quasi sconcertante i caratteri grotteschi - sia fisici che psicologici- di tutti i personaggi. Una moltiplicazione di umori e situazioni a metà strada fra un divertissement per famiglie e una livida cerimonia funebre.

Minitina80 7/01/24 22:25 - 2976 commenti

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La migliore rilettura del mito di Frankenstein, trasdotta e adattata, come meglio non si poteva, alla visione di Burton. La caratterizzazione dei personaggi è ben realizzata e trova forza nel piccolo cane Sparky, che rappresenta la chiave di lettura principale. Malgrado il tocco macabro e le sfumature horror, si tratta di una storia dall’animo spiccatamente positivo, anche se dal punto di vista del regista. Il livello qualitativo delle animazioni è a dir poco eccellente, mentre le tante citazioni cinematografiche danno quel tocco sfizioso che rappresenta un piccolo valore aggiunto.
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  • Discussione Pigro • 15/01/13 11:32
    Consigliere - 1658 interventi
    Come dicevo è una questione di "regole". Cioè: può considerarsi remake un film che riprende esattamente la storia (e le caratteristiche) di un precedente cortometraggio dello stesso autore? In realtà sono dei remake che hanno tutti un consistente ampliamento, e quindi una storia più complessa. Si tratta di decidere al di là del singolo caso, dopodiché si applica a tutti (io prima ho fatto un elenco di altri tre casi identici).

    Ma gli altri (appunto a prescindere da questo caso), che dicono?
  • Discussione Zender • 15/01/13 11:48
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Secondo me, benché ampliato, sempre dei remake sono, non c'è dubbio a dire il vero. Vada per il remake dai. Cambio anche gli altrei tre.
  • Discussione Capannelle • 12/03/13 19:25
    Scrivano - 3473 interventi
    x la redazione: il momento memorabile è unico cioè mr whisker è il gatto della bambina catatonica
    Ultima modifica: 12/03/13 19:26 da Capannelle
  • Discussione Zender • 13/03/13 07:53
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ehm, non ho capito Capa. Che intendi? Devo aggiungere qualcosa? Se sì non capisco che senso abbia la frase. Non ho visto il film.
  • Discussione Caesars • 13/03/13 10:07
    Scrivano - 16796 interventi
    Credo che Capannelle (che in questo momento è offline) intenda che nel suo "momento o frasi memorabili" adesso sembra che siano 2 cose differenti (essendoci un punto e virgola) invece è uno solo "la trasformazione di mr. wisker (il gatto della bambina catatonica)".
    Dato che però il film non l'ho visto neanche io, la mia è solo un'interpretazione di quanto scritto sopra da Capa.
  • Discussione Zender • 13/03/13 10:37
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Aaah, ok, son talmente abituato a dover sostituire le virgole con i punti e virgola che non ci faccio più caso...
  • Discussione Capannelle • 13/03/13 22:16
    Scrivano - 3473 interventi
    Ha visto giusto Caesars
  • Discussione Rebis • 14/03/13 09:14
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Gli oracoli di Mr. Whisker sono esilaranti: in sala c'erano bambini basiti che chiedevano ai genitori "Ma cosa sono quelle cose?"
  • Homevideo Mco • 30/04/13 23:09
    Risorse umane - 9970 interventi
    Dal 7 Maggio 2013 per Disney in DVD Blu-RAY e BLU-RAY 3D.
  • Homevideo M.shannon • 12/10/13 23:33
    Disoccupato - 310 interventi
    Blu Ray Disney (fotogramma minuto 5:59)

    Ultima modifica: 17/01/15 14:31 da Zender