Paranormale è che continuino a realizzare lo stesso tipo di film, finendo inevitabilmente per non suscitare più alcun tipo di reazione, a meno che non bastino i soliti "Che c. era quello!?", le videocamere a bassa risoluzione con sagome e speedypassaggi, gli oggetti in movimento e un collegamento col precedente episodio. L'originalità è ormai morta e sepolta...e sarebbe il caso di non riesumare più questo genere di pellicole. Un paio di scene possono anche risultare decenti, ma resta un filmaccio piuttosto inutile ed evitabile.
MEMORABILE: Protagonista vs automobile gassatrice in garage.
Il fenomeno commerciale di Paranormal Activity non mostra alcun segno di cedimento: gli incassi infatti mostrano che il prodotto attira le folle. Forse risulta essere più interessante capire il motivo di questo successo, perchè l'opera in sè stessa è alquanto deludente. Manca l'atmosfera che caratterizzava i lavori precedenti e non si denota alcun elemento davvero innovativo. Certamente avrà un ulteriore seguito: gli appigli narrativi sono infiniti...
Sarà che non ho più l'età (effettivamente in sala con i miei attuali trentotto anni alzavo di molto la media anagrafica), ma questo quarto capitolo della saga lo ritengo - senza mezzi termini - un'inaccettabile vaccata priva di senso e soprattutto di ritmo (soporifero). Con questo nuovo tassello paranormale bisogna accettare di dover attendere venti logorroici minuti di inutili parole tra uno spavento e l'altro e aspettare l'ultimo istante per godersi un horror con tutti i crismi. Il cinema era pieno, il problema di conseguenza è solo mio...
Vero è che il film non dice nulla di nuovo, ma nel cinema ho visto, nell'intervallo e alla fine, occhi di ragazze atterrite dalla paura, segno evidente che il film, girato con mezzi economici, riesce a centrare l'obiettivo prefissato degli incassi. In realtà tiene la suspense meglio del primo che era ridicolo, ma il finale, per gli amanti del genere, è tutto da ridere.
Molto deludente anche per quel minimo che ci aspetteremmo da un prodotto della serie, ossia un briciolo di tensione che qui inizia a mancare del tutto. Come già han notato tutti, si tradisce persino la genuina amatorialità delle riprese dato che tutto comincia ad apparire ben più professionale (parolona). Troppa gente poi circola in casa, tutte figure di poca o nulla importanza senza la minima caratterizzazione; pure i bimbi, i principali veicolanti dell'orrore, non suscitano più la minima inquietudine. E se non avete visto il 3, capirete poco.
MEMORABILE: La scoperta dell'identità della vicina di casa e di Wyatt (scontatissima).
Ennesima boiata conclamata che sfrutta il nulla cinematografico, telecamere in quasi tutte le stanze per un risultato scadente e vergognosamente ripetitivo. Immagini a colori e interpreti complici dell'ennesimo riciclaggio paranormale. Basta...
Per favore! Che qualcuno gli dica di smettere con questi episodi di Paranormal activity! Per la quarta volta siamo avanti al nulla assoluto. Se la prima volta almeno si giocava sulla novità, qui siamo ormai davvero al ridicolo involontario. Zero sceneggiatura, zero regia, cast inguardabile... E questa volta non c'è nemmeno la videocamera a giustificare questo vero finto mockumentary! Ma si può?
Continua con metodo carta carbone la serie dei film finto amatoriali con miglior rapporto spesa-resa al botteghino della storia. Giunto al quarto capitolo il gioco si fa molto prevedibile e la sceneggiatura insulsa oltre il livello di guardia.... pochi sussulti e tutti stratelefonati e nulla di già visto ci viene risparmiato, compresa l'idiozia dei protagonisti nel filmare tutto in qualsiasi situazione. Chiaramente succede di più nei due minuti finali che in tutto il resto del film. Si può considerare il film alla stregua di un dardo tranquillante.
Si sentiva bisogno di un altro capitolo della saga di Paranormal activity? A mio modesto parere francamente no. Nessuna novità e nessun spavento. La trama è la solita, trita e ritrita, ma gli spettatori sono cambiati perché non ne possono più di simili prodotti. La speranza è sempre quella di trovare almeno un guizzo, una trovata per cui valga la pena di vedere questi film. Ma per questa volta niente da fare. Inutile.
Credo che ormai lo standard di questo prodotto sia ben definito; il problema è riuscire a trovare dei validi diversivi alla solfa delle presenze ultra-terrene che compaiono e scompaiono a loro piacimento. Questo quarto episodio ci riesce parzialmente; qualche sbadiglio di troppo nella parte centrale e un finale più violento del solito. Tralasciamo l'insignificante dettaglio che a questo punto converrebbe incollare ai protagonisti una webcam sul cranio...
I difetti dei film successivi al primo sono in quest'ultimo enfatizzati al massimo. Non c'è più coinvolgimento e le riprese via telecamera salvo qualche raro diversivo non reggono più il gioco. Tuttavia non tutto è da buttare e saltuariamente il film funziona grazie a qualche sequenza tecnicamente ben realizzata. Non male a esempio l'idea della particolare ripresa tramite kinect della xbox. Gli eventi sono scanditi da una trama più evidente rispetto ai precedenti titoli sebbene troppo lenta nello sviluppo, con le solite "attese nella notte" in cui non succede nulla.
Si riparte dal cliffhanger del primo e del secondo capitolo. La continuity è ormai quella di una saga familiare e la trovata dei dispositivi di ripresa è un puro espediente estetico: nessuno guarda più i filmati, i computer disseminati per casa registrano passivamente le azioni. Non malissimo nel complesso, ma la formula ha il fiato corto e malgrado il mistero si infittisca (i due bambini), è difficile provare dell'entusiasmo. Convincente Kathryn Newton. Alcune scene tagliate avrebbero reso la narrazione più coesa e comprensibile. Novità: l'inquadratura notturna con gli infrarossi della Xbox.
Guardando questo film ci si chiede perché ci si ostini a proporre una trama che ormai è anni che non ha più nulla da dire. Sequel inutilissimo, privo di tensione, ansia o qualsivoglia momento di paura. Essendo un horror il ritmo resta alto e questa è forse l'unica nota positiva. I tentativi di spaventare risultano patetici e scontati così come l'utilizzo massiccio di rumori improvvisi e facce mostruose (?).
Dopo il pre-prequel ecco l'immancabile vero sequel (sempre mockumentary) che si ricollega ai primi due: dove sarà finita la Kathy posseduta che ha preso con sé l'infante Hunter? Cinque anni dopo, famigliola con figlioletto e figlia adolescente. Niente di nuovo sotto il sole (o l'ombra), e dopo il brillante predecessore si ritorna al modello dei primi due: entità invisibile che perseguita la casa e fa volare per aria i membri della famiglia, riprese con cam notturna simil amatoriale. L'unica sorpresa è negli "affollati" fotogrammi finali. Se ci tenete alla completezza guardatelo.
Film inquietante quanto i primi tre capitoli ma con meno suspense. Come al solito la parte migliore è quella finale, nella quale il dosaggio di tensione è altissimo: bella la scena col gruppo delle streghe. Per quanto non si capisca il perché della continuazione della saga, questo capitolo intrattiene il giusto, grazie anche alla durata di appena un'ora e mezza. Consigliabile.
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DiscussioneZender • 26/11/12 19:05 Capo scrivano - 47776 interventi
Han trovato una formula semplice ed efficace. Spaventa e si replica con estrema facilità ottenendo un certo effetto. Meglio di così (per loro)...
In definitiva il cinema è un fatto commerciale prima che artistico dunque finché il gioco funziona perché fermarlo? Mi auguro in ogni modo che con questo quarto capitolo si pongano le basi per una degna conclusione del ciclo.
PS Con molta probabilità lo andrò a vedere sabato con un mio amico.
Raremirko ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: Io ho stoppato già al secondo (terribile, peggio che le unghie sulla lavagna), mentre il primo mi ha parecchio soddisfatto.
il 2 jap è carino invece; si chiama Tokyo night
No grazie Rare, già sopporto a malapena gli horror giappo, figuriamoci con riprese da mal di testa
Potevo vedermelo tranquillamente, passava tre giorni sì (e l'altro pure) su HorrorChannel, ma no, grazie, gentilmente declino.