L'ESTATE FRANCESE IN NERO
Quando si dice le piccole sorprese da cinefilo.
Da Pierre Reinhard, (prolifico regista hardcore transalpino, compagno di merende di Jean Claude Roy, fautore di
Dressage-La dolce punizione, che sarebbe il sequel di
Educazione inglese di Roy (per l'appunto), e socio in "affari" sempre per Roy per quel "capolavoro" zombi dell'altro mondo che e
I morti viventi sono tra noi)non mi aspettavo un film così.
Certo, niente di chissachè, un filmettino, d'accordo, ma denso di un atmosfera angosciosa e bizzarra, con stilemmi da "slasher movie", soggettive asmatiche alla
Halloween e uno script che si discosta dai soliti clichè.
A volte piuttosto rozzo (le tre ragazze dovrebbero essere 15enni, ma avranno una ventina d'anni di sicuro) nella messa in scena, uno score fastidioso e poco orecchiabile, ma ha qualcosa di morboso che non molla mai la presa (anche se dura 74 minuti), e (particolare da non sottovalutare), Reinhard (che viene dal porno) non usa l'erotismo gratuito fine a se stesso, anzi...
Vediamo le tre ragazze (l'androgina Stephanie, la sciapa Elisabeth e la bellissima Nathalie), nude, violate, con indosso lingerie da sturbo e sandaletti col tacco, ma se si esclude uno stupro con bottiglia di champagne che si avvicina all'hard, il resto viaggia sui binari della psiche sessuale delle tre che immaginano un soldato che le stupra e le usa stalking, assediate nella villetta di campagna per le vacanze estive. Un pò come James Stewart vedeva il coniglione in
Harvey, anche se poi il delirante finale rimescola un pò le carte in tavola.
Il soldato e piuttosto ridicolo, ansima e poco altro, sembra quello di
Rosemary's Killer solo un pò più sporcaccione, e si prodiga con bottiglie di champagne e rasoi.
Certo, i confini labili della povertà del tutto sono palesi, ma Reinhard usa bene le soggettive, non muove malissimo la MDP, e risalta l'atmosfera morbosa della viletta isolata in campagna.
Una scena, poi, e tesissima e quasi depalmiana: Nathalie (la più bona delle tre) viene aggredita in bagno dalla sinistra entità militaresca, lei grida guardando in macchina, il soldato (di cui vediamo solo la mano con il rasoio in soggettiva) avanza verso di lei, Nathalie perde i sandaletti col tacco, indietreggia fino alla doccia, l'acqua le bagna il viso, e il rasoio le accarezza i seni e i turgidi capezzoli fino ad arrivare al pancino.
Anche l'incipt non è malaccio, con le tre ragazze intente a sparare fuori da una finestra con un fucile in stile
Bersagli.
Per essere così, le tre pupe non recitano nemmeno malissimo.
Gran finale nella cameretta di Nathalie, dove troneggiano i manifesti di
Rombo di tuono,
Soldato Giulia agli ordini,
Beretti verdi, e addirittura quello del nostro
Arcobaleno selvaggio, mentre la bella Nathalie e intenta a ritagliare la sagoma di Robert De Niro nel
Cacciatore.
Reinhard ha pure il tempo di farsi un giro nella Parigi notturna a luci rosse, tra cinema hard e sexy shop stile
Questa è l'america (deformazione professionale?), insieme al suo soldato stalker (fantasie delle tre ragazze-visto che lo vedono solo loro-oppure tangibile ectoplasma erotomane?)
Non vorrei bestemmiare, ma la scena in cui le tre si accaniscono sul soldato, per come e girata, mi ha portato alla mente
Maniac (con le dovute proporzioni, certo...)
Insomma, ero convinto di vedermi una sonora vaccata o un porno sfrangiato sullo stile de
La casa del sortilegio, invece lo zio Pierre mi ha piacevolmente sorpreso.