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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Evil Toons
Anno: 1990
Genere: horror (colore)
Regia: Fred Olen Ray
Note: Aka "Diavolo di un cartone".
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
David Carradine è stato condannato a una condizione di non-morto fino a che non riuscirà ad annientare un demone nascosto in un vecchio librone che saltuariamente si trasforma in cartone animato (!) per uccidere. L'uomo consegna il librone a quattro ragazze poppute (una in modo sconsiderato) giunte in una casa disabitata per fare pulizie e una di loro, seguendo l'esempio dei protagonisti della CASA di Sam Raimi, pronuncia la frase magica. Poco furba: il demone-cartone animato si materializza nella sua stanza violentandola! EVIL TOONS era nelle sue intenzioni una specie di variante perversa di ROGER RABBIT...Leggi tutto ma, a causa della consueta, limitatissima disponibilità finanziaria, il cartone animato (molto rozzo) è presente (e interattivo) sulla scena per un paio di minuti. Poi, entrato nel corpo della vittima stuprata, ne prende la forma e scompare manifestandosi solo con ruggiti e grugniti, riportando il film a un normale e scadente horror di serie Z. Il regista Fred Olen Ray ha usato un'idea che poteva andare bene per un cortometraggio di cinque minuti per riempire una pellicola di un'ora e mezza. Il risultato è un continuo scambio di battute insulse tra le quattro ragazze nobilitato solo dal topless incredibile della “casta” Meg (Gabrielle) e da quelli comunque notevoli di tutte le altre femmine presenti nel cast. Incongruenze a bizzeffe, effetti speciali inesistenti (Roxanne/lupo morde le sue vittime limitandosi a mostrare quattro canini sanguinanti), Carradine sprecato. Buone invece le musiche, ma il resto... Va comunque premiata l'originalità.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Caveman - Mediocre, ma con un suo perché:
Daidae, Darkknight, Gabigol - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Marcel MJ Davinotti jr., Fabbiu, Minitina80, Pessoa, Diamond - Gravemente insufficiente!:
Undying, Kanon
L'inconsistente accoppiata cartoon/horror sortisce qua un effetto disastroso. Più che la scarsità degli effetti speciali e delle (poche) sequenze interattive, a rendere indigeribile la visione del film è la superficialità con cui Olen Ray (assieme a DeCoteau uno dei peggiori registi nel campo) gestisce il cast. Regia assente ed interpreti degni di un film amatoriale rendono alfine gradevole la sequenza erotica interpretata dalla bruna e formosa pornoattrice Madison Stone. Evitabile.
Da buon amante del trash questo "Diavolo di un cartone" era un film che avrei dovuto per forza vedere, dolente o nolente. Giudizio complessivo: bruttissimo; uno di quei pochi casi in cui il cinema indipendente ed alternativo mi ha deluso tantissimo. In realtà l'inizio sembrava promettere bene, come anche l'idea di base di un film a cartoni e horror, ma non bastano le bonazze sexy a intrattenere. Ci fosse almeno un po' di azione o sangue... Macché, nemmeno quello! Il tutto è condito da orribili dialoghi che non stanno in piedi.
L'idea è ottima: cartoni che interagiscono con attrici vere in un film dell'orrore con venature erotiche. Ma gli attori (in particolare il cast femminile: tanto belle quanto incapaci) e la regia (Ray è specializzato in film a basso costo) ci offrono un prodotto mediocre per non dire scadente. Trama ridicola.
Gli anni '90 per Carradine non sono stati proprio un gran momento e l'ennesima riprova arriva anche da questo film. Accozzaglia di scene che tenta di creare una variante horror-comico-erotica sulla scia del successo di Roger Rabbit ma con risultati ben al di sotto delle aspettative. Quando lo vidi in tenera età ricordo che mi provocò qualche piacevole prurito ormonale perché insomma, le squinzie in questione avevano validi argomenti da esporre alla platea. L'apice è il libro: una sorta di Necronomicon del kamasutra.
Catastrofico scontro tra Roger Rabbit e La casa in salsa softcore, che sprofonda nel ridicolo malgrado l'intento ironico sia esplicito. L'animazione è poca, ma la recitazione e la logica dei personaggi è molto più cartoonesca e demenziale del demone-cartoon. Monique Gabrielle è la nerd dei nostri sogni. Divertente Dick Miller, che (come Lino Banfi) si concede scappatelle malgrado la moglie piacente e arrapata. Svogliato e sprecato David Carradine. Il tipico film talmente brutto da sembrare bello quando racconti agli amici quant'è brutto.
MEMORABILE: Tutte le scene con Dick Miller; Il topless fugace di Monique Gabrielle.
Precisato subito che il film è risibile e davvero scarso, una gradevole visione di quelle sgangherate se la merita pure, ma guai ad alzare un minimo le aspettative. L'idea di fondo c'è; il cast di pornoattrici è tanto incapace quanto simpatico nel prendersi poco sul serio e vanno giù di apprezzabili topless anche nei momenti più improbabili; e infine l'atmosfera di fine anni '80 offre quella gradevole spensieratezza che stempera il poco horror di cui si può fregiare la pellicola.
MEMORABILE: I dialoghi deliranti; Il "balcone" da applausi della Gabrielle; La Bauer che impone i Venerdì Sera al povero Dick Miller; Il lupo cartoonesco bavoso.
Arduo cercare un equilibrio cinematografico tra generi così distanti tra loro come l’horror, l’animazione e l’erotico, al quale Olen Ray non rinuncia inserendo donne con immotivati atteggiamenti da spogliarelliste. Almeno in questo le attrici si dimostrano a proprio agio, provenendo alcune dal mondo dell'hard. Il limite più grande è l’inutilità dell’opera, che ha ben pochi numeri per farsi notare e non fornisce una valida ragione per essere consigliato al prossimo. Ruolo irrisorio per Carradine, che non aggiunge nulla né ha il tempo per farsi notare.
La risposta horror a Chi ha incastrato Roger Rabbit? Il film, firmato Fred Olen Ray (che con una scritta iniziale ci avvisa che gli eventi raccontati sono veri! Mossa vincente per questo genere di pellicole), è una commistione tra attori in carne e ossa (ma sarebbe meglio dire attrici - anche hard - molto poco vestite) e il mostriciattolo evocato da una libro in stile Necronomicon, portato da un simbolo del cinema di genere, un Carradine spiritato in stile Totò Schillaci. C’è tutto, pure Dick Miller, cosa chiedere di più!? Molto divertente!
Divertissement per adolescenti americani girato in una settimana con quattro soldi che mescola erotismo (poco), horror (pochissimo) e cartoon (un paio di minuti) in una storia piuttosto esile sceneggiata con molta approssimazione. Al di là della pochezza dell'operazione, il film ha almeno il pregio di non prendersi troppo sul serio. Potrebbe essere un'occasione per ritrovare qualche vecchia gloria del cinema americano (Carradine, Miller) e vedere alcune pornostar del periodo d'oro esibirsi in un film mainstream, ma in generale ci sono modi migliori per sprecare il proprio tempo.
MEMORABILE: Miller che si guarda in TV da giovane e la battuta sull'Oscar.
Idea di base interessante: tecnica mista (cartoon e live action come il film di Zemeckis) ma con storia e situazioni adatte a un pubblico adulto. In realtà il cartoon esce per giusto cinque minuti e il regista pone l'attenzione più sulle forme delle attrici e su qualche momento (volutamente?) comico. Strappa qualche sorriso, ma nel complesso il film è di una medriocrità imbarazzante. Nel cast Carradine, il grande Dick Miller e la "notevole" Monique Gabrielle.
MEMORABILE: Dick Miller che guarda Un secchio di sangue di Corman in tv e si lamenta del fatto che non abbiano dato l'Oscar al protagonista (Dick Miller stesso).
Fred Olen Ray HA DIRETTO ANCHE...
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- Il protagonista che guarda un film in TV è Dick Miller, attore della factory di Roger Corman.
Il personaggio commenta: "Perché a questo non hanno dato l'Oscar?"
In realtà sta guardando se stesso più giovane ed il pezzo che passa è Un Secchio di Sangue (1959)...
La mora co-protagonista (ipersexy) perseguitata dal demoniaco e malizioso diavoletto disegnato è una celebre pornostar, già all'epoca molto attiva (debutta come attrice nel mercato a luci rosse nel 1989) e conosciuta come Madison Stone (classe 1965). - Film belli o film brutti: rendon tutti!
"La cosa migliore di questi film è che continuano a fare soldi per anni.
Sembra che, proprio quando hai un disperato bisogno di qualche dollaro, un bell'assegno sbuchi fuori dal nulla per finirti in tasca.
Se hai venti o trenta film là fuori che guadagnano soldi per te, qualche volta puoi anche permetterti di passare un anno senza lavorare."
Fred Olen Ray
Fred Olen Ray, su Sparate sul regista!, a cura di Alberto Farina, 1997 - In dvd Quadrifoglio, disponibile dal 21/06/2013
http://www.kultvideo.com/DVD/DVD.aspx/aid17126aid-DVD-Evil-toons-Non-entrate-in-quella-casa-21-06-?__lang=it-IT
