Custode di museo affascinato da un dipinto ne scoprirà presto il segreto; due amici amano la stessa donna, che viene uccisa; un uomo politico umilia l'avversario e comincia a sognarselo la notte... Tre episodi da altrettanti racconti (uno di Maugham). Se il secondo è un giallo canonico che fa da mero riempitivo, il primo - di squisita vena surrealbritannica - e il terzo - che consente a Welles di sbrigliare tutto il suo istrionismo - concorrono a fare di questa produzione inglese un gioiellino minore del fantastique
Tre piccole storie di omicidi all'insegna della fantasia, della gelosia e del surreale che virano decisamente verso il noir, più che verso il thriller. Il risultato è strano, qualche volta poco riuscito dal punto di vista della logica narrativa e vagamente insipido. In sintesi, se ne poteva francamente fare a meno...
Tre gustose portate di cinema fantasy! Nel primo episodio abbiamo un viaggio senza ritorno all'interno di un dipinto custodito in un museo: una buona combinazione di macabro ed umoristico, di stampo veramente "british". Il secondo episodio è un thriller abbastanza tradizionale e senza particolari guizzi, ma il terzo è un crudele, implacabile noir, un mistery dell'inconscio, onirico, con un Welles che dà al suo personaggio di... Re nudo sfumature perfette di arroganza, fragilità, disperazione... terrore! Un menù raffinato, tra horror, giallo e commedia.
MEMORABILE: "Certo che non sono il Diavolo! Ti avrei forse chiesto un fiammifero?" Il sogno di Welles, seminudo al ricevimento.
Il primo e l'ultimo episodio sono due gioiellini: narrativamente prevale leggermente quello iniziale, ma nel complesso la presenza di un sublime Welles fa pendere il piatto della bilancia per quello finale. Siamo più dalle parti del fantasy condito di umorismo nero che del thriller ma ciò non va a scapito della tensione e della resa filmica che è alta. Peccato che in mezzo ci sia un più anonimo e scialbo, ma non malvagio, episodio che rientra nei canoni più "tradizionali" del giallo con complicazioni amorose. Caldamente consigliabile recuperarlo.
Tre omicidi concludono tre storie brevi, interpretate per la maggior parte dagli stessi attori in ruoli diversi. Lo humour del primo caso si scurisce progressivamente nel macabro in un episodio di genere fantastico sullo stile di The Twilight Zone, per poi lasciare posto, nel secondo, ad un thriller tradizionale ove il delitto è inevitabile sbocco della gelosia e dell’amicizia tradita. Il terzo episodio, psicanalitico con avvisaglie di morte nei sogni, vede un Orson Welles così autoironico da non esitare a farsi vedere in mutande...
MEMORABILE: I numeri di Welles: in mutande al ricevimento; mentre si mette a cantare durante la seduta; scatenato alla festa.
Nel primo capitolo, un pittore introduce un povero ammiratore "dentro" un suo dipinto: l'idea di defunti costretti a vivere dentro i dipinti è originale, l'ambientazione gustosa. Più tradizionale il secondo segmento, un giallo incentrato su una rivalità amorosa che sfocia nel delitto. Il "pezzo" pregiato è il terzo, sia per l'origine letteraria (è tratto da un racconto di Maugham) che per la presenza di Welles, protagonista ed anche regista non accreditato. Elemento comune a tutti i segmenti è l'ironia e l'epilogo beffardo, simili a quelli di certi episodi Ai Confini della realtà. Gradevole.
Buon thriller a episodi (tre in tutto), girati da altrettanti registi, che hanno come comune denominatore l'omicidio. Sembra talvolta di trovarsi in racconti che ricordano Ai confini della realtà e il risultato è decisamente buono. A mio avviso i migliori episodi sono il secondo e il terzo (quest'ultimo vede come protagonista il grande Orson Welles nei panni di un politico senza scrupoli), mentre il primo risulta essere più noioso e scontato.
E' un film a episodi e il cinema inglese in questo genere si è sempre distinto. Come si intuisce dal titolo il parla sì di omicidi, ma lo fa in maniera surreale. Il primo segmento ha come affascinante tema quello di entrare in un quadro. Il secondo narra di due amici e un delitto, con risvolti sempre bizzarri. Il terzo è ambientato al Parlamento britannico e presenta una storia di sogni e vendetta. Tutti e tre i racconti sono notevoli e dalle atmosfere riuscite.
Buona antologia inglese, discontinua per quanto riguarda il genere degli episodi (dall'horror al thriller al fantastico), ma più o meno omogenea sotto il profilo della qualità. Il primo sembra uscito da Ai confini della realtà e si guarda con affascinata leggerezza; il secondo è più dalle parti di Alfred Hitchcock presenta ed è il migliore, per quanto non particolarmente originale; il terzo, con Welles, è divertente (e anticipa in parte Nightmare di Craven), ma un po' ripetitivo e al di fuori del cast non ha grandi meriti. Ottimo Badel.
MEMORABILE: Il macabro finale del primo episodio; Il colpo di scena (prevedibile) del secondo tassello; Orson Welles costretto a cantare e ballare nei suoi sogni.
Piacevole antologia inglese il cui tema portante è l'omicidio ma declinato in maniera assai particolare: se il secondo episodio è un giallo di stampo tradizionale ancorato alla realtà, il primo è a tutti gli effetti un horror dalle atmosfere gotiche e dal macabro finale, mentre il terzo vira verso i territori onirici del fantastico. La qualità è costante (cioè mediamente buona), il ritmo spedito e gli interpreti bravi: Badel spicca essendo l'unico ad apparire in tutti i segmenti, ma a Welles basta il ruolo di protagonista nell'atto conclusivo per rubare la scena.
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Pubblicato in dvd dalla Sinister film, che riporta "omicidio" in copertina e "assassinio" nei credits del retrocopertina.
Video che non soddisferà i fanatici denunciatori di spuntinature, ma che consente una più che serena visione. Il doppiaggio sa tanto di edizione Rai anni '70, meglio l'inglese coi sottotitoli, specie nell'episodio con Welles
DiscussioneZender • 11/02/12 07:32 Capo scrivano - 47698 interventi
Gobbo, forse a te non era ancora capitata occasione di dirtelo, ma c'è una cosa importante da sapere quando si inserisce una scheda: CAST e REGIA di TUTTI i film inseriti vanno COPIATI e INCOLLATI da www.imdb.it. MAI da altri siti, è una cosa fondamentale perché riescano le ricerche tra nomi sul davinotti. Se tu come hai fatto scrivi Leueen McGrath invece di Leueen MacGrath per dire, e se esistessero altri film suoi da noi, cliccando sul nome non partirebbe la ricerca. E' FONDAMENTALE che si copi tutti dallo stesso sito per avere i nomi scritti sempre allo stesso modo, e quel sito è imdb. Mi raccomando, è una cosa fondamentale! Grazie.
Zender ebbe a dire: Gobbo, forse a te non era ancora capitata occasione di dirtelo, ma c'è una cosa importante da sapere quando si inserisce una scheda: CAST e REGIA di TUTTI i film inseriti vanno COPIATI e INCOLLATI da www.imdb.it. Ah, bene, io per la verità ho trascritto dai titoli del film, non ho copiato da repertori diversi da IMDB - non esente quest'ultimo da inesattezze. Poi esistono anche gli errori di battitura (come la g minuscola di uno dei tre registi)....
DiscussioneZender • 12/02/12 12:35 Capo scrivano - 47698 interventi
Sì, è noto che in imdb come in qualsiasi sito del mondo esistono inesattezze, ciò non toglie che ANCHE LE INESATTEZZE (nella grafia dei nomi) vanno copiate da Imdb, se vogliamo che le ricerche interdavinottiche funzionino (a meno che tu non vogl a da qui alla fine del davinotti prenderti la briga di controllare ogni film inserito correggendo tutto ciò che non è corretto). Quindi anche i titoli di testa o di coda non van bene. Dimentica proprio ogni altra fonte o siam fregati. Se poi esistono inesattezze segnalale pure in discuss generale che le vagliamo, ma cast e regia van sempre presi da imdb, non abbiamo altra scelta.
MusicheDaniela • 18/11/17 21:05 Gran Burattinaio - 5925 interventi
Nel terzo episodio del film, ad un certo punto il personaggio interpretato da Orson Welles canta le seguenti strofe: "Daisy, Daisy / Give me your answer, do. / I'm half crazy / all for the love of you".
Si tratta della canzone Daisy Bell, scritta nel 1892 e molto popolare nei paesi anglosassoni, successivamente entrata nella storia del cinema.
Daisy Bell fu la prima canzone ad essere cantata da un calcolatore elettronico IBM 704 nel 1961, come dimostrazione delle capacità di Sintesi vocale.
A tale dimostrazione era presente Arthur C. Clarke che ne ricordò al momento di scrivere la sceneggiatura di 2001 Odissea nello spazio insieme a Kubrick.
Infatti, nella famosa scena in cui HAL 9000 viene disattivato pezzo per pezzo, HAL stesso intona quella canzoncina prima di essere spento.
Nella traduzione in italiano, Daisy Bell venne sostituita con la filastrocca "Giro giro tondo" e quindi il riferimento storico andò perduto.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni, della Prima visione tv (Ciclo: "Brividi gialli", martedì 12 agosto 1986) di Tre casi di omicidio:
Di questo film esiste un'edizione italiana in DVD, distribuita daDNA Srl: GHOST STORY (1951) + TRE CASI DI ASSASSINIO (3 casi di omicidio, 1954) - (2 Film su un unico Dvd, entrambi con Orson Welles). (“GHOST STORY” è composto dall’inedito “Return to Glennascaul” e dall’incompiuto “Four Men On A Raft”.) Lingue: Italiano, Inglese Sottotitoli: Italiano (solo per le scene non doppiate) Rapporto schermo: 1.33:1 (Riadattato in formato 16/9 Pillarbox) Extra: Trailers Il film è stato rieditato con il contributo dello studioso di storia del cinema Riccardo Cusin. Questa versione è disponibile anche in streaming su alcune piattaforme.