La "cosa" degli abissi - Film (1990)

La "cosa" degli abissi

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

B-movie ispano-statunitense inserito nel filone "mostri marini" che a fine '80 conobbe una vera e propria esplosione (THE ABYSS, LEVIATHAN, CREATURA DEGLI ABISSI…). Scritto (in collaborazione con altri) e diretto dall'exploitation-specialist Juan Piquer Simón (quello di PIECES), LA GRIETA racconta della spedizione di soccorso condotta dal sommergibile Siren 2 alla ricerca del suo gemello Siren 1, disperso in una profonda fossa. Il progettista di entrambi...Leggi tutto (Jack Scalia) fa parte dell'equipaggio di soccorritori e si dimostrerà, in contrasto col capitano intransigente (R. Lee Ermey), l'unico capace di gestire la situazione quando essa precipita. Sono in agguato alghe assassine, mostri mutanti ed altre amenità frutto dei soliti esperimenti genetici top-secret. Una storia elementare, puro pretesto per mettere in scena qualche discreto effetto splatter e una suspense inesistente. La prima cosa che salta all'occhio è comunque la povertà dei mezzi a disposizione: scenografie piatte, una fotografia incapace di valorizzare il poco che c'è, modellini di sommergibile finti come non mai. Aggiungiamoci pure un cast televisivo senza grandi ambizioni (Jack Scalia protagonista poco convince; meglio Ray Wise, che invece se ne sta quasi muto in disparte) e dialoghi di imbarazzante banalità e arriveremo a capire perché LA GRIETA è film a dir poco modesto. A suo vantaggio una certa spigliatezza registica e l'averci almeno risparmiato la solita storiella d'amore (ma visto il cast femminile sembrava difficile). Qualche risata la provocano un paio di mostri perlomeno bizzarri: un fiorellone cannibale proboscidato, un feto nell’uovo bultato nella mischia a far numero (e a tentare l'omaggio ad ALIEN), vermiciattoli incastrati tipo talpe nella roccia.

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Undying 14/02/08 08:55 - 3807 commenti

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Sulla scia di Leviathan e La Creatura degli Abissi, non fu solo Margheriti a dare origine allo spin-off meno riuscito, ma anche il regista del malaticcio Pieces, e dell'intrigante Slugs: Jean Piquer Simon. La Cosa degli Abissi (persino il titolo italiano è clonato) gareggia, assieme ad Alien degli Abissi sul piano della peggiore imitazione: difficile dire quale, dei due, sia quello meno riuscito, anche se in questo caso, oltre alla miseria del budget, contribuisce l'inefficacia di una regia distratta e demotivata.

Flazich 9/06/08 12:26 - 667 commenti

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Un film che merita solo di essere dimenticato. Trama insipida e insulsa, effetti speciali insulsi e infimi, attori non propriamente brillanti e regia neutra. Nessun elemento si salva e il prodotto finale è quanto meno insufficiente. A questo va aggiunto il fatto che il filone dei mostri marini è sempre stato inflazionato ergo ancora più "rischioso". Se ci fosse mezzo pallino questa pellicola l'avrebbe meritato.
MEMORABILE: Il sommergibile viene attaccato da una gigantesca... "foglia di insalata"!

Puppigallo 21/01/09 11:12 - 5250 commenti

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Più che "La cosa degli abissi", era meglio titolarlo "La vendetta della mucillaggine". E pensare che per un po' di verdura appiccicosa, qualche vermone e due mutanti hanno scomodato termini come "transgenetica" e "acceleratore di DNA". Se per quasi due terzi della pellicola si devono subire i soliti personaggi ultrastereotipati, con inutili dialoghi tappabuchi incorniciati dalle lucine del sottomarino; quando poi si entra nel vivo ecco che il budget risicato e la totale mancanza di idee originali contribuiscono a far definitivamente naufragare un progetto che fa dello scopiazzare il suo credo.
MEMORABILE: Il pesce suicida (si lancia fuori dall'acquario); "L'acqua è densa e gelatinosa" dice uno degli esploratori... saranno mica a Rimini?

Rigoletto 25/11/11 12:07 - 1785 commenti

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Non so di quale budget disponesse il regista per la realizzazione di questa pellicola, ma a giudicare dagli effetti speciali penso fosse scarsino. Un film non bello che sembra girato di controvoglia. La scenenggiatura, a mio parere, fa acqua solo quando cominciano i guai seri, mentre risulta passabile (ma nulla più, intendiamoci) nei momenti della vita di bordo. Dignitosissima la prova di R. Lee Ermey in un ruolo adatto a lui, decisamente più sottotono quella di Jack Scalia **
MEMORABILE: La grotta sottomarina piena di animali mutanti.

Herrkinski 15/01/14 04:03 - 8052 commenti

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Tra i vari mostri marini che popolarono il cinema sci-fi di fine anni '80 ci fu pure questa "cosa degli abissi"; ma nonostante il buon mestiere di Piquer Simon, che permette di non annoiarsi eccessivamente grazie a un ritmo spigliato, si può dire che il film non sia propriamente riuscito. Le scene nel sommergibile sono perlopiù una versione low-budget di lavori migliori quali Creatura degli abissi, mentre le parti nella caverna si salvano in corner grazie a un po' di splatter, pur senza lasciare il segno. Non inguardabile, tuttavia mediocre.

Deepred89 12/12/19 23:02 - 3701 commenti

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Fantascienza subacquea di pura serie B sorretta dal discreto mestiere di Simon, che da un lato impone un certo ritmo a un soggetto stravisto ma dall'altro non riesce a evitare un'atmosfera che quasi riecheggia quella dei coevi fanta-action di Mattei e Fragasso, con un manipolo di duri (in questo caso attori pure discreti, anche se l'uscita di scena di un Ermey dall'inedito capello tinto rischia di scadere nel ridicolo) che si barcamena tra scenari ultrapoveristici (specialmente gli pseudo-esterni) e raffazzonati spargimenti di sangue.

Myvincent 16/02/21 09:24 - 3722 commenti

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Un'altra variazione sul tema La cosa, questa volta ambientata nei gelidi abissi della Norvergia. Teatro di posa è un sottomarino che si trova seriamente nei guai. Il racconto è mediocre, la messa in scena piatta, con nessun accesso al terrore vero e proprio e guizzi narrativi assenti. Edmund Purdom si spende il suo gettone di presenza nei primi minuti, con la sua solita innegabile classe. Da evitare.

Fedeerra 2/08/21 05:06 - 770 commenti

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Il film è posticcio, infantile e spesso involontariamente comico, ma la regia di Simón funziona, è sbrigativa e punta l’interesse verso l’horror fin da subito. La “cosa” (il mostro) a cui fa riferimento il titolo non è una ma sono molte (mostri marini, alghe giganti e feti amorfi) e data la scarsa qualità delle interpretazioni è solo una gran fortuna. Lo splatter comunque è ben fatto e le location hanno un fascino retrò non indifferente. Da vedere più come monster movie che come sci-fi. Tutto sommato promosso.

Anthonyvm 18/09/22 01:51 - 5615 commenti

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Nel mini-boom della sci-fi abissale dell'epoca, fra i vari Creatura degli abissi e Leviathan, anche il mitico J.P. Simon dice la sua sull'argomento. Il risultato è prevedibilmente modesto, sia per quanto concerne il plot (una disordinata rimasticatura di Alien, Aliens e compagnia) sia per la resa visiva (le sequenze cheap col sottomarino). Tuttavia il cast è ben fornito (da Ermey a Ray Wise passando per un cameo di Edmund Purdom) e la seconda parte si vivacizza grazie a discreti SFX mostruosi e un po' di gore. Serie B irredimibile, ma, nella sua scioltezza e breve durata, guardabile.
MEMORABILE: Il primo attacco subacqueo; La "cosa" se la prende col sottomarino; Eutanasia tramite fucilata in testa; Le esplosioni splatter; L'alga infettiva.

Teddy 8/10/22 00:49 - 808 commenti

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Dagli anni 50 agli anni 80, ovvero come coniugare l’atmosfera naïf con la bizzarria splatter. B-movie piccolo e televisivo, che nonostante il chiaro e dichiarato low-budget si lancia in svaghi, libertà e ostentazioni visive di buon gusto. Cast giù di tono ma prontamente “inabissato” dal nonsense narrativo e da tutto l’entourage effettistico a disposizione. Godibile.

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  • Curiosità Buiomega71 • 12/02/17 10:34
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  • Curiosità Buiomega71 • 4/07/17 19:25
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  • Homevideo Mortician • 2/12/20 09:02
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