Moulin Rouge - Film (1952)

Storia della vita del pittore Henri Toulouse-Lautrec (1864-1901), un'esistenza divisa tra la solitudine dovuta ad una forma grave di nanismo e l'esperienza esaltante del grande artista più rappresentativo dello stile di vita bohémien della Parigi di fine Ottocento. Il film è girato con un certo estro, rendendo partecipe lo spettatore dei drammi sentimentali del protagonista e di tutta la sua difficile esistenza, sulle note del mitico Moulin Rouge e dei suoi esplosivi colori. Ottima l'interpretazione di Ferrer.

Di ricca famiglia aristocratica reso invalido da tare genetiche, il giovane Henry si trasferisce a Parigi ed inizia a frequentare il Moulin Rouge... Film di bella messa in scena che da un lato rende un buon servizio alle opere di Toulose Lautrec, spesso mostrate nei dettagli, dall'altro lo presenta come un artista maledetto, perennemente malinconico, poco interessato alle mostre d'arte, misogino per timore di essere sbeffeggiato per l'aspetto fisico: anche se bene interpretato, è un ritratto convenzionalmente hollywoodiano che non corrisponde alla realtà degli anni giovanili.

La Parigi degli artisti raccontata da John Huston con nobili intenzioni ma risultati non all'altezza. Il difetto fisico che segna la vita di Henri de Toulouse-Lautrec diventa quasi caricaturale e la bellezza di Zsa Zsa Gabor si dimostra un freno perché la donna sembra mettersi in posa ogni volta che viene inquadrata. Gli eccessi di un artista maledetto, poi, sono raccontati secondo cliché già visti troppe volte.