Amanti folli - Film (1933)

Amanti folli

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/09/11 DAL BENEMERITO GIùAN
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Giùan 26/09/11 12:15 - 4539 commenti

I gusti di Giùan

Tenentino abbandona amante nobile per giovanissima violinista: finirà in tragedia. Tratto dalla pièce teatrale di Schnitzler è, pur nei limiti dell'opera immatura, un film in cui Ophüls lascia già la sua firma a chiare lettere: soggetto di lirico romanticismo, inquadrature avvolgenti e "preziosissime", la fatalità che si cela dietro ogni salotto fatuo, la crudeltà che ama nascondersi dietro le apparenze. L'amore che si oppone alle regole dell'onore ha già in sè qualcosa di rivoluzionario. Nell'acerbo cast, emerge Magda Schneider, madre di Romy. Un film retrò...
MEMORABILE: La scena del ballo, con la mdp che ruota vorticosamente sui due innamorati fino a fermarsi su una pianola, su cui va in dissolvenza.

Cotola 14/02/17 23:10 - 9009 commenti

I gusti di Cotola

Basterebbero solo gli ultimi dieci minuti, per capire lo splendore di questo film e la genialità di Ophüls: un canto smorzato e presago, un duello fuori campo, uno sparo, l'attesa, una finestra che si apre, una promessa d'amore eterno che si adempie. Pura poesia visiva che emoziona come raramente accade. Il resto è, come d'abitudine per il regista, un concentrato di raffinatezza ed eleganza. Assolutamente da non perdere e da vedere e rivedere per amarlo alla follia.

Daniela 28/02/17 18:27 - 12622 commenti

I gusti di Daniela

Innamoratosi della figlia di un modesto orchestrale, un sottotenente rompe con l'amante baronessa, ma il passato non rompe con lui. Quella fra Ophüls e Schnitzler è una profonda affinità elettiva, come dimostra questa mirabile trasposizione di "Amoretto" che si discosta nell'epilogo dall'opera teatrale ma ne conserva in pieno lo spirito. Sullo sfondo di una Vienna asburgica poeticamente ricreata, una storia che si fa ammirare per la maestria registica, intenerisce con i suoi personaggi di giovani innamorati, infine colpisce al cuore con un epilogo struggente di rigorosa bellezza.
MEMORABILE: La passeggiata in calesse nel bosco innevato; Tutta la parte finale in cui gli avvenimenti sono narrati per ellissi

Bubobubo 9/12/19 21:55 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Abusato eppur sempre veritiero luogo comune: i film di Ophüls non si guardano (solo) per quello che dicono, li si guarda per come lo dicono. E se anche il barocchismo formale della messa in scena a tratti appare poco meno che soffocante, certe sottili venature umoristiche (il disvelamento a sorpresa della relazione proibita che il protagonista intesse con una baronessa) e un finale di studiato effetto prospettico (il duello fuori campo, il suicidio a margine: due morti come appendice del dramma) dimostrano la profondità di pensiero del regista.
MEMORABILE: Una chiave di troppo; Il finale.

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