L'idiota - Film (1951)

Incontro ancor oggi trascurato tra due colossi di Cinema e Letteratura, il cui comun denominatore è probabilmente la caparbietà. Il flusso di coscienza del Maestro russo si fonde in maniera del tutto singolare col lirismo passionale del regista giapponese dando vita ad un Opera incompiuta eppure intensissima. I gesti trattenuti e gli occhi perennemente sbarrati di Masayuki Mori, la incontenibile potenza scenica di Mifune e il perenne paesaggio innevato in cui la vicenda è calata entrano nel cuore rimanendo memorabili. Lento e a suo modo inesorabile.

Tratto dal romanzo di Dostojewski, il film di Kurosawa riesce a creare un romanzo in pellicola pressoché perfetto. Certo, il ritmo, visto con gli occhi odierni appare datato. Se si supera quest’ ”ostacolo” puoi assistere a un film da un’atmosfera toccante, delle interpretazioni drammatiche ottime. Adoro sempre poi le performance di Toshiro Mifune, comprese le sue esplosioni di overacting.