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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

(BABY VINTAGE COLLECTION) Primo “vero” film di Salvatores dopo il deludente musical SOGNO DI UNA NOTTE D’ESTATE di quattro anni prima e primo impegno di un certo “spessore” per Paolo Rossi, apparso nei contemporanei MONTECARLO GRAN CASINO' e VIA MONTENAPOLEONE di Vanzina in una parte a lui poco consona di “apprendista yuppie”. E’ il resoconto dell'ultima notte trascorsa da sei aspiranti attori comici alla vigilia di un'importante esibizione...Leggi tutto davanti a una talent scout di Drive-in che dovrà giudicarli (Mara Venier). Protagonista più degli altri è appunto Paolo Rossi, con la sua recitazione trasognata, surreale che non abbandonerà più. Ma simpatiche caratterizzazioni di contorno sono anche quelle dei vari Riondino, Bisio, Gigio Alberti, Silvio Orlando, Nanni Svampa, Bebo Storti... tutti attori e cabarettisti che in futuro raggiungeranno un certo successo al cinema o in televisione. L'impostazione cinematografica di Salvatores è qui ancora molto teatrale (anche perché l’ispirazione, per qualto alla lontana, è la pièce “Comedians” di Trevor Griffiths a cui il regista aveva già lavorato appunto in teatro), con ampio spazio ai dialoghi (scritti da Gino e Michele) ma alcune intuizioni che fanno presagire le potenzialità di un regista in costante crescita. Azzeccate soprattutto le atmosfere notturne, con una Milano diversa e meno caotica di quanto si è abituati a vedere al cinema. Un film godibile, senza punti morti e scorrevole. Non propriamente originale ma divertente grazie soprattutto al talentuoso cast.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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G.Godardi 31/07/07 18:02 - 950 commenti

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Il più cult di tutti i film di Salvatores, quando ancora era un illustre sconosciuto e aveva diretto solo alcuni film sperimentali-musicali. Un divertentissimo film corale (ma Paolo Rossi ne diviene presto protagonista assoluto) quasi da tutto in una notte, dove contano di più i personaggi e gli ambienti che la storia. Bel cast di cabarettisti-attori che diverranno famosi in seguito. Bella l'ambientazione in una Milano resa rovente dal clima torrido estivo. Non riuscitissimo, ma vitalissimo. Cameo di Abatantuono prima dei titoli di testa.

Tarabas 15/02/09 11:24 - 1878 commenti

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Ultima notte da pezzenti a Milano per un gruppo di cabarettisti sfigati, nell'arte e nel lavoro, a cui si offre il miraggio della tv. Cinema sul mestiere dell'attore in una città che, per così dire, non ama visceralmente i perdenti. Bella direzione di un gruppo di attori, in parte fedelissimi del regista, che fatica però a saldare i vari momenti e i retroscena delle vite fuori dal palco dei coprotagonisti. Catania, Rossi e Bisio vincono nettamente la sfida. Musiche non molto azzeccate. Me lo ricordavo migliore.

Puppigallo 30/06/09 11:57 - 5273 commenti

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Qui il vero talento di Salvatores si vede assai poco. Sembra infatti che abbia preferito lasciar esibire i vari comici e cabarettistici in numeri camuffati da sceneggiatura. In realtà, è stato meglio così, perchè quando subentra la pura sceneggiatura, la noia monta e la pochezza è piuttosto evidente. Comunque, grazie alla bravura dei comici, il risultato non è male e un'occhiata la merita di sicuro. Su tutti, spiccano, Rossi, Orlando, Bisio e il manager (super carogna che li illude e li truffa, costringendoli a pagare per lavorare e facendogli credere che ci sono osservatori illustri).
MEMORABILE: Rossi trova un biglietto davanti alla porta di casa: "Chiavi nel basilico". Lui guarda nel vaso e trova un altro biglietto: "Sotto il vaso, pirla!".

Ducaspezzi 27/08/12 18:06 - 222 commenti

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Oggi ci si può imbattere in pellicole messe su affinché il grande schermo rifulga dell'appeal, già televisivamente conclamato, di qualche personaggio. Ma il trasloco dalla tv al cinema non può contare su alcun facile automatismo, come diversi esiti comprovano. Qui, invece, si assiste alla prova di attori e comici non molto noti all'epoca ma che, alcuni anni dopo, avranno la loro consacrazione televisiva e non. E se non sarà stato grazie a questo pur potabilissimo film, esso si giova di tale "inversione". Unità temporale necessaria, direi.
MEMORABILE: Il concettoso "sgurz" di Riondino, il più intellettuale del gruppo; Il frullato di Rossi.

Jurgen77 4/07/16 10:41 - 629 commenti

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Visionaria opera prima di Salvatores che narra le gesta di tutti i comici della sua "scuderia" agli albori della carriera. Più che un lungometraggio sembra un'opera "amatoriale". Spicca su tutti il comico Rossi, mentre gli altri anticipano il loro prossimo successo. Un film parzialmente riuscito che, a mio giudizio, potrebbe piacere ai fan di Salvatores e deludere i fan dei comici apprezzati nello "standard odierno". Bello il clima "sulfureo" di una Milano calda e puzzolente.

Alburch 2/07/16 01:49 - 1 commenti

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Ottimo inizio per un Salvatores che da lì a poco avrebbe girato due bellissimi film: Marrakech express e Turnè. Una torrida e malsana Milano anni 80, diversa, vera, presente tanto quanto quella vincente e da bere, che fa da sfondo a questa storia di personaggi unici e normali, che vogliono solo farcela e come spesso accade chi vincerà lo si intuisce ancora prima della partenza. Il cast è equilibrato nella sua eterogeneità. Un commedia dal vago retrogusto un po' amaro. Non perfetto ma molto promettente.
MEMORABILE: L'aneddoto Sgurz descritto da Riondino: i Maestri di spada di nome Cheng.

Alex1988 2/06/18 18:23 - 728 commenti

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Secondo lungometraggio per Gabriele Salvatores che, per l'occasione, dirige il meglio della comicità cabarettistica meneghina, da Paolo Rossi a Claudio Bisio passando per Antonio Catania e Silvio Orlando. Ovviamente la parte del principe spetta a Rossi, coadiuvato alla grande da tutti gli altri. Camei anche per Abatantuono, Aldo Baglio e Giovanni Storti (ancora semi-sconosciuti) e lo stesso Salvatores. Da vedere.
MEMORABILE: Il cameo iniziale di Abatantuono.

B. Legnani 6/08/18 14:41 - 5532 commenti

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Il giovane Salvatores prova una sfida ardua, il film senza protagonista. Scommessa che ha fra i suoi esempi riconosciuti Perfetti sconosciuti. Non so se si sia trattato di fare di necessità (o di amicizia) virtù. Il film, fatalmente, funziona a strappi e, più che per la trama in sé, può essere gradito ai tifosi dei vari interpreti, fra i quali poco funziona Rossi (al cinema è spesso così), mentre il migliore pare Catania. Strambo l’inserimento finale del personaggio della Venier: che bisogno c’era? Bella la fotografia livida della livida Milano.

Rocchiola 22/01/20 08:55 - 966 commenti

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Un manager truffaldino offre a sei comici dilettanti l’occasione della vita. Malinconico ritratto di un gruppo di sconfitti a cui viene offerta la classica ultima occasione di riscatto. L’ambientazione milanese afosa e notturna e le musiche jazzate di un sorprendente Fred Bongusto conferiscono alla pellicola un bel tono da noir. Peccato che la recitazione di stampo cabarettistico si riduca in un susseguirsi più o meno gratuito di sketch comici, penalizzando il ritmo del film che avrebbe meritato un crescendo narrativamente più coinvolgente.
MEMORABILE: Alla bimba che imita la Carrà: "Torna quando avrai le tettine e il culetto"; Citazione da Apocalypse Now: “Saigon, merda! Sono ancora solo a Saigon".

Alexcinema 13/06/21 22:07 - 116 commenti

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Film corale dal sapore agrodolce e malinconico. Di Salvatores forse uno dei pochi esemplari di metacomicità che il cinema italiano ricordi, intendendo per metacomicità la comicità all'interno della comicità stessa, intrisa di confronti personali, amicizie, segreti e rancori che esplodono violenti in una afosa Milano di luglio, aggravati dall'ansia della prospettiva di una svolta. Camei che si sprecano, regista compreso. Tecnicamente la presa diretta audio non è proprio il massimo. Salvatores userà all'incirca lo stesso plot per Comedians 32 anni dopo, con Balasso e de Sica.
MEMORABILE: La parte di Giovanni Storti nel ruolo del carabiniere che interroga uno Zappa (Rossi) terrorizzato.

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Paulaster 25/06/21 09:54 - 4417 commenti

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Gruppo di comici spera in un contratto per una trasmissione televisiva. Film che vorrebbe essere corale, dato che Paolo Rossi prende maggiormente la scena, sugli anni di transizione dal Derby alla nuova comicità televisiva. L’esperimento funziona più nelle scene singole, in cui i dialoghi di Gino e Michele risultano ancora ficcanti e divertenti. Anche la scelta delle ambientazioni notturne, con caldo torrido annesso, dà il senso di precarietà e del clima che si respirava nei cabaret dell’epoca. Svampa dà il suo tocco di milanesità; Bisio con una marcia in più.
MEMORABILE: La foto con Woody Allen; Il brivido calvo; Catania sul palco.

Daniela 17/10/21 12:39 - 12660 commenti

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Alla vigilia esibirsi in un locale di terz'ordine che potrebbe fornire l'occasione per l'ingaggio in una importante trasmissione tv, alcuni carabattisti sfigati si arrabattano per preparare il numero che potrebbe cambiare la vita... Film corale con un buon numero di "saranno (quasi tutti) famosi" impegnati in gag nel complesso più amarognole che divertenti: i rispettivi talenti sono innegabili ma emergono solo a tratti e la loro somma non fa il totale a causa di una sceneggiatura sfilacciata e della regia acerba di Salvatores, che riproporrà molti anni dopo un soggetto simile.

Pessoa 1/08/22 08:10 - 2476 commenti

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Film di Salvatores che celebra il neonato Zelig, locale di cabaret che ha preso il posto del celebre Derby Club, proponendo un lavoro collettivo che vede in scena i suoi principali protagonisti. La trama corale tiene unite le performance dei protagonisti in modo credibile, ma la sceneggiatura risulta giocoforza spezzettata a causa della natura dell'operazione. Nel cast emergono Bisio, Catania e Rossi, i cui personaggi hanno un background che permette loro di andare oltre la semplice macchietta, ma spesso l'inesperienza lascia falle che si chiudono a fatica. Visione comunque gradevole.
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  • Discussione Puppigallo • 30/06/09 15:40
    Scrivano - 506 interventi
    "Un'auto come questa te la sogni!". E Orlando, con la sua faccia da cane bastonato: "Sì, quando ho mangiato pesante".

    Giovanni (commissario) in centrale, rivolto a Rossi: "Che lavoro fa?". Risposta: "Sono un comico, faccio spettacoli". E Giovanni: "E le ballerine dove sono?". Rossi lo guarda e risponde: "Se ero un geometra, mi chiedeva dov'erano i muratori?".
  • Homevideo Rocchiola • 22/01/20 09:05
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Buona notizia per un film finora disponibile solo in VHS. Ma gli entusiasmi si placano subito dopo la visione. Il DVD della Mustang inserito nella serie “La cineteca di Gianni Canova" non ha beneficiato di alcun trattamento pertanto la qualità video non è di certo brillante. Le immagini presentano diverse spuntinature lungo l'intera durata e se lo si guarda su di uno schermo medio-grande si notano delle striature e aloni in sottofondo. La definizione è piuttosto blanda con contorni poco definiti ed un quadro generale scarsamente dettagliato. Anche i colori mi sono apparsi un pochino spenti. L'audio è passabile ma non entusiasmante e i dialoghi sono a tratti un pochino impastati tanto che qualche parola ogni tanto sfugge. Insomma grazie per il recupero di un titolo non basilare ma interessante, però il caro Canova che ci ha messo la faccia poteva almeno pretendere la pubblicazione di film adeguatamente restaurati in bluray, cosa successa mi pare solo per il Pasqualino della Wertmuller.
    Ultima modifica: 7/06/20 18:15 da Rocchiola
  • Curiosità Zender • 5/10/20 15:57
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images54/kamikazen.jpg[/img]
  • Curiosità Fedemelis • 4/12/20 06:13
    Fotocopista - 2138 interventi
    La partita trasmessa in televisione al bar della stazione di Milano dove Zappa (Rossi) parla con il suo collega è Argentina-Belgio 0-1 del 13 giugno 1982, prima partita del Gruppo 3 del Mondiale di calcio 1982. La partita si ricorda per l'esordio di Maradona in un mondiale, imbrigliato da una marcatura molto stretta (celebre la sua foto con davanti sei giocatori belgi a marcarlo):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images54/kamikaz1.jpg[/img]
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images54/kamikaz1b.jpg[/img]
  • Curiosità Pessoa • 1/08/22 08:25
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Il film è legato a doppio filo al locale di cabaret Zelig di Milano. Non solo i protagonisti sono tutti personaggi di punta della prima stagione del locale (che aveva aperto i battenti l'anno prima rilevando l'eredità del mitico Derby club), ma anche il regista Salvatores e Gino e Michele (all'epoca i tre direttori artistici del locale) hanno una parte attiva nella realizzazione del film.
    Inoltre il patron dello Zelig, Giancarlo Bozzo, era anche uno degli autori del programma televisivo Drive in, che ha un ruolo importante nella vicenda del film.