Eggshells - An american freak illumination - Film (1969)

Eggshells - An american freak illumination
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Eggshells
Anno: 1969
Genere: drammatico (colore)
Note: Aka "Egg shells". Il primo film di Hooper, che per anni si è ritenuto scomparso.

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Per anni lo si è pensato irrimediabilmente perduto, questo misterioso esordio di Tobe Hooper, girato ben cinque anni prima del fondamentale NON APRITE QUELLA PORTA. Per fortuna invece qualcuno ne ha rintracciata una copia rendendo finalmente pubblica quest'opera bizzarra a tratti folgorante, in cui è fin troppo facile rinvenire i prodromi di un cinema unico e inimitabile. Sarà l'ambientazione ad Austin, in Texas, sarà l'uso della fotografia subito associabile a quella, inconfondibilmente “sporca”, che caratterizza il capolavoro hooperiano, ma bastano pochi fotogrammi...Leggi tutto per riconoscervi la mano dello stesso regista. La lunga apertura, in cui a parlare sono unicamente le strofe di una canzone mentre scorrono immagini del quotidiano ad Austin, sono un tuffo immediato nel Texas di fine Sessanta; poi, con un aeroplanino di carta che sbatte contro i muri in legno d'una casa provocando un'assurda esplosione, entriamo nel mondo a parte di un gruppo di giovani che lì abitano quasi come fossero in una comune. Le riprese d'interni, lo stile ricercato dai pregevoli movimenti di macchina già raccontano d'un talento da non sottovalutare. I primi piani sui volti, luci ed ombre che scavano nelle immagini originando contrasti ancora una volta immediatamente riconducibili alle scene girate nella casa di Leatherface e soci esaltano lo spirito indipendente e sperimentale del film, che potremmo dividere in due segmenti diversi e alternati: quello più tradizionale, in cui i protagonisti straparlano, recitano, fumano, fanno il bagno in vasca senza quasi mai smettere di confrontarsi e quello invece più personale, quasi muto (commentato solo dal sottofondo musicale) in cui Hooper cerca nuove vie, lavora pesantemente sul montaggio, sulle accelerazioni, scende nelle cantine della casa e vi muove un personaggio che sembra del tutto differente dagli altri, asociale, che combatte con la spada contro se stesso in un pregevole gioco di sovrapposizioni. Là sotto, nel muro, è incastonata una strana luce e la casa pare sia stregata, più volte gli ospiti lo fanno notare. Ma non è certo importante per Hooper fornire spiegazioni: non vuol mostrare alcuna possessione, né ancora il sangue (a questo penserà il Rosenberg di AMITYVILLE HORROR, che considerato anche il rubinetto del finale al parco un'occhiata al film potrebbe averla data); solo divertirsi con i pochi mezzi a disposizione, un po' come farà (con ancor più inventiva) Sam Raimi in LA CASA. Così quando esce all'aperto Hooper gioca col controluce, passa ai primi piani sulla natura mostrando in anteprima quelle che diventeranno inquadrature tipiche in NON APRITE QUELLA PORTA. Vira nel surreale riempiendo il set di palloncini colorati come nella splendida sequenza ai giardini, si inventa un finale folle che lascia interdetti, piazza una scena incredibile in cui un uomo porta l'auto in un campo, ne esce, si denuda e gli dà fuoco per vederla esplodere seduto tra l'erba. Inutile cercare troppe spiegazioni; cosa sono ad esempio i gusci d'uovo a cui fa riferimento il titolo? Non solo la barriera di forma ovoidale sotto la quale si rifugiano in una scena due ragazzi, non solo la strana calotta bianca che fuoriesce dai muri della cantina... Con molte verbosità in meno EGGSHELLS poteva risultare opera davvero encomiabile, in cui il ricorso a una strumentazione insolita nella colonna sonora (sitar, ukulele, kazoo) non passa inosservato, in cui anche gli sparuti interventi sulla pellicola, magari ingenui (come alcune solarizzazioni improvvise) sono il segno tangibile di chi vuole farsi notare e vi riesce. Le sequenze al matrimonio nel finale restituiscono un genuino, quasi documentaristico quadro della società americana del tempo. Per molti versi un film sorprendente, per quanto irrisolto e imperfetto.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/06/11 DAL DAVINOTTI
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Metakosmos 8/12/19 16:07 - 300 commenti

I gusti di Metakosmos

Primo vero lungometraggio di Tobe Hooper il quale si inserisce alla perfezione nella sgargiante controcultura freak dell'epoca pur mostrando prepotentemente una personale (e talvolta cupa) originalità che si riverserà ancora di più in Non aprite quella porta. La vicenda di alcuni hippie che si sballano in una casa sperduta nel Texas (forse infestata) è la base di partenza per sequenze surreali pregne di forti simbolismi e satira sociale che allo stesso tempo concedono a Hooper di sbizzarirsi con virtuosismi di macchina a dir poco psichedelici.

Herrkinski 12/03/24 15:18 - 8117 commenti

I gusti di Herrkinski

Nel rappresentare la controcultura giovanile della Austin d'epoca, Hooper crea inavvertitamente una sorta di background agli incauti hippie di Non aprite quella porta, sensazione rafforzata dalla presenza di Danziger; si descrivono le giornate di un gruppo di "squatters" in una casa rurale del Texas, tra discorsi senza senso, uso di sostanze psicotrope, amore libero. Lo stile registico è quello a cavallo tra autoriale e sperimentale, con un montaggio fantasioso e psichedelico; bellissime e suggestive le riprese della casa e quelle di campagna, ad anticipare il suo capolavoro horror.
MEMORABILE: In cantina con la spada; Le riprese in casa; La scena di sesso velocizzata e psichedelica; La macchina distrutta e data alle fiamme.

Tobe Hooper HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Non aprite quella portaSpazio vuotoLocandina Quel motel vicino alla paludeSpazio vuotoLocandina Le notti di SalemSpazio vuotoLocandina Il tunnel dell'orrore
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Buiomega71 • 26/06/11 14:03
    Consigliere - 25997 interventi
    Eccolo il vero esordio dello zio Toby (che erroneamente NON è Non aprite quella porta, chiariamo la cosa una volta per tutte!).

    Film ormai scomparso e caduto nell'oblio (sembra ne esista una copia conservata presso l'università del Texas). Inizialmente girato in 16mm, poi "gonfiato" a 35, scritto, prodotto, montato, fotografato e diretto da Hooper stesso. Sembrerebbe (dai pochi che lo hanno visto al Festival di Atlanta, dove fù pure premiato!), una sorta di Il serpente di fuoco di Roger Corman, dove un gruppo di reduci del Vietnam, si ritira in un casolare, si riconvertono allo stile hippy, e via di drugs e allucinogeni vari, finchè un entità misteriosa disturba i loro "viaggi" lisergici.

    Sembra che nemmeno Hooper ne possegga una copia, e darei non so cosa per averlo! Totalmente sconosciuto, non appare nemmeno in alcune biografie del regista texano. Ne dà una giusta rilevanza, appunto, il bel libro di Fabio Zanello sul cinema di Tobe Hooper. Non sapete quanto darei per poter visionare questa curiosa opera prima del mitico regista di Austin.
    Ultima modifica: 26/06/11 17:54 da Zender
  • Homevideo Zender • 7/03/15 16:23
    Capo scrivano - 47798 interventi
    Il film, di cui si è finalmente trovata una copia, è dal 2013 contenuto nel bluray Arrow di Texas Chainsaw Massacre part II.
  • Discussione Buiomega71 • 8/03/15 10:32
    Consigliere - 25997 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Il film, di cui si è finalmente trovata una copia, è dal 2013 contenuto nel bluray Arrow di Texas Chainsaw Massacre part II.

    Ottima "riscoperta" del primo vagito dello zio Toby che pareva perduto (di cui farei carte false per averlo)

    Inutile dire che è una gran "papirata" coi controcosi che solo il Marcel poteva far uscire dal cilindro magico
    Ultima modifica: 8/03/15 11:49 da Buiomega71