The calamari wrestler - Film (2004)

The calamari wrestler
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Ika resuraa
Anno: 2004
Genere: fantastico (colore)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tra le più deliranti produzioni mai apparse sulla faccia della Terra, un film in cui fin dalle prime scene un calamaro gigante (palesemente un uomo a cui hanno ficcato in testa un grosso copricapo gonfiabile e aggiunto tentacoli dello stesso materiale che scendono fino al suolo seminascondendo le gambe) sale su un ring di wrestling e con nonchalance abbatte il campione in carica che stava festeggiando la vittoria del titolo. Pubblico e media non si stupiscono troppo e trattano il nuovo lottatore come un vero calamaro che ha deciso di sfidare un umano e l'atteso match tra i due monopolizzerà la prima parte del film. Poi entreranno in scena pure una piovra e una cicala di mare... Estremizzazione e divertita...Leggi tutto parodia di un mondo che da sempre lascia libero spazio a chi s'inventa i costumi più strampalati, il film è confezionato molto professionalmente e tratta l'argomento quasi seriamente, senza troppo svaccare. Nell'ambito dell'ovvia assurdità s’imbastisce una trama semplice che tra un incontro e l'altro si diverte a descrivere la vita quotidiana del calamaro (fa shopping, firma autografi, riconquista la donna che amava prima di trasformarsi in calamaro), le mosse degli organizzatori, gli allenamenti... Un ROCKY in versione muppet, in poche parole. Certo i match a colpi di tentacoli non offrono gran spettacolo, ma se amate il tipico spirito giapponese che affronta il ridicolo come quasi fosse la norma vi potete pure divertire. Nei limiti, ovvio.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/03/11 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/05/11
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Puppigallo 6/03/11 18:42 - 5258 commenti

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E' persino difficile descriverla una tale pellicola, dove un calamaro gigante, che prima era un uomo, torna a fare il wrestler e si scontrerà con una piovra umana e con una cicala di mare umana. Può bastare? Eppure, è una tale pazzia che vale la pena di essere vista e "assaporata" anche nei dialoghi, dove tutto sembra spiegabile per i nipponici e il wrestling è visto come una panacea. Ovviamente, a mente fredda questa è poco più di una cretinata con assurdi pupazzi, ma se si cerca di entrare nella mente di questo stupefacente e inquietante popolo, si finirà quasi per accettare la situazione.
MEMORABILE: Il calamuomo fa la spesa, prega al tempio, sogna la gnocca e ordina Doom Pèrignon; Il wrestler cicala di mare con sorpresa stile soap opera.

Schramm 17/10/13 15:44 - 3490 commenti

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Travalicante l'orizzonte del Pessimo, beneficia dell'attenuante di non obbligare chicchessia a terminarlo e dell'aggravante di dare a intendere che oltre le sue franate colonne d'ercole possa celarsi un milligrammo di speranza, una parvenza di quid narrativo-tecnico-estetico, un freno o una deviazione a tanta calcolata idiozia travestita da parodia del sistema sportivo, qualsivoglia cosa che dissuada dallo spegnere o faccia smettere di implorare pietà. Niente da fare: la capitolazione del buon senso e del buon gusto è esponenziale, e nel match col film il knock-out è del malcapitato fruitore.*

Bubobubo 18/06/19 11:53 - 1847 commenti

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Al di là del bene e del male vi sono calamari che eseguono dei northern light suplex su campioni mondiali, vecchie glorie che si riciclano in aggressive cicale di mare col vizio dei ganci destri, morti che tornano in vita e dichiarano guerra alle tentazioni, padri e figli che si combattono inconsapevolmente fra di loro. Dopo una manciata di minuti il cervello è costretto a disconnettersi. Certo, è diretto male, è recitato peggio, ha tempi comici inesistenti e dopo la prima mezz'ora comincia ad annoiare; ma si può descrivere l'indescrivibile?

Daniela 20/06/19 11:47 - 12622 commenti

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La trama è simile a quella di tante altre d'ambientazione sportiva: caduta di un campione, duro impegno per risalire la china, apoteosi finale. Ci sono però alcuni particolari che potrebbero apparire bizzarri, almeno ai nostri conformisti occhi occidentali: il protagonista è un calamaro gigante, i suoi avversari sul ring un polipo e una cicala di mare che pare Mike Tyson per come tira pugni. E le regole dello sport? Nessun problema, dopotutto si tratta di professionisti... Film incredibilmente sciocco ma in modo tanto "oltre" da incutere un certo rispetto, perfino ammirazione.
MEMORABILE: Nell'incontro finale, la cicala bulla usa il povero calamaro come un punching ball

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  • Curiosità Puppigallo • 6/03/11 18:50
    Scrivano - 506 interventi
    Le frasi che ti smontano

    L'uomo calamaro va trovare la sua ex fidanzata. Suona e si presenta, ma lei, come se fosse la cosa più normale del mondo, gli risponde: "Vattene, non ti conosco...io non ho nessun amico calamaro!".

    Il capo al suo sottoposto che ha qualche ragionevole dubbio sul lottatore calamaro: "Uomini o calamari restano sempre dei wrestler professionisti".