127 ore - Film (2010)

127 ore

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/01/11 DAL BENEMERITO BRAINIAC
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Brainiac 9/01/11 23:13 - 1083 commenti

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Tanto va il free-climber al canyon (agli escursionisti sarà concesso il rituale sfreg-apotropaico d'ordinanza) che gli s'incastra lo zampino. E fu così, travolto da un'insolito macigno (e allora aiutati che Dio t'aiUtah) che l'iperattivo Aron (ispirato da Krakauer e dalla wild-filosofia) ridisegnò (grazie pure alla regia spigliata di Danny Boyle) i confini del survival. Simpatica intuizione, quella dello scapestrato millionario, di ricondurre l'impedimento-contingente all'isolazionismo-emotivo del ragazzotto-no limits (scusa, hai detto Gerry?). C'è pure James Franco, che è uno di quelli seri.

Greymouser 7/02/11 22:04 - 1458 commenti

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Commento per parole-chiave: velleitario, pretenzioso, dilettantesco, irrealistico, assurdo, irritante, insopportabile, artificioso, vuoto, stucchevole. Conseguenza: c'era una volta Danny Boyle, già finito sotto gli oscar-patacca del Milionario. Certificato di morte registica.

Capannelle 28/02/11 16:11 - 4394 commenti

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Abbastanza coraggioso nella scelta di una situazione dove gli unici interlocutori del protagonista rimangono i suoi ricordi e i suoi sogni. Ma pur apprezzando la regia non banale non si può dire che Boyle abbia vinto la scommessa proprio a causa di quegli intermezzi che pregiudicano il ritmo e non danno sale alla vicenda. Una filosofia sfibrante modello Into the wild che fa rimpiangere storie più efficaci, come in La morte sospesa.

Galbo 1/03/11 05:55 - 12372 commenti

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Film frutto della combinazione tra una buona tecnica di regia e un'ottima performance recitativa. Forzatamente povero dal punto di vista narrativo (la vicenda è quella che è) il film "recupera" attraverso il virtuosismo del regista che si "sbizzarrisce" con inquadrature e montaggio e la prova di James Franco. Da segnalare anche l'ottima fotografia e la buona colonna sonora. Alla fine, sia pure con qualche incongruenza di troppo, il risultato è godibile.

Jandileida 2/03/11 20:08 - 1558 commenti

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Saranno state le due aringhe e la Grolsch che mi ero sgargarozzato come spuntino prima di entrare in sala ma il film ha avuto su di me un effetto quasi soporifero. Boyle è, per me, un ottimo regista, ma alla quinta inquadratura da dentro la borraccia mi è venuto il dubbio che l'inglese fosse rimasto stavolta un po' a corto di idee. La storia, incredibile ma non facilissima da raccontare, non era forse quella giusta per dar sfogo alla sua inventiva. Rimangono un ottimo Franco, bravissimo a reggere il film sulle sue spalle, e una splendida fotografia.

Mickes2 5/03/11 20:26 - 1670 commenti

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Con un indiscutibile talento registico che fa l’80% del lavoro, Boyle ci immerge nell’incubo e nel dolore (sia fisico che morale) di Aron Ralston. Il regista però non si sofferma in superficie, ma va a fondo parlandoci dell uomo, dei suoi rimpianti e delle sue paure. E più il corpo è bloccato alla pietra più la sua mente vaga a cercare i momenti passati, le scelte sbagliate, i futuri più improbabili. Sequenze davvero forti, che colpiscono lo stomaco: ho notato una certa magia attorno a questo film. Buon uso dello split-screen e bravo James Franco.

Cotola 3/03/11 22:22 - 8998 commenti

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La professionalità e la bravura tecnica di Boyle sono innegabili, così come è evidente la spudorata ruffianeria di un regista che non ha ritegno nel trasformare un avvenimento drammatico in un vergognoso e ridicolo spot lungo circa novanta minuti (e per fortuna non dura tanto). Troppe le cose che fanno innervosire per elencarle tutte. Un esempio lampante sono le patetiche scene finali con tanto di didascalie. Tante riserve anche sulla sceneggiatura che, probabilmente, si è presa qualche licenza di troppo. Un film che spacca (sì, ma cosa?).

Nando 9/03/11 13:32 - 3806 commenti

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Ispirato da una vicenda realmente accaduta, la pellicola mostra una prima parte adrenalinica e dinamica fatta di splendidi paessaggi. Nella seconda parte si scende, in tutti i sensi, nel baratro della profonda angoscia. E si scade nello stucchevole: i ricordi del passato si concatenano con la crescente disperazione e le farneticazioni del protagonista. Nonostante la media durata si evidenzia un discreta forma di noia. Finale da fiction televisiva.

Puppigallo 12/03/11 21:36 - 5250 commenti

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E' la storia di un'agonia, con discesa quasi nel delirio e drastica soluzione finale. Tutto questo dovrebbe riempire un'ora e trenta circa di pellicola. Ma visto che per farlo, evitando l'abbiocco del pubblico, bisognerebbe essere dei super registi, anche Boyle, pur non essendo l'ultimo arrivato, si deve arrendere; e la cosa è lampante nel momento in cui inizia a buttarci dentro inquadrature e ricordi videoclippati, che stonano con l'ambiente circostante (una distesa di roccia con fessura), i discorsi ai posteri e i propositi del poveretto, che però un po' se la cerca. Vedibile e nulla più.
MEMORABILE: La scivolata nel lago interno tra due strette pareti; La veduta dall'alto della fessura in mezzo al nulla dove si trova il ragazzo; 15 minuti di sole.

Redeyes 12/03/11 23:00 - 2442 commenti

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Sicuramente va lodato Franco, che, da solo, regge l'intera pellicola. Boyle da parte sua ci mette una buona regia sorretta da una fotografia a tratti incantevole. Non entusiasma perché difficilmente potrebbe farlo (vista la vicenda) e così si giunge al finale senza scossoni. La scena della liberazione dal masso, sopratutto la preparazione, è decisamente per stomaci forti. Scontato il finale con la partecipazione del vero Aron. Lontano anni luce da Into the wild, sembra tuttavia sposarne la filosofia.

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Lupoprezzo 17/03/11 20:01 - 635 commenti

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Il regista si cimenta con una operazione (è proprio il caso di dirlo) difficile ma dagli esiti apprezzabili, anche se si porta dietro un'aura "cool" da spot pubblicitario francamente ingombrante; ma immagino che arrivare ad un metraggio decente con un film del genere (povero nella messa in scena e nel ritmo) non sia per niente facile. Mi ha lasciato di buon umore (ma non so se sia un pregio). Buona l'interpretazione di James Franco.

Saintgifts 27/03/11 16:11 - 4098 commenti

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Quella pietra rotolante che era lì da milioni di anni ad aspettarlo, lo sfortunato Aron ce l'aveva già nel cognome. Ralston ricorda certi animali che, presi nella tagliola, preferiscono strapparsi la zampa piuttosto che rimanere prigionieri. Film difficile da portare avanti; una volta esaurito l'incipit allegro e con vedute fantastiche ci ritroviamo anche noi in fondo al crepaccio e sappiamo già come andrà a finire. Regista ed attore sono bravi a raccontare e a farci sentire la disperazione dell'impotenza e della solitudine. Buona la colonna sonora.

Daniela 31/03/11 12:27 - 12606 commenti

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Bisogna essere molto rigorosi per reggere un film che vede, a parte il prologo divagatorio e l'epilogo didascalico, un unico protagonista immobilizzato in un budellino di roccia dove il sole arriva a stento. Boyle, a differenza del tizio cui è ispirata la storia, getta la spugna quasi subito, con inserti videoclip, filmini family and friends, evasioni oniriche, spot bibitari, con l'effetto che la tensione ne esce svilita. Anche Franco offre una prova appena corretta, per cui non scatta l'empatia. E poi il "vero" non è garanzia di "verosimile"
MEMORABILE: Io sono sportiva quanto una borsa dell'acqua calda, quindi dovrei stare zitta, però il tizio mi è parso assai sprovveduto... sbaglio?

Gestarsh99 14/05/11 00:01 - 1395 commenti

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L'immobile prigionia solitaria che un angusto crepaccio roccioso riserva al povero protagonista si riscatta in una limpida e pimpante esperienza mistica, riformulata attraverso uno stile virtuosistico, aereo e frenetico, che mette in fila brulicanti scene di massa, folle festanti, immensi panorami ariosi e solari, orizzonti a perdita d'occhio, ampia e luminosa libertà di respiro. E la pesantezza di questa atroce disavventura di dolore evapora nella liquida freschezza dei ricordi e degli affetti. Il furbetto del quartierino mancuniano ci ha fatti fessi anche stavolta. Ebbravo Danny!
MEMORABILE: La commovente proiezione mentale della futura paternità; la dolorosissima resezione del nervo radiale del braccio incastrato tra le rocce.

124c 8/08/11 17:00 - 2911 commenti

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La carriera di James Franco, dopo la trilogia di Spider-man, continua a fruttargli dei bei ruoli come questo. Il regista di The Millionaire, Danny Boyle, l'ha voluto per una pellicola claustrofobica e montana. Sembra un dramma teatrale, con lui solo in scena, mentre cerca di liberarsi dal macigno che gli blocca la mano. 127 ore di sofferenza, 127 ore di incubi, premonizioni e ricordi, 127 ore di prigionia forzata fra le montagne rocciose, registrando con la videocamera portatitle... un'esperienza che non augererei a nessuno. Franco bravo.

Herrkinski 13/08/11 13:37 - 8052 commenti

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Descrivere la vicenda (realmente accaduta) di Ralston in modo cinematografico era impresa ardua; Boyle ci prova, riuscendoci a metà. Se infatti la prima parte è molto bella e alcuni momenti (come quello dell'amputazione) sono di forte impatto visivo ed emotivo, dall'altro ho trovato davvero irritanti i superflui virtuosismi registici, degni di uno dei peggiori prodotti videoclippari moderni. Se si aggiunge una certa noia, alcune sviste imperdonabili e un interprete non proprio simpatico... Godibile (per chi non soffre d'ansia) ma non eclatante.

Ishiwara 21/08/11 19:32 - 214 commenti

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A differenza di Cortès - che in Buried riesce a mantenere l'interesse con una autoimposta e rigorosissima unità di spazio - Boyle ricorre a tutti i possibili espedienti (carrellate vertiginose, flashback, montaggio frenetico, viaggi onirici...) per non far assopire lo spettatore, altrimenti schiacciato nella propria poltrona da questo film-macigno. Tanti begli effetti, ma poca sostanza e decisamente scarso coinvolgimento, il che è grave in un film che dovrebbe puntare sull'emotività di chi lo guarda. Quasi meglio la prima parte più "turistica".
MEMORABILE: Il tuffo all'improvviso; la prima alba dopo l'incidente; la formica mordace.

Ducaspezzi 27/09/11 19:30 - 222 commenti

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Intrappolato dentro un profondo crepaccio, in un punto dove difficilmente ci si può far sentire da anima viva che passi da quelle selvagge parti. Cioè, una delle forme primordiali più acute della paura. E come si suol dire, di fronte alla prospettiva della morte, peraltro preventivabile come lenta e terribile, scorre tutto il film della propria vita e qui non solo di quella passata. Il tutto mischiato con gli angosciosi tentativi di sopravvivere con quel po' che c'è. Ottima descrizione psichica, naturalistica e splatter: horror senza l'irrealtà?
MEMORABILE: Aron e la sua videocamera; Aron, la finitezza anatomica e l'infinito coraggio...

Coyote 18/12/11 21:45 - 185 commenti

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Danny Boyle mostra tutti i suoi limiti alle prese con la trama più scarna che abbia mai proposto. Infatti, se i virtuosismi fotografici, le trovate da video-clip, i colori spinti all'estremo in altre opere andavano di pari passo con una sceneggiatura frizzante (soprattutto in The millionaire), qui paiono più che altro un espediente per colmare il vuoto di una storia troppo semplice per lo stile di questo regista. Insomma, il contorno non manca, ma il piatto è povero.

Didda23 2/04/12 19:01 - 2424 commenti

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Danny Boyle ha un talento così eccelso da supplire ad una sceneggiatura risibile, confezionando un'opera esteticamente validissima: infatti la regia iper moderna strizza l'occhio all'arte del videoclip e regala momenti visivamente estasianti. L'alta definizione accentua la bellezza straordinaria della natura, lasciando lo spettatore senza parole. Rimane costante nei film di Boyle la certosina attenzione per la colonna sonora, davvero notevole. Se l'avesse girato pincopallino sarebbe stato ai limite della boiata.

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Enzus79 3/01/12 15:06 - 2864 commenti

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Danny Boyle riesce a coinvolgere con una trama che forse era veramente difficile trasportare sullo schermo. I flashback non annoiano del tutto e James Franco è ottimo, nel ruolo, così come lo sono la regia e la fotografia. Film che non merita l'Oscar ma attenzione sì.

Ryo 29/02/12 18:16 - 2169 commenti

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Una storia vera, struggente e drammatica quella di Aaron Ralston. Con l'hobby della speleologia in solitario rimarrà incastrato per un braccio ad una roccia per ben 5 giorni. La bravura degli autori è stata quella di riuscire a "riempire" questi cinque giorni senza annoiare lo spettatore. Assistiamo dunque inizialmente alla mente fredda (forse non ancora consapevole della gravità) del protagonista, che cerca di rompere la roccia. Ed è interessante l'evoluzione che passa dalla speranza alla disperazione, alla rassegnazione e alla follia.
MEMORABILE: La crudissima parte in cui Aaron si taglia la carne e si spezza l'osso.

Rullo 1/04/12 19:27 - 388 commenti

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One man show diretto e forse rovinato da Boyle, fresco di un altro film estremamente deludente come The millionaire. Ho scritto rovinato, perché ci mette troppo del suo. L'impronta è fin troppo presante, dalla telecamera inclinata ad alcuni insopportabili flashback e digressioni. Franco comunque è davvero in parte e tutto sommato il film si lascia vedere.

Piero68 2/05/12 09:33 - 2955 commenti

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Ancora una volta l'ecletticissimo Boyle mette a segno un piccolo capolavoro. Da una storia vera una sceneggiatura semplice semplice ma di sicuro impatto. La voglia di vivere e l'istinto di sopravvivvenza contro ogni previsione. Un film monotono ma forte, intenso, con l'ultimo quarto d'ora da antologia. Franco unico attore ma ispiratissimo continua a fornire ottime prove. Da vedere assolutamente.
MEMORABILE: La scena del braccio (che non descrivo per chi non avesse ancora visto il film).

Cloack 77 3/07/12 18:01 - 547 commenti

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Non si può su un episodio, un ragazzo bloccato tra le rocce coi suoi attrezzi e la videocamera, mandare avanti una pellicola per 90 minuti in attesa della fine. Possibile che nella mente del Boyle sceneggiatore non sia passata la minima idea di raccontare qualcosa d'altro rispetto ai soliti sogni, allucinazioni, ricordi d'infanzia... D'altro canto non si può non riconoscere a Boyle la solita maestria nelle riprese e l'ottima scena della sit com con domande e risposte del protagonista.

Ford 26/08/12 22:25 - 582 commenti

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Regia da montagne russe sulle montagne dello Utah. Una storia di per sè trascurabile (un cretino tale merita di vivere senza un braccio) per una sceneggiatura che fa i salti mortali per reggere la canonica ora e mezza (inserendo un prologo bello quanto inutile e un finale-morale davvero troppo zuccheroso). A far sì che possa riguardarmi il film è la perfezione assoluta del lato tecnico e la moltitudine di punti di vista di una regia meravigliosamente videoclippara che si esalta negli spazi ristretti della vicenda.

Pinhead80 13/09/12 12:01 - 4715 commenti

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L'impresa di girare un film di questo genere non era sicuramente facile, visto che l'azione era tutta centrata su di un unico personaggio. Boyle utilizza uno stile tutto suo, ricco di immagini che sicuramente faranno grande piacere ai pubblicitari di bevande alcoliche e analcoliche. Si sprofonda troppo presto in un delirio di allucinazioni che difficilmente farebbero poi pensare al finale della storia. Forse bastava un mediometraggio per raccontare questa storia o forse si poteva fare di meglio evitando sequenze da videoclip e pubblicità varie.

Ilcassiere 29/12/12 09:45 - 284 commenti

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Splendida fotografia, abile regia e vicenda senza dubbio emozionante, visto che si tratta di una storia vera. Ma nonostante tutte queste belle qualità, il film ha limiti evidenti: la trama infatti è praticamente inesistente in quanto tutto ruota attorno alla disavventura dello spericolato protagonista. Non è male comunque. Senza dubbio ci sono degli elementi interessanti, soprattutto nella regia di Boyle. Vedibile.

Belfagor 23/07/15 22:54 - 2689 commenti

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Dopo la delusione di The millionaire speravo in un ritorno in carreggiata da parte di Boyle, grazie anche a un soggetto che sulla carta sembrava molto promettente: una storia (per giunta vera) di prigionia in uno scenario bellissimo e terribile. Purtroppo il regista sembra aver perso lo smalto e non riesce a tenere alta la tensione, spezzando mortalmente il ritmo con inserti videoclippari e scene inutili, col risultato di azzerare l'immedesimazione, essenziale per questo tipo di film. Neppure la discreta prova di Franco riesce a salvare l'opera.
MEMORABILE: Il protagonista e le due ragazze che si tuffano nel lago scivolando tra due pareti di roccia.

Tomslick 23/08/15 11:59 - 205 commenti

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Improbabile aspettarsi che un regista con la propria spiccata visione cinematografica com'è Danny Boyle si trattenga dall'apporre appena possibile la sua firma nel raccontare la tragedia (e non dimentichiamolo: storia vera) che si consuma mentre il solitario protagonista sfida se stesso e la natura uscendone amaramente sconfitto e vittorioso contemporaneamente. In definitiva, anche grazie a James Franco, ai paesaggi primordiali e alle musiche a volte appariscenti ma sempre indovinate, il regista la pagnotta riesce a portarla a casa. Non male.
MEMORABILE: L'onirica, delirante auto-intervista.

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Parsifal68 5/09/16 13:04 - 607 commenti

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Durante un'escursione in solitario sulle montagne dello Utah, un giovane alpinista rimane incastrato accidentalmente con il braccio sotto un pesantissimo macigno. Per liberarsi sarà costretto a un gesto estremo. Basato sulla vera storia di Aron Ralston, il film si poggia esclusivamente sulle doti narrative del bravo regista Boyle e recitative di un superbo James Franco, vista la staticità della trama. Gli scenari mozzafiato - esaltati da una splendida fotografia - e un'ottima colonna sonora fanno il resto.

Rambo90 25/02/17 01:05 - 7661 commenti

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Boyle riesce, con una grande perizia tecnica e usando tutte le inquadrature possibili e immaginabili, a rendere coinvolgente e "attiva" una storia praticamente immobile. Quello che forse in mano ad altri sarebbe risultato noioso diventa angosciante e incalzante, una lotta contro il tempo anche se tutto resta sempre identico. Più inutili invece i vari ricordi e le visioni del protagonista, che paradossalmente rallentano il ritmo. Molto bravo Franco, finale per stomaci forti. Notevole.

Pesten 7/05/17 09:49 - 785 commenti

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Film che per la sua struttura e caratteristica non può che dividere nettamente i giudizi. Una scommessa se vogliamo, quella del regista, che secondo me crea un prodotto oltre le aspettative, se consideriamo che si tratta di circa 90 minuti di primo piano sul protagonista. Nonostante tutto, anche grazie alla prova di James Franco, i vari stati negativi impersonati dall'attore sono molto realistici. Film che si becca qualche punto in più se avete visitato slot canyon come quello.
MEMORABILE: Le scene finali con il collegamento e le immagini del vero protagonista della vicenda.

Il ferrini 20/02/18 23:27 - 2337 commenti

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Con l'eccezione di The beach Boyle ha sempre portato a casa almeno la sufficienza e 127 ore non fa eccezione; nonostante il soggetto striminzito, ancorché interessante, se il film funziona è merito di una fotografia prodigiosa, di una composizione dell'immagine virtuosa e di una colonna sonora assolutamente calzante. A qualcuno potrà ricordare Buried, altri lo rivedranno in Locke, ma qui a essere protagonista non è l'attore principale quanto la macchina da presa. Peccato per il finale un po' troppo Paulo Coelho.

Paulaster 20/03/19 10:41 - 4375 commenti

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Escursionista finirà immobilizzato in fondo a un canyon. La chiave di lettura in cui in un mondo sovrappopolato si è soli (ma per scelta) viene spazzata via dal fatto che con un minimo di accorgimento (riferire dove si andava) tutto sarebbe proseguito come prima. Accenno all’egoismo e alle avventure giovanili in uno stile appunto da videoclip. Boyle s’inventa di tutto per ravvivare una situazione statica (ricordi, diari, deliri, tempeste) e a volte eccede (le sgommate). Scena clou con fin troppo sangue freddo nell’immediato prosieguo.
MEMORABILE: Il tuffo con le ragazze; L’inquadratura dall’esterno della crepa; L’allagamento nel canyon.

Anthonyvm 28/07/22 15:30 - 5615 commenti

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Da una spaventosa quanto edificante storia vera, Boyle trae un ottimo dramma survivalista abbracciando il realismo senza sottomettersi allo sterile documentarismo. Un eccellente James Franco regge da solo l'intero film, si apre a toccanti monologhi da videodiario e trova momentaneo riparo in memorie e allucinazioni, tenendo acceso nel pubblico il pathos fino all'estremo e disturbante trionfo dello spirito di autoconservazione. Quando l'amore per la vita si fa puro e naturale anelito verso la sopravvivenza, la magnificenza dell'istinto supera il candore di ogni idealizzato sentimento.
MEMORABILE: Il tuffo nella pozza fra le rocce; La caduta; L'addio ai genitori registrato; I primi tentativi di amputazione con una lama senza filo; L'allagamento.
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  • Discussione Didda23 • 11/03/11 14:36
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Ho visto pure io il commento su Animal Kingdom,correrò nella mia videoteca di nicchia a noleggiarlo (sperando di trovarlo disponibile..).Da ciò che ho letto sembra proprio un grande film!
  • Discussione Cotola • 11/03/11 16:21
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    Animal Kingdom è piaciuto a tutti i davinottiani
    (che l'hanno recensito, ovviamente). E' davvero
    un bel "colpo". Vedetelo e poi fateci sapere.
  • Discussione Cotola • 11/03/11 16:23
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    Ecco, questo è uno di quei film che, come richiesto da Rebis, mi ha fatto davvero inca**are. Roba da sparare nella tele :-)
  • Discussione Greymouser • 11/03/11 16:32
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Ecco, questo è uno di quei film che, come richiesto da Rebis, mi ha fatto davvero inca**are. Roba da sparare nella tele :-)

    Come ho scritto da un'altra parte, ti ringrazio per non essere più solo nello stesso giudizio... :)
  • Discussione Rebis • 11/03/11 16:32
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Ah ah! Sì, sì, avevo già letto... E Greymouser ci ha messo anche la sua di bile. Credo che questa volta "non verrò con voi" al cinema! Grazie dell'avvertimento :)
  • Discussione Didda23 • 11/03/11 16:43
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Cotola entro sera vado a noleggiare il film se lo trovo poi commenetrò ovviamente..spero di non essere deluso visto le grandi aspettative che avete alimentato...
  • Discussione Greymouser • 11/03/11 17:10
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Ah ah! Sì, sì, avevo già letto... E Greymouser ci ha messo anche la sua di bile. Credo che questa volta "non verrò con voi" al cinema! Grazie dell'avvertimento :)

    Ma no, a me non piace condizionare. Di questo film sono più i commenti positivi di quelli come il mio o di Cotola. Guardalo se ti capita e poi ne parliamo :)
  • Discussione Daniela • 1/04/11 09:44
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Visto il film, potevo non concordare con i giudizi delle mie "anime gemelle" Greymouser e Cotola? Certo che potevo ed infatti accade, per quanto raramente (che anime gemelle saremo, in caso contrario?).
    Non è questo il caso, se ho aggiunto il punto esclamativo al punto solitario è per due sequenze, la prima visivamente affascinante l'altra balzana (non vi dico quali), ed anche per il suo carattere "didascalico" che, in quanto mamma, non posso sottovalutare: "Vedete ragazzi che succede ad andare in giro da soli in posti pericolosi, senza avvertire nessuno?"
    Potete immaginarvi quanto sono stata sbertucciata dai figlioli che, a differenza di me, il film invece lo hanno apprezzato assai, ma come film comico...
    Ultima modifica: 1/04/11 17:18 da Daniela
  • Discussione Cotola • 2/04/11 03:00
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    Daniela ebbe a dire nel suo commento:

    il suo carattere "didascalico" che, in quanto mamma, non posso sottovalutare: "Vedete ragazzi che succede ad andare in giro da soli in posti pericolosi, senza avvertire nessuno?"

    Ah ah ah ah ah ah....Andresti d'accordo con la mia di mamma. Solo che io di anni ne ho 32 e vivo ormai da solo da circa 3 anni.

    Per il resto condivido tutto ciò che dici.
    D'altronde quando si è così affini...eh eh eh.
  • Homevideo Gestarsh99 • 9/05/11 12:34
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 22/06/2011 per 20th Century Fox :



    DATI TECNICI

    * Lingue Italiano
    * Sottotitoli Italiano
    * Schermo Anamorfico 1080p High Definition
    * Audio Dolby Digital 5.1 True Hd