Due fratelli: inseparabili da bambini, amanti da adulti. A metà tra telenovela rosa e Liala in versione gay, anzi peggio perché qui non c'è alcuna traversia da raccontare: tutto scorre liscio e piatto. Dialoghi impronunciabili, sceneggiatura da principianti, immaginario da rivista patinata, musica stucchevole, attori imbalsamati (col sorriso perennemente stampato in faccia), fotografia da cartolina: insomma, il nulla ben spalmato di zucchero filato. E pensare che il tema dell'incesto come amore puro poteva essere davvero originale e spiazzante!
Occasione persa; l'idea dell'incesto è forte, poteva dividere o appassionare, invece qui resta inspiegabile perché due fratelli vivano una storia d'amore praticamente da bambini... e nessuno che dica qualcosa. Insomma, nel reale questa storia avrebbe causato ben altre reazioni; detto questo, la confezione è patinata, le musiche belle, il cast discreto, tranne i protagonisti, a volte coinvolgenti altre pessimi, delicato il finale con un momento poetico. Dispiace la sceneggiatura così povera, che spreca un'occasione per un film che poteva essere ben migliore.
Un tema scottante trattato coi guanti e con una certa vena poetica. Non c'è bisogno di spiegare perché due fratelli si amano o meglio il regista non si sofferma sul perché, ma sul come. L'interpretazione di Vasconcellos, classico modello bamboccio, inficia in parte il film che resta comunque godibile specie nei suoi momenti cult: l'uscita in scena della madre, la sua riapparizione in mare e il momento in cui i due fratelli si denudano per andare oltre. Un passo in avanti rispetto a Un bicchiere di rabbia. Pensi all'incesto, vedi l'amore. Coraggioso.
L'inizio era abbastanza avvincente, con i due fratelli legatissimi accomunati dal dolore per la prematura scomparsa della madre. Poi la vicenda vira a sorpresa sul tema dell'incesto e il crollo è inevitabile. Di veramente drammatico nel film c'è esclusivamente il palese compiacimento del regista per questi sentimenti contronatura. Trama pretestuosa, cast discreto (tranne Assunção, totalmente inespressivo), vorrebbe essere pruriginoso ma è soltanto esiziale.
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