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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/11/10 DAL BENEMERITO DUSSO
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Dusso 7/06/13 09:16 - 1566 commenti

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Solito Zorro con trama trita e ritrita, questo stanco esempio di Pierotti mischiato al western. Il mitico Howard Ross è uno dei pochi da salvare per un film oramai di scarso interesse. Cast mediocre comprese le due "bellezze" (De Santis, Andreini); anche qui si poteva scegliere decisamente di meglio...

B. Legnani 30/09/17 21:17 - 5532 commenti

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Quasi incredibile contaminazione fra zorresco e western, in virtù di un saloon appena al di là del confine fra Messico e Stati Uniti (ma lo sceriffo non interviene mai? Esiste?). Ricco di "tòpoi" banali (candele tagliate dalle lame nei duelli e frasi come "Non può essere andato molto lontano!"), girato alla buona la prima (anche se i figuranti guardavano in macchina), recitato male quasi da tutti (si salva Dominici), con errori palesi (sentono musica e canti, ma manca ancora mezzora di strada all'arrivo) e con una protagonista che dimostra dieci anni in più del dovuto. Con generosità: *½

Ronax 29/03/20 01:55 - 1252 commenti

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A metà fra il cappa e spada e il western, uno Zorro ingenuo e poveristico ma tutto sommato onestamente funzionale al tipo di pubblico a cui era programmaticamente destinato. Diretto da Pierotti e prodotto dalla Romana Film, non offre ovviamente alcuna sorpresa nello svolgimento e nella trama, che scorre liscia come l'olio disseminando allegramente assurdità e incongruenze di ogni tipo. A vestire i panni dell'eroico spadaccino mascherato è Howard Ross. Fuori parte la De Santis, mentre spicca di più l'Andreini nel ruolo di una caliente chica.
MEMORABILE: Il perfido figlio del governatore mentre, ubriaco, recita Shakespeare nel saloon.

Reeves 13/07/21 18:54 - 2214 commenti

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Uno dei tanti Zorro prodotti in Italia negli anni Sessanta, non peggiore degli altri. Piero Pierotti sa conferire alla vicenda (peraltro surreale, con un confine Messico - Stati Uniti quasi inesistente) un buon ritmo. Bisogna stare al gioco, confortati da tre cattivi (Arturo Dominici, Nello Pazzafini e Charles Borromel) molto più interessanti dei buoni e da cavalcate generose.

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  • Discussione Reeves • 13/07/21 18:49
    Segretario - 700 interventi
    Charles Borromel, ubriaco nella taverna, recita Shakespeare, da lui citato in precedenza anche nel colloquio con il padre e con colui che non sa ancora essere Zorro
  • Musiche Reeves • 13/07/21 18:51
    Segretario - 700 interventi
    La musica di Lavagnino che sottolinea le scene di cappa e spada è la stessa utilizzata per Golia e il cavaliere mascherato, sempre prodotto da Fortunato Misiano