Brividi di paura - Film (1983)

Brividi di paura
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Screamtime
Anno: 1983
Genere: horror (colore)
Note: Film in tre episodi. I due registi si firmarono col nome Al Beresford.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tre episodi horror di bassa levatura, introdotti e chiusi da una storiella già di per sé poco entusiasmante, con due ragazzacci che rubano qualche vhs in un negozio e se ne vanno da una loro amica (che mostra subito le tette sotto la doccia) per vederseli in tv. Il primo ha come protagonista un anziano burattinaio che vive solo per i suoi adorati Punch & Judy, marionette che abilmente muove durante i suoi show. La moglie e il figliastro lo sopportano a fatica (il secondo gli brucia addirittura il teatrino) e finisce che Punch si anima come nella tradizione dei pupazzi assassini e comincia a menare con un bastone chi gli capita a tiro. Non solo niente di nuovo (anche se utilizzare una maschera popolare...Leggi tutto per i delitti ha una sua forza) ma anche una regia debolissima, con le vittime che inizialmente vengono colpite dal... nulla con esiti abbastanza patetici. Finale con tritarifiuti in azione e ragazzaccio che estrae la cassetta dal videoregistratore per cambiare film: ha fatto bene, e intanto l'amica comincia a guardare con occhi strani il tipo che è venuto lì con lui... Il secondo episodio è il più interessante, soprattutto per un finale a sorpresa che dà un senso alle visioni fantasmatiche della giovane protagonista. Arrivata nella nuova casa “maledetta” assieme al fresco marito, comincia a vedere nel giardino, dalla finestra, un ragazzino con la bici, il quale una volta usciti non esiste più. Poi strani rumori di notte (che causeranno ovvi litigi con la poco dolce metà) e ancora visioni al sangue dentro casa. La medium chiamata per verificare eventuali presenze nella magione dice che è tutto ok, ma sarà davvero così? Se non fosse per il citato finale sarebbe un secondo episodio debolissimo, in cui la già flebile suspence viene regolarmente ammazzata dalle musiche. Attori scadenti (ma lei esibisce se non altro occhialoni divertenti), dialoghi terra terra. Nuova estrazione dal videorecorder e nuovo film, mentre l'amico approfitta della scarsa attenzione dell'ideatore della mini-rassegna notturna per infilarsi a letto con la compiacente padrona di casa. Chiusura con un episodio quasi fantasy, che la vhs caricata intitola “Il giardino insanguinato”, a quanto dice l'unico dei due rimasto sul divano (con occhio rapito). Storia di un ragazzo che si fa assumere per sistemare casa e giardino di due vecchine ma che la sera stessa chiama due suoi compari per rapinare la villa delle poverette. Mal gliene incoglie: gli apparenti deliri delle anziane che al colloquio vaneggiavano di fate e gnomi non erano così inventati. A difendere la villa ci pensano proprio le creature dei boschi, malmenando i tre incauti e tirandogli scherzi di ogni sorta. Si fa per dire poi, perché della mezz'ora di durata dell'episodio i primi venti minuti si perdono a presentare i personaggi e si entra nel vivo dell'azione (quindi la rapina notturna) solo negli ultimi dieci. Poco tempo, per mettere in scena quella che era senz'altro l'idea più bizzarra del film. Che viene comunque realizzata in maniera grossolana e senza alcun gusto, confermando lo scarsissimo valore complessivo. E che dire della chiusura del tutto, con i due piccioncini attaccati dalla marionetta di Punch nel letto di perdizione e l'amico cinefilo strozzato da una mano che esce d'improvviso dallo schermo? Ecco come far ribaltare Carrie White nella tomba, già scomodata per l'omicidio nel giardino della villa...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/06/10 DAL BENEMERITO ZICK POI DAVINOTTATO IL GIORNO 28/09/15
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Zick 21/06/10 09:47 - 4 commenti

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Stanley A. Long, figura di rilievo dell'exploitation britannica, dirige questo interessante horror ad episodi. Due amici rubano delle vhs e scappano a casa di una loro amica. Ogni videocassetta coincide con un episodio. Di routine ma ben diretto l'horror dolls movie iniziale che un po' richiama la tematica di fondo di Magic. Di impostazione classica anche il secondo, storia di una donna che ha inquetanti visioni in una casa originale. Bizzarro il terzo segmento, il più originale. Conlcusione beffarda del racconto cornice.
MEMORABILE: Il gran finale del film.

Buiomega71 3/04/11 18:25 - 2901 commenti

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Incredibile omnibus inglese, diretto con i piedi, sembra scritto da un ubriaco in vena di goliardie. Il primo episodio è lento e pedestre, con un burattinaio e il suo pupazzo. Il secondo anticipa in qualche modo le visioni sanguinarie di tanti thriller odierni, ed è forse il migliore dei tre, anche se realizzato malissimo. Il terzo, due vecchine, un ladruncolo e dei ridicolissimi gnomi, rasenta il demenzial trash! Assolutamente weird, al punto da sfiorare l'amatorialità.
MEMORABILE: Le uccisioni "viste" dalla donna nel secondo segmento, piuttosto violente, anche se girate un tanto al chilo; i comicissimi gnomi nell'ultimo.

Minitina80 27/02/15 00:22 - 2980 commenti

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Suddiviso in tre episodi di circa mezz'ora ognuno che non brillano per ritmo e magnificienza. È tutto abbastanza povero, dalla recitazione alla messa in scena, ed è forse questo il limite maggiore, perchè le storie sono comunque concise e non ingarbugliate (anche se è tutto ampiamente prevedibile). Alla lunga stanca perché a latitare sono proprio i brividi.

Gabigol 30/06/17 11:01 - 571 commenti

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L'horror a puntate (vedi Creepshow) può contare su tempi narrativi più secchi per stuzzicare la tensione e colpire con la buona idea o l'intrigante soluzione scelta. Non è il caso di questo piccolo progetto, di stampo chiaramente televisivo, che paga dazio con limiti registici (primo episodio), script poco curati (seconda storia) e una grossolana gestione degli effetti speciali (terzo racconto). Leggenda vuole che abbia avuto un solo passaggio televisivo, su Raiuno, negli anni 80 (In Italia è poco conosciuto, difatti).
MEMORABILE: Il pupazzo che prende tutti a bastonate (doppiaggio pessimo); Il tizio che irrompe nel corridoio con un pugnale; Gli gnomi e le fate.

Anthonyvm 7/03/18 11:45 - 5637 commenti

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Le aspettative erano parecchio basse e forse è per questo che il film non è una delusione. Sul modello dei classici portmanteau inglesi (un tot di episodi legati da un racconto cornice), ma aggiornato agli anni '80 (l'inizio in videoteca), è un film realizzato piuttosto rozzamente ma con qualche buona idea. Il primo episodio presenta senza sorprese un giocattolo assassino, o presunto tale. Il secondo è riuscito, così come il colpo di scena. Il terzo è noiosetto e poco horror (siamo più sul fantasy). Semplice, complessivamente gradevole.

Stanley A. Long HA DIRETTO ANCHE...

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