Joe (Carmine Capobianco) e Kate (Debi Thibeault) hanno soprattutto due cose in comune: odiano alla morte l'uva in ogni sua forma e amano fare a pezzi la gente per hobby. Lui fa il barista, lei la manicure, e quando s'incontrano capiscono subito di esser fatti l'uno per l'altra. Fin lì li avevamo visti accoppare il prossimo ognuno per conto proprio, con storie separate ma molto simili: appuntamenti (di sesso lui, di lavoro lei) regolarmente da concludersi in un bagno di sangue e col sorriso sulle labbra. Già, perché i due prendono il loro passatempo con allegria e il film ne segue la spensieratezza secondo le regole della black comedy più splatter, in puro eighties style. Gli effetti sono quello...Leggi tutto che sono, ma di certo il sangue schizza in quantità, anche perché verso metà film si fa strada un terzo "psycho"; lui non "in love" come gli altri due ma con tendenze cannibali: trattasi di un idraulico con l'abitudine di papparsi i clienti dopo avergli sturato i lavandini. Come ben si può capire siamo dalle parti della commedia demenziale, con due protagonisti (più uno) sopra le righe che tuttavia sanno anche rendersi simpatici. Soprattutto Capobianco, col suo cinismo e la sua levità, si dimostra narratore non disprezzabile (oltre che autore delle musiche e dei pezzi cantati che di tanto in tanto rendono il film ancor più bizzarro), perfetto per il ruolo e agli antipodi rispetto alla greve disperazione di un Joe Spinell. Certo parlare di regia pare eccessivo: Gorman Bechard, che gira in 16mm (il film al cinema non è mai passato), si limita a piazzare la camera e riprendere, lavorando semmai col montaggio per cercare di dare un po' di vivacità a un prodotto altrimenti decisamente elementare nella messa in scena e basato più che altro sull'effervescenza di alcuni dialoghi e l'avvenenza di qualche interprete sexy (prima fra tutte la Thibeault stessa, aria sbarazzina, maliziosa e insieme acqua e sapone unita a un fisico da pin-up). Curioso il remake molto scrupoloso dell'omicidio sotto la doccia di PSYCO (roba da far invidia a Van Sant), giusto per pagare il corretto tributo a chi ha "prestato" parte del titolo. L'idraulico si segnala per l'abitudine di sgranocchiare dita tagliate, ma come gli fa notare Joe non è molto facile mandare avanti il lavoro se ti mangi i clienti... Siamo dalle parti di Paul Bartel o Bob Balaban, ma naturalmente con meno sapienza e competenza. Un divertissement che ha comunque trrovato i suoi estimatori: sarà forse per la furia citazionistica dei due protagonisti, nel film amanti dichiarati di Jason e di tanto cinema horror di quegli anni.
Black comedy a tinte splatter (ma non eccessive) che riesce incredibilmente a essere sia pecoreccia che geniale. La realizzazione è a un passo dall'amatorialità, ma la coppia di protagonisti (Capobianco specialmente) è grandiosa, i dialoghi evitano intelligentemente la comicità triviale e cercano di essere assurdi e divertenti come si deve, molte gag sono centrate e il weird è onnipresente (dall'idraulico cannibale al metacinema, con tanto di rottura della quarta parete). Citazioni a iosa, musiche azzeccate e canzoni cheesy, uno spasso!
MEMORABILE: Dichiarazione d'odio nei confronti dell'uva: "Io odio l'uva, non riesco a sopportare l'uva, io detesto l'uva!".
Tra commedia, slasher e (incredibilmente) storia d'amore, questa originale pellicola anticipa di anni l'argomento degli omicidi di coppia esploso in seguito con Natural born killers e ci regala un'avventura macabra e a tratti spassosa davvero convincente. I protagonisti parlano alla telecamera e raccontano la loro storia d'amore condita di delitti quasi fossero ospiti di un programma televisivo. Il contrasto tra la ferocia degli omicidi e la leggerezza della scrittura funziona e crea una pellicola speciale. Da vedere.
Quando si dice essere così avanti da restare indietro: i killer non errabondavano ancora, certi assassini non erano ancora nati né equipaggiati di cinepresa. Eppure quest'adorabile mattacchioneria non ha mai beneficiato del meritato straculto. E dire che non economizza certo in alcunché: che si tratti di scapocciata scorrettezza grindhouse, di esorbitare in sangue e frattaglie, di irridere tutto come se i guilty pleasures di Zito fossero zuckerifici, Pomì e Benny Hill o di indossare un non ancora blasonato metacinema come provocante intimo, fa jackpot. Riscattarlo è un dovere morale.
MEMORABILE: Come si vedono davvero i film in vhs...
Prendete le nevrosi metropolitane di Io & Annie e frullatele con le parafilie paesane di Psyco. Eccovi serviti “Psychos in Llove”, commedia splatter underground che vive soprattutto dell’amore incondizionato verso il cinema di genere, che qui viene citato, schernito ma anche rinvigorito. Effettacci gore rozzi ma d’effetto, bravi i due interpreti e assolutamente deliranti i dialoghi. Da vedere.
Girato nei weekend e con un cast di fidanzate (la bella Thibeault) e amici (il disinvolto Capobianco), naturalmente in 16mm e con un budget quasi inesistente; in assenza di mezzi si sfrutta quindi l'inventiva, realizzando un film quasi alla Woody Allen rivisto in salsa splatter, con i protagonisti che parlano in camera e trovate surreali e metacinematografiche, personaggi curiosi e dialoghi bizzarri. Si apprezza la capacità di far cinema con poco, qualche momento va a segno, ma c'era materiale per un cortometraggio e tolte le sequenze più simpatiche il resto è decisamente noioso.
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Vale la pena di sottolineare che le due uscite si sono concretizzate anche grazie all'entusiasmo e alla complicità di Gorman Bechard, che fra le altre cose si è messo a disposizione per autografare un totale di 200 cartoline esclusive (100 per Disconnected e 100 per Psychos in Love).
Disponibile in DVD da oggi, su Amazon lo trovate sia in edizione standard che limited autografata.
Contiene: master HD, doppiaggio d'epoca, intervista al regista, making of, trailer e... easter egg.
Saimo ebbe a dire: Disponibile in DVD da oggi, su Amazon lo trovate sia in edizione standard che limited autografata.
Contiene: master HD, doppiaggio d'epoca, intervista al regista, making of, trailer e... easter egg.
Saimo, toglimi una curiosità: avete un master HD e tanti tanti extra....ma perchè non prevedere anche il Blu-Ray? Magari copie limitate? E' il mercato a spingervi verso il solo DVD?
Pumpkh75 ebbe a dire: perchè non prevedere anche il Blu-Ray? Magari copie limitate? Non si vendono nemmeno se li regali, per film "di nicchia" come questo non ci sono proprio i numeri per ipotizzare una qualsiasi formula editoriale. Ci sono colleghi (come Pulp Video o la stessa RHV) che ci hanno già sbattuto il muso di brutto. L'unica possibilità, su cui stiamo lavorando, sarebbe quella di pubblicare blu-ray di film italiani in esclusiva mondiale, dotandoli di sottotitoli in più lingue.
Saimo ebbe a dire: Pumpkh75 ebbe a dire: perchè non prevedere anche il Blu-Ray? Magari copie limitate? Non si vendono nemmeno se li regali, per film "di nicchia" come questo non ci sono proprio i numeri per ipotizzare una qualsiasi formula editoriale. Ci sono colleghi (come Pulp Video o la stessa RHV) che ci hanno già sbattuto il muso di brutto. L'unica possibilità, su cui stiamo lavorando, sarebbe quella di pubblicare blu-ray di film italiani in esclusiva mondiale, dotandoli di sottotitoli in più lingue.
Grazie, purtroppo lo sospettavo....
HomevideoXtron • 6/02/19 18:08 Servizio caffè - 2147 interventi
Il dvd THUNDER VIDEO / SHOCKPROOF / HOME MOVIES
Audio italiano e inglese
Sottotitoli in italiano e inglese
Formato video 4/3 pillarbox
Durata 1h23m16s
Extra: Trailer, Making of, intervista al regista, easter egg